domenica 28 febbraio 2016

Recap 23^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Hoffenheim 3-1

Poteva sembrare l'ennesima partita trappola contro l'Hoffenheim. In parte lo è stato, poi il maggior talento e consistenza del BVB è venuto fuori. Tuchel e i suoi ragazzi continuano la marcia verso il secondo posto.



C'è una sorpresa nella formazione del BVB ed è rappresentata dalla presenza di Lukasz Piszczek, che ha recuperato dal suo problema fisico e gioca da terzino destro. Non recuperano Hummels e Papastathopoulos, non presenti nemmeno in panchina, quindi coppia di centrali formata da Bender e Subotic. Per il resto tutto secondo aspettative: torna titolare in campionato Nuri Sahin, un anno preciso dopo la sua ultima apparizione, Revierderby di ritorno della scorsa stagione con vittoria del BVB per 3-0. Per quel che riguarda l'Hoffenheim, Nagelsmann decide di mettersi sulla difensiva schierando una difesa a cinque, con tre centrali di ruolo, mentre Toljan e Kaderabek fungono da tornanti.

Nonostante lo schieramento molto difensivo, l'Hoffenheim tende a pressare abbastanza alto sul campo per non restare schiacciato: il BVB prova a sfruttare questo nei primi minuti del match cercando la profondità grazie ai passaggi millimetrici di Sahin a scavalcare la linea difensiva e cercare prima Schmelzer e poi Reus, ma senza successo. Tuttavia l'Hoffenheim sembra ben organizzato dietro per cui è abbastanza difficile entrare in area. Dunque il match vive una fase di stallo in cui solo una iniziativa personale di Kagawa semina il panico nella difesa opsite, senza produrre però granché.


Il BVB comincia ad avanzare sempre più in territorio ospite, lasciando spazio per eventuali contropiedi: al 25° una ripartenza di Rudy viene conclusa da Volland, Burki respinge molto male e sulla ribattuta è ancora il birthday boy Sebastian Rudy a giungere sul pallone e segnare il gol dello 0-1. Un vantaggio che giunge a sorpresa, visto che gli ospiti non avevano ancora concluso verso la porta difesa da Burki prima del gol ed avevano pensato più che altro a difendersi. Ma del resto le squadre come l'Hoffenheim giocano così ed il BVB doveva adeguarsi, cosa che non ha fatto ed anzi, rischia due minuti dopo di subire anche il secondo gol, ancora su contropiede finalizzato da Volland, ma stavolta Burki è impeccabile.

La reazione del BVB tarda ad arrivare e si limita nell'immediato solo ad una conclusione di Schmelzer deviata in calcio d'angolo. Nel finale di tempo arriva l'occasione maggiore per il BVB, una punizione calciata molto bene da Reus ma Oliver Baumann è eccellente nel deviare la conclusione in calcio d'angolo. Finisce dunque 0-1 il primo tempo, vantaggio meritato da parte dell'Hoffenheim.

Tuchel decide dunque di correre ai ripari nell'intervallo, inserendo Ilkay Gundogan al posto di un pessimo Shinji Kagawa e passando ad un 4-3-3 molto più lineare. Il cambio dà subito una scossa ai padroni di casa con Gundogan che ne supera tre e prova a piazzarla ma prende il palo, sulla ribattuta Reus conclude di poco alto. L'Hoffenheim tuttavia resta ben piazzato in campo e continua ad affidarsi alla sua difesa ed al pressing forte per costruire altri contropiede che mettono in pericolo la difesa del BVB. Gli ospiti subiscono un colpo quando al 57° Sebastian Rudy viene espulso dall'arbitro per un fallo cattivo, da dietro, su Pierre-Emerick Aubameyang lanciato in contropiede. Il BVB ne approfitta per imprimere ancora di più il suo gioco ma la difesa biancoazzurra di chiude ancor di più a riccio, salvando momentaneamente il risultato. Nagelsmann poi decide di togliere un giocatore offensivo come Nadiem Amiri inserendo un centrocampista di maggior contenimento come Eugen Polanski.

Il BVB riesce ad arrivare più frequentemente verso la porta, ma non sembra riuscire ad essere molto efficace palla a terra e le conclusioni di Sahin e Piszczek sembrano più occasioni estemporanee che vere finalizzazioni di un'azione d'attacco incisiva. Detto questo, la squadra riesce ad inquadrare di più lo specchio della porta e sembra essere vicino al pareggio, che tuttavia non arriva. Con l'Hoffenheim ormai costantemente in dieci dietro la palla, Tuchel decide di giocare con un palleggiatore in meno inserendo Leitner ma togliendo sia Weigl che Sahin e facendo entrare anche Adrian Ramos, utile per il gioco aereo.

Il pareggio alla fine arriva, su azione da calcio d'angolo, ma sempre con palla tenuta a terra: retropassaggio per Gundogan che serve di prima il tagliante Mkhitaryan che entra in area e batte finalmente Oliver Baumann per il meritato 1-1. E con la superiorità numerica ed altri dieci minuti, il BVB prova anche a vincerla e va in vantaggio, con Adrian Ramos che di testa mette in rete un cross perfetto di Lukasz Piszczek, oggi tra i migliori in campo. Il BVB in cinque minuti ribalta la partita e la congela, grazie all'uomo in più e al suo possesso palla. Ed anzi, la chiude anche, con Pierre-Emerick Aubameyang che a porta vuota raccoglie l'assist di Mkhitaryan e realizza il definitivo 3-1. Una vittoria che sembrava in dubbio fino a venti minuti dalla fine, poi gli episodi ed i cambi hanno ribaltato tutto.







Preview 23^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Hoffenheim, ancora turnover?



Il Borussia Dortmund ha archiviato il passaggio del turno in Europa League, pur non giocando benissimo ad Oporto ed ha archiviato anche il sorteggio per gli ottavi di finale, in cui siamo stati messi di fronte al Tottenham Hotspurs, in un'altra sessione di sorteggi tutt'altro che benevola. Ora la squadra di Tuchel si rituffa in campionato con un match casalingo, sulla carta semplice contro un Hoffenheim che lotta per non retrocedere.

Tuttavia è giusto ricordare che il BVB non ha proprio un ruolino di marcia eccellente con l'Hoffenheim, squadra che evidentemente crea maggiori difficoltà di quanto la carta dica. Nella scorsa stagione è arrivato un successo in coppa di Germania dopo aver sofferto per 90° ed oltre, con il bellissimo gol di Sebastian Kehl arrivato nei tempi supllementari. Prima ancora si ricorda la clamorosa sconfitta casalinga in una situazione di classifica uguale, con BVB secondo e Hoffehneim penultimo. Quella partita verrà ricordata per l'apparizione da portiere di Kevin Grosskreutz ma di fatti fu decisiva per la permanenza in Bundesliga del TSG, che vincendo salì al terzultimo posto e poi vinse il Relegationspiel contro il Kaiserslautern. Nel mezzo anche qualche vittoria di misura ma mai un match dominato dai gialloneri.

La situazione rischia di replicarsi anche oggi, perché sebbene il BVB sia in un buon periodo ci sono tanti piccoli problemi fisici che potrebbero nuovamente alterare la formazione iniziale. Tuchel in conferenza stampa ha dichiarato che Hummels e Piszczek sono decisamente a rischio e, molto probabilmente, non figureranno nell'undici iniziale. In più, Papastathopoulos deve ancora completare il recupero fisico ed è a sua volta in dubbio, mentre Gundogan, Reus e Aubameyang non sono al 100% ma si possono recuperare per il match di oggi alle 17.30. Dunque ci si rende conto come sia possibile che l'allenatore debba schierare nuovamente una formazione rimaneggiata, e stavolta non per sua volontà. Non che abbia paura, visto che lo ha fatto anche settimana scorsa in un match molto più complesso, ma scoccia sempre vedere i propri titolari fermi per problemi di ogni genere.

Dall'altra parte l'Hoffenheim potrebbe aver finalmente trovato una sua stabilità tecnico tattica, soluzione che potrebbe decisamente portarli ad un'altra salvezza. Maggior parte del merito è da dare a Julian Nagelsmann, ragazzo nato nel luglio del 1987. Se pensate che sia un nuovo acquisto, vi sbagliate: Nagelsmann è il giovanissimo allenatore dei biancoazzurri e nello scorso weekend ha ottenuto la prima vittoria in carriera fra i professionisti, ovviamente il più giovane di sempre a riuscirci nei principali campionati europei. Sembra poter essere l'ennesimo nuovo membro della notevole scuola di allenatori tedesca, quella a cui appartiene decisamente Thomas Tuchel. Sarà interessante il confronto fra i due e sicuramente per Nagelsmann sarà un momento molto emotivo l'ingresso nel campo del Westfalenstadion.

Torniamo alle formazioni, dunque con quella del BVB che sembra poter essere un rebus, come abbiamo già detto. Assumendo che quelli in dubbio possano recuperare, questo è un possibile schieramento (4-2-3-1): Burki; Durm, Bender, Subotic, Schmelzer; Weigl, Sahin; Mkhitaryan, Kagawa, Castro; Aubameyang. I problemi maggior sono in difesa, dove la coppia di centrali è quasi inedita anche se Bender e Subotic stanno giocando bene mentre Durm è in ballottaggio con Ginter. Dietro le punte oltre a Reus, che potrebbe essere tenuto precauzionalmente in panchina, è sempre viva l'opzione di Adrian Ramos, che già altre volte ha giocato da esterno d'attacco. Non ci sarà invece Christian Pulisic, che stamattina ha giocato con la squadra U19.

Quanto all'Hoffenheim, Nagelsmann potrebbe riproporre lo stesso schieramento visto in occasione del successo di sabato scorso contro il Mainz, ovvero un 4-2-3-1 a trazione molto anteriore, tanto che nella partita di cui sopra è stato schierato da terzino sinistro Philipp Ochs, ovvero una seconda punta. Questo il possibile schieramento dunque: Baumann; Kaderabek, Schaer, Sule, Toljan; Strobl, Rudy; Volland, Amiri, Vargas; Uth. In attacco diverse opzioni, tra cui anche Andrej Kramaric che potrebbe prendere il posto di Uth ma anche di Vargas. A centrocampo la coppia dovrebbe essere quella citata anche se Polanski ha le sue chance di iniziare il match.

giovedì 25 febbraio 2016

Preview ritorno sedicesimi di finale Europa League 2015/2016: Porto-BVB, non è una formalità



Siamo giunti ai match di ritorno del primo turno ad eliminazione diretta di questa Europa League. Le squadre tedesche hanno fatto bene finora ed hanno chance di qualificarsi in quattro (sì, anche l'Augsburg) agli ottavi di finale, avvicinando quanto abbiano fatto le italiane nella scorsa stagione, con cinque qualificate su cinque agli ottavi. Quella che sembra messa meglio è certamente il Borussia Dortmund, che viene da un successo casalingo per 2-0 contro i lusitani del Porto, squadra in difficoltà tecniche che sembra essere fuori dalla lotta per la conquista del campionato nazionale.

Tuttavia, se c'è un luogo dove è veramente difficile superare il Porto è in casa loro. L'Estadio do Dragao, costruzione che è andata a sostituire il più vecchio ma altrettanto suggestivo Estadiodas Antas, è forse la risorsa principale per la squadra biancoazzurra in questo momento di oscillazione e le partite in quello stadio finiscono sul serio al 90°, spesso in favore del Porto. Chiaro esempio l'ultima giornata di campionato portoghese, dove il Porto ha affrontato in casa il Moreirense: sono andati sotto di due gol ma hanno reagito grazie alla forza trasmessa dal tifo casalingo ed hanno ribaltato completamente il risultato, vincendo per 3-2 nel finale grazie ad un gol del subentrato Evandro. Chiaro, è decisamente più semplice rimontare al Moreirense che al BVB ma ciò non significa che questo match vada sottovalutato, perché sottovalutare l'avversario è la base per un potenziale fallimento.

Siamo sicuri che non sia questa la mentalità di Thomas Tuchel, allenatore sempre meticoloso nella preparazione tattica dei suoi match, che non lascia al caso nulla. Non sarà un impegno semplice per i terzini gialloneri visto che le ali del porto possono creare grossi danni, a maggior ragione in casa, dunque è possibile che ci si possa presentare con uno schieramento meno offensivo, magari riproponendo Erik Durm come ala sinistra come nel match contro lo Stoccarda, per dare maggiore aiuto a Marcel Schmelzer. Difficile tuttavia che riproponga una formazione molto rimaneggiata dopo averlo già fatto domenica, nel match pazzo di Leverkusen, verosimilmente proprio in funzione della partita di stasera alle 21.

Quali potranno essere le formazioni delle due squadre quindi? Il Porto ha fatto qualche avvicendamento nella partita contro il Moreirense, per cui avrà diversi titolari freschi. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Casillas; Maxi Pereira, Martins Indi, Verdasca, José Angel; Neves, Herrera; Varela, Brahimi, Corona; Aboubakar. Il problema principale della squadra è al centro della difesa, dove già le soluzioni non sono tantissime e c'è anche un problema fisico legato a Bruno Martins Indi. Qualora l'olandese non dovesse recuperare si passerà alle opzioni di emergenza, come inserire il terzino Layun al centro della difesa, arretrare Sergio Oliveira o addirittura José Peseiro potrebbe decidere di schierare il 19enne nigeriano Chidozie Awaziem, per formare una coppia di centrali molto inesperta. Davanti invece c'è quasi l'imbarazzo della scelta, con Marea, Suk e Evandro candidati a loro volta per un posto dall'inizio.

Quanto al BVB abbiamo già accennato che verosimilmente avremo una formazione tutt'altro che sperimentale, per non farsi cogliere di sorpresa dall'impeto e dalla voglia di rimontare del Porto. Si potrebbe partire così (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Castro, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang. Reus tenuto provvidenzialmente a riposo mentre Gundogan dovrebbe far ritorno in squadra. Difficile che si riveda Sahin dall'inizio come nel match d'andata ma è decisamente una possibilità, così come è possibile che Tuchel ci prenda in giro e schieri tutt'altra squadra, visto che ha dimostrato di fidarsi di tutti i suoi uomini. nell'ultimo periodo.

domenica 21 febbraio 2016

Recap 22^ giornata Bundesliga 2015/2016: Bayer Leverkusen-BVB 0-1

Senza quattro titolari e con altri due impiegati solo per un tempo, sembrava che il BVB fosse venuto a Leverkusen con la testa già ad Oporto. Ed invece vittoria esterna, +15 sulla terza e situazione di classifica praticamente in ghiaccio. Grandissima dimostrazione di forza da parte di Tuchel e dei ragazzi.



Tuchel sorprende tutti decidendo di attuare un turnover corposo, decisamente superiore a quanto ci si potesse aspettare. Debutto da titolare per Christian Pulisic, che coi suoi 17 anni e mezzo si trova a partire dall'inizio in un match difficile. Poi Bender e Ginter in mediana, Leitner da n°10 e Erik Durm al posto di Schmelzer, forse la sorpresa maggiore, sulla fascia sinistra. Sorpresa anche nel Bayer Leverkusen, dove recuperano Kampl  ma soprattutto Javier Hernandez che sembrava dovesse essere addirittura fuori dai convocati per la sua contrattura. Resta fuori Calhanoglu, con Admir Mehmedi preferito a lui come esterno alto sinistro di centrocampo.

L'inizio del match, prevedibilmente tra due squadre tatticamente ben messe, è una lunga fase di studio e l'unico brivido del primo quarto d'ora è uno scontro aereo tra Sven Bender, sempre lui, e Stefan Kiessling che dopo uno spavento iniziale però rientrano in campo. Il primo tiro in porta lo effettua Jonathan Tah su azione di palla inattiva, ma è debole e non impegna tantissimo Burki. Le squadre si annullano a vicenda, provano entrambe qualche soluzione ogni tanto ma Leno e Burki non vengono impegnati seriamente. I ritmi si alzano negli ultimi dieci minuti con le due squadre che provano a sbloccare la situazione. La migliore occasione del primo tempo arriva al 46° minuto ed è il BVB a produrla, con una bella combinazione nel terzo d'attacco ma il tiro di Aubameyang, a centroarea, è debole e finisce fuori. Si va dunque negli spogliatoi sullo 0-0.

Nell'intervallo Tuchel effettua un cambio, inserendo Marco Reus al posto di Christian Pulisic così come Schmidt inserisce sia Kyriakos Papadopoulos al posto di un dolorante Omer Toprak che André Ramalho al posto di Kevin Kampl. Parte meglio proprio il Bayer che al 50° impegna severamente Burki con Bellarabi, giunto al tiro dal limite dell'area dopo una bella combinazione a due con Admir Mehmedi che per la prima volta in partita coglie di sorpresa la difesa del BVB. Schmidt poi procede anche al terzo cambio quando siamo solo al 56° minuto, inserendo Roberto Hilbert al posto di un buonissimo Tin Jedvaj. E' però il BVB che va in vantaggio al 64° con Aubameyang, che termina un contropiede fulminante durato 5 secondi per 3 passaggi. Punizione battuta velocemente da Ginter che serve Mkhitaryan il quale dà la palla in profondità a Durm che con un cross basso libera Aubameyang e per il gabonese è un gioco da ragazzi realizzare. Dopo il gol, il Bayer protesta molto perché, a loro dire, il BVB ha battuto la punizione molto più avanti, il più animato è Roger Schmidt che viene espulso dall'arbitro Felix Zwayer. Ma l'allenatore del Bayer non vuole uscire dal campo ed allora lo fa proprio l'arbitro, che sospende la partita. Situazione tragicomica, risolta solo dopo dieci minuti.

Il momento in cui Felix Zwayer decide di sospendere il match. 


Alla ripresa del gioco Tuchel toglie Bender per Weigl ma è il Bayer ad essere più aggressivo ed arriva al tiro con Tah, che di testa va vicino al gol del pareggio. La sorte non aiuta il BVB, che perde Papastathopoulos per un infortunio alla zona inguinale ed è quindi costretto ad uscire, con al suo posto Neven Subotic entrato quasi a freddo. E' il Leverkusen a fare la partita e soprattutto Bellarabi a salire in cattedra, unica fonte di pericolo per Burki & co. Il BVB si difende bene ma smette di giocare, arretrando di parecchio il proprio baricentro. Resta però pericoloso in contropiede, all'86° Reus riceve un pallone succulento da parte di Ginter ma la sua conclusione è debole e centrale, parata da Leno. L'occasione migliore del match per il Bayer arriva al 90° con l'ennesima discesa di Bellarabi che supera tutti, la mette al centro servendo Hernandez che dribbla prima Hummels ma poi, in posizione leggermente scoordinata, spara a lato di poco.

Finisce dunque il match, con una vittoria esterna per 1-0, un match che verrà ricordato per la sospensione post espulsione di Schmidt ma che praticamente regala al BVB il secondo posto in Bundesliga.

Preview 22^giornata Bundesliga 2015/2016: Bayer Leverkusen-BVB, sicuri di voler dare il 100%?



Risposta breve: sì, ma...

Risposta lunga: la vittoria per 2-0 di giovedì contro il Porto è stata molto convincente, ma non ha ancora chiuso i giochi e giocare in trasferta all'Estadio do Dragao non sarà semplice. Difficile che il BVB perda con tre gol di scarto ma non è impossibile a prescindere per cui vale la pena schierare la squadra titolare nel match di ritorno di giovedì prossimo. Per cui, anche in modo da non stancare troppo i titolari, vale la pena considerare di fare un turnover in campionato, visto che il Borussia Dortmund ha decisamente una situazione di classifica tale da potersi permettere di lasciare qualuno dei migliori in panca, anche contro squadre più quotate, anche in trasferta. Se il Bayer Leverkusen oggi, nel match delle 15.30, dovesse battere i gialloneri ridurrebbe lo svantaggio a 10 punti, che resta ancora un divario di tutto rispetto. Senza contare che il Bayer sta sì giocando alla grandissima di recente ma dovrà fare a meno del Chicharito Hernandez.

Un assente nel BVB è già sicuro, Ill-kay Gundogan non ha ancora recuperato dall'influenza e si fa un altro giro fuori dalla squadra, ma abbiamo ritrovato Nuri Sahin e, come si è visto anche giovedì, Tuchel non ha avuto paura di metterlo in campo dall'inizio a comandare la sua truppa, così come non ha avuto paura di mettere Moritz Leitner al suo posto quando il punteggio era ancora di 1-0. Così come non ha avuto paura di far giocare Erik Durm da ala sinistra, così come non ha paura di usare un adolescente come cambio delle ali, così come non ha avuto paura di mettere Subotic fuori dalle rotazioni e poi riproporlo titolare fuori casa contro il Wolfsburg. Insomma, il punto è chiaro, Tuchel la pensa più o meno come noi e se ne avesse voglia e lo ritenesse necessario, farebbe il turnover. Bisogna solo capire se quella di oggi è una situazione di necessità per lui, ma ha sempre dimostrato di fidarsi dei suoi, altro motivo per il quale non vuole una rosa profondissima e non ha avuto problemi a liberarsi di Hofmann e Januzaj quando ha capito che non erano utili al progetto, scelta sua e della società che per adesso si dimostra vincente visto che Durm, Pulisic, Leitner e Sahin sono entrati bene in squadra e possono anzi allungare le rotazioni.

Ovviamente teniamo conto del fatto che anche il Bayer Leverkusen sia impegnato in Europa League e anch'esso contro una portoghese per giunta, ma il resto è diverso per loro. Innanzitutto hanno vinto fuori casa e quindi possono disputare un match di ritorno alla Bay Arena partendo da una situazione di vantaggio, cosa che li rende decisamente più sereni e poi perché in campionato devono inseguire e la lotta per il terzo posto, a differenza dei primi due, è ancora abbastanza serrata e ci sono diverse squadre in gioco, per cui il Bayer non può lasciare nulla al caso e deve schierare i migliori uomini a disposizione. Peraltro dispongono a loro volta di ottime seconde linee, per cui rimpiazzare Hernandez non sarà facile ma nemmeno impossibile.

Veniamo alle formazioni e cominciamo come sempre coi padroni di casa, quindi il Bayer Leverkusen in questo caso. Come da storico delle squadre allenate da Roger Schmidt, il Bayer sta vivendo il secondo picco di forma fisica della stagione, dopo quello di agosto e settembre. Questo aiuta molto i tatticismi dell'allenatore 48enne, visto che con una condizione atletica maggiore la sua squadra può giocare cortissima e fare pressing sin dalla prima linea di possesso, cosa che il BVB riuscì ad evitare magistralmente nel match di andata disputando una delle migliori partite della stagione. Questo un possibile schieramento titolare (4-4-2): Leno; Jedvaj, Toprak, Tah, Boenisch; Bellarabi, Kampl, Kramer, Calhanoglu; Mehmedi, Kiessling. L'ex di turno Kevin Kampl è ancora in forte dubbio a causa di una tonsillite, ma se dovesse avere il via verrebbe schierato subito titolare da Schmidt, troppo importante lo sloveno per il suo gioco. In caso contrario non ci sono grandi opzioni, si potrebbe optare per avanzare Toprak oppure inserire il giovane Marlon Frey al fianco di Kramer. Davanti non c'è proprio l'imbarazzo della scelta ma sicuramente Julian Brandt ha chance di iniziare il match e può essere impiegato praticamente ovunque. Altro dubbio relativo al ruolo di terzino destro, dove Roberto Hilbert ha praticamente le stesse chance di partire titolare rispetto a Tin Jedvaj.

Venendo al BVB, varie possibilità come detto ma resta comunque l'idea che Tuchel, pur non schierando tutti i titolari, lasci l'intelaiatura della sua squadra titolare. Oltre a Gundogan mancherà ancora Weidenfeller, anch'egli influenzato, per il resto tutti disponibili con anche il rientro di Sven Bender. Questa una possibile formazione (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Ginter, Weigl; Mkhitaryan, Castro, Reus; Aubameyang. Marco Reus potrebbe essere in dubbio effettivamente, ma solo per un ruolo da titolare visto che il suo allarme alla caviglia è rientrato in fretta e non dovrebbe avere particolare dolore. Dietro Tuchel probabilmente opterà per l'assetto più prudente possibile per cui Schmelzer dovrebbe essere preferito a Durm, che comunque ha qualche speranza di partire dall'inizio, in luogo di Reus come già visto in DFB Pokal. Castro può dare un turno di riposo a Kagawa mentre Mkhitaryan ed Aubameyang attualmente sono insostituibili.

giovedì 18 febbraio 2016

Preview sedicesimi di finale Europa League 2015/2016: BVB-Porto, riparte il cammino verso Basilea



Con i campionati nazionali che stanno entrando nel vivo delle loro stagioni, anche il calendario delle coppe europee riprende vita, prima con gli ottavi di Champions League e poi con i sedicesimi di finale di Europa League, competizione nella quale il Borussia Dortmund è tra le squadre più accreditate per la vittoria finale. Tuttavia, trattandosi di una competizione internazionale, non sarà vita facile per i gialloneri ed anzi, il cammino verso la finale presenta sin da subito un ostacolo difficile da superare, a maggior ragione in virtù del fatto che il ritorno si giocherà in trasferta: il Porto non sarà più la squadra degli ultimi anni, dominatrice in patria e tra le migliori 10 squadre in Europa, ma resta decisamente un osso durissimo, con un nucleo esperto contorniato da giocatori di talento e gioventù che danno freschezza atletica al gruppo. La trasferta all'Estadio do Dragao sarà molto complessa per cui sarà importante capitalizzare già stasera, nel match delle 19 che si disputerà al Westfalenstadion.

La squadra di Tuchel tuttavia non arriva nelle migliori condizioni considerando che Aubameyang abbia appena recuperato dai problemi fisici e che Gundogan, soprattutto, sia a rischio per stasera. E' chiaro che senza il suo cervello pensante il BVB perda tantissimo, per cui c'è bisogno di organizzare contromisure anche sul modo di attaccare la squadra portoghese, che dal canto suo dovrebbe essere al completo. 

Le due squadre arrivano a questo match in buone condizioni di forma, anche se non ottime: dal punto di vista psicologico meglio il Porto, che ha vinto il big match contro il Benfica a casa dei biancorossi mentre il BVB non ha successi di peso di recente, d'altro canto il BVB non ha ancora perso nel 2016 mentre il Porto viene da una sconfitta casalinga abbastanza pesante contro l'Arouca, che ha praticamente precluso le chance dei Dragoes di vincere l'ennesimo titolo nazionale. 

Il BVB dunque arriva a questa importante sfida con qualche dubbio di formazione. Tuchel difficilmente farà turnover e molto probabilmente Aubameyang sarà titolare, quindi l'unico dubbio resta quello legato ad Ilkay Gundogan. Questo un possibile undici (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Castro, Kagawa, Reus; Aubameyang.

Il Porto invece come detto non ha problemi di formazione e quindi José Pereiro può sbizzarrirsi sugli undici da schierare in campo stasera. Questa la probabile formazione, che non sarà molto dissimile da quella che ha battuto il Benfica (4-2-3-1): Casillas; Maxi Pereira, Marcano, Martins Indi, Jose Angel; Herrera, Neves; Corona, Brahimi, Varela; Aboubakar

sabato 13 febbraio 2016

Preview 21^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Hannover, tre punti obbligatori



Inutile nasconderci, quella che si disputerà oggi alle 15.30 potrebbe essere la partita più semplice del Borussia Dortmund da qui sino a fine stagione. Match casalingo, contro una candidata alla retrocessione, forse la peggior squadra nella Bundesliga di quest'anno. Non c'è modo di dover pensare a possibili trappole o difficoltà tattiche, il BVB parte nettamente favorito e deve vincere, per consolidare il suo vantaggio sulle inseguitrici al secondo posto.

E' indubbio che una squadra che ha giocato martedì in trasferta, su un campo pesante e con molti titolari sia più stanca di una squadra che ha riposato tutta la settimana, ma è altrettanto indubbio che a questi livelli le fatiche si superano in maniera veloce: la trasferta di Stoccarda non è semplice da smaltire ma non è certo questa una grossa disciminante in sfavore del BVB e, considerato anche il livello dell'avversaria, fare un po' di turnover per poi inserire gradualmente alcuni dei titolari nella ripresa potrebbe essere la chiave atletica da seguire. Il BVB viene da un periodo abbastanza buono, magari non eccezionale in cui però sono arrivati i risultati e non si è perso terreno in classifica, oltre ad aver ottenuto l'accesso alle semifinali di DFB Pokal, dove i gialloneri proveranno a realizzare un uno-due berlinese, prima affrontando l'Hertha e poi giocandosi una eventuale finale.

Bisogna dire che anche all'andata sembrava che le cose potessero andare lisce per la squadra di Tuchel, che invece si trovò prima in svantaggio e poi recuperato sul 2-2 nel secondo tempo, prima di riuscire a vincere 2-4, complice anche la giornata storta del difensore centrale Felipe, che oggi peròò non dovrebbe essere della partita. L'Hannover è una squadra tatticamente poco istruita e con un livello tecnico discutibile ma sa punire in velocità visto che molti dei suoi gol sono arrivati da situazioni di contropiede, compresi i due segnati al BVB all'andata. Effettivamente, da un punto di vista puramente teorico il BVB, una squadra che fa possesso palla con molti dei suoi effettivi, tende a soffrire le ripartenze degli avversari che sanno chiudersi a riccio per cui una squadra come l'Hannover, ma anche come il Darmstadt per ricordare un altro match sulla carta semplice, possono dare più fastidio di quanto si pensi. La chiave sta nel fatto che l'Hannover, a differenza di altre squadre che lottano per non retrocedere, hanno anche meno solidità difensiva per cui la tecnica dei giocatori del Borussia Dortmund dovrà essere incisiva per poter scardinare subito la difesa rossoverde.

In più, c'è il Porto dietro l'angolo: l'obiettivo stagionale della società era quello di andare fino in fondo in Europa League, un po' per prestigio, un po' perché questo trofeo manca nella bacheca, un po' pensando anche a non affossare il proprio ranking UEFA ed avere difficoltà nel prossimo sorteggio di Champions League. I Dragoes sono una squadra in difficoltà, non più la grande organizzazione che dominava il campionato nazionale e si spingeva in Europa, come fatto in tempi recenti, fino ai quarti di Champions oppure alla finale di Europa League ma restano un collettivo ostico da affrontare, con giocatori di qualità e quantità, oltre a diversi ragazzi interessanti che potranno dare del filo da torcere. Chissà come vorrà preparare la partita Tuchel, inteso dal punto di vista atletico, e se nel caso voglia dare fiato ad alcuni dei suoi principali giocatori. La partita con l'Hannover, ad esempio, potrebbe essere l'ideale per far esordire dall'inizio Christian Pulisic, il nostro yankee adolescente che ha cambiato le sorti del match contro l'Ingolstadt, salvo poi faticare di più contro una difesa ben organizzata come quella dell'Hertha Berlino. La sua velocità, il suo primo passo, potrebbero tornare utili per creare superiorità in attacco contro una difesa ottima dal punto di vista fisico ma statica come quella dell'Hannover. Oppure potrebbe aprirsi una porta per Moritz Leitner che, come anche Pulisic, ha impressionato nel ritorno alla prima squadra dopo mesi passati a giocare in quarta serie, senza per altro aiutare tantissimo le sorti di un BVB II che fatica a restare a centro classifica nella Regionalliga West.

Dunque apriamo il capitolo legato alle possibili formazioni, restando con i padroni di casa. Fatte le dovute premesse, bisogna dire che Tuchel non stravolgerà la formazione, su questo ci sono pochi dubbi: verrà fatto qualche avvicendamento nella formazione iniziale, molto probabilmente, con tanti candidati a prendere una maglia da titolare, cosa che rende più difficili le previsioni sullo schieramento iniziale. Questo è il nostro miglior tentativo (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Ramos; Aubameyang. Un giocatore come Gundogan è indispensabile ad inizio partita per scardinare la difesa dell'Hannover e mettere il cammino in discesa. Mkhitaryan è forse il miglior atleta della squadra insieme ad Aubameyang, quindi difficile che riposino, mentre Weigl e Castro sono stati a sedere a Stoccarda. Dunque probabile che possa essere Reus prendersi un turno di riposo, insieme a Marcel Schmelzer che non è ancora al top. Vedremo poi se Tuchel avrà le stesse intenzioni.

Quanto allo Stoccarda, la squadra allenata da una vecchia volpe come Thomas Schaaf, che ha da poco sostituito il deludente Michael Frontzek, si è rinforzata a centrocampo acquistando il giovane ma promettente centrocampista Iver Fossum dallo Stromsgodset, il quale potrà dare una mano in mediana a Sané e Schmiedebach. Tuttavia ci sono diversi problemi strutturali sia in difesa, che nella manovra che non sono stati risolti. Questa la possibile formazione titolare per oggi (4-4-2): Zieler; Sakai, Milosevic, Hoffmann, Schulz; Sané, Gulselam, Schmiedebach, Bech; Sobiech, Almeida.

martedì 9 febbraio 2016

Recap Quarti di finale DFB Pokal 2015/2016: Stoccarda-BVB 1-3

Doveva essere una partita difficile è così è stata: tra proteste, pioggia battente e un leggero turnover, è comunque il Borussia Dortmund ad uscire vincitore dal match di quarti di finale di DFB Pokal, arrivando per l'ennesima volta tra le prime quattro della competizione.



Le formazioni hanno alcune differenze rispetto a quanto aspettato: lo Stoccarda schiera Sunjic in difesa al posto di Niedermeier e Kravets al posto dell'influenzato Timo Werner. In più, debutto stagionale per Mitchell Langerak, che è dunque uno dei due ex insieme a Kevin Grosskreutz. Il BVB invece schiera Burki al posto del portiere di coppa Weidenfeller, così come Matthias Ginter da regista per far riposare Julian Weigl. La vera sorpresa però è la presenza di Erik Durm da ala sinistra, un ritorno alle origini per lui che è riuscito ad arrivare al grande calcio proprio quando ha smesso di essere un calciatore offensivo.

I primi minuti vedono uno Stoccarda propositivo grazie al solito Didavi, giocatore che da sempre crea problemi al BVB. Tuttavia, il Borussia Dortmund passa in vantaggio al quinto minuto di gioco con Marco Reus, che prima con un colpo di tacco smarca Mkhitaryan e poi sul proseguimento dell'azione riceve da Aubameyang, realizzando da pochi passi la rete dell'1-0.

Il vantaggio in teoria non fa altro che appoggiare ulteriormente il piano partita di Thomas Tuchel, che prima del match ha dichiarato che il BVB avrebbe dovuto giocare in maniera diversa rispetto al solito: traduzione, meno possesso palla, più attesa per provare a sorprendere lo Stoccarda in questo modo. Anche così si spiega la scelta di Durm come ala sinistra, giocatore che può aiutare Schmelzer sulla fascia occupata da uno dei giocatori più rapidi in campo, Filip Kostic. La pratica non fa seguito alla teoria però, considerato che lo Stoccarda al 20° minuto trova la rete del pareggio con Lukas Rupp, che scaglia una conclusione dal limite dell'area deviata da Mkhitaryan e la cui nuova traiettoria inganna Burki, che è costretto a raccogliere la palla dal fondo della rete. 1-1 e palla al centro.

A questo punto la partita si blocca un attimo, non i tifosi del BVB che salgono in cattedra, nel modo sbagliato: entrati nello stadio al 19° minuto, poco prima del gol di Rupp, in seguito ad una protesta relativa al caro biglietti, hanno cominciato a lanciare in campo palle da tennis qualche minuto dopo, apparentemente sempre per dar voce a questa protesta. Forse hanno colto nel segno, vista l'originalità e visto che la partita sia stata anche sospesa qualche minuto, ma non è certo parsa un'idea intelligente.

Alla ripresa delle ostilità lo Stoccarda sembra pronto a colpire di nuovo ma invece è il BVB a tornare in vantaggio, con Aubameyang che riceve uno splendido passaggio in profondità da parte di Reus, prima di superare Langerak con un sinistro potente e preciso e realizzare l'1-2. E' un gol importante dal punto di vista soprattutto psicologico, visto che lo Stoccarda sembrava in un buon momento ed invece si ritrova ad inseguire nuovamente dopo pochi minuti in situazione di parità. Questo non scoraggia i ragazzi allenatida Jurgen Kramny, va detto, ma la determinazione dello Stoccarda nel ricercare il pareggio non viene premiata. La partita anzi sembra bloccarsi e solo Didavi con un colpo di testa impegna Burki. Dunque si arriva all'intervallo sul punteggio di 1-2.

Il secondo tempo riprende sulla stessa falsariga del primo, con attacchi che si alternano, soprattutto in seguito ad azioni su palla inattiva, sebbene entrambe le squadre provino a costruire qualcosa. L'occasione migliore nei primi dieci minuti della ripresa cade sui piedi di Aubameyang, che riceve l'ennesimo passaggio illuminante della serata di Marco Reus ma da pochi passi spara alto sopra la traversa. Lo Stoccarda prende piede nella fase successiva, prima guadagna una punizione dal limite che Didavi non sfrutta, poi lo stesso Didavi conclude alto dopo essere stato servito molto bene da Rupp, infine è Filip Kostic a creare pericolo a Burki andando via in velocità ma calibrando male il tiro. Kramny prova a rendere ancora più offensiva la sua squadra inserendo Martin Harnik in luogo di Serey Dié.

Il cambio rende lo Stoccarda convinto dei propri mezzi, ma tatticamente qualcosa salta ed i centrocampisti del BVB hanno tantissimo spazio per poter provare il contropiede che possa decidere la partita ma il gol non arriva. Tuchel decide di dare maggiore quantità a centrocampo togliendo Reus e mettendo Moritz Leitner, quando si entra negli ultimi dieci minuti di partita. Entra anche Shinji Kagawa per far rifiatare Ilkay Gundogan, anche lui eccellente oggi. Per l'ennesima volta il BVB va vicino al 3-1 ma Mkhitaryan, entrato in area ed accentratosi, conclude sopra la traversa graziando lo Stoccarda. Non succede così all'89°, quando Aubameyang da vero difensore con un tackle strappa palla a Rupp, poi arriva prima sul pallone vagante ed involandosi in un contropiede due contro zero. Pierre entra in area e serve l'altro giocatore andato in ripartenza, ancora Henrikh Mkhitaryan che stavolta realizza il gol del definitivo 1-3 che manda il BVB in semifinale di DFB Pokal.



Preview Quarti di finale DFB Pokal 2015/2016: Stoccarda-BVB, attenti all'entusiasmo svevo



Tornata la Bundesliga, torna anche la coppa nazionale con l'appuntamento dedicato ai quarti di finale. Il BVB ha pescato lo Stoccarda nell'urna, fuori casa come molto spesso accade ai gialloneri. Un sorteggio che sembrava favorevole nel momento in cui è avvenuto, molto meno oggi.

La squadra del Baden-Wurttenberg, fino a poco fa in piena zona retrocessione, con l'avvicendamento del tecnico ha trovato nuova linfa: Jurgen Kramny ha portato i suoi ragazzi fino a metà classifica, dove ora può guardare anche con un certo ottimismo alla zona europea, distante sei punti, obiettivo che resta tuttavia difficilissimo da agguantare.

Lo Stoccarda ad ogni modo con una ritrovata linfa può permettersi ancora di andare fino in fondo in DFB Pokal. Chiaramente l'ostacolo è duro, magari si può dire che il BVB parta favorito, ma non c'è nulla da sottovalutare nella squadra che gioca alla Mercedes Benz Arena, teatro del match di stasera. Cinque vittorie di fila tra campionato e coppe, potrebbero diventare sei dopo stasera, un chiaro segno che ci si trovi di fronte ad una minaccia reale per tutte le squadre tedesche ad eccezione del Bayern Monaco.

Sarà dunque una trasferta difficile per il BVB, che viene da una vittoria non molto convincente in casa contro l'Ingolstadt ed un pareggio a Berlino, seppur in un match molto difficile dove comunque i ragazzi hanno dimostrato di voler e poter giocarsi i tre punti. Tuchel, così come la quasi totalità degli addetti ai lavori in terra teutonica, dà molta considerazione alla DFB Pokal per cui non dovrebbe esserci un particolare turnover, ma l'approccio dei calciatori dovrà essere quello giusto per poter avere la meglio sullo Stoccarda.

Inutile anche fare riferimento al precedente stagionale in campionato, per due motivi: il primo è che si è giocato al Westfalenstadion mentre stasera le due squadre come detto saranno di scena a Stoccarda, il secondo è legato proprio a Jurgen Kramny: l'attuale allenatore dello Stoccarda era in panchina a Dortmund, ma era il suo debutto per cui la squadra seguiva ancora i dettami di Alexander Zorniger. Da quel 4-1 lo Stoccarda di Kramny non ha più perso, mantenendo la capacità offensiva ma girando due viti in difesa, cosa non semplice visto il materiale umano a disposizione.

Veniamo alle formazioni. Lo Stoccarda non dovrebbe cambiare molto, soprattutto in difesa visto che appunto le cose vanno bene, mentre davanti Kramny potrebbe mischiare un po' le carte. La squadra gioca in maniera molto simile all'attuale BVB, un 4-2-3-1 flessibile che durante il match tende a trasformarsi in un 4-3-3. Sarà ancora assente l'ex Daniel Ginczek, eroe della scorsa salvezza così come non sarà della partita il nuovo acquisto Federico Barba, alle prese con problemi muscolari. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Tyton; Grosskreutz, Schwaab, Niedermeier, Insua; Dié, Gentner; Rupp, Didavi, Maxim; Harnik. Sarà la prima partita per Kevin Grosskreutz contro il BVB, squadra di cui è tifoso e con la quale ha vissuto momenti bellissimi.

Per quel che riguarda il BVB, saranno assenti Sahin e Bender per infortunio, mentre non è stato convocato Adrian Ramos per scelta tecnica. Questa la possibile formazione (4-1-4-1); Weidenfeller; Ginter; Papastathopoulos, Hummels, Durm; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Castro; Aubameyang. In teoria sarebbero tre cambi rispetto alla formazione titolare di coppa, quindi escludendo il chiaro avvicendamento in porta tra i due Roman, vedremo se Tuchel rispetterà questa scelta o avrà in mente qualcos'altro.

sabato 6 febbraio 2016

Preview 20^ giornata Bundesliga 2015/2016: Hertha Berlino-BVB, per chiudere la porta



Altro week-end, altro giro, altro turno di Bundesliga. In attesa che ritornino le coppe europee (ci siamo quasi), il BVB gioca per la seconda volta consecutiva il sabato alle 15.30, in un match che sostanzialmente potrebbe decidere il piazzamento finale della squadra di Tuchel, anche se a tre mesi dalla fine dello stesso. Ebbene sì perché, con un Bayern che sembra comunque imprendibile nonostante le assenze in difesa, il Borussia Dortmund dovrebbe curarsi di più delle squadre che le stanno dietro in classifica. E sicuramente lo sta facendo: dopo la vittoria casalinga contro l'Ingolstadt, i gialloneri hanno dieci punti di vantaggio sulla terza classificata, l'Hertha Berlino che nell'ultimo turno ha perso due punti nella rincorsa pareggiando a Brema.

Ovviamente nella Bundesliga non si perde tempo ed oggi alle 15.30 si gioca Hertha Berlino-BVB.

La squadra allenata dalla nuova sensazione Pal Dardai, una sorta di Re Mida delle panchina in questo inizio di carriera, gioca sempre molto bene ed ha una solidità difensiva insospettabile considerati gli interpreti del reparto arretrato. Certo, il 3-3 di Brema racconta fatti diversi e dunque si potrebbe pensare ad un calo fisiologico delle prestazioni da parte dei biancoazzurri, che ad ogni modo hanno mostrato una delle migliori organizzazioni di squadra, in special modo senza palla, facendo penare anche lo stesso Borussia Dortmund nella partita di andata, poi risoltasi con un 3-1 giallonero.

Lo scenario tattico potrebbe non essere tanto differente rispetto al match dell'andata, con l'Hertha che si chiude abbastanza a riccio per evitare che la squadra di Tuchel prendesse il controllo del match con la sua rete di passaggi. C'è una differenza rispetto ad inizio stagione ed è legata allo stato di forma delle due squadre: se il BVB ha comunque ripreso a marciare dopo un periodo pre sosta non bellissimo, resta comunque una squadra che ha affrontato recentissimamente diversi problemi di salute, anche in elementi chiave come Gundogan e Reus. Invece l'Hertha Berlino dal match dell'andata, dove come detto aveva già fatto una buona impressione, non ha fatto altro che migliorare, inserendosi costantemente tra le pretendenti al secondo posto. Difficile pronosticare un Hertha che potesse effettivamente stare al passo per più della metà del campionato con squadre come Gladbach, Schalke, Wolfsburg o Bayer Leverkusen ma la realtà è questa ed anzi, con un successo oggi pomeriggio all'Olympiastadion potrebbe di nuovo riavvicinarsi al secondo posto, magari intaccando anche le sicurezze del BVB.

D'altro canto, i nostri andranno a Berlino con l'intento di conquistare tre punti che porterebbero a 13 i punti di margine tra le due squadre, in pratica oltre quattro vittorie di differenza che, a meno di vistosissimi cali da parte del Borussia Dortmund nella restante parte di campionato, sembrano essere un divario praticamente sicuro.

Pal Dardai potrebbe schierare una squadra molto simile a quella dell'andata, come detto, con un 4-5-1 estremamente difensivo ed un solo attaccante veloce come Genki Haraguchi. Tuttavia, le maggiori sicurezze sono arrivate con un 4-4-2 con ali molto larghe e due punte. Il fulcro della squadra è a centrocampo ed in particolare nel miglior giocatore della squadra, quel Vladimir Darida che senza palla corre come un matto su ogni avversario ma quando c'è da controllare il possesso diventa un tutto fare, può far partire l'azione così come terminarla con inserimenti da mezzala pura. Questa la possibile formazione (4-4-2): Jarstein; Weiser, Brooks, Pekarik, Plattenhardt: Haraguchi, Darida, Stark, Lustenberger; Kalou, Ibisevic.

Dall'altra parte il BVB dovrebbe riuscire a recuperare definitivamente Gundogan, Reus e Schmelzer. La grande notizia è che Nuri Sahin è stato convocato, anche se non è ancora ben chiaro se farà parte dei 18 che scenderanno sul terreno di gioco. tra titolari e panchina. Questo il probabile schieramento (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan. Castro, Reus; Aubameyang. Diverse le soluzioni possibili, Schmelzer potrebbe essere tenuto ancora in panchina in favore di uno tra Park e Durm, così come Castro potrebbe lasciare il posto a Kagawa visto il periodo non proprio brillantissimo di Gonzo.