domenica 20 settembre 2015

Preview 5^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Bayer Leverkusen, il primo vero test



Una squadra come il Borussia Dortmund, che ha ambizioni di arrivare in fondo in tutte le competizioni a cui prende parte, sicuramente deve avere la non banale capacità di soffermarsi poco su ogni singolo match che gioca, per pensare sempre a quello dopo. Da una parte c'è il vantaggio di dover giocare ogni tre giorni, per cui si è praticamente obbligati a voltar pagina rapidamente; dall'altra parte quando capita di vincere una partita di coppa al 91° dopo aver sofferto parecchio nel corso del match, difficile mettere da parte l'euforia e le emozioni scaturite dopo il match con il Krasnodar. Anche perché, ed è forse il punto più pericoloso, dopo dieci partite in cui si è vinto sempre ed in tanti modi diversi, la troppa fiducia potrebbe portare i ragazzi a credere di essere imbattibili quando in realtà non è così. E contro una squadra che fa del forte pressing e del contropiede la propria arma migliore come il Bayer Leverkusen, ogni passaggio pesato male per negligenza potrà essere pagato molto caro.

Sarà una bella sfida quella fra Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen, soprattutto dal punto di vista tattico. Da una parte la cura per il possesso palla, con la densità in una delle zone laterali del campo per poi isolare gli esterni dell'altra fascia e servirli liberi, dall'altra una squadra cortissima, che alle volta si posiziona interamente in 25 metri quadrati per recuperare il pallone nella propria zona difensiva e far partire subito un contropiede di squadra. Roger Schmidt è probabilmente colui che produce il miglior calcio contro le squadre che fanno molto possesso palla sebbene non sia automaticamente indice di superiorità, vedi la partita del mese scorso contro il Bayern in cui non meritavano di perdere 3-0 ma sono stati in svantaggio per gran parte del match.

La compattezza del Bayer Leverkusen in una immagine dello scorso anno (via dreamteamfc.com)


Indubbiamente comincerà ad essere anche più difficile per il Borussia Dortmund avere successo con questo stesso impianto di gioco poiché lo scouting comincia a fare effetto e non è un caso che contro Hertha Berlino e Hannover siano arrivate due prestazioni meno brillanti rispetto alle precedenti. Per fare un esempio immediato, un calciatore come Julian Weigl si sta facendo conoscere anche agli avversari, che ora sanno con chi hanno a che fare e lo terranno in maggiore considerazione, mentre nelle prime uscite del BVB quasi non veniva marcato nonostante da lui partissero molte azioni. Sta a Tuchel provare a diversificare il proprio gioco per dare meno punti di riferimento agli avversari di turno.

Si diceva di Julian Weigl. Lui sarà quasi sicuramente in campo dall'inizio in una formazione che non dovrebbe cambiare molto rispetto all'uscita di giovedì contro il Krasnodar. Bender sarà ancora fuori così come Durm, Subotic e ovviamente Sahin. Piszczek dovrebbe rientrare fra i convocati dopo esser già stato in panchina giovedì, ma è difficile che parta dall'inizio. Infine Marco Reus: i dottori avevano indicato nella giornata di oggi come data di recupero ma non è ancora chiaro se sia in forma per giocare. La nostra idea è che lui sarà nei 18 ma partirà dalla panchina. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmezler; Weigl; Hofmann, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang.

Ecco la nostra depth chart aggiornata. Marco Reus potrebbe tornare già oggi in campo


Quanto al Bayer Leverksuen, da vero gemello Lars Bender è infortunato e potrebbe non essere a Dortmund. Nella migliore delle ipotesi partirà dalla panchina. Assenti anche Tin Jedvaj ed Omer Toprak che però dovrebbero tornare a breve, il Bayer non ha molte altre assenze ed anzi davanti ha buona varietà di scelta. Potrebbe presentarsi con una formazione molto dinamica ed andare con questi undici (4-4-2): Leno; Hilbert, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer, Kampl; Mehmedi, Calhanoglu, Bellarabi; Kiessling. Quasi tutti i giocatori hanno una certa storia legata al BVB: Kramer per l'autogol da 30 metri, Bellarabi per il gol più veloce (poi battuto) nella storia della Bundesliga, Calhanoglu per il gol da centrocampo. E poi c'è Kevin Kampl. che non ha mai fatto breccia nei tifosi e nella stampa locale, ma che sicuramente resta un giocatore di qualità. Tuchel in conferenza stampa ha ribadito di apprezzare il calciatore sloveno ma che tatticamente qui non aveva cittadinanza e che quindi ha preferito accontentarlo cedendolo al Bayer dove ritrova il suo mentore di Salisburgo Roger Schmidt.

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