Flessibilità
E' sicuramente questa la novità principale del nuovo Borussia Dortmund di Thomas Tuchel. Non c'è alcuno schieramento fisso ma vi sarà molta flessibilità, dovuta anche alla capacità dei calciatori, nuovi e non, di potersi adattare a dei moduli differenti. Tuchel ha fatto largo uso del 4-1-4-1 (più tardi nel merito), 4-3-3, 4-4-2 con centrocampo a rombo, 4-3-2-1 oltre al classico 4-2-3-1. Badate bene, anche Jurgen Klopp ha provato ha differenziare il suo schema di gioco nello scorso precampionato provando in diverse amichevoli un 4-4-2 classico, con centrocampo in linea. Fu più un tentativo per far coesistere Immobile e Ramos, ma la cosa non andò benissimo a giudizio dell'ormai ex tecnico e già alla prima di campionato si tornò al fedele 4-2-3-1. Con Tuchel sarà diverso, perché ha una storia di flessibilità tattica e di aggiustamento al modulo degli avversari, in special modo contro le big, quando non sarà semplice fare tanto possesso palla.
Può sembrare un'inezia passare dal 4-1-4-1 al 4-2-3-1, oppure giocare con due o tre trequartisti dietro la punta, ma ci sono delle nette differenze in alcuni ruoli. In più, è una questione di spazi da acquisire e gestire, nei quali alcuni giocatori hanno maggiori facoltà di movimento.
4-1-4-1
Un paragrafo a parte per questo modulo, che sembra essere uno dei preferiti da Tuchel e potrebbe essere utilizzato in molte occasioni, soprattutto all'inizio dei match. Il primo motivo è la notevole flessibilità di questo modulo, perché si può passare abbastanza rapidamente da queste posizioni ad un 4-2-3-1 o al 4-3-3. Il secondo è legato alla fase di possesso, che permette di fare molta densità a centrocampo per costruire una rete di passaggi e permettere ai terzini di alzarsi ed allargare ulteriormente il campo per dare una ulteriore dimensione al gioco della squadra. In questo ruolo è importante il giocatore davanti alla difesa, di cui parleremo in seguito. Un calciatore molto utile in questo sistema è sicuramente Gonzalo Castro, acquisto suggerito da Tuchel in quanto elemento fatto e finito per il suo gioco. L'adattabilità di Gonzo gli permette di essere uno degli interni di centrocampo, salvo poi poter affiancare il mediano quando ci si sposta al 4-2-3-1 o addirittura fare l'ala nel 4-3-3, per quanto mai impiegato in quella zona nel precampionato. Un jolly offensivo alla Grosskreutz, con più qualità tecniche di Kevin.
Il centro
Ovvero, la fascia centrale del campo. Che è quella che Tuchel ha sempre, espressamente chiesto di utilizzare ai suoi giocatori in precampionato. Un'altra differenza rispetto al calcio di Klopp, che sostanzialmente faceva più affidamento sui terzini sfruttando la corsa di Piszczek e Schmelzer. Tuchel vuole che la maggior parte del possesso palla avvenga in verticale ed al centro, avanzando e creando spazi per l'inserimento delle mezze ali. Eventualmente, anche la verticalizzazione prevede che il giocatore più avanzato (Reus, Aubameyang o Hofmann in questo precampionato) riceva al centro e si trovi a poter visualizzare lo specchio della porta quasi per intero.
Questo paragrafo lo lasciamo con un asterisco, perché è palese che questa non sia una costruzione offensiva adatta ad Adrian Ramos. Il colombiano tuttavia gode di molta considerazione da parte di Tuchel, tanto che lo volesse già anni fa al Mainz, per cui ci sono pochi dubbi sul fatto che anche lui sarà della squadra nela prossima stagione. Ovviamente per lui bisognerà attuare un gioco differente ed è un peccato che non sia stato possibile tra giugno e luglio, considerando che Ramos sia ancora out per infortunio.
I terzini
I terzini giocano ancora nel Borussia Dortmund, non scompariranno. Saranno molto utili nella fase di possesso palla, nell'allargare le maglie difensive con le loro ascese verso il terzo d'attacco, nonostante il gioco si sviluppi al centro del campo. Una differenza che si può notare nell'uso degli esterni difensivi per Klopp e Tuchel è il punto in cui ricevono palla: con Jurgen, Schmelzer e Piszczek ricevevano sulla trequarti e dovevano scegliere se 1) avanzare fino al fondo e poi crossare o 2) metterla in mezzo dalla trequarti. Nel primo caso la difesa aveva tempo per organizzarsi, nonché uscire su uno dei due terzini, notoriamente non tra i migliori calciatori nella gestione del pallone; nel caso di cross dalla trequarti, diventava più complesso per l'attaccante, Barrios, Lewandowski, Aubameyang, Immobile, Ramos che fosse, staccare in maniera efficace e mandare la palla in rete. Con Tuchel invece il terzino crossa solo ed esclusivamente dal fondo del campo, dopo aver ricevuto più tardi nel corso dell'azione. I cross dal fondo sono molto più imprevedibili e vengono letti peggio dalle difese. In più, migliora anche la qualità dei cross dovendo coprire una distanza inferiore.
Cerchiato, Lukasz Piszczek. Riceve palla molto avanti, due passi e cross per il gol di Shinji Kagawa. |
Julian Weigl
Possiamo sembrare esagerati, ma la crescita di questo ragazzo rischia di essere molto importante per l'esito della stagione del BVB.
Facciamo un po' di background: abbiamo detto che il 4-1-4-1 sia il modulo preferito da Tuchel, almeno in questo precampionato ed abbiamo anche citato l'importanza del mediano davanti alla difesa. In fase difensiva, il giocatore che ricopre quella posizione deve essere abile nel contrastare il portatore di palla, specie in seguito ad una palla persa, in fase offensiva invece deve sfruttare il suo QI calcistico per muoversi nella zona meno occupata dagli avversari, ricevere e far partire l'azione,
servendo il compagno messo meglio in campo. Ovviamente serve anche un buon tocco di palla per offrire buoni passaggi. Sembra un ruolo fatto e finito per Nuri Sahin, uno dei centrocampisti più sottovalutati al mondo, anche a causa del suo essere injury prone. Ed infatti è infortunato da inizio anno e chissà quando tornerà. L'unico altro giocatore capace di poter reggere quella posizione è Julian Weigl e lo abbiamo notato anche nell'amichevole contro il Bochum, quando da vertice basso del centrocampo è stato schierato Sven Bender, giocatore che amiamo ma che non ha le caratteristiche per ben figurare in quel ruolo, ed il BVB è andato in difficoltà perdendo contro la vicina squadra di Zweite Liga. Nelle altre amichevoli in cui si è giocato con il 4-1-4-1 Weigl è stato sempre schierato da titolare ed ha giocato bene, contribuendo al gioco offensivo dei gialloneri. Anche Tuchel sembra avere molta fiducia in lui, ma del resto stiamo parlando di colui che ha lanciato Holtby, Schurrle e Geis, quindi non è una novità.
Cetro, Weigl porta con se molti punti di domanda. Che abbia personalità si vede. Però ha 20 anni e prima d'ora non ha mai giocato sopra la 2.Bundesliga. Di basso livello peraltro, perché il Monaco1860 è riuscito a salvarsi solo al Relegationspiel nella stagione appena conclusa. E' da verificare poi il suo range di passaggi, perché esegue molto bene su distanze relativamente corte ma sui passaggi oltre i 20 metri, come possono essere dei lanci verso i terzini per allargare il gioco o la verticalizzazione diretta verso il centravanti, non è stato ancora testato e non sarà semplice con difese di Bundesliga organizzate. Ad ogni modo, è probabile abbia molto spazio sin dall'inizio ma è altresì verosimile che alla prima di campionato contro il Gladbach a centrocampo si giochi con Gundogan e Bender in linea, per un reparto più esperto ed amalgamato.
Il Portiere
A parte che Tuchel, apparentemente, non ha ancora deciso chi sarà il titolare (spoiler alert: Burki in campionato e Weidenfeller nelle coppe o viceversa, ne capiremo di più il 30 luglio). Principalmente però questo paragrafo è stato inserito per parlare del ruolo tattico del portiere, un'altra novità nel gioco di Tuchel rispetto a quello di Klopp. In fase di possesso infatti, il portiere si stacca dai pali e partecipa all'azione mettendosi in linea con i due centrali difensivi mentre i due terzini cominciano ad allargarsi ed a salire per allargare le maglie del centrocampo avversario.
Roman Burki inizia l'azione, in linea coi due centrali, durante Kawasaki Frontale-BVB. |
In questo modo, la squadra acquisisce subito superiorità numerica perché, di fatto, il BVB ha 11 giocatori di movimento ma soprattutto, ciò permette al vertice basso del centrocampo di essere più alto e di fare densità nella fascia centrale del campo che tanto sta a cuore a Tuchel. Solo in caso di emergenza, mediano scende per dare una mano a portar palla, permettendo però ai centrocampisti avversari di marcare meglio le mezzeali del BVB che avranno maggiori problemi a ricevere nella metà campo offensiva.
Ovviamente sarà complesso spiegare questi concetti a Roman Weidenfeller, che a 35 anni ha sempre giocato da portiere old style, ma dovrà adeguarsi a sua volta cercando di non incappare in errori gravi e goffi. Burki d'altro canto è giovane e sarà più propenso a gestire questa situazione, potendo crescere nella dimensione di portiere moderno e attivo con la palla.
Preparazione ed allenamenti
Focus più sul secondo termine che sul primo, per il quale va soltanto sottolineato che Tuchel abbia portato il proprio staff atletico con se, come ovvio che sia tutto sommato. Sempre gente fidata al proprio fianco. Dunque gli allenamenti: Klopp utilizzava il pallone nelle sue sessioni, Tuchel ne fa un uso anche maggiore, in cui prova a sottolineare situazioni tattiche simulando uno contro uno o mettendo in condizione i giocatori di giocare in spazi strettissimi. Situazioni valide sia per gli attaccanti, che dovranno abituarsi a rapide combinazioni di passaggi e ad un pensiero veloce, sia per i difensori, che dovranno pressare il portatore di palla sin dall'inizio (gli attaccanti saranno i primi difensori) per recuperare palla il prima possibile ed il più lontano dalla propria porta possibile.
Rapporto con i giocatori
Sia Mats Hummels che Henrikh Mkhitaryan hanno dichiarato di aver avuto lunghe conversazioni con Tuchel all'inizio del precampionato, che hanno convinto i due a non cercare altre destinazioni.
Hummels in un'intervista al Kicker ha detto, tra altre cose: "ci sono stati giorni in cui sarei voluto andar via. Ho avuto una lunga chiacchierata con Tuchel qualche tempo fa, quando stavo ancora pensando al mio futuro. Ho veramente apprezzato quello che ha detto e come lo ha detto, indicando alcuni miei errori individuali. Se una persona deve convincermi a restare deve farlo in maniera chiara come lui, senza addolcire ogni cosa. Adesso ho capito che devo rimanere qui perché con lui posso diventare più forte".
Heno da parte sua ha dichiarato questo: "è stato molto importante il colloquio avuto con Tuchel, perché ho subito capito che abbia grande potenziale come allenatore. Sa come costruire gioco e sa come difendere. Dopo averci parlato mi sono detto: la miglior cosa che possa fare è restare qui e imparare ancora molto da quest'uomo".
E' stata una estate intensa, con tante amichevoli ed una preparazione iniziata presto a causa del turno di Europa League che sarà prossimo. Tuchel non ha avuto a disposizione tutta la squadra e questo è un peccato, ma ha già mostrato le sue idee e le sue intenzioni su come plasmare il Borussia Dortmund per il futuro. Per adesso, molte cose positive si sono segnalate, tatticamente, tecnicamente ed anche nella comunicazione. E' uno dei tecnici moderni più promettenti, la sfida alla guida del BVB farà capire al Mondo del calcio quanto valga effettivamente Thomas Tuchel.
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