domenica 29 novembre 2015

Recap 14^ giornata Bundesliga 2015-2016: BVB-Stoccarda 4-1

Contro le critiche approssimative ed affrettate, contro le notizie inventate, il BVB chiude la bocca a tutti e si rimette in marcia per restare più in alto possibile in Bundesliga. Solo cinque minuti di difficoltà, per il resto una vittoria facile contro un'avversaria debole.



Il BVB presenta una formazione leggermente sorprendente. Lukasz Piszczek schierato al posto di Matze Ginter, Tuchel spiega prima della partita che la ragione è puramente tecnica per arginare meglio le sortite offensive di Filip Kostic. In più Castro rileva uno stanco Weigl mentre, ed è la maggiore sorpresa, Manni Bender è titolare al centro della difesa al posto di un Mats Hummels in difficoltà. Invece Jurgen Kramny schiera per la sua prima da allenatore uno Stoccarda abbastanza prevedibile, gli stessi undici indicati nella nostra preview con Timo Werner da falso nueve davanti a Didavi, Maxim ed appunto Kostic.

L'inizio del match è positivissimo per il BVB che va al gol subito con Gonzalo Castro, che approfitta una respinta centrale di Tyton su una conclusione di Aubameyang dopo un bel cross dalla destra di Mkhitaryan. Era da due anni e mezzo che il BVB non segnava così presto in una partita, quando nell'aprile del 2013 realizzò al 1° minuto contro il Mainz.

Con il vantaggio acquisito così presto, il BVB può imprimere il suo ritmo e la sua rete di gioco con tranquillità anche maggiore e continua a macinare possesso palla. Accade pochissimo fino al 17° minuto quando i gialloneri raddoppiano con Pierre-Emerick Aubameyang. L'azione parte da Bender che riveste al meglio i panni di Mats Hummels e offre un bel passaggio in verticale per Castro, il quale realizza una giocate deliziosa per trovare Aubameyang che riceve in profondità e con un pallonetto supera Tyton.

Al 26° il BVB andrebbe in rete anche per la terza volta, ma sul cross di Piszczek Reus è in fuorigioco e quindi la conclusione a rete di Aubameyang viene annullata tenendo il punteggio sul 2-0. Subito dopo lo Stoccarda prova a farsi vedere dalle parti di Burki ma Didavi prima e Kostic poi guadagnano al massimo un calcio d'angolo, non concretizzato. Tuttavia il gol del 2-1 arriva a quattro minuti dal termine del primo tempo con Daniel Didavi, ovviamente. Prima però si deve segnalare l'occasione di Timo Werner che supera Bender in velocità però si fa recuperare, prova a superare Burki e conclude verso la porta ma Piszczek, in gran recupero, salva letteralmente sulla linea. Sul proseguimento dell'azione Rupp serve un libero Kostic il quale mette al centro e trova Didavi che realizza a porta spalancata. Con il gol del #10 ospite si va all'intervallo.

Il secondo tempo inizia con una grande occasione per il BVB che genera un contropiede fulmineo ma non riesce a concretizzare il cross basso di Mkhitaryan con Reus e Aubameyang che in scivolata mancano la rete. Arriva anche un episodio molto dubbio da rigore con Niedermeier che atterra Mkhitaryan in area disinteressandosi del pallone, ma l'arbitro Manuel Graefe lascia continuare generando le proteste di Tuchel e Zorc. Il BVB continua ad attaccare ed a segnare, ma anche in questo caso arriva un annullamento per fuorigioco di Reus, che aveva realizzato, sbandierata assolutamente ineccepibile.

Nonostante le continue offensive, Tuchel decide di coprirsi leggermente togliendo Kagawa per Weigl e spostando Castro un po' più in avanti. Ancora Gonzo, con un delizioso assist di tacco, serve Aubameyang ma la conclusione del gabonese viene respinta da Tyton. Si supera l'ora di gioco senza che il BVB abbia chiuso la partita. E allora, se non ci riescono i giocatori del BVB, arrivano i difensori dello Stoccarda a rimediare: al 65° cross di Marco Reus verso il centro, Niedermeier scoordinato devia verso la porta proprio nell'angolino dove Tyton non può arrivare, è autogol ed è 3-1 per i padroni di casa. Lo Stoccarda va definitivamente in difficoltà e rischia di subire anche il quarto gol, prima con Aubameyang e poi con Reus, imprecisi sotto porta.

La partita si prolunga stancamente verso gli ultimi dieci minuti di gioco. Tuchel decide di dare un'ulteriore copertura alla squadra, con il risultato acquisito, inserendo Mats Hummels al posto di Marco Reus. Dieci minuti di 4-3-3 sostanzialmente in cui il BVB prova comunque a segnare il quarto gol. Entra anche Ramos in luogo di Gundogan e proprio dal colombiano parte l'azione del 4-1, Ramos serve Aubameyang che entra in area e a botta sicura piazza un diagonale nell'angolo opposto che chiude il match.

Preview 14^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Stoccarda, senza distrazioni



Altra domenica, altra giornata di Bundesliga. Come sempre l'ultimo giorno della settimana è dedicato a chi gioca in Europa League e in questa stagione dunque la domenica è anche il giorno del BVB, che tra l'altro viene da una difficile trasferta in Russia a Krasnodar, dove ha perso per 1-0.

Ecco, in giro per i social e testate giornalistiche dedicate ci è sembrato che ne sia stato fatto un dramma di questa sconfitta, che per il BVB vuol dire nulla: la squadra è già qualificata ai sedicesimi e chi vuole contendere per la vittoria finale non tiene molta cura del sorteggio dei sedicesimi, visto che in teoria per vincere bisogna battere tutti gli avversari che gli si pongono davanti. E poi la squadra ha giocato bene, anche lo stesso Hummels autore dell'indecisione che ha portato al rigore dell'1-0, che si è rivelato decisivo. 18 tiri, tre legni ma per la prima volta in questa stagione è mancato il gol, contro una squadra che per altro tende a difendersi bene come potrete ricordare anche dalla partita di andata al Westfalenstadion. Se ci mettiamo anche una storia inventata di sana pianta da un sito italiano specializzato in calciomercato, e che quindi farebbe meglio a parlare solo di calciomercato, il quadro è completo. 

Indubbiamente la squadra può dettare un po' di preoccupazione perché sono arrivate due sconfitte di fila ma appunto, solo quella di Amburgo è rilevante e contro l'Amburgo di questi tempi ed in uno stadio sempre caldo come il Volkparkstadion la sconfitta è un esito possibile. E poi lo stiamo dicendo da tempo che prima o poi un periodo di flessione sarebbe arrivato, perché bisognava tenerlo in conto al primo anno con un nuovo allenatore ed un nuovo sistema di gioco, che per altro richiede una preparazione atletica notevole. Sicuramente, come dicevamo anche nella preview di giovedì pomeriggio, la partita di oggi arriva in un momento chiave e tutto è abbastanza favorevole: si gioca in casa, contro un avversario debole come lo Stoccarda, forse il peggior reparto difensivo in Bundesliga. C'è bisogno di una reazione e che questa reazione sia il più violenta possibile, dal punto di vista calcistico ovviamente, per scacciare ogni singola paura e rimettersi in carreggiata verso il proseguimento della stagione. 

Lo Stoccarda, come dicevamo, non se la passa bene: ancora nelle secche della zona retrocessione, viene da due sconfitte per 4-0, una in trasferta contro il Bayern e fin qui va anche bene, ma settimana scorsa ha preso 4 reti in casa e dall'Augsburg, in teoria una concorrente nella lotta alla salvezza. Questo risultato è stato troppo per la dirigenza degli Svevi che hanno deciso di rimuovere Philipp Zorniger dall'incarico di allenatore della squadra, che dunque si presenterà a Dortmund con una nuova guida tecnica, che in realtà dovrebbe soltanto essere un allenatore ad interim in attesa del nuovo allenatore. Tuttavia l'ultimo di cui si è detto questo, ovvero Andre Schubert, ha poi cominciato a sorprendere con il suo Borussia Monchengladbach al punto da guadagnarsi il ruolo fisso, dunque attenzione alle possibili novità e allo slancio motivazionale che potrebbe portare Jurgen Kramny. 

Il BVB ritrova tutti tranne Sahin e Durm, visto che Reus e Aubameyang sono stati dichiarati abili e arruolati per il match. Saranno nei 18, non è ancora chiarissimo se giocheranno dall'inizio ma ci sono buone chance in merito. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. In caso Reus non fosse ancora al meglio, Gonzalo Castro potrebbe prendere il suo posto. 

Quanto allo Stoccarda, la formazione potrebbe essere un mezzo rebus: Kramny potrebbe cambiare molto anche se le opzioni a disposizione non sono tantissime. L'infortunato di lungo corso Daniel Ginczek ha decisamente abbassato il livello globale della squadra, che già con lui faticava a segnare, per cui diversi giocatori offensivi sono stati adattati ad un ruolo non loro, quello di punta centrale. In più dovrebbero mancare anche Harnik, Klein, Dié e Sunjic, in genere quattro titolari, a completare il quadro tutt'altro che roseo. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Tyton; Schwaab, Baumgartl, Niedermeier, Insua; Rupp, Gentner; Maxim, Didavi, Kostic; Werner

giovedì 26 novembre 2015

Preview 5^ giornata Europa League 2015/2016: Krasnodar-BVB, quasi come un allenamento settimanale



Il ritorno dall'ennesima pausa internazionale di questo inizio di stagione non ha visto il BVB eccelle, visto che, pur avendo fatto molti più tiri dell'Amburgo, non ha mai avuto chance di vincere il match perdendo per 3-1 contro la nostra bestia nera. Una prestazione decisamente negativa, che può dar vita a qualche mancanza di fiducia. Per fortuna, le prossime partite non sono di grande impegno per la squadra quindi c'è possibilità di dimenticare il brutto venerdì sera e rimettere i piedi in campo in contesti attualmente di bassa importanza o contro un'avversaria debole.

Oggi, per esempio, tocca al match di Europa League contro il Krasnodar: si giocherà in Russia contro una squadra che lotta per il passaggio del turno, quindi l'incontro è tutt'altro che facile ma per il Borussia Dortmund, che è già qualificato ai sedicesimi, questa partita vale più o meno quanto la partitella in famiglia. E come tale la interpreta Thomas Tuchel, che lascia a casa Marco Reus, Shinji Kagawa, Pierre-Emerick Aubameyang e Park Joo-Ho, tutti alle prese con qualche acciacchino fisico. Dunque spazio per Jonas Hofmann e Neven Subotic che rientrano fra i convocati, da verificare se saranno anche titolari ma è ovvio che vi saranno molte riserve in campo nel match che si disputerà oggi alle 17. Sarebbe stato bello se anche qualche ragazzo della Under19 avesse fatto il viaggio per la Russia ma non è così, tuttavia questa speranza può ancora essere tenuta per l'ultimo match di questa fase ai gironi, in casa contro il PAOK Salonicco, giusto per dare il battesimo in prima squadra ed in partite ufficiali a ragazzi come Passlack, Pulisic o Serra.

Ad ogni modo, quale che sia l'esito di questa partita importa davvero poco, l'importante è conservare le energie per il prossimo match di campionato, al Westfalenstadion contro lo Stoccarda, squadra che vive un momento di difficoltà e che si è appena liberato di Zorniger, esonerato dopo la pessima sconfitta casalinga, per 4-0, contro l'Augsburg. Invece al Krasnodar serve vincere dato che, pareggiando o peggio ancora perdendo dovrebbe giocarsi la qualificazione in Azerbaigian contro il Qabala, squadra comunque ostica in casa. Dunque russi favoriti per il successo, foss'anche per differenti motivazioni.

Veniamo alle formazioni. I neroverdi potrebbero schierare qualcosa di molto simile al match dell'andata ed all'incontro perso domenica scorsa a Mosca contro lo Spartak, ovvero un 4-3-3 con esterni d'attacco molto larghi e non altissimi, quasi a sembrare un 4-5-1. Il gioco si svilupperà molto sulle fasce del resto, nel tentativo di penetrare in area ed innescare il centravanti brasiliano Ari. Questo un possibile XI (4-3-3): Dykan; Jedrzejczyk, Strandberg, Granqvist, Petrov; Pereyra, Akhmedov, Kabore; Mamaev, Ari, Joaozinho. Chance per l'esperto Bystrov e per l'altra ala russa Smolov, mentre a centrocampo potrebbe essere adattato il centrale difensivo Sigurdsson come nel match d'andata. Nella partita del Westfalenstadion il sacrificato fu Ari ma dubitiamo che possapartire dalla panchina anche oggi.

Per quel che riguarda il BVB, davvero difficile prevedere la formazione titolare. Tante opzioni disponibili, anche senza i titolari ed anzi il ritorno di Hofmann e Subotic crea ancor più incertezza. Sembra comunque più fluida la situazione in attacco, dove non ci sono tante opzioni. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Bender, Castro; Mkhitaryan, Januzaj, Hofmann; Ramos. Non si sa mai, ma ci sentiamo di escludere l'assenza di Hummels dai titolari, dopo un match funesto come quello di Amburgo ha bisogno di rimettere subito i piedi in campo, senza star lì a pensare alle sue difficoltà. In questa ipotesi, tre titolari verrebbero confermati anche nello schieramento di oggi e andrebbe anche abbastanza bene, con chance di fare qualche staffetta a match in corso, soprattutto per far riposare chi tra Weigl, Gundogan e Mkhitaryan dovesse effettivamente iniziare il match.




venerdì 20 novembre 2015

Recap 13^ giornata Bundesliga 2015/2016: Amburgo-BVB 3-1

Il BVB ad Amburgo gioca male e perde. Una delle poche verità della vita, come la morte e le tasse. Un rientro che non ci si aspettava, dobbiamo solo augurarci che certe prestazioni siano state occasionali e non l'inizio di un brutto periodo.

La formazione iniziale del BVB è tutto fuorché sorprendente. Undici titolare col ritorno di Reus in campo. Non figurano in panchina Park e Ramos in quanto tornati tardi dal loro impegno internazionale dunque al loro posto convocati Hofmann e Subotic. Quando si dice la profondità della rosa. Per quel che riguarda l'Amburgo, Labbadia tiene fuori Michael Gregoritsch che era un uomo in forma della squadra, preferendogli Ivo Ilicevic. Scelto anche Gideon Jung al posto di Marcelo Diaz come mediano, affiancherà a sorpresa Gojko Kacar che è riuscito a rientrare dal problema fisico alla coscia.

Dopo un ritardo di quindici minuti rispetto al canonico calcio d'inizio delle 20.30, la partita prende inizio ma, complice anche un terreno di gioco non proprio perfetto la partita stenta a decollare. Tuttavia proprio Ilicevic, la scelta a sorpresa di Labbadia prima va alla conclusione, totalmente imprecisa, poi però si procura un rigore sfruttando una ottima intuizione di Holtby che trova sorpresa la difesa del BVB. Anche Burki non è stato impeccabile nell'intervento su Ilicevic, che aveva già allargato la sua traiettoria verso la porta. Ad ogni modo, rigore giusto che Lasogga trasforma per l'1-0. La reazione del BVB è affidata ad una conclusione debole di Reus, che resta l'unica del BVB nella prima mezz'ora. Nonostante l'infortunio di Emir Spahic, costretto ad uscire in luogo di Cleber Reis, l'Amburgo resta solido e continua a farsi vedere anche dalle parti di Burki.

Ed anzi, raddoppia: Nicolai Muller serve Holtby che, completamente indisturbato, fa venti metri palla al piede, entra in area e realizza il 2-0. Non era un contropiede, la difesa era schierata, ma la reattività dei centrali oggi è stata veramente pessima. Con questo gol e questo risultato, le squadre vanno all'intervallo.

Tuchel, visibilmente contrariato dallo spettacolo offerto dalla sua squadra nel primo tempo, prova subito a porre rimedio e lascia negli spogliatoi Matthias Ginter e Shinji Kagawa facendo entrare Lukasz Piszczek e Gonzalo Castro. L'atteggiamento è ben diverso e non poteva iniziare che attaccando. Tuttavia la squadra è totalmente in giornata no e quindi è la struttura di gioco a risentirne, anche se le conclusioni di Mkhitaryan, Schmelzer e Aubameyang dimostrano se non altro che il BVB si sia preso il campo.

Dicevamo, giornata no per tutta la squadra. In particolare per Mats Hummels, il nostro capitano. Va detto che è tutto l'anno che Mats stia giocando male ma la partita di oggi rappresenta il punto più basso della sua carriera, probabilmente. Al 55° su calcio d'angolo per l'Amburgo, Hummels schiaccia la palla in rete. Nella sua rete, per il 3-0 Amburgo che praticamente archivia il match.

Ovviamente a questo punto si cerca soltanto di salvare l'onore ma nemmeno il gol della bandiera arriva. Aubameyang sbaglia da un passo un'occasione semplice per lui e poi Gundogan tira a lato. La situazione non migliora e dunque Tuchel ne approfitta di far riposare Reus inserendo Adnan Januzaj al suo posto. Il tempo passa e, con tale punteggio, l'Amburgo si chiude anche di più rendendo tutto più difficile al BVB. Ci prova Gundogan con una punizione ma Adler para bene epoi Mkhitaryan, servito in profondità da Schmelzer, ma anche lui canna la conclusione.

Il gol del 3-1 arriva alla fine, all'86° minuto con Aubameyang che riceve un passaggio da Januzaj e batte Adler per il gol che accorcia le distanze. Poi il grande assalto finale, ma la partita finisce così. Brutto passo falso per il BVB, che poteva anche scappare in questa giornata.




Preview 13^ giornata Bundesliga 2015/2016: Amburgo-BVB, ritorno alla normalità (si spera)



E' stata una settimana difficile. Potrebbe non essere finita, perché non è finita l'ignoranza che ricopre con uno strato spesso tutta la Terra, come se fosse parte dell'Atmosfera. Morti ovunque, paura ovunque. E quello che dovrebbe essere un breve momento di distrazione come una partita di calcio, diventa poco sicuro. Non c'è più serenità di andare allo stadio a vedere ventidue ragazzi che rincorrono un pallone, una cosa in teoria innocua, una cosa che ci piace ma sembra essere arrivato il momento in cui fare quello che ci piace sia potenzialmente pericoloso.

Ma del resto fermarsi completamente significherebbe dare la partita vinta a chi, per perseguire nel proprio progetto di espansione, infonde paura, insicurezze. La paura blocca le persone e blocca il mondo: continuando a muoversi come abbiamo sempre fatto si sconfigge la paura. Non è certo smettendo di giocare a calcio che i propositi di guerra si fermeranno. Lo ha spiegato molto chiaramente, in meno parole, Reinhard Rauball, presidente del Borussia Dortmund e della Bundesliga, il quale ha affermato che si continuerà a giocare.

Ripartirà dunque la Bundesliga, per riportare normalità nelle nostre case. Almeno si spera, appunto. Ad Amburgo riaprono le danze i padroni di casa ed il nostro Borussia Dortmund, che dopo la vittoria nel derby ora si trova seconda con otto punti di vantaggio dal Wolfsburg, terzo. E' ancora lunghissima, tuttavia è sempre comodo avere vantaggi di questo genere, da poter gestire in caso di eventuali periodi no che potranno verificarsi nel corso della stagione.

E bisogna dire la verità, la trasferta di Amburgo non è proprio la migliore per confermare questo vantaggio: negli ultimi sei confronti il BVB ha vinto solo una volta ed al Wolkparkstadion il successo manca da quasi quattro anni. Avversario molto ostico anche se va detto che negli anni precedenti questa partita ha saputo regalarci soddisfazioni: il 27 aprile 2002 un successo per 3-4 spianò la strada al BVB per la vittoria del Meisterschale mentre il 25 marzo del 2006 un BVB pieno di debiti e non ancora salvo vinse per 2-4 contro un Amburgo al tempo secondo in classifica, con il gol magnifico di Kringe e l'emblematica esultanza di Tomas Rosicky prima di segnare.

Ogni scusa è buona per postare una foto di Tomas Rosicky.


Il BVB arriva a questa partita con tutti gli effettivi a disposizione, ad esclusione ovviamente di Durm e Sahin che però, notiziona, sono tornati ad allenarsi in gruppo. Tuttavia solo corsetta, niente partitelle e lavoro con la palla limitato all'osso per permettere un completo recupero ad entrambi. Durm tornerà fra due settimane almeno, ma sicuramente avrà chance di giocare entro fine anno; per quel che riguarda Nuri invece il discorso è più complesso perché probabilmente sarebbe a sua volta pronto per rientrare fra un mese ma la squadra vorrà verosimilmente dargli la possibilità di recuperare completamente dall'infortunio. Come ha detto anche Tuchel in conferenza stampa, entrambi hanno speso molte energie per recuperare al meglio, qualsiasi intoppo nel rientro rischia di affossarli anche psicologicamente.

L'Amburgo invece dovrebbe avere maggiori problemi, soprattutto a centrocampo dove Ekdal è fuori e vi resterà per molto tempo visto l'infortunio alla caviglia subito un mese fa, con lui in infermeria anche Gojko Kacar e Aaron Hunt, che rendono più sottile il ruolo di centrocampo. In più manchera Dennis Diekmeier al centro della difesa. Potrebbe essere dunque questa la formazione iniziale (4-2-3-1): Adler; Sakai, Spahic, Djourou, Ostrzolek; Diaz, Holtby; Muller, Gregoritsch, Stieber; Lasogga. Non che Labbadia abbia molte altre possibilità, ma sicuramente può provare ad inserire centimetri schierando Schipplock accando a Lasogga e togliendo uno dei trequartisti. A centrocampo, con gli uomini contati, minime chance di iniziare il match per Gideon Jung mentre nel reparto difensivo la composizione dovrebbe essere questa. Sono proprio i centrali difensivi il punto debole della squadra, che il nostro reparto offensivo dovrà esser bravo a saper penetrare in velocità.

Quanto al BVB, ogni composizione diversa dalla formazione tipo sarà in qualche modo sorprendente, sperando che non vi siano infortuni dell'ultima ora come capitato a Mkhitaryan prima di BVB-Augsburg. Dunque il solito 4-1-4-1 con: Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Il giocatore con minori possibilità di essere titolare di questi è Marco Reus, che ha appena recuperato dal problema alla coscia subito in occasione di BVB-Qabala. Dovrebbe giocare, ma in caso di prudenza Tuchel potrebbe optare su Castro o anche su Jonas Hofmann.

mercoledì 11 novembre 2015

E se Kagawa avesse segnato?



Nell'ultimo successo stagionale, uno dei più belli dal punto di vista prettamente sportivo ed il più bello dal punto di vista emotivo, ancora una volta si è messo in luce in positivo Matthias Ginter che con un assist ed un goal è stato assolutamente uno degli elementi decisivi della partita, terminata 3-2. Un Matthias Ginter che di nuovo si fa notare per doti offensive ma la cui prestazione difensiva va a sua volta sottolineata, capace di limitare un giocatore come Max Meyer e andando in difficoltà solo nel finale, contro un elemento più fresco di lui quale Eric Maxim Choupo-Moting, subentrato a Meyer nella ripresa.

Con i suoi ventun'anni, Ginter ha ancora margine per migliorare molto e può diventare uno dei migliori terzini destri al Mondo, visto che già ora non ne ha molti davanti a sé in Bundesliga. Nella fase offensiva del gioco ha dimostrato di poter essere molto utile nel sistema di Tuchel, facendosi trovare pronto sulla fascia destra e sfruttando la sua buona tecnica per creare superiorità e produrre cross di valore, come quello che ha portato un giocatore di bassa statura come Shinji Kagawa a realizzare il gol dell'1-0 domenica.

Tuttavia Matthias Ginter non (ancora) è così forte come vi dicono ed ha alcune cose da migliorare, soprattutto in difesa dove non mancano i tentennamenti e viene in mente subito il gol subito contro il Krasnodar, con un'azione offensiva dei russi che si sviluppa proprio su quella fascia. I miglioramenti comunque stanno arrivando anche quando sono gli altri ad attaccare ed il Derby ne è un'altra dimostrazione, come già detto. Il punto è che lui stia ancora imparando i movimenti difensivi della posizione, perché sapete? Matthias Ginter non sarebbe, in teoria, un terzino destro. Non lo era all'inizio dell'anno e non lo è mai stato in carriera. Difensore centrale sì, mediano anche, schierato da Klopp in entrambi i ruoli e anche da Tuchel per qualche spezzone di partite, soprattutto a centrocampo. Al Friburgo giocava pure abbastanza avanzato a centrocampo, come nella partita di debutto in Bundesliga quando a 18 anni e due giorni realizzò un gol vittoria contro l'Augsburg. Però non è mai stato un terzino.

Lo spunto per questo post arriva da un tweet del nostro amico Diego Errichetti:


Partiamo dal presupposto che criticare Klopp per non aver mai schierato Ginter da terzino è abbastanza ingiusto, ma dubitiamo che fosse questo l'intento di Diego. La cosa da far notare è che nemmeno Tuchel volesse schierare Ginter da terzino. Non gli passava nemmeno per l'anticamera del cervello.

Voi ricordate allora come ci sia finito Matze su quella fascia?

20 agosto, è un giovedì. Un giovedì di coppa, perché il BVB è impegnato nell'ultimo turno preliminare di Europa League contro i norvegesi dell'Odds Ballklub. Una partita facile, dicevano, ma non erano pochi i problemi fisici. Soprattutto sulla fascia destra: Lukas Piszczek è infortunato, quindi tocca a Erik Durm. Nein! Si fa male anche lui (e da quell'infiammazione al ginocchio è tornato ad allenarsi solo oggi).

Chi gioca da terzino destro? Gonzalo Castro ovviamente, che in carriera aveva già coperto quel ruolo ed anzi era arrivato alla nazionale facendo il terzino. Al centro della difesa: Matthias Ginter, con Mats Hummels. Tutto normale, verrebbe da dire. Certo, l'inizio non è il più incoraggiante. Calcio d'inizio, il tempo di capire dove siamo che l'Odd passa in vantaggio. Azione sul lato di Castro, cross di Zekhnini e Samuelsen segna di testa, confezionando un'azione che il BVB poi riprodurrà più e più volte in questa stagione. L'Odd domina sul lato di Castro, che in realtà sarebbe anche il lato di Ginter, schierato al posto di Papastathopoulos come "centrale di destra": il BVB comunque si butta in attacco per pareggiare ma al 22° minuto si trova sotto già 3-0. Con un minimo risveglio si va all'intervallo sul 3-1 ma Tuchel deve fare qualcosa per arginare le offensive norvegesi e nel contempo non perdere nulla in attacco, perché ci sarebbe pur sempre da rimontare uno svantaggio di due gol.

Ad inizio stagione il BVB giocava molto sul lato sinistro del campo, che occupava con tanti uomini per poi isolare il terzino destro, che nell'immaginario di Tuchel sarebbe dovuto essere Piszczek oppure Castro in quella serata, che poi avrebbe dovuto: a) andare verso la porta se estremamente solo (vedere il gol dello 0-1 ad Ingolstadt, proprio di Ginter) b) rimetterla al centro per favorire i tagli dei giocatori offensivi (e ci sarebbe una decina di esempi a riguardo). In questa partita però serve Papastathopoulos, che deve bloccare i contropiedi veloci dell'Odd, ma chi togliere? Castro e Ginter sono stati i peggiori in campo, uno dei due deve uscire.

Esce Castro. Tuchel dirà a fine partita che l'abilità aerea di Ginter è stato il fattore per cui sia stato lasciato in campo, proprio perché l'overloading per isolare il terzino destro avrebbe prima o poi potuto prevedere anche un cross, che lui poteva gestire meglio di Gonzo. Senza farla lunga, il BVB rimonta e vince 3-4 prima di schiantare gli avversari al ritorno, al Westfalenstadion con un perentorio 7-2. Ginter gioca bene e si guadagna la fiducia di Tuchel nel breve termine come terzino destro. Al debutto in Bundesliga resta in panchina ma alla seconda giornata, la partita già citata di Ingolstadt, è titolare e aprirà le marcature nello 0-4 finale. Da lì in poi, un continuo crescendo.

Ma restiamo in Norvegia. Dopo il gol di Samuelsen, appena dopo, il BVB attacca e va vicino al gol, con questa azione:



Traversa, che sfortuna. Oppure, "che fortuna"?

Il titolo del post ora vi è chiaro, immagino. Cosa sarebbe successo se Kagawa avesse segnato subito l'1-1? Proviamo ad immaginare:
- con il punteggio di 1-1, il BVB non ha bisogno di attaccare a spron battuto e mantiene la calma, senza affrettare conclusioni e senza lasciare il lato difensivo scoperto. Riesce ad imporre subito la sua rete di passaggi e vince la partita per 3-1 in Norvegia e con annesso successo casalingo al ritorno la squadra riesce comunque ad accedere ai gironi di Europa League.
- tuttavia, senza scorgere alcuna avvisaglia realmente negativa, Tuchel conferma Gonzalo Castro come backup di Lukasz Piszczek, lasciando Ginter come quarta opzione difensiva dietro ai due titolari e Subotic. Il BVB riesce a vincere le prime due partite di campionato abbastanza agilmente contro un Gladbach disastrato e il neopromosso Ingolstadt, ma Castro dimostra difficoltà difensive.
- nel debutto ai gironi, Castro è titolare contro il Krasnodar. I russi vanno in vantaggio ed il BVB riesce solo a malapena a pareggiare, con Castro utile alla manovra offensiva ma inabile a colpire di testa sui cross dalla sinistra. Tuchel si accorge che l'ex Leverkusen è in difficoltà nel suo vecchio ruolo e decide di dare molto più playing time a Lukasz Piszczek.
- il polacco, complice una forma fisica non più ottimale ed il passare degli anni, non è più il terzino ammirato dal 2009 al 2013 e fatica a fare la differenza, sia in attacco che in difesa, pur ottenendo un rendimento più che discreto nel complesso. Tuttavia, la squadra subisce qualche passo falso: ad Hannover arriva un deludente pareggio, seguito dalle sconfitte contro Hoffenheim e Bayern Monaco. Il BVB è terzo in classifica, nel gruppo con Wolfsburg, Schalke e Bayer Leverkusen.
- in Europa arrivano due successi contro il Qabala, ma otto punti in classifica non danno la certezza matematica della qualificazione, dunque si dovrà andare in Russia per la trasferta contro il Krasnodar giocando con i titolari, con conseguenze sulla forma dei giocatori in campionato.
- il giorno del derby, il BVB gioca bene, Piszczek è ben coinvolto ma, pur riuscendo a limitare Meyer, non riesce ad affondare sulla fascia per mancanza di dinamismo. Il BVB deve dunque spostarsi sulla fascia sinistra dove però un ottimo Junior Caicara (che nella realtà è stato forse il migliore dello Schalke con Sané) limita i danni. Lo Schalke punisce comunque in contropiede ed il Revierderby viene pareggiato, lasciando un po' di amaro in bocca ai tifosi e qualche dubbio ai giocatori sul livello complessivo del gioco di Tuchel.
- Matthias Ginter, nel frattempo, è stato promosso a jolly di difesa e centrocampo, sostituendo alle volte Sokratis, altre volte Weigl o Gundogan nei match di coppa. Tuttavia l'impiego del giovane calciatore è simile nel minutaggio rispetto a quello della scorsa stagione quindi il ragazzo riflette sul futuro della propria carriera e chiede alla società di essere ceduto, almeno in prestito, per rialzare le proprie quotazioni sul mercato.

Certo, è immaginazione, non sappiamo come sarebbero andate davvero le cose. Sarebbe potuto essere molto peggio o magari Castro avrebbe interpretato il ruolo meglio di Ginter riadattandosi in difesa e risolvendo le difficoltà del BVB nel concedere fin troppi gol per essere un top club europeo. Oppure, semplicemente, il tutto si sarebbe compensato e le cose sarebbero proprio così come sono adesso. Non sappiamo, la nostra simulazione però ci sembra abbastanza realistica in fin dei conti.

Ed è incredibile pensare come un evento casuale possa cambiare la stagione di una squadra perché, con tutta l'ammirazione che possiamo avere per Tuchel, quella fu una casualità. Non si può parlare di una sua intuizione nello spostare Ginter da terzino destro perché, altrimenti, lo avrebbe fatto già da inizio partita. Fu un esperimento temporaneo, Ginter in quella zona del campo serviva più per tagliare in area e prendere di testa i cross che venivano dalla sinistra e non per altro, in una partita in cui il BVB non si aspettava di dover rimontare da 3-0. Ma funzionò e l'allenatore ha voluto rivedere Matze a destra anche in virtù della scarsa profondità nel ruolo visto l'infortunio di Durm.

Una cosa è certa: ci vuole talento ed applicazione in allenamento per imparare in fretta ed a stagione in corso una nuova posizione. Ginter ha talento ma ha soprattutto voglia di imparare e sta imparando, come si vede. Adesso è un terzino destro, il BVB ha scoperto una gemma quasi dal nulla e potrà pensare al dopo-Piszczek con più serenità. Matthias Ginter è il nostro terzino destro del futuro.

domenica 8 novembre 2015

Recap Revierderby 147: BVB-Schalke 04 3-2

Derbysieger. Otto punti sulla terza. Domani i tifosi del BVB andranno al lavoro, a scuola, a fare la spesa con un sorriso a 32 denti.



Le formazioni non sorprendono molto. O meglio, non sorprende quella del BVB che prevedibilmente schiera Castro in luogo dell'infortunato Marco Reus. Lo Schalke invece gioca con il preventivato 4-4-2 ma al centro della difesa c'è Joel Matip, che era dato per indisponibile stando alle parole dello stesso André Breitenreiter. Manca invece Howedes, con Matip affiancato da Neustadter.

La partita inizia con un dominio territoriale del BVB che però non riesce mai a tirare verso la porta. Ci prova una volta Castro dopo un tacco illuminante di Gundogan e poi Aubameyang che in velocità batte tutti tranne Fahrmann che lo ferma. Di fatti, il primo tiro della partita arriva da un giocatore dello Schalke ovvero Leroy Sané, che raccoglie un cross di Aogo ma conclude largo sul palo alla destra di Roman Burki. La prima conclusione del BVB arriva al 28° con Aubameyang, che riceve in area dopo una bella azione di prima della squadra, ma il tiro del gabonese è deviato in calcio d'angolo.

Ma il gol è questione di minuti. Alla mezz'ora il BVB crea un'altra azione offensiva, questa volta sulla fascia destra. Castro libera Ginter che dal fondo la mette in mezzo e trova Shinji Kagawa che di testa, non certo una sua specialità, stacca alla perfezione e supera Fahrmann per l'1-0. Vantaggio meritato ma non c'è nemmeno il tempo di festeggiare per i tifosi che un gross errore di Mats Hummels in fase di disimpegno favorisce il contropiede dello Schalke che pareggia con Huntelaar, servito da Sané. Dunque 1-1 e palla al centro.

Se non altro il BVB non si deprime per questo gol subito così a freddo e ricostruisce calcio per tentare di riportarsi in vantaggio. Ci prova Gundogan da lontano, poi è il turno di Ginter di testa. Due conclusioni andate fuori, ma molto vicini alla porta. E poi però il nuovo vantaggio arriva davvero, proprio con Ginter: ancora calcio d'angolo, Mkhitaryan la batte sul primo palo e Matze anticipa tutti e manda la palla in rete per il 2-1. Finisce così anche il primo tempo, ma non senza brividi visto che nell'ultima azione lo Schalke si rifà vivo verso la porta di Burki, ancora con l'imprendibile Sané che trova Di Santo, il cui colpo di tacco finisce fuori.

Il secondo tempo inizia con una punizione da posizione molto defilata in favore del BVB che Gundogan quasi riesce a segnare, andando di nuovo vicino al goal. Che però arriva, con il solito Pierre-Emerick Aubameyang: palla recuperata da Castro che triangola con Mkhitaryan, Gonzo poi serve in profondità Aubameyang che di prima intenzione la manda in buca d'angolo a battere Fahrmann per il 3-1.

Il BVB continua ad attaccare, non si ferma mentre lo Schalke fatica a ricomporsi, ci prova due volte Gundogan poi Mkhitaryan, che ha l'occasione migliore del lotto con una conclusione davanti a Fahrmann, che lo ferma egregiamente dopo l'ennesimo contropiede giallonero. Lo Schalke non muore tuttavia ed infatti accorcia le distanze. Altro contropiede causato da un errore di Hummels, Sané mette al centro dove Papastathopoulos avrebbe un facile rinvio ma cicca completamente il pallone favorendo la ricezione di Huntelaar, che con un pallonetto batte Burki per il 3-2.

La partita, che sembrava perdere tono, riacquisisce intensità con lo Schalke che torna a crederci fortemente e si riporta prepotentemente in zona d'attacco come al 79°, quando Hojbjerg va vicino al pareggio con una conclusione da fuori area che non trova impreparato Roman Burki, autore di una gran parata a salvare il risultato. Tocca poi a Choupo-Moting rendersi pericoloso dalle parti della porta giallonera. I due nuovi entrati sono i più freschi in campo e quindi possono rendersi maggiormente pericolosi contro una difesa del BVB non brillantissima oggi.

Gli ultimi minuti sono nervosi, con lo Schalke che punta molto il più giovane, Julian Weigl, il quale viene ammonito ma poi è un altro giovane, l'appena entrato Platte, a commettere un fallaccio su Weigl. Il BVB ha l'ultima occasione, Gungogan ancora davanti a Fahrmann, che esegue l'ennesima gran parata. Però lo Schalke non può nemmeno riportarsi in atacco perché Felix Brych fischia la fine della partita. il Revierderby 147 è giallonero!





Preview Revierderby 147: BVB-Schalke 04, l'unica vera rivalità



E' arrivato il giorno X, la partita più importante che si giocherà al Westfalenstadion quest'anno e i tifosi contavano i secondi, probabilmente, tanta è l'attesa. Come ogni anno del resto, quando si è in sede di sorteggio dei calendari, ogni tifoso del Borussia Dortmund ed ogni tifoso dello Schalke 04 segna le date dei due Derby. E comincia una settimana di sfottò e di amarcord, che ogni anno possono essere potenzialmente aggiornati da nuovi eventi. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a contribuire tramite il nostro account twitter inserendo qualche episodio di puro "godimento" per i tifosi del BVB, sportivo ed extrasportivo.

Perché il Revierderby è differente. Non vale il campionato, perché ad un certo punto bisogna dare un limite alla provincialità, ma è decisamente la partita singola di maggior valore emotivo della stagione tedesca, finale di DFB Pokal a parte. Per noi e per loro, che hanno dimostrato per l'ennesima volta di tenerci al Derby stamattina, in occasione della rifinitura della loro squadra. Anche noi saremmo stati in centinaia ad abbracciare la squadra nel corso dell'allenamento finale se il BVB avesse aperto le porte del centro di allenamento ai tifosi ma quest'anno, per volere di Thomas Tuchel, le sessioni settimanali sono disputate sempre a porte chiuse e lo stesso allenatore ha affermato, in conferenza stampa, di preferire un ambiente più raccolto e che eviti distrazioni ai ragazzi. Scelta decisamente comprensibile, soprattutto se la squadra poi gioca bene ed ottiene risultati.

Non c'è una squadra con la quale ci sia una rivalità maggiore: non il Colonia, non il Bayer Leverkusen, non il Borussia Moenchengladbach e assolutamente non il Bayern Monaco. Lo Schalke 04, unica e sola antagonista, nemica sportiva, rivale. Una rivalità che dura da quasi cento anni, e non poteva far altro che crescere e durare nel tempo, perché Dortmund e Gelsenkirchen sono città operaie, che basano il loro quotidiano quasi esclusivamente sulle attività industriali e come svago hanno solo il calcio, che in Westfalia è una religione. Industrie dove non è raro trovare tifosi del BVB e dello Schalke lavorare insieme e vivere gran parte della loro giornata insieme pensando al lavoro ma, nei tempi morti, discutere di questa azione o di quell'episodio. "Lo Schalke è più forte", "ma il BVB ha vinto di più", "noi siamo sfortunati, al Derby vinceremo noi", "siete inferiori, il Derby è già nostro".

E poi va a finire che in questa mentalità operaia riescono ad essere coinvolti anche i giocatori, che vivono e capiscono l'atmosfera. Giocatori colombiani, coreani, giapponesi, turchi, greci, camerunensi, gabonesi, argentini, brasiliani. La prima cosa che gli viene detta è "va bene tutto ma contro lo Schalke/il BVB dobbiamo vincere". E loro, che non vengono da un altro pianeta ma solo da un altro paese, dove comunque altre rivalità esistono e sono percepite, devono solo riuscire a vivere la città della loro squadra in modo da sentirsi coinvolti. C'è chi riesce e diventa idolo dei tifosi, c'è chi non ci riesce e verrà dimenticato abbastanza in fretta.

Il polacco Eusebiusz "Ebi" Smolarek invece non verrà dimenticato. Cittadino onorario di Dortmund.


Detto questo, abbiamo un campionato tedesco in cui partecipiamo ed in cui siamo secondi. Dietro di noi ieri c'è stata una moria mica da ridere: il Wolfsburg ed il Bayer hanno perso, il Gladbach ha pareggiato, finalmente verrebbe da dire. All'improvviso ci rendiamo conto, oltre dell'Hertha Berlino, che con una vittoria il BVB salire ad otto punti di vantaggio dalla terza. Sono solo 12 giornate, ma il vantaggio non è da buttare, è come quando le formiche conservano il pane per i mesi di letargo, fa tanto comodo avere un vantaggio del genere per tenersi pronti ad un eventuale calo fisico prenatalizio.

Ecco, la partita però andrebbe vinta e, senza ricominciare con la retorica, il Derby non è mai partita facile per la squadra di casa: l'anno scorso tutto regolare, poi se si va a guardare agli anni precedenti almeno una partita ha visto la squadra in trasferta prendere punti, se non vincere. Ed in particolare il BVB in casa ha delle difficoltà ad imporsi recentemente. Dal 2000 in poi il BVB ha vinto solo tre derby in casa e più nel particolare il BVB dal 1998 fino a quel magico 12 maggio 2007 è rimasto a secco al Westfalenstadion contro i minatori. Per cui occhio a pensare che la semplice superiorità tecnica possa bastare per imporsi nel Derby. Ci vuole altro, ci vuole sicuramente tanto sentimento, per portare a casa il duello.

Lo scorso febbraio, una delle rare vittorie del BVB negli ultimi Derby casalinghi. Grazie a questi due supereroi. 


Anche se avere una squadra che gioca bene e con i migliori giocatori disponibili aiuta, su questo non c'è dubbio. Il BVB dovrà fare a meno oltre di Sahin e Durm anche di Marco Reus, che ha subito una contrattura nel match di giovedì contro il Qabala e sarà costretto a saltare il Derby, Un vero peccato per Marco, che stava ritrovando il suo livello più alto di gioco riuscendo a rendersi utile alla circolazione di palla ed essendo mortifero in zona gol. E poi proprio lui, nativo di Dortmund e tifoso del BVB. Ad ogni modo Tuchel dovrà fare a meno di lui ma vi sarà indubbiamente un altro titolare, pronto ed agguerrito al posto suo. Potrebbe essere Gonzalo Castro, che nell'ultimo mese ha decisamente ritrovato se stesso riuscendo a dimostrarsi un valido elemento di questa squadra. Potrebbe essere Jonas Hofmann, che ha riposato giovedì. Si vedrà, intanto questa è la nostra probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Castro, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang.

Non sono bastate le preghiere di Marco Reus, lui non sarà della partita oggi.


Non se la passa meglio lo Schalke a livello di assenze, anche se in realtà i nomi degli indisponibili sono per lo più di rincalzi. Mancherà Johannes Geis tuttavia, e questa è un'assenza importante perché un giocatore del genere a sostituirlo non ce l'ha il buon Andre Breitenreiter, che era riuscito in poco tempo a disciplinare l'ex Mainz anche nella propria metà campo, lui che da regista puro tendeva a non essere incisivo in fase di interdizione. Da capire a questo punto chi potrà giocare in mezo al campo, considerando pure che con l'assenza di Matip si crea un mezzo rebus anche per il nome di colui che dovrà affiancare Benedikt Howedes al centro della difesa. In generale la difesa è il reparto più colpito dagli infortuni visto che anche Uchida e Nastasic sono in infermeria mentre a centrocampo oltre a Geis, che è squalificato, manca anche Marco Hoger. Questa la possibile formazione per lo Schalke (4-4-2): Fahrmann; Caicara, Ayhan, Howedes, Aogo; Sané, Goretzka, Neustadter, Meyer; Di Santo, Huntelaar. Possibilissimo un 4-2-3-1 con Choupo-Moting al posto di un Huntelaar che favorisce meno la manovra rispetto a Franco Di Santo. Attenzione ai contropiedi, come ha fatto notare Tuchel che ha speso parole d'elogio per il 19enne Leroy Sané, convocato in nazionale tedesca dalla DFB prima che Francia o Senegal gli fregassero il giovane prospetto. Ovviamente la squadra è anche capace di creare gioco a difesa schierata, sfruttando le capacità di uso degli spazi di Meyer e Goretzka, oltre che di Di Santo.

Potrebbe non essere una bellissima partita, ma sarà la più bella dell'anno per i tifosi della squadra che la vincerà, su questo non c'è dubbio. Appuntamento alle 15.30 per il Revierderby numero 147.

giovedì 5 novembre 2015

Preview 4^ giornata Europa League 2015/2016: BVB-Qabala, per la qualificazione automatica



Siamo entrati in una settimana abbastanza importante a livello emotivo. Domenica sera potremo avere il morale alle stelle nella migliore delle ipotesi oppure subire un colpo alla nostra alchimia di squadra, in caso di pareggio oggi e di risultato negativo domenica, quando affronteremo in casa lo Schalke 04 in un altro episodio della rivalità più accesa in Germania.

Però soffermiamoci sulla partita di oggi, come giusto che sia e come sottolineato anche da Thomas Tuchel in conferenza stampa ieri. Un impegno alla volta, questo pomeriggio c'è bisogno di prendersi cura del Qabala, squadra azera alla sua prima esperienza alla fase a gironi di una competizione europea. All'andata finì con un nostro successo per 3-1, con tripletta di Pierre-Emerick Aubameyang e gol nel finale di Dodò. Una partita con qualche incertezza difensiva nei minuti iniziali, poi dominata e poi con nuove incertezze che hanno portato al gol della bandiera del Qabala ma a risultato ormai già acquisito.

E oggi, al Westfalenstadion, bisognerà acquisire la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, dove a meno di cose stranissime i gialloneri accederanno comunque visto il vantaggio ottenuto nelle prime tre partite ma meglio qualificarsi subito, principalmente per archiviare la pratica e concentrarsi solo sul campionato fino al prossimo gennaio. Facendo due rapidi conti, il BVB si qualifica se vince ed il Krasnodar batte il PAOK, cosa possibile visto che i russi giocano in casa. A quel punto, con il BVB a 10 e i greci a 3 e due sole partite da giocare, non ci sarebbe modo per la squadra di Tuchel di perdere uno dei primi due posti del raggruppamento. Ovviamente ci sarebbe da sudare un po' per la vittoria del girone, ma è decisamente un elemento secondario in Europa League.

Il BVB arriva con quasi tutti gli effettivi arruolabili, come sempre ricordiamo gli infortunati di lungo corso Erik Durm e Nuri Sahin. Essendo una partita casalinga contro un'avversaria di basso valore, Tuchel potrebbe essere tentato di schierare qualche riserva e ragionando anche in funzione del derby. Una di queste riserve potrebbe essere Sven Bender, che ha affiancato il tecnico nella conferenza stampa e, non vorrà dir nulla, ma il giocatore che ha partecipato alla conferenza prepartita poi ha sempre trovato un posto da titolare. Sven Bender che ha dichiarato di aver accettato di essere stato scavalcato nelle gerarchie da Julian Weigl definendosi "team oriented" e che sta provando a lavorare sul ruolo da difensore centrale, che è quello in cui Tuchel lo vede meglio ed in cui Bender potrebbe avere futuro nel club, con questo modulo. Non è un segreto che ultimamente Subotic sia stato accantonato e Bender potrebbe prendere il suo posto nelle gerarchie della squadra.

Non sorprendetevi se Sven Bender diventerà un difensore centrale a tempo pieno sotto Thomas Tuchel. 


Tuttavia Tuchel ha detto che non vorrebbe fare molti cambi, definendo quello con il Qabala l'impegno più imminente. Comprensibile visto che, come abbiamo scritto anche precedentemente, sarebbe buona cosa qualificarsi già stasera, ma un po' di preoccupazione in chiave Derby c'è sempre, relativa alla possibile perdita di qualche giocatore chiave. Ad ogni modo, riteniamo che possa essere un misto di titolari e riserve la formazione iniziale del match che inizierà alle ore 19 a Dortmund. Questa la nostra idea di possibile formazione (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl, Castro; Hofmann, Januzaj, Mkhitaryan; Aubameyang. E' possibile tutto ed il contrario di tutto, ovviamente c'è chance sia per Kagawa che per Reus di iniziare la partita mentre vediamo meno possibilità per altri due che ultimamente hanno trovato molto spazio come Park e Ramos.

Passando al Qabala, il gol di Dodò al 90° della partita d'andata è stato anche l'ultimo realizzato dalla squadra rossonera, che ha pareggiato i successivi due incontri di campionato per 0-0 e riposando nella scorsa settimana (la federcalcio azera concede la possibilità di rinviare i match di campionato per le squadre coinvolte nelle competizioni europee). Era salito al primo posto in classifica salvo poi essere riscavalcato dal Qarabag sabato scorso in un campionato che presenta queste due realtà come le migliori. Avendo riposato, Grygorchuk recupera anche tutti i calciatori che avevano accusato affaticamenti ed acciacchi vari, non presentando alcuna defezione per l'incontro di oggi. Dunque ranghi pieni ed una formazione verosimilmente molto vicina a quella schierata a Baku due settimane fa e quindi un 4-3-3 con questi uomini: Bezotosny; Dashdemirov, Stankovic, Vernydub, Abbasov; Meza, Sadiqov, Pereyra; Zenjov, Antonov, Dodò. Il reparto offensivo è molto competente e, come abbiamo imparato sulla nostra pelle, sono capaci di far partite dei contropiedi molto incisivi con i quali creano pericoli agli avversari. Dodò è l'uomo da tener d'occhio ma ovviamente attenzioni anche verso l'argentino Facundo Pereyra, un po' in ombra all'andata, ed il nazionale estone Zenjov.