sabato 28 febbraio 2015

Recap Revierderby #146: 3-0

E' la vittoria numero 4 in fila in campionato, quella che potrebbe farci allontanare definitivamente dalla zona retrocessione. Ed è la prima cosa che conta. Però, in un recap a caldo, consentiteci di avere ancora il sorriso a 32 denti per la prestazione di oggi. Si diceva, quale miglior stimolo dello Schalke per affrontare la partita di oggi? Ed infatti, abbiamo visto il miglior BVB della stagione. Risultato che sarebbe pure stretto, forse. Il che la dice lunga considerato che si è vinto per 3-0.

Aubatmanyang e Reubin, i supereroi del BVB. 


Formazioni sulla carta non sorprendenti ma i recuperi di Subotic e Kagawa da una parte e di Huntelaar dall'altra sono stati più veloci del previsto, chiaramente incentivati anche dall'importanza del match.

E' uno Schalke pimpante nei primi minuti di gioco ma non è da meno il BVB che va subito vicino al gol con Aubameyang che spreca da pochi passi una buona intuizione di Kagawa tirando addosso a Wellenreuther. Due squadre col sangue agli occhi, ritmo infernale ed ovviamente le occasioni fioccano come al settimo minuto quando Boateng, ex di giornata, tenta una soluzione in acrobazia che va fuori di poco. Dall'altra parte ancora Aubameyang, in situazione però più complessa, non sfrutta un errore di posizione di Wellenreuther guadagnando solo un calcio d'angolo. Dopo il primo quarto d'ora in cui sono venute le palpitazioni anche agli spettatori della partita, il match perde leggermente smalto ma resta comunque molto intenso e prima Reus, poi Kagawa vanno vicini al vantaggio. 

Si arriva nella seconda parte del tempo e la musica non cambia, anzi aumenta di volume. Nel giro di un minuto, Aubameyang riceve davanti alla porta ed a portiere battuto si fa respingere il tiro da Nastasic, poi Reus tira un diagonale deviato dal portiere avversario in angolo e sul corner successivo Sahin di testa colpisce forte ma centrale. Si fa vedere in attacco anche lo Schalke, dopo un periodo di silenzio offensivo, ma dura poco perché il BVB torna di nuovo all'attacco con Reus, che su situazione di calcio d'angolo prende una traversa clamorosa tirando a botta sicura dal limite dell'area. Lo stesso Reus, un minuto dopo, riceve al limite dell'area e dopo averne dribblati un paio tira sul primo palo, mancando la porta di pochissimo. Con la mole di occasioni che ha prodotto il BVB, due o tre gol erano pienamente da mettere in conto ed invece il punteggio resta sullo 0-0 e così finisce il primo tempo. 

I secondi 45 minuti di gioco iniziano sempre con il BVB ed in particolare Marco Reus protagonisti, altre due conclusioni verso la porta del nostro numero 11, deviate dalla difesa o da Wellenreuther. Ci prova pure Gundogan dalla distanza, ma la palla va fuori. Si sveglia anche Mkhitaryan dopo aver sonnecchiato in campo per un'ora, ma nemmeno a lui va bene, lo Schalke la scampa ancora. E la partita arriva, stancamente, fino alla mezz'ora della ripresa senza che cambi molto. Il BVB non cambia nemmeno negli uomini fino a quel momento ,quando entra Blaszczykowski al posto di un buon Kagawa. Kagawa che aveva anche giocato bene, però con la sua uscita la partita prende definitivamente una direzione. 

Al 76° arriva l'1-0, con un passaggio filtrante di Mkhitaryan per Aubameyang che vince un contrasto fisico e poi appoggia in rete il gol del vantaggio. Per l'occasione Aubameyang veste la maschera di Batman, affiancato dal fido Robin, Marco Reus. E poi passano due minuti e su un contropiede Gundogan la mette al centro e lui, Henrikh Mkhitaryan, il peggior giocatore della squadra in questa partita e nella stagione, realizza il gol del 2-0 per la gioia del ragazzo, dei suoi compagni e dei tifosi di questa squadra. Segnare il primo gol in stagione nel Derby, in questa situazione di classifica? Significa fare la storia del club. 

Finita? Nein! Un regalo arriva da Timon Wellenreuther che dimentica, probabilmente, di avere il pallone tra i piedi e se lo fa soffiare da un Marco Reus che non vedeva l'ora di segnare il suo primo gol nel Derby sotto la SudTribune. Non è un grande gesto tecnico appoggiare a porta vuota da 5 metri, ma vale comunque il 3-0

Ci sarebbe voglia anche di dare allo Schalke il gol numero 04, ma basta anche così. Dopo una partita dominata in lungo ed in largo, il BVB vince meritatamente il RevierDerby 146. 

Preview Revierderby #146, la partita della stagione



Perché è verosimilmente la rivalità più sentita in Germania, perché coinvolge due squadre tanto simili e tanto diverse, questa è una partita di cartello in terra tedesca. Se l'attenzione di tutti è su questo match, figuriamoci cosa possano provare i tifosi di Borussia Dortmund e Schalke 04. Ogni anno, i due derby sono momenti che vengono segnati col penarello rosso sui calendari delle due squadre. Quest'anno, per il BVB, il derby della Ruhr di ritorno capita in un momento chiave della stagione. La stagione in campionato sempre poter prendere una leggera ascesa ma c'è bisogno di una conferma definitiva, in più è atteso anche un riscatto dopo la sconfitta in Champions League contro la Juventus, con una discutibile prestazione difensiva. Mettete questo, mettete il contesto del Revier Derby e mettete che si gioca al Westfalenstadion e come risultato abbiamo il titolo di questo post. 

Chi vi scrive non è un amante di quella retorica che crede nelle vittorie più o meno importanti, ogni vittoria vale tre punti, ogni sconfitta ne vale zero, non si va oltre questo. Ma nel processo di raggiungimento di un obiettivo, gli stimoli sono oltremodo importanti e quale miglior stimolo prima di una partita quale quello di affrontare la rivale di sempre? Per cui ci sono tutti gli elementi per affrontare la ventitreesima giornata di campionato nel migliore dei modi. 

E non pensiate che al giorno d'oggi non venga compreso il valore del Revierderby dai giocatori: nel BVB buona parte della squadra ha esperienza in questo genere di partite, per quello che conta. Ad esempio, Weidenfeller oggi raggiungerà Michael Zorc quale giocatore con più derby giocati con la maglia del BVB. E poi la linea difensiva che è la stessa da anni, si conosce e conosce l'ambiente e l'avversario. Reus e Grosskreutz sono di Dortmund, tifosi del BVB apparentemente. E anche i nuovi e gli stranieri hanno giocato qualche derby in carriera, volete che non sappiano l'atmosfera che si percepisce in queste partite?

Occhio però a non considerare la potenziale altra faccia della medaglia, perché il discorso che facciamo per il BVB vale anche per lo Schalke 04, che a sua volta viene da una partita persa in Champions League (non che ci fossero molte attese su un risultato differente) contro il Real Madrid e quindi vuole tornare al successo ed in più ha una squadra giovane, atletica e talentuosa che può mettere in difficoltà tante compagini sulla singola partita. E' uno Schalke sempre pericoloso, che recentemente ha fatto risultato al Westfalenstadion e che non mancherà di provarci di nuovo dalle 15.30. L'allenatore, Roberto Di Matteo, ha paragonato questa rivalità a quella tra Roma e Lazio e lui, ex aquilotto, ha dichiarato di percepire quest'atmosfera senza timore. Vedremo come schiererà la sua squadra, che ha perso di nuovo Huntelaar per infortunio ma potrà contare sulla freschezza e la voglia di emergere di Felix Platte, apparentemente considerato da Di Matteo come titolare nel ruolo di centravanti in contumacia dell'olandese. Vicino a lui Eric-Maxim Choupo-Moting, che tanto male ha fatto al BVB nella partita di andata, nel 3-5-2 che a volte muta in un 4-1-4-1 utilizzato dal tecnico italiano. L'undici iniziale potrebbe essere questo: Wellenreuther; Uchida, Matip, Howedes, Fuchs; Neustaedter; Barnetta, Hoger, Meyer, Choupo-Moting; Platte. Possibilità anche discrete di vedere una difesa a tre con Nastasic impiegato insieme a Matip e Howedes, in più Boateng potrebbe partire dall'inizio al posto di Meyer, che Di Matteo non sembra voler responsabilizzare così presto. 

Per quel che riguarda il BVB, l'infortunio di Piszczek e l'influenza di Subotic sembra poter mettere a soqquadro la difesa, in più anche Kampl e Kagawa sono in forte dubbio. Verrà convocato nei 18 per la prima volta il giovane Jeremy Dudziak, che però molto difficilmente partirà dall'inizio. I titolari dovrebbero essere questi: Weidenfeller; Grosskreutz, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Sahin, Gundogan; Aubameyang, Mkhitaryan, Reus, Immobile. A meno di recuperi di Kampl o Kagawa, ci si può inventare poco altro davanti, anche perché Ramos non è stato convocato. Non è completamente da escludere un utilizzo di Gundogan da trequartista con Sven Bender ad affiancare Sahin per un centrocampo tutta corsa. 

martedì 24 febbraio 2015

Recap Ottavo di andata Champions League 2014/2015: Juventus-BVB 2-1

Si potrebbe dire "tutto fumo e niente arrosto" della partita del BVB di stasera. Per larghi tratti della partita la squadra di Klopp ha fatto gioco, provando a creare ma producendo pochissimo. Le occasioni migliori, tra quelle create da noi, sono arrivate su tiri dalla distanza e questo spiega molto. Per il resto, risultato giusto. Ora si pensa alla salvezza, con una piccola icona aperta su questa doppia sfida, teoricamente ancora tutta da decidere.



La prima sorpresa della serata è nella formazione titolare del BVB, perché Ciro Immobile torna in campo dall'inizio dopo quasi un mese. E' lui il centreavanti, con Aubameyang spostato di nuovo all'ala destra al posto di Kampl, che non figura nemmeno in panchina come anticipato nella nostra preview, così come Subotic anch'egli ammalato.

E' proprio Immobile che esegue il primo tiro in porta della serata, dalla distanza ma finisce alto. Segue un periodo in cui accade poco, con il BVB a fare possesso e la Juve ben chiusa, in cerca del contropiede. Ed è proprio da uno di questi contropiedi, iniziato da Morata, che arriva il gol del vantaggio juventino: cross dello spagnolo, Weidenfeller non blocca ed appoggia in pratica la palla a Tevez che, aiutato da Schmelzer, spinge la palla verso la rete.

Non dura molto però il vantaggio della Juve, solo sei minuti: un errore di disimpegno di Chiellini mette praticamente Reus solo davanti a Buffon ed un giocatore del talento di Marco non può sbagliare occasioni del genere. 1-1 e tutto come prima. E' un BVB che trova una Juve diversa da quanto ci si potesse aspettare, attendista e quasi completamente dietro al pallone per cui il pareggio immediato è stata decisamente una buona notizia. Non è una buona notizia invece l'infortunio di Lukasz Piszczek, che subisce una distorsione alla caviglia ed è costretto ad uscire dal campo alla mezz'ora, sostituito da Ginter. I problemi fisici non lasciano tranquilla nemmeno la Juve che perde Pirlo al 35°, sostituito da Pereyra. Sembra poter essere un primo tempo che possa concludersi in punteggio di parità ma al 41° arriva invece il secondo gol della Juventus. Pogba riceve sulla fascia sinistra, mette una palla al centro dove Morata è completamente solo a 5 metri da Weidenfeller ed il gol è l'ovvia conseguenza. 2-1 Juve, il primo tempo finisce con questo punteggio.

Inizia il secondo tempo ed il BVB è costretto a consumare anche la sua seconda sostituzione, Sokratis Papastathopoulos deve uscire per problemi muscolari ed al suo posto entra Oliver Kirch, che viene schierato da terzino destro. I primi minuti della ripresa non sono molto entusiasmanti, l'occasione principale è sulla testa di Bonucci che però manca l'appuntamento col 3-1 su situazione di calcio d'angolo. Il primo tiro della ripresa per il BVB è, come nel primo tempo, opera di Immobile ma la conclusione è centrale. La partita è intensa, soprattutto a centrocampo, con un gioco maschio. La Juve corre di più, il BVB fa più possesso. In tutto questo, si crea poco e per vedere di nuovo un tiro verso la porta bisogna giungere al 70°, dove Tevez la piazza verso l'angolo ma la sua conclusione viene leggermente deviata da Hummels in calcio d'angolo. Ci prova Immobile qualche minuto dopo dalla distanza, ma la conclusione è alta. E' anche l'ultima giocata di Immobile che esce al 74° per Kuba, con Aubameyang spostato da centravanti, ma poco cambia offensivamente dal punto di vista della produzione nei minuti successivi ed è anzi la Juve a rischiare più volte di realizzare il 3-1, prima con Tevez, poi con Chiellini ed infine con Pereyra. Tuttavia, il punteggio finale resta 2-1. Un risultato difficilmente giudicabile come positivo, ma poteva andare peggio ed in ogni caso c'è sempre la sfida di ritorno.

Preview Ottavo di Andata Champions League 2014/2015: Juventus-BVB, vecchi avversari si ritrovano



Sono passati due mesi nel 2015. Il BVB ha vinto tre partite di fila in campionato e nonostante tutto è ancora a tre punti dalla zona retrocessione, però almeno lo stato di forma è buono, non si sta infortunando nessuno (ammalando sì, ci arriviamo dopo) ed altri calciatori stanno rientrando dai loro acciacchi. Ed ora arriva la Champions League, impegno che forse passa in secondo piano vista la situazione in terra tedesca ma che comunque va onorato nel miglior modo possibile.

Avversario? La Juventus. Toh, chi si rivede. E' da un po' che queste due squadre non si affrontano, in effetti. Nello scorso decennio, il BVB ha avuto problemi economici, la Juventus ha avuto problemi di altro genere, e quindi le due squadre presenziavano in Europa in maniera discontinua, sfavorendo un incontro competitivo. Tuttavia, questa sfida negli anni '90 era praticamente un appuntamento fisso ed ha deciso anche dei trofei continentali. Nel 1993 la Juventus di Trapattoni vinse una Coppa UEFA dominando nella doppia sfida i gialloneri di Hitzfeld. Il BVB si prese una discreta rivincita quattro anni dopo, vincendo la Champions League del 1997 con il gol di Lars Ricken che vive nella memoria di ogni tifoso di lunga data.



Nel mezzo, altre sfide europee di alto livello tra queste due compagini, prima della già citata pausa. Oggi, nel 2015, entrambe le squadre sono nella seconda fascia di merito europeo anche se vivono momenti opposti in campionato, con il Borussia Dortmund che potrebbe avere esperienza di un paradosso, ovvero quello di essere una delle prime 8 in Europa ma non esserlo in Germania, qualora l'esito del doppio confronto in questi ottavi di finale fosse favorevole.

Che sia un ottavo percepito diversamente rispetto alle scorse stagioni, è reso ben chiaro dalle parole di Jurgen Klopp nella conferenza stampa di ieri, in cui ha detto che oggi si pensa alla Champions League, ma da domani la testa sarà di nuovo sulla lotta salvezza. Dalle sue parole si nota una velata indifferenza, quasi pessimismo verso la sfida contro i bianconeri, alla domanda relativa alle possibilità del BVB di passaggio del turno ha risposto: "beh, è il gioco del calcio, quindi abbiamo una possibilità". Non la risposta di chi si proclama favorito, né la risposta di chi sembra dare molto peso alla Champions League in un momento difficile della stagione.

Due giocatori che invece sentono quest'incontro più degli altri sono sicuramente Ciro Immobile e Pierre Aubameyang. Ciro, prodotto del vivaio della Juve, lasciato andar via senza troppa voglia di essere trattenuto dalla dirigenza juventina, deve ancora far rumore da quando veste la casacca giallonera anche se l'impegno non è mai mancato e siamo sicuri che pagherebbe oro per avere la chance di segnare un gol alla sua vecchia squadra. Difficile che possa capitare, visto che allo stato attuale delle cose, Immobile è chiuso in attacco dal momento di forma invidiabile di Pierre Aubameyang, uno scarto del calcio italiano, mandato in prestito più e più volte dal Milan nella speranza che qualcuno se lo pigliasse. Ha trovato notorietà in Francia ed ora, al Borussia Dortmund, vuole imporsi a livello europeo, magari contro una squadra del campionato che non ha mai potuto fare suo.

Non sarà la partita di Kevin Kampl, invece, che è stato colpito da un virus intestinale alla vigilia del match e non figurerà nemmeno in panchina. Peccato perché la sua corsa avrebbe potuto mettere in difficoltà il centrocampo elegante ma relativamente atletico della Juventus. Al suo posto molto probabilmente Kuba, che ritornerà nella formazione titolare, la quale dovrebbe essere come segue: Weidenfeller; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Bender, Gundogan; Blaszczykowski, Kagawa, Reus; Aubameyang. Bender sarebbe al rientro, e gradiremmo vederlo su Pogba, ma è anche possibile che venga confermato Sahin in coppia con Gundogan.

Per quel che riguarda la Juve, varie possibilità tattiche con Allegri che potrebbe rispolverare anche la difesa a 3, per tenere due tornanti più larghi a contenere le due ali del BVB. Più probabile comunque l'impiego del 4-4-2, come segue: Buffon; Lichtsteiner, Chiellini, Bonucci, Padoin; Pirlo, Marchisio, Pogba, Vidal; Tevez, Morata. Diverse opzioni a difesa sulla sinistra, anche se probabilmente meno affidabili, come Ogbonna e De Ceglie, mentre in attacco Morata dovrebbe essere preferito a Llorente.

venerdì 20 febbraio 2015

Recap 22^ giornata 2014/2015: Stoccarda-BVB 2-3

Tre vittorie di fila. Non so se ci rendiamo conto. Una cosa che da quando questo blog è nato non era mai successa. E il blog è nato quasi un anno fa, a maggior 2014. Arrivano nel momento più importante e la partita di stasera, contro lo Stoccarda, potrebbe essere un highlight importante di questa stagione. Diciamolo a voce bassissima, ma forse il BVB si sta liberando dalle sabbie mobili della zona retrocessione.



I primi minuti sono abbastanza interlocutori, anche se il BVB va un paio di volte alla conclusione con Kampl e Sahin. I ritmi non sono bassissimi ma dal punto di vista di emozioni il match latita e si deve arrivare fino al 14° per trovare una occasione seria, con Aubameyang che ribatte in rete un tiro di Gundogan parato da Ulreich; il gabonese tuttavia era in fuorigioco e quindi il gol viene annullato.

Non viene annullato il gol di Aubameyang al 22° minuto di gioco: Reus parte dalla trequarti e sfrutta un buco difensivo della difesa dello Stoccarda, riuscendo ad entrare in area. Viene contrastato da Baumgartl ma il rimpallo che ne scaturisce favorisce il tocco di Kagawa verso Aubameyang che, davanti ad Ulreich, non sbaglia.

Non dura molto, tuttavia il vantaggio degli ospiti perché su una azione di calcio d'angolo, un rimpallo stavolta favorisce Niedermeier che si trova a pochi metri dalla porta in chiara occasione da gol. Sahin lo atterra e commette fallo. Rigore e per fortuna nessun provvedimento disciplinare per Nuri, ma Klein realizza dagli undici metri e pareggia i conti.

Va detto che se poche sono state le emozioni di questo primo tempo, il numero di gol è chiaramente sproporzionato ad esse. Sì perché il BVB torna in area di rigore per la prima volta dopo il rigore subito al 39°, e segna di nuovo. Bella combinazione Reus-Kagawa che di tacco serve il tagliante Gundogan che da mezz'ala provetta si incunea col pallone in area e realizza con un bel piatto sul palo del portiere. 1-2, l'azione è più bella se vista invece che letta. Questa è anche l'ultima azione saliente del primo tempo.

La seconda frazione di gioco inizia con una novità, esce Kevin Kampl ed al suo posto entra Henrikh Mkhitaryan. Problemi muscolari per lo sloveno, mossa che potrebbe anche essere precauzionale in vista dell'ottavo di andata contro la Juventus. Nei primi minuti questo cambio non sembra inficiare molto sul rendimento della squadra, visto anche che l'armeno entra discretamente in partita. Nei primi 10 minuti della ripresa c'è un solo tiro verso la porta e lo effettua Kagawa, al termine di una buona azione di contropiede. Al 54° minuto cambio per lo Stoccarda, da notificare visto che entra in campo Moritz Leitner, giocatore che probabilmente dalla prossima stagione tornerà a vestire la maglia del BVB. Non accade molto nei primi venti minuti della ripresa, così come è stato per il primo tempo. Di fatti le migliori azioni sono fermate per fuorigioco (tutti sacrosanti, per carità) e i due portieri vengono impensieriti abbastanza poco. Ci prova lo Stoccarda inserendo una punta come Ibisevic al posto di un'ala come Hlousek.

Secondo tempo fotocopia del primo, dicevamo. Ed in effetti è così, perché poi nel finale arrivano pure i gol. Dopo quattro azioni fermate per fuorigioco, di cui un altro gol di Aubameyang, arriva il gol dell'1-3: passaggio sbagliato di Baumgartl e Reus, cagnaccio, ne approfitta intercettando il pallone, scartando Ulreich ed appoggiano in rete.

Partita finita? Sì, perché il BVB al 90° è sopra di due gol, ma c'è sempre tempo per mettere un po' d'ansia ai tifosi. Al primo minuto di recupero Georg Niedermeier realizza il 2-3, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' l'ultima emozione di una partita poco emotiva e schizofrenica nei suoi contenuti ma, cosa più importante, vinta dal BVB alla fine.

Preview 22^ giornata 2014/2015: Stoccarda-BVB, le nobili decadute



Beh, oddio. Il BVB nobile decaduta non tanto, nel senso che sì, quest'anno le cose in campionato vanno male ma nelle scorse stagioni si è fatto bene più fronti e pure in questa stessa stagione si sono raggiunti gli ottavi di Champions League. A proposito, martedì giochiamo contro la Juve. Forse non lo sapete. Ma forse  sì, lo sapete. Devono averlo detto da qualche parte.

Però hey, lo Stoccarda è La nobile decaduta per eccellenza o almeno una delle due insieme all'Amburgo. Se la passano male, se la passa male lo Stoccarda in particolare che quest'anno rischia di retrocedere. La squadra della Mercedes, una delle compagini calcistiche più antiche in Germania. 5 campionati tedeschi, 3 DFB Pokal in bacheca, finali europee (anche se tutte perse). Insomma, il blasone si percepisce nell'aria quando si entra nella zona della Mercedes Benz Arena, eppure quando si gioca a calcio il blasone conta zero, alle volte anche il talento di base della squadra ha poca influenza se si gioca male. Ed infatti lo Stoccarda gioca male ed è ultima in classifica, con chance di rimanere nel massimo campionato tedesco in diminuzione.

Però stasera arriva una partita in casa, contro un'altra squadra in difficoltà, magari distratta dal prossimo impegno europeo. Insomma, un'occasione da cogliere al volo. E per questo i ragazzi di ragazzi di Huub Stevens avranno il sangue agli occhi e non saranno un normale avversario di bassa classifica per il BVB, che dal canto suo vuole trovare un po' di serenità in classifica prima di ributtarsi in Europa.

Come avrete capito, non sarà facile. Almeno noi la pensiamo così. Normalmente nessun impegno di Bundesliga è facile, questo con gli Svevi potrebbe essere particolarmente insidioso, da non sottovalutare. Noi non lo abbiamo fatto, speriamo che non lo abbiano fatto nemmeno Klopp e compagni.

Veniamo al capitolo formazioni: Steevens da un po' di tempo sta sperimentando un 4-3-3 a trazione offensiva, con una ex ala come il ceco Hlousek da terzino sinistro, Christian Gentner e il nostro ex/futuro elemento Moritz Leitner da mezze ali a rimpolpare il gioco offensivo inserendosi quando gli attaccanti esterni, in genere Harnik e Klein, si allargano. Il problema è che poi si crea tanto spazio a centrocampo dove l'unico mediano della squadra, che sia Romeu o Gruezo, non riesce a mettere pezze per tutti. Oggi Steevens però ha scelto una formazione più conservativa, con quattro difensori veri e due uomini di corsa in mezzo al campo. Dunque l'undici titolare sarà formato da: Ulreich; Sakai, Baumgartl, Niedermeier, Schwaab; Gruezo, Die, Leitner; Klein, Harnik, Werner.

Il BVB invece sta trovando stabilità anche fisica ma soprattutto nell'undici iniziale, che ultimamente tende a non cambiare. Ottima scelta di Klopp anche quella di non fare turnover perché in buona sostanza il campionato è più importante della Champions League, ad oggi. Ed oggi, vincere una partita di campionato avrebbe una valenza altissima sulla squadra. I titolari sono: Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Sahin, Gundogan; Kampl, Kagawa, Reus; Aubameyang.

venerdì 13 febbraio 2015

Recap 21^ giornata 2014/2015: BVB-Mainz 4-2

Due vittorie di fila. Sarà perché si sono segnati sette gol in queste due partite. Niente più spauracchio retrocessione. Per adesso eh, perché il campionato deve ancora finire. Forse, il campionato è appena iniziato.



E' un BVB che prova a costruire solidità partendo dall'undici titolare. Manca Hummels per un problema di salute (influenza) ma a parte lui la squadra è uguale a quella che ha battuto a domicilio il Friburgo. Per il Mainz invece titolare Jonas Hofmann, che da ex e da futuro giocatore del BVB vive una situazione molto particolare nella serata di oggi al Westfalenstadion.

Non c'è nemmeno tempo di sistemarsi sul divano che il BVB è già sotto per 0-1. Lob di Baumgartlinger per Okazaki, Weidenfeller esce di pugno e si scontra con Subotic, la respinta del portiere, a questo punto a terra raggiunge Elkin Soto che con un tiro da lontano, a porta vuota, realizza il gol del vantaggio per gli ospiti, dopo 51 secondi.

Il Borussia Dortmund prova a rispondere velocemente, al secondo minuto, ma la conclusione di Reus finisce sul palo e il tiro successivo di Kagawa trova la ferma risposta del portiere avversario Stefanos Kapino. Pochi minuti dopo, Reus mette Aubameyang davanti alla porta ma l'esterno destro del gabonese viene deviato ottimamente da Kapino in calcio d'angolo.

Se la partenza è stata a razzo, i successivi venti minuti seguono un ritmo decisamente basso con poche occasioni ed al massimo qualche calcio d'angolo in favore del BVB. Su un calcio d'angolo, però del Mainz, Reus fa partire un contropiede che vede Aubameyang ricevere la palla ma perdere un contrasto corpo a corpo con Bengtsson. A nulla servono le proteste di Pierre e del pubblico, l'arbitro non concede il rigore.

C'è un po' di vita nel finale di tempo. Dapprima è Kagawa a mangiarsi un gol da posizione ravvicinata dopo un'altra parata di Kapino su Reus, poi è Kevin Kampl a provarci da lontano ma senza fortuna. Si arriva al duplice fischio dell'arbitro dunque sul punteggio di 0-1.

Nella ripresa la prima occasione da gol è una punizione da posizione favorevole per Reus, che però risulta debole e facile da parare per Kapino. Il BVB attacca nei primi minuti ed arriva anche il gol del pareggio, dopo tante occasioni mancate: calcio d'angolo battuto da Sahin e Neven Subotic, di testa, la piazza nell'angolo dove nessuno può niente. 1-1 e non finisce così l'onda offensiva dei gialloneri, che otto minuti dopo realizzano il gol del vantaggio con Reus che riceve in profondità da Kampl, salta Kapino e realizza il gol del vantaggio.

C'è poco da fare però, con il Borussia Dortmund 2014/2015 le partite finiscono al 95° ed infatti, ecco il nuovo pareggio del Mainz: Soto serve Yunus Malli che, solo davanti a Weidenfeller, realizza il 2 pari. Al 60° minuto, sono 5 i tiri totali del Mainz, tre ciabattate e i due gol. Questo in effetti dà molto da pensare sulla difesa, che tende sempre a concedere l'occasione vantaggiosa agli avversari ma in particolare è stato di Weidenfeller il rendimento negativo oggi. Ad ogni modo, la partita non finisce con il gol del tedesco di origini tunisine e lo squillo creato da Kagawa con il suo tiro da lontano, poco a lato, ne è il segno. Ed infatti arriva il 3-2, bellissimo, delizioso, anche estemporaneo. Parte tutto da Reus, che dalla sinistra offre un passaggio al bacio di esterno destro, Aubameyang completa un aggancio non facile e poi appoggia la palla verso la rete. E' una combo che funziona ed il BVB torna in vantaggio. Ed anzi, va in doppio vantaggio: punizione di Reus respinta male da Kapino, arriva Nuri Sahin per il tap in vincente.

4-2, e partita in ghiaccio. Il sigillo finale su una partita che complessivamente il BVB meritava di vincere ed ha vinto, a differenza di altre volte in cui si meritava di vincere e si è perso o anche pareggiato. Segno di un BVB diverso? Chi lo sa, nel frattempo la squadra di Klopp un po' si allontana dalla zona retrocessione e prova a risalire con dignità la classifica del campionato tedesco.

giovedì 5 febbraio 2015

Riflessione sul momento del BVB.

Il buio totale.

La speranza di tutti era che la sosta sarebbe stata un toccasana per questa squadra ed invece così, purtroppo, non è stato.
Buon pareggio in casa del Leverkusen e pessima sconfitta in casa ieri contro l'Augsburg che per la prima volta nella sua storia ha strappato tre punti contro i GialloNeri.
I problemi? Tanti.
Gli infortuni ormai non sono più un attenuante, vero però che le assenze hanno falcidiato in lungo ed in largo ogni reparto ogni settimana. Il problema vero è il gioco espresso. Su 19 partite sin qui disputate in Bundesliga almeno 16/17 hanno avuto un filo conduttore comune: BVB che tenta di far gioco, crea, non concretizza, subisce spesso e volentieri per disattenzioni individuali e non riesce mai a riorganizzarsi e rimontare. E' successo in diverse partite soprattutto con squadre di medio basso valore se rapportate al valore della squadra di Klopp.
Il problema ormai è anche a livello mentale, spesso le azioni del BVB nascono in modo disorganizzato, confuso e dettato da singoli spunti; basti pensare che in 19 match il BVB ha creato circa 237 possibili occasioni da goal a fronte di soli 18 reti segnate (fonte squakwa).
Il centrocampo è l'emblema di questa crisi forse, Gundogan non riesce a trovare continuità e tornare a livelli di due anni fa, Sahin non ha praticamente mai giocato e ad ora è stato nullo, Bender (parer mio fondamentale per questa squadra) gioca una partita si e cinque no.
In difesa grandi errori mai visti in precedenza che causano goal subiti in maniera spesso rocambolesca e a suo modo sciocca.
L'attacco ha una qualità che è la corsa ed il pressing continuo per 90' ma quando si tratta di effettuare l'ultimo passaggio o segnare vi sono carenze grandi.
Soluzione? Ritrovare la calma, da ignorante vedo spesso affanno nei giocatori che si buttano in pressing scoprendosi tantissimo per le ripartenze avversarie.
Ora vengono tre sfide contro tre dirette avversarie e bisogna assolutamente far punti perchè la bagarre è altissima e la salvezza non è così scontata come appare ai più.
Capitolo personale e assolutamente non condivisibile, i tifosi.
Ho letto oggi su diverse testate giornalistiche o su pagine di giornalisti stessi frasi del tipo "anche in Germania comandano i tifosi", "tutto il mondo è paese" ecc. Cos'è successo ieri?
Il Westfallenstadion come sempre era gremito oltre gli 80000 posti, la Sudtribune ha cantato per tutti i 90' senza interruzione, così come a sempre fatto e recandosi sempre i trasferta con 10000 tifosi minimo. A fine match com'è normale che sia la squadra, come ha sempre fatto e come fa sempre, si è recata sotto la Sudtribune dove si sono beccati alcuni fischi ed il coro "Wir woll’n Euch kämpfen seh’n!“ ovvero "vi vogliamo vedere lottare" e Hummels e Weidenfeller hanno avuto un dialogo assolutamente pacifico con alcuni tifosi.
I giornalisti che scrivono quelle cose quasi a giustificare ("aah ma se lo fanno anche in Germania") oscenità viste in Italia dovrebbero almeno informarsi e riflettere prima di scrivere.
Si sono viste tante oscenità in passato anche in Germania ma non è questo il caso. (Ripeto appunto personale e non condivisibile).

Detto questo non si molla.
Echte Liebe BVB!

lunedì 2 febbraio 2015

Bayer Leverkusen-BVB: le pagelle

Anno nuovo, pagelle nuove. Era un po' che non davamo i voti al Borussia Dortmund, con il 2015 già al suo secondo mese era il caso di trovare un po' di spazio a questa rubrica. Lo 0-0 alla BayArena ha portato, come detto, cose positive e cose negative da raccontare, anche nelle singole prestazioni. Andiamo nel dettaglio.

Klopp status: com'è? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?


Roman Weidenfeller: 6+
Il ritorno in campo da titolare (complice l'assenza di Langerak) è positivo. Non viene impegnato molte volte ma riesce sempre a cavarsela abbastanza bene, senza creare problemi alla sua squadra.

Lukasz Piszczek: 6
Una sufficienza quasi politica, dato che la sua partita finisce dopo il primo tempo a causa di un infortunio. In ogni caso non aveva un impegno complicatissimo dato che Drmic nel ruolo di ala sinistra è abbastanza limitato, e lui se ne occupa con buona cura. Al suo posto entra al 46° minuto Neven Subotic: 6. Cambio d'emergenza, si piazza al fianco di Hummels e non fa danni. Di questi tempi, è grasso che cola.

Sokratis Papastathopoulos: 6,5
Nella giornata negativa di Hakan Calhanoglu c'è molto Sokratis. Ora che i tre centrali sono sani, le gerarchie sembrano chiare: è lui il titolare al fianco di Hummels e fa di tutto per confermare l'idea di Klopp. Nel secondo tempo viene reinventato terzino destro e si disimpegna discretamente.

Mats Hummels: 7-
In buona sostanza, il voto suo e quello di Papastathopoulos dovrebbe essere lo stesso. Tuttavia, se il BVB no ha subito gol sabato, lo si deve anche al suo colpo di testa in tuffo a Weidenfeller battuto, che riproponiamo qui, ad imperitura memoria.

Marcel Schmelzer: 6
Il matchup non era dei più semplici e di tanto in tanto Marcel non riesce a reggere Bellarabi. Ma nel complesso una partita degna della sufficienza per un ragazzo che difensivamente sembra essere anche migliorato rispetto al passato.

Matthias Ginter: 6+
Finalmente, ci verrebbe da dire, una partita buona giocata dal buon Matze. Forse non è un caso che sia arrivata giocando da mediano, ruolo che tutto sommato lo vede esposto a meno pressioni, in special mondo contro una squadra come il Bayer Leverkusen che ha tecnica e talento da vendere nel reparto offensivo. Pollice alto, ci piacerebbe rivederlo altre volte in questo ruolo.

Nuri Sahin: 5,5
Verosimilmente, il peggiore in campo per il BVB sabato. Poco coinvolto offensivamente, e per un regista è abbastanza grave, riesce a non risultare del tutto negativo con un discreto impegno da interditore ma nel complesso la sua partita è poco più che mediocre.

Kevin Kampl: 6,5
Bisogna abituarsi a vedere questo ragazzo tedesco che gioca con la Slovenia e dall'acconciatura truzza. Anche perché fa in modo di farsi notare. Correndo, soprattutto. Per come gioca, viene da chiedersi se quello di trequartista sia il suo ruolo ideale. Ad ogni modo, bene, tra i migliori dei nostri.

Kevin Grosskreutz: 5,5
Ecco, invece una prestazione sotto il par arriva dal Kevin più conosciuto, che in questa stagione non riesce a staccarsi dal livello di mediocrità. Ha sempre polmoni per tre, ma chissà che i suoi giorni da trequartista non siano finiti, non riesce proprio ad incidere... esce al 62° per Henrikh Mkhitaryan: 5,5. Un suo passaggio sbagliato poteva costare la sconfitta ed in pratica è l'unica occasione in cui riesce a mettersi in mostra.

Marco Reus: 6+
Il ritorno dall'infortunio (ma non doveva star fuori fino a fine stagione? Giornalisti...) coincide con un impegno molto importante e lui reagisce bene, ma non benissimo. Ha sul piede l'occasione di portare in vantaggio il BVB nel secondo tempo ma si fa anticipare da un Calhanoglu in versione stopper. Attendiamo la sua crescita.

Ciro Immobile: 6-
Al solito, le prestazioni di Immobile quando non arriva il gol sono difficili da valutare. Fa sempre un lavoro egregio nel muoversi su tutto il fronte offensivo e creare spazi, che però non vengono sfruttati, tuttavia non riesce a marchiare la partita col suo nome. Ha anche la chance di segnare ad inizio ripresa, ma viene fermato da Leno. S'è visto di peggio, in ogni caso. Fa posto all'82° minuto ad Adrian Ramos: s.v. Nei momenti finali tutt'altro che palpitanti, non viene mai coinvolto in fase offensiva. Sempre in attesa di una nuova chance da titolare.