domenica 27 settembre 2015

Recap 7^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Darmstadt 2-2

Ci sono delle giornate in cui niente va bene e devi fare il più tiri possibile perché non entra nulla e prendere meno tiri possibili, perché agli altri entra tutto. Il BVB con 12 tiri realizza due gol, a fatica, al Darmstadt bastano due tiri in porta per pareggiare.



Le formazioni sono quelle titolari per entrambe le squadre con l'unica sorpresa per il BVB legata all'esclusione di Jonas Hofmann dai 18 convocati, per far posto al rientrante Park che tuttavia parte dalla panchina. In buona sostanza c'è più rotazione nella panchina che nell'undici titolare.

A differenza di altre partite del BVB in questa stagione, i ritmi sono subito sostenuti sebbene il primo tiro arrivi al 7° minuto, con Mkhitaryan. Il Darmstadt è molto attivo sulle linee di passaggio per forzare un contropiede ma il BVB nel complesso se la cava abbastanza bene. Ad ogni modo il Darmstadt non sta a guardare e si procura la propria occasione da gol al 12° con Caldirola che in situazione di palla inattiva sfrutta una respinta pessima di Burki per concludere in acrobazia, spedendo la palla alta sopra la traversa. Gioca talmente bene il Darmstadt che arriva anche al vantaggio con Marcel Heller, il migliore dei suoi in questa stagione che riceve un cross di Gondorf su azione di contropiede, riceve abbastanza solo e poi spara in diagonale una conclusione potente, imprendibile per Burki. 0-1 meritato e problemi del BVB che continuano.

Reazione dei gialloneri che arriva subito ma non è semplice perforare la difesa molto compatta dei Lilien. Ci prova Aubameyang in un paio di occasioni ma le due conclusioni, di sinistro e di testa, sono alte. E' un BVB fisso nella zona d'attacco ma che non riesce a pungere, arrivano altre conclusioni ma Mathenia viene impegnato per la prima volta solo alla mezz'ora, con una conclusione debole dalla distanza di Julian Weigl. Una nuova ondata offensiva del BVB arriva intorno al 35° con diverse situazioni interessanti che però si sono tramutate solo in calci d'angolo, senza conclusioni. E' una difesa rocciosa, quella del Darmstadt, L'infortunio di Niemeyer regala degli inconsueti 4 minuti di recupero nel primo tempo ma non c'è modo di scardinare la copertura biancoazzurra e si va all'intervallo sullo 0-1.

La ripresa inizia con il BVB che inizia da dove aveva finito il primo tempo, ovvero in zona offensiva ma senza conretezza. Davvero difficile cogliere impreparata questa difesa, messa ad arte da Dirk Schuster. E il tempo passa, senza che nulla accada, nonostante il BVB abbia costantemente il pallone sulla trequarti avversaria. Tuchel prova a cambiare le carte in tavola e decide di affidarsi alla tecnica di Adnan Januzaj che rileva un Marco Reus peggiore in campo. La prima azione dopo il cambio vede finalmente un tiro in porta, da parte di Mkhitaryan che però è centrale e trova Mathenia pronto alla ribattuta. E' un BVB diverso, migliore: al 63° lancio in diagonale di Kagawa che trova il solito Ginter libero sulla fascia destra. Il controcross di Matze trova Aubameyang che riesce a liberarsi di Sulu e piazza la zampata del pareggio. Un pareggio meritato dal punto di vista del dominio territoriale, che arriva al terzo tiro in porta del match.

E poi arriva anche il 2-1: 70° minuto, Gundogan serve Januzaj che inventa un passaggio fra le linee per Aubameyang che riceve e spara angolato. Mathenia può soltanto deviare, la palla finisce comunque in rete per il vantaggio del BVB. Le energie del Darmstadt vengono meno, inevitabilmente, dopo un primo tempo corso a tutta e questo apre qualche spazio in più al BVB che prova a chiudere il match, sebbene gli ospiti provino anche una reazione inserendo il gigante Dominik Stroh-Engel per avere più successo sulle palle alte. E funziona: al 90° su calcio di punizione Stroh-Engel devia di testa e Aytac Sulu, completamente solo in area, la piazza di collo pieno nell'angolo, imprendibile per Burki. 2-2, inutile il cambio di Tuchel con l'inserimento di Ramos per Kagawa, la partita ha poco altro da dire e finisce così.


Preview 7^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Darmstadt, per tornare a vincere



Dopo il pareggio di Sinsheim in cui il BVB ha meritato per larghi tratti una sorte peggiore, quale miglior ricostituente di un bel match casalingo contro una neopromossa? 

Sbagliato. Chiaramente il Darmstadt è una squadra di tasso tecnico e che costruisce poco gioco, come dimostrato anche dalla percentuale di passaggi riusciti più bassa di tutto la Bundesliga. Però chiedete allo Schalke 04 o al Bayer Leverkusen come è andata la loro partita in casa con il Darmstadt. 1-1 e 0-1 ci dicono dalla regia, per cui un successo al Westfalenstadion contro i Lilien è tutt'altro che scontato, nella partita di oggi alle ore 17.30. 

Magari è il Darmstadt che ama le trasferte nella Renania del Nord. Deve piacere pure ai tifosi, visto che verranno in 8340 al seguito dei loro beniamini per respirare aria di grande calcio in un grande stadio. Tutto il settore ospiti occupato, una cosa che in genere si verifica solo quando si affrontano avversari del nostro stesso land. Darmstadt invece è una cittadina dell'Assia e dista 240Km in linea d'aria da Dortmund, per cui non sarà certo una trasferta breve per i tanti tifosi biancoazzurri che saranno presenti allo stadio oggi pomeriggio. Città dedita alla ricerca scientifica, ha dato i natali al calciatore della Sampdoria Roberto Soriano ed ha visto crescere la tennista Andrea Petkovic. Gemellata con diverse località europee tra cui la città di Brescia. 

Ed a Brescia ha giocato Luca Caldirola, che dopo qualche anno di assestamento sta trovando la sua dimensione in Bundesliga. Ottimo il suo lavoro finora, gran parte delle buone cose iniziali del Darmstadt sono da attribuire anche al rendimento dei centrali difensivi, di cui Luca è ormai titolare fisso. Sarebbe sicuramente un obiettivo soddisfacente se facesse parte di una squadra abile a salvarsi dalla retrocessione e che fosse stata data per spacciata da molti, noi compresi, alla vigilia del campionato. 

Per i Lilien non è comunque la prima stagione in Bundesliga, avendo militato nel massimo campionato anche durante le stagioni 1978/1979 e 1981/1982. Proprio al 1982 risale l'ultimo precedente in campionato fra le due squadre, un 4-0 che speriamo si ripeta anche quest'oggi, almeno nell'esito. Non sarà facile, lo ripetiamo, anche l'allenatore Dirk Schuster sembra bello carico ed ha dichiarato che non verranno al Dortmund per visitare il Fanshop (che merita comunque uno sguardo, a nostro avviso). 

Formazioni, cominciamo dalla squadra di casa come sempre. Il BVB ha ancora il dubbio legato a Neven Subotic che in ogni caso non sarebbe partito dall'inizio. Tuchel potrebbe cominciare a far ruotare un po' di più la squadra, ci aspettiamo cose diverse e proiettiamo questa formazione titolare (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Park; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Januzaj; Aubameyang. Spazio per Adnan Januzaj per utilizzare Reus nella ripresa. Possibilità di vedere il campo dall'inizio anche per Castro e Ramos anche se dubitiamo che Tuchel decisa di lasciare sia Gundogan che uno tra Mkhitaryan e Kagawa fuori dall'inizio dopo il primo tempo abbastanza sofferto di Sinsheim. 

Quanto al Darmstadt, Schuster impiega i suoi in un 4-4-2 con ali molto larghe, dinamiche e veloci da cui spesso prendono vita dei pericolosi contropiedi e segnaliamo su tutti Marcel Heller, che ha avuto un inizio di stagione notevole. Vedremo se ci sarà un leggerissimo turnover, per adesso la formazione dovrebber essere questa: Mathenia; Garics, Caldirola, Sulu, Diaz; Heller, Gondorf, Niemeyer, Rausch; Rosenthal, Wagner. Nonostante il livello non sia altissimo ci sono diverse scelte offensive possibili ma optiamo per una formazione simile a quella che ha superato il Werder Brema nel turno infrasettimanale. In più, dopo la doppiettà di martedì difficile togliere Sandro Wagner anche i quasi 2 metri di Dominik Stroh-Engel, altra bella storia che magari racconteremo in altra sede, potrebbero essere d'aiuto per tenere la squadra alta. Catenaccio e ripartenza is the way, ma attenti anche alla loro qualità sulle palle inattive. Attenzione all'ex di turno Mario Vrancic, qualora dovesse essere shcierato da Schuster, giocatore che può leggermente alzare il tasso tecnico in mezzo al campo.

mercoledì 23 settembre 2015

Preview 6^ giornata Bundesliga 2015/2016: Hoffenheim-BVB, in cerca della dozzina



Vogliamo bene a Robert Lewandowski. Sì, odiateci, ma è stato protagonista di tanti ricordi positivi recenti. Ieri però ha deciso di segnare 5 gol in 9 minuti alla terza in classifica prendendo per mano un Bayern fino al quel punto in difficoltà contro il Wolfsburg, in un match casalingo. Con il 5-1 il Bayern sale a 18 punti ed alza la sua differenza reti ad un valore che non sarà semplice da raggiungere per il Borussia Dortmund, che ha nella trasferta di Sinsheim un match ostico e solo all'apparenza accessibile. Ad ogni modo, anche se dovessimo chiudere il turno al secondo posto per differenza reti non sarà un problema, l'importante è raccogliere i tre punti e tenersi a stretto contatto con i bavaresi in vista del match di sabato.

La partita contro l'Hoffenheim sarà meno semplice del previsto per diversi motivi: innanzitutto gli azzurri devono riprendersi da un inizio di stagione decisamente sotto tono, non ciò che si aspettava la dirigenza dopo una campagna acquisti oculata ma volta ad un netto miglioramento della squadra. Poi perché è pur sempre una trasferta su un campo dove raramente abbiamo fatto bene ed infine, forse l'elemento più importante, è il periodo di riposo ben maggiore avuto dall'Hoffenheim, che ha giocato nell'anticipo del venerdì sera, rispetto al BVB, impegnato nel posticipo di domenica scorsa. C'è chi si è chiesto se fosse giusta una tale disparità ma nella realtà dei fatti sono cose che possono accadere al momento della compilazione di un calendario, il Borussia Dortmund deve giocare di domenica quando ci sono gli impegni con l'Europa League e qualcuno di venerdì dovrà pur giocarci. Starà a Tuchel proporre il giusto numero di cambiamenti per dare fiato ai suoi senza perdere in qualità.

Questa è anche una partita che ha generato delle polemiche nelle scorse settimane, prima ancora che si giocasse. Apparentemente tifare per una squadra di blasone porta ai tifosi un dovere economico che altri tifosi non hanno. O almeno, così pensa la società Hoffenheim, che ha messo in vendita i biglietti per il settore ospiti al prezzo di 55 Euro per le partite con il Borussia Dortmund ed il Bayern Monaco, mentre nelle altre partite il costo del settore ospiti è sostanzialmente dimezzato. Non sono stati al gioco i tifosi gialloneri che hanno deciso in primo luogo di boicottare la trasferta, lasciando vuoto il settore ospiti della Rhein-Neckar Arena e più leggere le tasche di Dietmar Hopp, proprietario dell'Hoffenheim. Considerate le molteplici brutte figure cui si andava incontro, si è deciso di raggiungere un compromesso, con il CEO del BVB Aki Watzke che ha deciso di donare la sovrattassa dei biglietti in beneficenza al progetto del BVB rivolto alla crescita di bambini meno fortunati. Dunque biglietti venduti, 2000 tifosi gialloneri in viaggio verso Sinsheim.

Veniamo alle formazioni. Markus Gisdol ha avuto una buona rosa in dote ma per adesso non ha ancora trovato l'assetto giusto. L'assenza di Roberto Firmino, ceduto al Liverpool, ha decisamente scombussolato gli equilibri della squadra che, appoggiandosi solo su Kevin Volland, non ha ancora trovato una chiave positiva. Sono in ogni caso motivati a rialzarsi dalle secche dei posti finali della classifica e intendono farlo già da stasera. Difficile che ci siano grossi cambi in difesa mentre davanti potremo vedere qualche variabile. Una possibile formazione potrebbe essere questa (4-3-1-2): Baumann; Kaderabek, Sule, Bicakcic, Toljan; Rudy, Schwegler, Polanski; Schmid; Volland, Uth. Decisione complicata quella nel ruolo di centravanti, Gisdol ha provato prima Kuranyi e poi Vargas con scarsi risultati, dunque potrebbe andare in questa occasione con Mark Uth, vicecapocannoniere della scorsa Eredivisie e ragazzo di 24 anni ancora con margini di miglioramento. Ballottaggio tra Bicakcic e Schaer mentre in mezzo al campo il trio dovrebbe essere questo. Unico assente di rilievo è Tarik Elyonoussi.

Quanto al BVB, Thomas Tuchel ha scelto in maniera abbastanza sorprendente di non convocare Park Joo-Ho, che con la sua versatilità avrebbe potuto dare un po' di riposo a Julian Weigl. Ad ogni modo tornano Marco Reus a Sven Bender mentre Subotic ne avrà ancora per qualche giorno. La brutta notizia è relativa a Nuri Sahin, che ha avuto un setback e non potrà ancora allenarsi con la squadra, dunque il suo rientro è ritardato almeno per la fine di ottobre. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Reus, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang. Dubbio sulla presenza di Reus sin dall'inizio, eventualmente pronto uno fra Januzaj e Hofmann. Piccole chance anche per Castro in luogo di Gundogan e per Ramos al posto di Aubameyang.

domenica 20 settembre 2015

Recap 5^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Bayer Leverkusen 3-0

Undici su undici. E non c'è molto altro da dire. In una partita in cui non c'è stato nemmeno bisogno di Marco Reus, il Borussia Dortmund passeggia sul Bayer Leverkusen. Un 3-0 che poteva essere anche ben più ampio.



Le formazioni non lasciano grandi sorprese. Più creativo Roger Schmidt, se così vogliamo dire, che schiera Chicharito al fianco di Kiessling invece di Mehmedi, mentre sulla fascia destra Roberto Hilbert viene accantonato in luogo di Giulio Donati, che torna titolare dopo un bel po' di tempo. Nel Borussia Dortmund formazione tipo con Hofmann titolare in luogo di Januzaj, come avevamo previsto nella preview. Così come non è affatto una sorpresa la presenza di Marco Reus in panchina, pronto ad entrare nel finale di partita in caso Tuchel lo ritenga necessario.

La partita, in maniera abbastanza sospettabile, nei primi minuti è abbastanza dedita alle fasi tattiche con il primo tiro che arriva al 7°, una conclusione al volo di Mkhitaryan non proprio precisa. Il Bayer pressa, il BVB prova ad evitare questo pressing con la sua rete di passaggi. Diversi capovolgimenti di fronte ma trovare soluzioni nei primi dieci minuti è abbastanza difficile. Il BVB riesce ad arrivare in porta più facilmente all'inizio, giocando benissimo di prima e concludendo verso la porta prima con Mkhitaryan e poi con Gundogan, non riuscendo a realizzare. E' questione di poco però per il vantaggio giallonero: cambio di gioco di Kagawa perfetto per Hofmann, Leno sembra tuttavia arrivare prima sul pallone ma se lo lascia scorrere davanti favorendo il ritorno di Jonas che supera il portiere avversario e realizza a porta vuota l'1-0.

Il gol muove qualcosa nel Bayer che trova subito un'azione molto pericolosa con Hernandez che viene servito in profondità da Calhanoglu ma sbaglia clamorosamente solo davanti a Burki. E' comunque il Borussia che prova a raddoppiare con un cross di Ginter raccolto da Mkhitaryan la cui conclusione non impensierisce Leno. Rapidi capovolgimenti di fronte, ci provano Kampl e Bellarabi per il Bayer ma non vanno nemmeno vicini al gol. E' un Bayer decisamente migliore quello visto nella seconda parte del primo tempo ma non basta per pareggiare prima che l'arbitro fischi due volte e mandi le due squadre negli spogliatoi.

La ripresa inizia con gli ingressi di Brandt e Mehmedi nel Bayer Leverkusen, con Schmidt che toglie Kiessling e Kramer per un 4-1-4-1 puro. Questi cambi allungano molto le squadre e si vedono cambi di fronte da una parte e dall'altra con prima Aubameyang e poi Hernandez che soli davanti ai portieri mancano una ghiotta occasione. Il Bayer non riesce ancora a pungere ed allora il BVB raddoppia: parte tutto da un rinvio sbagliato di Papadopoulos che tiene viva la palla per il BVB in zona d'attacco, Hofmann dribbla il greco e serve Gundogan, combinazione con Kagawa che poi riceve in area e di punta la piazza sul primo palo, come un colpo da biliardo. Gol bellissimo e raddoppio meritato.

Il secondo gol dà più tranquillità al BVB che però concede una punizione invitante al Bayer, bravo Burki su Calhanoglu. Tuchel decide di dare più freschezza davanti per sfruttare i contropiedi e toglie un buon Jonas Hofmann per inserire Adnan Januzaj. La partita si addormenta ed il Bayer Leverkusen riesce al massimo a concludere una volta con Bellarabi, peraltro dopo un'azione personale. Questo permette al BVB di controllare la partita ed addirittura allungare con il terzo gol, realizzato su rigore da Pierre-Emerick Aubameyang dopo un fallo piuttosto netto e sciocco di Wendell.

La partita con questo gol praticamente finisce nella sostanza, perché il Bayer non ha più modi per ribaltarla a soli 15 minuti dalla fine. Anche Schmidt la da su, come si suol dire, facendo entrare il diciottenne Henrichs in campo. Ovviamente la partita ha ancora qualcosa da dare ed il BVB va vicino al gol del quattro a zero in altre tre occasioni almeno. Tuchel ne approfitta per far rifiatare Mkhitaryan e Aubameyang inserendo Ramos e Castro il quale va vicino anche al gol dell'ex colpendo il palo al 90° minuto. E' l'ultima azione della partita, il BVB vince per 3-0 dominando contro un Bayer poco reattivo.

Preview 5^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Bayer Leverkusen, il primo vero test



Una squadra come il Borussia Dortmund, che ha ambizioni di arrivare in fondo in tutte le competizioni a cui prende parte, sicuramente deve avere la non banale capacità di soffermarsi poco su ogni singolo match che gioca, per pensare sempre a quello dopo. Da una parte c'è il vantaggio di dover giocare ogni tre giorni, per cui si è praticamente obbligati a voltar pagina rapidamente; dall'altra parte quando capita di vincere una partita di coppa al 91° dopo aver sofferto parecchio nel corso del match, difficile mettere da parte l'euforia e le emozioni scaturite dopo il match con il Krasnodar. Anche perché, ed è forse il punto più pericoloso, dopo dieci partite in cui si è vinto sempre ed in tanti modi diversi, la troppa fiducia potrebbe portare i ragazzi a credere di essere imbattibili quando in realtà non è così. E contro una squadra che fa del forte pressing e del contropiede la propria arma migliore come il Bayer Leverkusen, ogni passaggio pesato male per negligenza potrà essere pagato molto caro.

Sarà una bella sfida quella fra Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen, soprattutto dal punto di vista tattico. Da una parte la cura per il possesso palla, con la densità in una delle zone laterali del campo per poi isolare gli esterni dell'altra fascia e servirli liberi, dall'altra una squadra cortissima, che alle volta si posiziona interamente in 25 metri quadrati per recuperare il pallone nella propria zona difensiva e far partire subito un contropiede di squadra. Roger Schmidt è probabilmente colui che produce il miglior calcio contro le squadre che fanno molto possesso palla sebbene non sia automaticamente indice di superiorità, vedi la partita del mese scorso contro il Bayern in cui non meritavano di perdere 3-0 ma sono stati in svantaggio per gran parte del match.

La compattezza del Bayer Leverkusen in una immagine dello scorso anno (via dreamteamfc.com)


Indubbiamente comincerà ad essere anche più difficile per il Borussia Dortmund avere successo con questo stesso impianto di gioco poiché lo scouting comincia a fare effetto e non è un caso che contro Hertha Berlino e Hannover siano arrivate due prestazioni meno brillanti rispetto alle precedenti. Per fare un esempio immediato, un calciatore come Julian Weigl si sta facendo conoscere anche agli avversari, che ora sanno con chi hanno a che fare e lo terranno in maggiore considerazione, mentre nelle prime uscite del BVB quasi non veniva marcato nonostante da lui partissero molte azioni. Sta a Tuchel provare a diversificare il proprio gioco per dare meno punti di riferimento agli avversari di turno.

Si diceva di Julian Weigl. Lui sarà quasi sicuramente in campo dall'inizio in una formazione che non dovrebbe cambiare molto rispetto all'uscita di giovedì contro il Krasnodar. Bender sarà ancora fuori così come Durm, Subotic e ovviamente Sahin. Piszczek dovrebbe rientrare fra i convocati dopo esser già stato in panchina giovedì, ma è difficile che parta dall'inizio. Infine Marco Reus: i dottori avevano indicato nella giornata di oggi come data di recupero ma non è ancora chiaro se sia in forma per giocare. La nostra idea è che lui sarà nei 18 ma partirà dalla panchina. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmezler; Weigl; Hofmann, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang.

Ecco la nostra depth chart aggiornata. Marco Reus potrebbe tornare già oggi in campo


Quanto al Bayer Leverksuen, da vero gemello Lars Bender è infortunato e potrebbe non essere a Dortmund. Nella migliore delle ipotesi partirà dalla panchina. Assenti anche Tin Jedvaj ed Omer Toprak che però dovrebbero tornare a breve, il Bayer non ha molte altre assenze ed anzi davanti ha buona varietà di scelta. Potrebbe presentarsi con una formazione molto dinamica ed andare con questi undici (4-4-2): Leno; Hilbert, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer, Kampl; Mehmedi, Calhanoglu, Bellarabi; Kiessling. Quasi tutti i giocatori hanno una certa storia legata al BVB: Kramer per l'autogol da 30 metri, Bellarabi per il gol più veloce (poi battuto) nella storia della Bundesliga, Calhanoglu per il gol da centrocampo. E poi c'è Kevin Kampl. che non ha mai fatto breccia nei tifosi e nella stampa locale, ma che sicuramente resta un giocatore di qualità. Tuchel in conferenza stampa ha ribadito di apprezzare il calciatore sloveno ma che tatticamente qui non aveva cittadinanza e che quindi ha preferito accontentarlo cedendolo al Bayer dove ritrova il suo mentore di Salisburgo Roger Schmidt.

giovedì 17 settembre 2015

Recap 1^ giornata Europa League 2015/2016: BVB-FK Krasnodar 2-1

Da quando è iniziata questa stagione si era vinto soltanto. Nove partite, nove vittorie. Alla decima, il match è stato più complicato del normale ma alla fine la striscia resta ancora viva. Nell'anno del gioco centrale, i terzini stanno alzando il loro livello: se non è Schmelzer, c'è Ginter. Ed oggi, un coreano operaio che ci regala tre punti.



Le formazioni sono differenti rispetto a quanto immaginavamo, più per i russi che per noi che comunque abbiamo dovuto fare a meno di Sven Bender e Neven Subotic, febbricitanti ed indisponibili dell'ultim'ora. Tuchel decide di dare riposo a Julian Weigl e quindi il mediano titolare del BVB oggi è Park Joo-Ho, al debutto in giallonero in una posizione delicata, in un match delicato. Per quel che riguarda il Krasnodar, nessun brasiliano in campo in uno schieramento molto più difensivo del previsto con Strandberg, un centrale difensivo, schierato da mediano mentre Smolov è l'unico attaccante con Bystrov e Pereyra da ali che possano coprire di più che offendere.

Le fasi iniziali della partita sono controllate dal BVB, che soprattutto con Januzaj prova ad innescare i tagli delle mezzeali. Anche il Krasnodar si fa vedere dopo il decimo minuto e realizza subito: discesa sulla fascia di Smolov che supera facilmente Ginter, il cross al centro trova Mamaev da solo che realizza il gol dello 0-1.

Subito dopo il gol, i russi intensificano il loro pressing mettendo in grosse difficoltà la manovra del BVB. Di fatti il primo tiro in porta dei ragazzi di Tuchel arriva al 22° minuto ed è addirittura Marcel Schmelzer a tentarlo, da posizione defilata. Difensivamente le sortite del Krasnodar sono molto limitate grazie anche ad una linea di centrali molto alta che coglie in fuorigioco Smolov e Mamaev ma è pericolosa in caso di eventuali ripartenze come al 28° quando Smolov si ritrova abbastanza libero in zona d'attacco ma non riesce a concretizzare. Il BVB limita le sue occasioni da gol ad una sola conclusione di Gonzalo Castro ed è chiaramente in difficoltà contro l'organizzazione difensiva del Krasnodar. L'autore del gol Mamaev è costretto a lasciare la partita per un infortunio, apparentemente serio, al ginocchio. L'arbitro decreta due minuti di recupero a causa di questo e al 46° un'azione sviluppata da Park e Schmelzer manda il coreano al cross; dalla fascia destra arriva Matthias Ginter che stacca di testa sopra Granqvist e mette alle spalle del portiere avversario. Con l'1-1 si va anche agli spogliatoi.

La ripresa inizia con Shinji Kagawa in campo al posto di Marcel Schmelzer. Park viene abbassato al suo ruolo naturale di terzino sinistro mentre Gonzalo Castro fa coppia con Gundogan in un meno spregiudicato 4-2-3-1. Situazione molto simile all'inizio del primo tempo anche nella ripresa, con il BVB a controllare il possesso palla ed il Krasnodar pronto a colpire in contropiede. La prima conclusione arriva con Mkhitaryan che viene pescato da Januzaj dopo un veloce contropiede del BVB, la palla termina di poco fuori. Sembra un Borussia più convinto ed anche più quadrato in campo, ma ovviamente il Krasnodar crede nell'impresa e si riavvicina alla porta di Weidenfeller al 61° con Smolov. Tuchel prova a cambiare qualcosa in mezzo al campo inserendo Julian Weigl per l'ultima mezz'ora, togliendo Gonzalo Castro. Arriva qualche conclusione verso la porta, soprattutto al 65° con un doppio tiro di Januzaj e Aubameyang, entrambi parati dal portiere del Krasnodar.

Tuchel decide di voler cambiare qualcosina anche nell'atteggiamento della squadra e toglie Aubameyang, visto che il BVB non è riuscito a sfruttare la profondità in alcun caso, per mettere Adrian Ramos. Il colombiano è subito un fattore: prima inizia un'azione offensiva non sfruttata da Mkhitaryan, poi riceve in profondità, dribbla Dikan ma conclude da posizione troppo defilata per segnare. Ad ogni modo il BVB non riesce mai ad essere pericoloso in maniera continuativa e nel finale di partita lascia campo anche al Krasnodar che con Pereyra stava per realizzare il gol del secondo vantaggio. La partita sembra poter finire sul risultato di pareggio ma al 91°, ancora nel recupero, le parti si invertono ed un cross di Ginter trova la testa di Park Joo-Ho per il gol della vittoria. Anche se servono novantaquattro minuti, anche se per segnare c'è bisogno di metterla sulla testa dei terzini, la vittoria arriva. Per adesso. E sono dieci vittorie consecutive in questa stagione. E il girone di Europa League inizia nel migliore dei modi.

Preview 1^ giornata gironi Europa League 2015/2016: BVB-FK Krasnodar, road to Basel



“It’s a long way to the top if you wanna rock and roll”, cantavano gli AC/DC nella omonima canzone del 1983. Vale per la musica e vale per ogni campo della vita. Anche lo sport, soprattutto il calcio, lo sport più diffuso al mondo con insidie nascoste ovunque. E’ una strada lunga per raggiungere Basilea, però il Borussia Dortmund ci deve credere. Non vinceremo l’Europa League? Peccato, cose che possono accadere, ma fin quando siamo in gioco ci si deve credere senza eccessive esaltazioni. Il girone uscito dall’urna di Monaco ci ha regalato tre avversarie giocabili ma anche tre trasferte abbastanza complesse. Dunque saranno le partite al Westfalenstadion la chiave principale per il superamento della fase a gironi, con nove punti nelle partite casalinghe non vi saranno problemi. Ed ancor più incoraggiante è il dover iniziare a Dortmund, oggi alle ore 19 contro i russi del FK Krasnodar. Siamo favoriti, dobbiamo vincere, bisogna iniziare bene questa fase del torneo.

Il BVB arriva a questo match dopo un successo ad Hannover meno facile di quanto il punteggio di 2-4 dica. La partita è stata abbastanza sofferta, non che ci abbia sorpreso, poteva realmente finire in pareggio se non con addirittura un successo dei padroni di casa e dispiace dirlo ma c’è stata molta fortuna da parte nostra nel trovare un Felipe in giornata molto negativa, avendo causato due rigori al BVB con altrettanti falli sciocchi e segnando anche un autogol. Ad ogni modo il BVB prende i tre punti e resta al comando del campionato, per cui se non altro il successo in condizioni difficili può essere visto come un segnale positivo poiché l’anno scorso, in situazioni simili, una partita del genere non si sarebbe vinta. Serenità mentale dunque ma una lista infortunati che non si accorcia con cinque uomini fuori per infortunio di cui i due terzini destri e, per quanto Matthias Ginter abbia fatto un buon lavoro finora, non possiamo aspettarci un rendimento costante ad alti livelli in una posizione totalmente nuova per lui. Possibile che Tuchel inizi proprio con questo match a fare del leggerissimo turnover, dopo aver oliato i meccanismi dei titolari nelle prime dieci partite di stagione.

Quanto al Krasnodar, rispetto al nostro post relativo allapresentazione del girone la squadra di Oleg Kononov resta nelle zone medio alte della massima divisione russa e viene da un netto successo per 4-0 ottenuto a Mosca contro la Dinamo. Sicuramente non è una squadra che il nostro staff tecnico conosce come le sue tasche ma c’è modo di ottenere delle informazioni utili tramite video e scouting report vari; ad ogni modo, potrebbe esserci qualche novità tattica utile proprio a sorprendere i giallo neri. Difficile che vengano a Dortmund per giocare a viso aperto ma non dobbiamo necessariamente aspettarci una classica difesa e contropiede.

Per quel che riguarda le possibili formazioni, sicuramente c’è un po’ di incertezza anche per il Borussia Dortmund come abbiamo detto. Si conoscono i disponibili, non si sa se Tuchel voglia di nuovo schierare tutti i titolari. Tolto Burki, che lascia il posto a Weidenfeller nelle coppe, potrebbero esserci dei cambi ma meno di quanto previsto anche a causa delle assenze di Durm e Reus che si aggiungono al lungodegente Sahin. Lukasz Piszczek ed Adrian Ramos sono sulla via del recupero ma potrebbero saltare anche questo match ed in ogni caso non figureranno fra i titolari. Un possibile schieramento titolare potrebbe essere questo (4-1-4-1): Weidenfeller; Ginter, Subotic, Hummels, Park; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Januzaj; Aubameyang. In questo modo verrebbero confermati 8/11 della formazione tipo con i nuovi innesti Park e Januzaj provati dall’inizio in un match relativamente alla portata, in casa contro un’avversaria di rango inferiore. Chiaramente c’è Castro che scalpita e non possiamo non citare il povero Pascal Stenzel che sembra sempre lì sul punto di debuttare con il BVB in partite ufficiali non ha ancora avuto questo privilegio ma con la situazione attuale sulla fascia destra potrebbe anche essere questione di giorni. Difficile che Hofmann possa giocare di nuovo dall’inizio viste le condizioni del suo ginocchio ma non è totalmente da escludere.


Il Krasnodar invece potrebbe dover andare coi titolari questa sera, in modo da schierare la miglior formazione possibile contro il BVB nella partita più difficile del loro girone. Kononov gioca con un 4-1-4-1 speculare al modulo maggiormente utilizzato da Tuchel, come lo stesso allenatore del BVB ha notato ieri in conferenza stampa. Una squadra molto tecnica ma anche fisica, interessante notare per esempio come la maggior parte del reparto difensivo sia formata da giocatori scandinavi e con grossa stazza fisica mentre davanti vanno per la maggiore i brasiliani, tecnici e rapidi. Si combinano con un nucleo russo in cui ci sono diversi giocatori d’esperienza come  Vladimir Bystrov a ragazzi in rampa di lancia come il centravanti Fedor Smolov che ha dichiarato, due giorni fa: “ho guardato tutte le partite di Mats Hummels. Stiamo trovano un modo per superare la difesa del BVB”. Vedremo se ci riusciranno e vedremo se inizieranno con questa formazione: Sinitsyn; Jedrzejczyk, Soderberg, Granqvist, Strandberg; Petrov; Bystrov, Akhmedov, Pereyra, Joaozinho; Smolov. La grande varietà e profondità nel reparto offensivo consente ai neroverdi di poter avere, qualora fosse questo lo schieramento titolare, giocatori come Ari, Wanderson o Laborde partire dalla panchina e poter fare la differenza nel secondo tempo. Ad ogni modo, sarà un Krasnodar più internazionale rispetto alle versioni del campionato russo. Interessante capire se decideranno di schierare due giocatori di contenimento da mezzeali o proveranno ad essere più spregiudicati utilizzando 4 trequartisti veri davanti al mediano. 

sabato 12 settembre 2015

Preview 4^ giornata Bundesliga 2015/2016: Hannover-BVB, per continuare a vincere



Thomas Tuchel, durante la sua conferenza di presentazione nello scorso maggio, aveva affermato che la doppia pausa per nazionali non lo avrebbe certo aiutato nella costruzione della sua squadra, perché i giocatori sono via da Dortmund, senza contare che c’è sempre il rischio che si possano far male. Lo disse non appena gli fu data la parola, come se sentisse il bisogno di esprimersi su questo argomento ma evidentemente lo riteneva un ostacolo importante. C’è da dire una cosa: che senza la pausa per le nazionali Marco Reus, infortunatosi al termine di BVB-Hertha, avrebbe saltato una partita in più della sua squadra di club, essendo fuori fino al 20 settembre. Ma l’altra faccia della medaglia è comunque peggiore, perché Tuchel non ha potuto lavorare con tutta la sua squadra in questa settimana ed in più sono arrivate le notizie degli infortuni di Lukasz Piszczek all’adduttore e di Pierre Emerick Aubameyang alla caviglia durante i rispettivi impegni con le loro nazionali. Nulla di grave pare per il gabonese, che però non è al 100% mentre il polacco potrebbe essere costretto a saltare il match di oggi.

E veniamo al match di oggi, perché Hannover-BVB è una partita meno facile del previsto per questi motivi, ma non solo: un altro effetto collaterale della pausa per le nazionali può essere quello di aver stoppato il ritmo che aveva il BVB, il quale potrebbe trovarsi imballato a due settimane dall’ultimo match, mentre l’Hannover, squadra in difficoltà, potrebbe aver sfruttato questa  pausa per allenarsi e riflettere sui problemi delle prime tre giornate di campionato. E’ vero che da una parte la trasferta di Hannover è sempre stata abbastanza florida per i gialloneri, ma è anche vero che ogni partita fa storia a se e bisognerà prendere l’impegno delle 15.30 con le molle.

Nella settimana di pausa il BVB è stato comunque impegnato in un paio di attività sportive o pseudo tali. Sabato scorso al Westfalenstadion si è svolta la partita di addio di Dedé, terzino sinistro brasiliano che ha fatto la storia recente del club avendo trascorso 13 anni della sua vita qui, vincendo due titoli e sfiorando la conquista della Coppa UEFA nel 2002 da capitano. L’occasione è stata utile per registrare un record, visto che gli 81359 spettatori presenti allo stadio risultano essere l’affluenza più alta di sempre per un match d’addio. Tifosi del Borussia Dortmund, non smettete mai di essere i migliori.

E poi abbiamo avuto l’amichevole con il St. Pauli ad Amburgo martedì scorso. Una sgambata per tenere attivi i giocatori rimasti sotto gli ordini di Tuchel, c’è stato anche modo di inserire i giovani più promettenti della U19 come Passlack, Burnic, Serra, Pulisic e Fritsch, così come il nuovo arrivato Adnan Januzaj, che ha anche realizzato un gol in circostante abbastanza fortunose. Chissà che non sia lui a sostituire Reus oggi nel ruolo di ala sinistra, sebbene Tuchel in conferenza stampa abbia detto che il belga necessiti ancora di ulteriore ambientamento tattico per poter essere utilizzato con costanza.

Adnan Januzaj, qui al tiro contro il St. Pauli.


Capitolo formazioni. Michael Frontzeck, allenatore dell’Hannover, nelle prime tre giornate di campionato ha utilizzato un 4-2-3-1 modificando tuttavia sempre l’undici titolare. Assolutamente possibile che questa cosa si ripeta nel match contro il BVB, un po’ per inserire volti nuovi ed un po’ per provare a sorprendere la truppa di Tuchel. Una possibile formazione titolare potrebbe essere questa (4-2-3-1): Zieler; Sakai, Marcelo, Schulz, Sorg; Sane, Schmiedebach; Saint-Maximin, Prib, Karaman; Benschop. Abbiamo messo fuori Felix Klaus perché viene da problemi di salute, recuperati ma che tuttavia non lo fanno rendere al 100%. Attenzione ad Allan Saint-Maximin qualora dovesse giocare effettivamente, ala francese di 18 anni in prestito dal Saint-Etienne ed a proposito di Saint-Etienne, Mevlut Erdinc è uno dei candidati al ruolo di prima punta qualora Frontzeck dovesse fare una scelta diversa rispetto a Benschop. Ritroverebbe in campo il suo ex compagno di reparto nel club francese, Pierre-Emerick Aubameyang.


Passando al BVB, è stato già detto delle assenze di Reus e Piszczek. Erik Durm è stato operato al ginocchio e tornerà fra non meno di 6 settimane per cui resta un problema sulla fascia destra. Ginter si è dimostrato affidabile ma non è stato certo infallibile, nonostante i compagni lo chiamino “Dani Alves”. Possibile che si vada con lui ma in alternativa potrebbe esserci spazio per Pascal Stenzel oppure per Gonzalo Castro in situazione di massima emergenza. Ad ogni modo, Tuchel dovrebbe schierare questa formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Subotic, Schmelzer; Weigl; Castro, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang. Con Reus fuori c’è possibilità per molti, abbiamo inserito Castro perché potrebbe dare una mano maggiore a Ginter in fase difensiva ma non è da escludere l’utilizzo dall’inizio di Jonas Hofmann, per quanto il ragazzo in conferenza stampa abbia detto che il suo ginocchio destro, in realtà, gli faccia ancora male e quindi non può reggere i 90’. Per il resto, grosse chance di convocazione nei 18 per i nuovi acquisti Park e Januzaj, con il secondo che potrebbe essere utilizzato nel secondo tempo vista anche l'assenza di Adrian Ramos per problemi al ginocchio.