sabato 19 dicembre 2015

Preview 17^ giornata Bundesliga 2015/2016: Colonia-BVB, per chiudere degnamente

Oggi il Borussia Dortmund gioca l'ultima parta del suo 2015, prima che la Bundesliga vada in letargo con la sua solita e famigerata pausa invernale.

Si chiude il sipario su un anno iniziato con una sconfitta in casa contro l'Augsburg, con Roman Weidenfeller e Mats Hummels rimasti a colloquio con i tifosi della Sudtribune perché la squadra era ultima in classifica e sembrava potesse seriamente retrocedere. Coincidentemente, fu il punto più basso di tutto l'anno, prima di una seria risalita che portò il BVB a raggiungere una insperata, a quel punto, qualificazione alle coppe europee con il settimo posto e la finale di DFB Pokal, persa contro il Wolfsburg. C'è stato un cambio di allenatore, un cambio nella filosofia di gioco: nella seconda parte dell'anno, in occasione dell'inizio di questa stagione, le cose sono andate decisamente bene  ed ora la squadra è seconda in campionato, qualificata alla fase ad eliminazione diretta di Europa League ed ai quarti di DFB Pokal. Abbiamo avuto conferme (Aubameyang), sorprese (Weigl), rinascite (Gundogan), cambi di ruolo provvidenziali (Ginter) ma anche qualche piccolo grattacapo (Hummels e Papastathopoulos) che ovviamente nell'arco di una stagione non mancano mai.

Oggi alle 15.30 dunque i ragazzi allenati da Thomas Tuchel sono chiamati all'ultimo sforzo, prima di andare in vacanza e passare Capodanno con le loro famiglie o i loro amici. Non si fa molta strada ma la trasferta è di quelle difficili: si va al Rhein-Energie Stadion di Colonia per affrontare l'Effzeh, una partita che sa un po' di rivalità anche se in genere i rapporti tra le tifoserie delle due squadre sono più amichevoli rispetto a quelle di BVB e Schalke o di Colonia, Leverkusen e Gladbach. Ci sarà un ambiente caldo ad accogliere la squadra giallonera, per diversi motivi: innanzitutto la citata vicinanza delle due squadre, per cui in qualche modo resta una partita sentita, poi perché il BVB è in seconda posizione per cui uno scalpo importante fa sempre morale, in più il Colonia non viene da un momento felicissimo con 3 punti (e solo un gol segnato) nelle ultime quattro partite giocate che li hanno portati a centro classifica dopo un ottimo inizio di stagione per una squadra che in teoria avrebbe ambizioni di qualificazione all'Europa League.

Dunque un contesto abbastanza complicato per il BVB che sarà anche oggi privo di Marco Reus. Ad ogni modo bisogna dire che l'ottimo momento di forma che sta vivendo Gonzalo Castro ci permette di essere abbastanza tranquilli sul replacement e che il reparto offensivo non dovrebbe accusare troppo la perdita del vicecapitano. Reus tornerà a fine gennaio, in occasione della ripresa della Bundesliga, così come Sahin e Durm che finalmente rivedranno il campo in partite ufficiali dopo che già da un paio di settimane si stanno allenando con la squadra. L'obiettivo è sicuramente quello di vincere, anche se forse il BVB potrebbe permettersi anche un pareggio visto che ormai ha accumulato un vantaggio molto interessante su Wolfsburg, Gladbach, Bayer e Schalke che in teoria dovrebbero venir fuori nel girone di ritorno. Più di dieci punti di divario su ciascuna di queste avversarie, l'obiettivo dunque è quello di non perdere, poi resta palese che si gioca ogni match per vincerlo anche perché è anche giusto guardare al Bayern Monaco per il maggior tempo possibile.

Chiudiamo come al solito con le probabili formazioni. Peter Stoger utilizza per il suo Colonia un centrocampo molto folto, che in teoria potrebbe dare non pochi fastidi alla manovra del BVB. In genere è un 4-5-1 mascherato da 4-4-2 con Osako che gioca dietro la punta Modeste. Nelle prime partite il raccordo fra centrocampo ed attacco ha funzionato molto bene, poi il resto della Bundesliga si è adattato a questo metodo di gioco e sono cominciati i problemi, con Modeste spesso lasciato solo a produrre nulla, cosa che ovviamente ha avuto come conseguenza gli scarsi risultati che abbiamo citato in precedenza, Questo il probabile undici: Horn; Olkowski, Maroh, Heintz, Hector; Risse, Lehmann, Vogt, Gerhardt, Osako; Modeste. Dovrebbe tornare dunque tra gli undici titolari Yannick Gerhardt, ovvero il giovane più interessante di questa squadra, classe '94 che può giocare a centrocampo oppure da esterno sinistro, sia offensivo che difensivo, come fa in nazionale U21. Attenzione alle palle inattive e soprattutto a Dominic Maroh, come ci consiglierebbero i tifosi del Bayer Leverkusen al quale il tedesco-sloveno segnò una doppietta di testa che decise il derby del Reno. Scarse possibilità invece che possano giocare gli ex di turno Milos Jojic e Leo Bittencourt, con quest'ultimo che in realtà è anche in dubbio visto che potrebbe non aver ancora recuperato da una forma influenzale.

Quanto al BVB, lo scontro di coppa ad Augsburg non è certo stato indolore: Sven Bender infatti ha subito un infortunio al ginocchio ed il suo status per oggi è incerto. Molto probabile che Tuchel decida di riproporre Sokratis in luogo di Manni al fianco di Hummels, mentre per il resto non dovrebbero esserci altri dubbi. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Kagawa; Aubameyang. Come sempre più spesso nell'ultimo periodo, la presenza di Castro e Gundogan porta la squadra a sistemarsi anche con un 4-3-3. In più Tuchel sembra stia preferendo Piszczek a Ginter, ma è chiaro che Matze abbia le sue buone chance di giocare dall'inizio per far rifiatare il terzino polacco.

mercoledì 16 dicembre 2015

Recap Ottavi di finale DFB Pokal 2015/2016: Augsburg-BVB 0-2

Poteva essere una trappola, ma i giocatori l'hanno schivata alla grande. Sicuramente peserà nell'ottica del prossimo impegno di campionato visto l'utilizzo di tutti i titolari ma la DFB Pokal è un obiettivo stagionale ed il BVB lo sta rispettando come meglio non può andando ad espugnare il difficile campo di Augsburg.



Il BVB schiera una formazione che in parte sorprende, in parte no: l'undici è praticamente quello titolare con il solo Adrian Ramos in luogo di Marco Reus, che da infortunato può solo guardare il match da casa. Gioca persino Burki, lui che in genere lascia il posto a Weidenfeller nelle partite di coppa. L'Augsburg invece fa più turnover di quanto si pensi, lasciando a riposo Werner ed Esswein e proponendo dietro la punta Bobadilla il coreano Dong-Won Ji, ex dell'incontro.

Le prime fasi sono di studio, soprattutto per il BVB che si schiera con Ramos da centravanti in quello che a tratti sembra anche un 4-4-2 con centrocampo a rombo. L'Augsburg corre molto sin da subito e gioca in modo aggressivo, puntando anche alle gambe degli avversari ed al 13° minuto sia Aubameyang che Bender hanno richiesto il soccorso del personale medico per un problema rispettivamente al piede ed al ginocchio, che fortunatamente non si sono rivelati gravi.

Le occasioni latitano da entrambe le parti nonostante un paio di iniziative interessanti, ci prova Bobadilla al 25° ma Burki para attentamente. La risposta del BVB è affidata a Julian Weigl che dalla distanza però non centra la porta. Va in rete, ma gli arbitri non convalidano, Ilkay Gundogan dopo un fallo di Aubameyang che ha determinato la decisione arbitrale. Non accade molto altro da qui al 45°, anzi praticamente nulla e l'arbitro Manuel Grafe manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

La ripresa vede un nuovo protagonista in campo, è Sokratis Papastathopoulos che prende il posto di Bender per il quale, evidentemente, il problema al ginocchio non era così leggero. Nei minuti iniziali c'è decisamente più vivacità ed il BVB mette in pericolo la porta difesa da Hitz in due occasioni, prima con Castro ma il portiere svizzero è bravo nella parata, poi con Hummels di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la palla finisce alta sopra la traversa. C'è anche l'Augsburg, che al decimo della ripresa produce la miglior occasione da gol della partita, ancora con Bobadilla che, servito da Ji, si trova solo davanti a Burki ma è bravo il nostro portiere ad ipnotizzare l'attaccante paraguaiano che gli tira addosso.

Tuchel decide di dare maggiore tecnica alla propria squadra ed inserisce Shinji Kagawa al posto di un Adrian Ramos che non è parso brillantissimo questa sera, un po' fuori fase. E il suo ingresso in campo se non altro porta fortuna perché al 60° il Borussia Dortmund passa in vantaggio, con il solito Pierre-Emerick Aubameyang che approfitta di un rimpallo favorevole a Gonzalo Castro per ricevere indisturbato in area e realizzare il gol dello 0-1. E' un gol teoricamente importante dal punto di vista strategico perché costringe l'Augsburg a venir fuori ed attaccare, aprendo possibili contropiedi. Proprio da uno di questi nasce una nuova azione offensiva al 65°,  Kagawa serve Mkhitaryan che si accentra e conclude verso la porta: una leggera deviazione di Ragnar Klavan mette fuori gioco Marwin Hitz e la palla va in rete, gol del 2-0 e Borussia Dortmund sempre più vicino ai quarti di finale.

La partita scorre con il BVB che continua a far possesso: Weinzierl prova a cambiare qualcosa mettendo Esswein al posto di Koo ma nulla cambia ed anzi, il BVB va vicino anche al 3-0 ancora con Mkhitaryan, che riceve da Aubameyang ma da pochi passi non riesce ad appoggiare in rete. Tuchel decide anche di togliere Gundogan, che precedentemente aveva subito una gomitata al volto, per inserire Ginter il quale ultimamente sembra avere più spazio da mediano che da terzino destro. L'Augsburg non ha la forza nemmeno per riuscire ad accorciare le distanze, provandoci debolmente solo con Ji ma alla fine della partita il risultato vede vincere per 2-0 il BVB, che si qualifica ai quarti di finale di DFB Pokal.

Preview Ottavi di finale DFB Pokal 2015/2016: Augsburg-BVB, a rischio upset



Dopo una partita meno facile del previsto ma comunque vinta agilmente, alla fine della fiera, giunge un impegno ben più complesso ed in cui, francamente, siamo favoriti solo per il blasone della squadra e non per meriti veri e propri.

DFB Pokal time, ottavi finale della coppa nazionale tedesca: come sempre, la coppa porta con se eventi particolari e sorprese di ogni genere. Avreste immaginato un BVB vincente a Monaco, contro un Bayern pieno di titolari? Noi non eravamo ottimisti, eppure venne fuori il successo più bello dal punto di vista emotivo della scorsa stagione, con quei memorabili tiri di rigore. Allo stesso modo, pensereste che l'Augsburg, ancora in zona retrocessione, possa battere il BVB agevolmente secondo in classifica? Molti di voi no perché si ragiona nell'ottica della stagione intera. Ma guardiamo al momento attuale delle due squadre e ci accorgiamo che, come minimo, questo scontro è alla pari, non solo per modo di dire.

Come in ogni inverno, le squadre di Weinzierl cominciano a prendere vita e diventano pericolosissime: con due vittorie nelle ultime due giornate hanno ottenuto una splendida qualificazione ai sedicesimi di Europa League e nelle ultime quattro giornate di campionato hanno ottenuto tre successi ed un pareggio, risollevandosi da una situazione che era tutt'altro che florida ad inizio novembre. Sappiamo quanto sia caldo il tifo degli ultrà rossoverdi, probabilmente il tifo migliore della Baviera e le partite alla WWK Arena possono essere decisamente più difficili di quanto si pensi, nonostante il BVB abbia un buon record negli ultimi anni. Questo va ad accoppiarsi ad un BVB che, nonostante le vittorie in campionato, è lungi dall'essere al top della forma, considerando che si è verificato un discreto calo fisico che ha esposto la squadra anche agli stessi problemi difensivi che avevamo nella scorsa stagione. Aggiungiamoci che mancherà Marco Reus, che ha sofferto un infortunio alla coscia nel match contro l'Eintracht Francoforte e ci rendiamo conto di come il quadro non sia roseo.

Dunque il discorso di fondo non è quello di una squadra di alta classifica che affronta una squadra di bassa classifica, quanto una squadra in scarsa forma che affronta una squadra in buona forma, con la squadra in buona forma che gioca anche in casa. Dunque il BVB è spacciato: no, ovviamente, perché il BVB resta la squadra più forte e dunque ha le sue buone chance di vincere il match. Non è un discorso di piaggeria ma semplicemente è giusto indicare quali siano le reali possibilità delle due squadre nella partita.

Quanto alle formazioni, Weinzierl probabilmente andrà coi titolari perché uno scalpo del genere non può che far bene al morale, senza contare che con le squadre ancora rimaste in gioco c'è una buona possibilità di arrivare fino in fondo. Dunque l'Augsburg potrebbe schierarsi così (4-1-4-1): Hitz; Feulner, Callsen-Bracker, Hong, Max; Kohr; Baier, Werner, Esswein, Caiuby; Bobadilla.

Quanto al BVB, possibile un minimo turnover nella squadra che affronterà i bavaresi stasera. Oltre a Reus, potrebbero riposare altri titolari nel reparto offensivo anche se Januzaj non è stato convocato nuovamente, per cui non è da escludere che Leitner o Hofmann possano partire dall'inizio. Questa una possibile formazione (4-2-3-1): Weidenfeller; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Castro, Gundogan; Mkhitaryan, Leitner, Kagawa; Aubameyang. Possibilità che la squadra si schieri con un 4-3-3, come in realtà si sta verificando da qualche settimana durante lo svolgimento delle partite, in special modo è possibile stasera per avere un atteggiamento di maggior copertura. Schmelzer è in ballottaggio con Park per il ruolo di terzino sinistro, mentre più remote le chance di Ramos e Bender nei rispettivi ruoli.

domenica 13 dicembre 2015

Recap 16^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Eintracht Francoforte 4-1

Si doveva vince e si è vinto. Sembrava poter essere una partita facile, alla fine della fiera così è stato ma se non c'è qualche attimo di spavento in ogni match non sarebbe il BVB. Adesso il distacco dalle altre è veramente interessante, nella speranza di non perdere tutto nel girone di ritorno. 



Si preannunciava un terno al lotto indovinare la formazione dell'Eintracht mentre era già più prevedibile per il BVB. Tuttavia Tuchel ha deciso di sorprendere leggemente inserendo Sven Bender al centro della difesa al fianco di Mats Hummels. Vedremo se sarà un trend che proseguirà nel tempo o è soltanto una scelta una tantum. Castro confermato al posto di Kagawa dietro le punte mentre Piszczek gioca al posto di Ginter da terzino destro. Gli altri titolari sono confermati. L'Eintracht recupera Abraham ma non Reinartz, dunque l'argentino al centro della difesa farà coppia con il giovane David Kinsombi, con Oczipka spostato a terzino destro, Djakpa a sinistra e Hasebe schierato a centrocampo con Aigner e Ignjovski. 

L'inizio del BVB è molto promettente: nei primi cinque minuti battuti quattro angoli e due tiri in porta vengono scoccati da Gundogan prima e da Reus poi. Forse spingendo troppo, tanto che si trova scoperta dopo un altro angolo battuto. Hradecky dal rinvio trova subito Seferovic che serve Alex Meier, il quale dai 25 metri fa partire un tiro verso l'angolino che batte Burki per il precoce e molto sorprendente vantaggio dell'Eintracht. 

Il BVB non ha bisogno di una reazione, ha impresso il suo gioco sin dal primo secondo e continua così: Aubameyang va al gol ma un fuorigioco fischiato a Mkhitaryan annulla tutto. Tuttavia non si riesce a pungere con una difesa centrale ospite che sorprende per reattività e valore tattico, considerando che fosse rimaneggiata e senza alchimia non avendo Abraham e Kinsombi mai giocato insieme. L'Eintracht si fa vedere anche dalle parti di Burki, in maniera timida con Djakpa che prova un'altra conclusione da lontano, parata dal portiere svizzero. Il momento difficile del BVB termina momentaneamente al 23° quando Hummels gioca un passaggio filtrante notevole che pesca Aubameyang in profondità, il cross basso al centro trova Henrikh Mkhitaryan che realizza a porta vuota il gol del meritato pareggio. 

Il BVB acquisisce nuovo coraggio e continua a portare grande pressing all'Eintracht nella speranza di rubare palla nella metà campo offensiva e produrre nuovi contropiedi. Di contropiede vive anche l'Eintracht che per mancanze tecniche non riesce ad organizzare azioni pericolose in altro modo. Il BVB va in rete per la terza volta al 37° ma anche in questo caso c'è un fuorigioco prima del gol di Aubameyang, giustamente ravvisato dal guardalinee. Arriva anche un'azione da gol molto netta per il BVB con Gundogan, che sfrutta una combinazione tra Aubameyang e Mkhitaryan per andare al tiro, deviato in angolo da Hradecky. Poi è il turno del gabonese andare in contropiede e andare al tiro ma, stanco, Aubameyang conclude fuori. 

Gli ultimi minuti sono molto vivi, nel bene e nel male: Marco Reus ha un risentimento alla coscia ed è costretto ad uscire dopo 42 minuti in cambio di Kagawa. Nell'azione successiva, il già ammonito Medojevic commette fallo in area. Rigore e secondo giallo per il mediano ospite, che lascia la sua squadra in dieci. Dal dischetto Pierre Aubameyang che tuttavia tira a lato e tiene il punteggio in situazione di parità, così come è grave l'errore di Mkhitaryan che solo davanti alla porta proprio come nel caso dell'1-1, raccoglie un cross di Schmelzer ma spara alto sopra la traversa. Con questo errore, si chiude il primo tempo.

All'intervallo Armin Veh decide di fare un cambio, togliendo Stefan Aigner, un centrocampista e inserendo al suo posto Tim Chandler, un terzino. Atteggiamento in teoria più prudente ma nella realtà dei fatti lo statunitense di Germania va ad occupare lo stesso ruolo del titolare, anche se chiaramente l'intento di Veh è quello di coprirsi di più vista l'inferiorità numerica, L'inizio vede un BVB che continua la sua raccolta di calci d'angolo, senza riuscire ad essere pericoloso al tiro se non con una conclusione da lontano di Kagawa, che trova pronto Hradecky. Il giapponese è comunque protagonista qualche minuto dopo, prima raccogliendo un delizioso passaggio di Hummels per una conclusione deviata in angolo, poi realizzando l'assist per l'agognato 2-1, ricevendo una palla delicatissima di Gundogan e appoggiando d'esterno destro per Aubameyang, che segna il gol del vantaggio finalmente in posizione regolare. Gol numero 18 per Pierre in 15 partite di campionato, numeri decisamente astronomici. 

E poi arriva anche il 3-1, con il capitano Mats Hummels: azione da calcio d'angolo, Mkhitaryan prova il tiro una prima volta, ribattuto, sul rimpallo si avventano sia lui che Hummels che prende per primo il pallone e lo piazza nell'angolino per il meritato doppio vantaggio. Ci sarebbe addirittura spazio per un possibile 4-1 ma Mkhitaryan oggi non è centratissimo e di testa manca la doppietta personale con un altro errore da due metri e a porta vuota. In ogni caso, il 3-1 dà maggiore tranquillità ai gialloneri che possono decisamente cominciare a effettuare la sua rete di passaggi, con l'Eintracht praticamente impotente. 

Mentre i minuti passano e pochissimo accade, Tuchel decide di terminare i suoi dando prima un bel round di applausi a Mats Hummels, autore di un'ottima partita, al cui posto entra Sokratis Papastathopoulos e poi inserendo Adrian Ramos al posto di Henrikh Mkhitaryan. Proprio il colombiano realizza anche il gol del 4-1, raccogliendo al volo un cross di Lukasz Piszczek e infilando la porta per la seconda volta nella sua stagione. 

Gli ultimi minuti sono solo accademia, l'arbitro non concede nemmeno un secondo di recupero e manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 4-1, in una partita che inguaia l'Eintracht ma proietta il BVB in una situazione davvero positiva. 

Preview 16^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Eintracht Francoforte, un match da non sbagliare



Nel preserale di giovedì il Borussia Dortmund ha perso in casa contro il PAOK Salonicco chiudendo il girone di Europa League al secondo posto. In realtà anche vincendo non sarebbe accaduto nulla perché il Krasnodar, con il suo successo a Baku contro il Qabala ha assicurato la sua leadership del girone. Dunque il BVB è stato inserito nel gruppo delle non teste di serie in vista dei sorteggi di domani, che determineranno gli accoppiamenti dei sedicesimi e degli ottavi di finale della seconda competizione europea.

Aldilà di tutto, una cosa importante si è evinta dalla prestazione di giovedì, ovvero che la squadra non tenesse tantissimo ad impegnarsi per ottenere il successo, probabilmente consci del fatto che una vittoria sudata non avrebbe portato al successo nel girone, i giocatori hanno messo il "limitatore" alle loro gambe e lo stesso Tuchel, prima con la formazione iniziale e poi con i cambi effettuati ha dimostrato che per la squadra fosse più importante preservarsi in vista del match di campionato contro l'Eintracht.

Ed eccoci qui, al match contro l'Eintracht. Da non sbagliare per diversi motivi: il BVB è sostanzialmente al completo, l'Eintracht invece tra squalifiche ed infortuni arriverà al Westfalenstadion con una formazione rimaneggiata. Poi appunto, si gioca in casa e il nostro stadio deve essere il fortino nel quale nessuno può prendere vittorie in partite importanti, la base per una buona stagione. Infine, cosa forse più importante, ieri il Wolfsburg ha pareggiato in casa con l'Amburgo mentre il Gladbach ha preso una stesa clamorosa, 5-0 a Leverkusen. Sarebbero le due avversarie più accreditate per il secondo posto, prendere altri punti prima della pausa invernale sarebbe davvero il top.

Inutile nascondersi dietro ad un dito, il BVB non sta giocando bene come ad inizio stagione ma un calo nelle prestazioni è fisiologico, lo stesso Bayern ha avuto discreti problemi prima di vincere, in casa, contro l'Ingolstadt. La cosa importante era continuare ad ottenere risultati anche in questo periodo di calo ed in questo senso il successo di Wolfsburg è di un valore inestimabile. Ora ultimi tre sforzi (considerando anche l'ottavo di DFB Pokal contro l'Augsburg) prima di abbracciare una pausa invernale che sarà utile alla squadra per rivedere qualche dettaglio tattico e rifocillarsi in vista della seconda parte di stagione.

Il BVB, come già detto, non ha problemi di formazione. Gundogan non è al top ma Tuchel ha detto che sarà fra i convocati e molto proabilmente giocherà da titolare nel match di oggi alle 17.30. La formazione titolare dunque dovrebbe essere questa (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Due dubbi principali: Ginter o Piszczek sulla fascia destra e poi uno tra Reus e Kagawa che potrebbe lasciare il posto a Gonzalo Castro. E poi c'è il discorso della coppia al centro della difesa, ma Tuchel potrebbe andare semplicemente coi titolari, in fondo.

Decisamente più complessa l'ipotesi di formazione iniziale per l'Eintracht Francoforte. La squadra allenata da Armin Veh vive un momento difficile nelle prestazioni, anche se non soprattutto a causa di una serie di infortuni che stanno limitando le potenzialità del team. Bamba Anderson, Johannes Flum, David Abraham e Luc Castaignos dovrebbero essere fuori per infortunio, con Stefan Reinartz ancora in dubbio. In più, Carlos Zambrano, Marco Russ e Marc Stendera saranno fuori per squalifica, rendendo le scelte di Veh molto complicate. Questo un possibile XI iniziale (4-2-3-1): Hradecky; Hasebe, Reinatz, Djakpa, Oczipka; Aigner, Medojevic; Kadlec, Meier, Gacinovic; Seferovic. Una coppia di centrali totalmente inventata e che potrebbe essere ulteriormente modificata qualora Reinartz non dovesse effettivamente recuperare per oggi. Davanti però hanno comunque molto potenziale, attenzione ad Haris Seferovic ma soprattutto ad Alex Meier "Fussballgott".

giovedì 10 dicembre 2015

Preview 6^ giornata Europa League 2015/2016: BVB-PAOK Salonicco, con quale coppia di centrali?



Siamo giunti dunque all'ultimo atto della fase a gironi di questa edizione della Europa League. Un girone che per molti è stato indicato come semplicissimo in realtà non si è rivelato in questo modo come avevamo previsto, proprio perché il dislivello tecnico tra BVB ed avversarie veniva compensato dalle lunghe trasferte che i gialloneri hanno dovuto affrontare.

Tuttavia si chiude al Westfalenstadion, dunque i nostri beniamini sono i favoriti per il successo contro l'avversaria di oggi nella partita che si svolgerà alle 19, i greci del PAOK Salonicco, squadra già eliminata e che non ha più nulla da chiedere al suo cammino europeo. Se, come si dice, il turnover non sarà marcato ci sono grosse possibilità di un successo.

Parlando di turnover limitato, il BVB viene da un successo emotivamente splendido a Wolfsburg contro una diretta concorrente ad un posto in Champions League, con un gol nei minuti di recupero di Kagawa dopo aver subito il pareggio al 90°. Nella partita di sabato scorso Thomas Tuchel è stato costretto a schierare una coppia di centrali difensivi quasi approssimativa, quella formata da Sven Bender e Neven Subotic, che tuttavia ha svolto un lavoro assolutamente dignitoso. I due rimpiazzi di Papastathopoulos ed Hummels non sono stati esposti molto agli attacchi del Wolfsburg, soprattutto nel primo tempo visto che il BVB ha fatto molto possesso palla, ma nell'ultimo quarto d'ora sono stati impegnati molto di più cavandosela per bene. Una stagione tutt'altro che semplice per i due che però potrebbero aver trovato modo di rilanciarsi con quella partita.

Di fatti uno degli spunti più interessanti della partita di oggi sarà legato alla coppia centrale che verrà schierata da Thomas Tuchel: Hummels e Sokratis sono tornati e, benché sia possibile che possano esser tenuti fuori per una partita in più, sono in teoria arruolabili per un posto da titolare e se la giocano con Bender e Subotic. Non è detto quanto possa essere un indicatore per la difesa centrale nel proseguimento della stagione, ma questa partita potrebbe essere un test interessante, che il mister potrebbe voler sfruttare. Subotic sembra in realtà quello meno certo di avere un posto da titolare e probabilmente verrà ceduto, se non a gennaio al termine della stagione. Bender invece è considerabile come un difensore centrale in tutto e per tutto quindi è sostanzialmente il primo cambio dei titolari e potrebbe minacciare uno dei due da qui al termine della stagione o per qualche partita almeno. Visto che Hummels è sembrato in grosse difficoltà di recente, potrebbe essere addirittura lui, il capitano, quello che verrà lasciato fuori anche se in realtà Mats e Sokratis resta la coppia con maggiori probabilità di essere quella titolare, senza grossi stravolgimenti.

Veniamo alle formazioni. Tuchel come detto non dovrebbe effettuare grosso turnover ma indubbiamente uno tra Mkhitaryan e Reus potrebbe lasciare il posto a Kagawa dal primo minuto, con Castro titolare inamovibile ormai. Weigl resta in dubbio ma per l'occasione c'è possibilità di usare un'alternativa che non sia troppo offensiva, come Park o addirittura Moritz Leitner. Questo, in definitiva, un undici probabile (4-2-3-1): Weidenfeller; Ginter, Bender, Sokratis, Schmelzer; Park, Gundogan; Mkhitaryan, Kagawa, Castro; Ramos.

Per quel che riguarda il PAOK, l'allenatore Igor Tudor sta schierando i suoi con un 3-5-2 che aiuta molto la squadra a coprirsi per poi scatenare la velocità dei suoi calciatori offensivi. La squadra viene da un convincente successo alla Toumba contro il Panionios e dunque per la partita di oggi non ci aspettiamo nulla di particolarmente diverso dall'ex calciatore di Juventus e Siena. Questa una poassibile formazione: Glykos; Skondras, Malezas, Tzavellas; Rodrigues, Sabo, Pelkas, Tziolis, Leovac; Mak, Berbatov. Quest'ultimo è dato ancora in forse ma anche se fosse al 90% verrà schierato. In ogni caso al suo posto ci sarebbe capitan Athanasiadis, dunque il PAOK non perderebbe molto nella posizione di centravanti.

sabato 5 dicembre 2015

Recap 15^ giornata Bundesliga 2015/2016: Wolfsburg-BVB 1-2

Sembra tanto distante il BVB dal potente Bayern. Eppure, dopo quindici giornate di campionato, c'è meno distanza fra noi ed i bavaresi che con il terzo posto. Il successo esterno di oggi è uno statement importante per la nostra stagione.



Considerate le assenze, è più sorprendente la formazione del Wolfsburg che quella del BVB: i padroni di casa infatti recuperano Julian Draxler che viene schierato nel 4-2-3-1 con Kruse unica punta e Bas Dost lasciato in panchina, mentre le intuizioni suggerite in preview di Vieirinha terzino e Schurrle nei tre trequartisti è stata confermata dai fatti. Thomas Tuchel invece decide di schierare Matthias Ginter da mediano, come vice-Weigl ed è confermata la coppia Bender-Subotic al centro della difesa a causa delle assenze di Hummels e Papastathopoulos.

L'inizio della partita vede decisamente il BVB protagonista: dopo due minuti Gundogan prende la traversa su punizione ed in generale il Wolfsburg non sembrava aspettarsi una partenza all'arrembaggio dei gialloneri. Passano un paio di minuti ed arriva la seconda traversa degli ospiti, questa volta con Sven Bender che riceve da calcio d'angolo e da pochi passi centra il legno alto, graziando clamorosamente il Wolfsburg. Queste occasioni andrebbero sfruttate vista l'importanza e la difficoltà del match e considerate le assenze, perché contro squadre del calibro del Wolfsburg non ci vuole molto a trovarsi sotto nel punteggio.

Gli uomini di Hecking tuttavia non riescono a trovare la quadra, soprattutto in fase di interdizione dove evidentemente manca un uomo come Luiz Gustavo e nei primi venti minuti l'unica parata di Burki arriva su un cross sballato di Caligiuri. Il possesso palla del BVB ottiene i suoi frutti, ovvero quello di preservare Bender e Subotic e fortunatamente per buona parte del primo tempo ai padroni di casa mancano le contromisure. E' altresì chiaro che dopo un po' di tempo i biancoverdi riescano a capirne qualcosa e si facciano vedere dalle parti di Burki, andando al tiro solo una volta con Schurrle, al 30°.

E allora il BVB punisce questa pigrizia con il gol del vantaggio. AL 32° Joshua Guilavogui perde palla a centrocampo in modo abbastanza ingenuo, facendosela strappare da Mkhitaryan. Il rimpallo della palla giunge tra i piedi di Reus che, solo davanti a Benaglio, non deve far altro che saltare il portiere svizzero e mettere in porta lo 0-1 che apre le danze, meritatamente in favore dei gialloneri. Tuttavia il Wolfsburg si riaffaccia subito dalle parti di Burki e va vicinissimo da azione di calcio d'angolo al pareggio grazie al suo uomo più pericoloso quando si gioca contro il BVB, ovvero Naldo che schiaccia di testa ma Mkhitaryan sulla linea scaccia il pericolo. Ci prova Daniel Caligiuri al 37° ma Burki è attento ma le offensive dei padroni di casa, scossi dal gol subito, aumentano. Subito dopo, su un'altra palla inattiva è il turno di Arnold che la prende di testa ma spara fuori, dopodiché ci prova Vieirinha, ma la palla esce fuori. Gli ultimi minuti del primo tempo sono un assedio del Wolfsburg che tuttavia non riesce a pareggiare e dunque lo 0-1 è il punteggio con cui si chiude il primo tempo.

La ripresa inizia con un cambio per il Wolfsburg che inserisce peso in attacco con Bas Dost, al posto del deludente Guilavogui. I padroni di casa comunque  sono maggiormente padroni del campo e della palla, cosa che mette ovviamente in difficoltà la difesa del BVB. Tuchel decide di passare alle contromosse inserendo Kagawa in luogo di Gundogan ed arretrando Castro ed un cambio simile lo attua anche Hecking che inserisce il terzino Trasch al posto dell'ala Caligiuri e spostando Vieirinha più in avanti. Arriva una grande occasione per il Wolfsburg al 59° con Dost, che intercetta un passaggio sbagliato di Burki ma il tiro del centravanti olandese è parato bene dal portiere svizzero. Dopodiché prima Draxler e poi Rodriguez ci provano dalla distanza ma ancora Burki prodigioso salva il risultato.

La partita perde leggermente ritmo quando si supera la mezz'ora della ripresa ma è sempre il Wolfsburg a dettare il ritmo, con il BVB che solo una volta è riuscito ad entrare in area di rigore, senza creare pericoli. A dire il vero non ne crea più per un certo periodo di tempo anche il Wolfsburg, che non riesce ad essere incisivo. Ci prova il BVB al 78° con Aubameyang, dopo un'azione in cui gli ospiti perdono e riconquistano palla per due volte prima che Mkhitaryan possa andare al cross per servire il suo centravanti che cicca il pallone e manda alto perdendo l'occasione per chiudere la partita.

Gli ultimi dieci minuti si aprono con un'altra occasione ghiotta da gol per il Wolfsburg che con Vieirinha va al tiro di testa ma Sven Bender, anche oggi bravo, salva sulla linea. Tuchel effettua gli altri due cambi inserendo Hofmann e Park al posto di Castro ed Aubameyang, oggi non al top. Si copre leggermente il BVB e si prepara per l'assedio finale del Wolfsburg. Assedio che si concretizza proprio al 90° minuto con un contatto tra Piszczek e Schurrle in area di rigore che l'arbitro Tobias Stieler giudica da rigore. Dagli undici metri Ricardo Rodriguez è implacabile e batte Burki per l'1-1.

90° minuto, goal del pareggio appena subito, squadra che non ha mai tirato in porta nella ripresa. Finita? NEIN! In zona Cesarini il BVB si riaffaccia avanti, apertura di prima magistrale di Reus verso Henrikh Mkhitaryan libero sul vertice sinistro dell'area, l'armeno al volo la rimette al centro per Shinji Kagawa che a colpo sicura realizza il gol dell'1-1 che regala una vittoria insperata sulla carta e divenuta complessa da raggiungere man mano che passasse il tempo.



Preview 15^ giornata Bundesliga 2015/2016: Wolfsburg-BVB, a mezzo servizio



Dopo due sconfitte di fila, una cosa che rappresenta un evento piuttosto inconsueto per una squadra che ha perso tre partite in stagione contando anche le due partite perse in back-to-back di cui sopra, il Borussia Dortmund era tornato alla vittoria silenziando precoci lamentele e critiche contro lo Stoccarda. Certo, una vittoria in casa contro una squadra che rischia seriamente la retrocessione potrebbe non essere quel gran segnale, ma intanto si segna comunque +3 in classifica ed il morale si rialza. Se non altro ci si affacciava alla difficile trasferta di Wolfsburg con propositi nuovi.

Trasferta difficile ed importante,  perché con una vittoria ci sarebbe la possibilità di allungare ulteriormente sulla terza in classifica, posizione occupata proprio dai biancoverdi di Dieter Hecking. Con il BVB a +7, anche un pareggio andrebbe più che bene per i gialloneri e non parliamo nemmeno di un successo esterno, che allargherebbe il divario a 10 punti quando ci avviciniamo ormai al giro di boa. Verrebbe da dire che sia quasi vicino il traguardo europeo gestendo nel girone di ritorno, ma è meglio evitare, tuttavia con un distacco in doppia cifra a girone d'andata quasi concluso la situazione rosea.

Ed ovviamente, quando arrivano partite di questo calibro e rilevanza, ne succede di ogni. Oggi alle 18.30 mancheranno sicuramente Hummels, Papastathopoulos e Weigl, rimasti a Dortmund a causa di un virus intestinale. Praticamente la catena iniziale del nostro gioco di possesso palla viene meno, poi nei ruoli con le alternative più scarse: al centro della difesa giocheranno molto probabilmente Bender e Subotic col primo mediano adattato e il cui processo di apprendimento del ruolo non si è ancora completato mentre il secondo è praticamente inattivo da inizio stagione per scelta tecnica. Già è difficile compiere il loro dovere individualmente inseriti in questo contesto, figurarsi in coppia dove hanno esperienza comune limitatissima. In più c'è da capire chi dovrà giocare al centro del campo; i candidati sono Park Joo-Ho, Matthias Ginter e Gonzalo Castro in questo ordine di probabilità, visto che il coreano è in forma ed in nazionale gioca proprio davanti alla difesa mentre Ginter potrebbe partire da terzino destro. E' possibile che Tuchel decida di usare Castro nella posizione di Weigl, ma l'assetto sarebbe molto offensivo e non sostenibile contro il Wolfsburg.

Dunque, diversi punti interrogativi come vedete, a tal punto che viene anche da mettere da parte ogni aspirazione legata alla vittoria o anche semplicemente ad un risultato positivo, basterebbe anche fare una figura dignitosa e giocarsela. Ad ogni modo, è ovvio che il BVB va in trasferta con l'obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile, perché è giusto che sia così, ma alla luce delle assenze è una cosa consigliata abbassare le nostre aspettative, inteso come quella dei tifosi.

Bisogna dire che anche il Wolfsburg non se la passi benissimo. Tuttavia Dante (squalificato) e Draxler (infortunato) sono rimpiazzabilissimi ed anzi i biancoverdi hanno giocato anche meglio senza di loro in questa stagione, mentre l'assenza, non ancora sicura comunque, di Luiz Gustavo è chiaramente la più pesante per Hecking, che potrebbe schierare questi uomini con il suo solito 4-2-3-1: Benaglio; Trasch, Naldo, Klose, Rodriguez; Arnold, Guilavogui; Vieirinha, Kruse, Caligiuri; Dost. Non è da escludere l'impiego di Schurrle sin dall'inizio con magari Vieirinha arretrato da terzino per spinge meglio sulla fascia che sarà competenza difensiva di Marcel Schmelzer. Per il resto, difficile che ci siano altri cambiamenti.


Quanto al BVB, Tuchel potrà essere creativo ma in linea di massima c'è un solo vero dubbio e gli uomini in campo dovrebbero essere questi (4-2-3-1): Burki; Ginter, Bender, Subotic, Schmelzer; Park, Gundogan; Mkhitaryan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Difficile anche lasciare Castro fuori ma è un'opzione molto valida al momento. 

domenica 29 novembre 2015

Recap 14^ giornata Bundesliga 2015-2016: BVB-Stoccarda 4-1

Contro le critiche approssimative ed affrettate, contro le notizie inventate, il BVB chiude la bocca a tutti e si rimette in marcia per restare più in alto possibile in Bundesliga. Solo cinque minuti di difficoltà, per il resto una vittoria facile contro un'avversaria debole.



Il BVB presenta una formazione leggermente sorprendente. Lukasz Piszczek schierato al posto di Matze Ginter, Tuchel spiega prima della partita che la ragione è puramente tecnica per arginare meglio le sortite offensive di Filip Kostic. In più Castro rileva uno stanco Weigl mentre, ed è la maggiore sorpresa, Manni Bender è titolare al centro della difesa al posto di un Mats Hummels in difficoltà. Invece Jurgen Kramny schiera per la sua prima da allenatore uno Stoccarda abbastanza prevedibile, gli stessi undici indicati nella nostra preview con Timo Werner da falso nueve davanti a Didavi, Maxim ed appunto Kostic.

L'inizio del match è positivissimo per il BVB che va al gol subito con Gonzalo Castro, che approfitta una respinta centrale di Tyton su una conclusione di Aubameyang dopo un bel cross dalla destra di Mkhitaryan. Era da due anni e mezzo che il BVB non segnava così presto in una partita, quando nell'aprile del 2013 realizzò al 1° minuto contro il Mainz.

Con il vantaggio acquisito così presto, il BVB può imprimere il suo ritmo e la sua rete di gioco con tranquillità anche maggiore e continua a macinare possesso palla. Accade pochissimo fino al 17° minuto quando i gialloneri raddoppiano con Pierre-Emerick Aubameyang. L'azione parte da Bender che riveste al meglio i panni di Mats Hummels e offre un bel passaggio in verticale per Castro, il quale realizza una giocate deliziosa per trovare Aubameyang che riceve in profondità e con un pallonetto supera Tyton.

Al 26° il BVB andrebbe in rete anche per la terza volta, ma sul cross di Piszczek Reus è in fuorigioco e quindi la conclusione a rete di Aubameyang viene annullata tenendo il punteggio sul 2-0. Subito dopo lo Stoccarda prova a farsi vedere dalle parti di Burki ma Didavi prima e Kostic poi guadagnano al massimo un calcio d'angolo, non concretizzato. Tuttavia il gol del 2-1 arriva a quattro minuti dal termine del primo tempo con Daniel Didavi, ovviamente. Prima però si deve segnalare l'occasione di Timo Werner che supera Bender in velocità però si fa recuperare, prova a superare Burki e conclude verso la porta ma Piszczek, in gran recupero, salva letteralmente sulla linea. Sul proseguimento dell'azione Rupp serve un libero Kostic il quale mette al centro e trova Didavi che realizza a porta spalancata. Con il gol del #10 ospite si va all'intervallo.

Il secondo tempo inizia con una grande occasione per il BVB che genera un contropiede fulmineo ma non riesce a concretizzare il cross basso di Mkhitaryan con Reus e Aubameyang che in scivolata mancano la rete. Arriva anche un episodio molto dubbio da rigore con Niedermeier che atterra Mkhitaryan in area disinteressandosi del pallone, ma l'arbitro Manuel Graefe lascia continuare generando le proteste di Tuchel e Zorc. Il BVB continua ad attaccare ed a segnare, ma anche in questo caso arriva un annullamento per fuorigioco di Reus, che aveva realizzato, sbandierata assolutamente ineccepibile.

Nonostante le continue offensive, Tuchel decide di coprirsi leggermente togliendo Kagawa per Weigl e spostando Castro un po' più in avanti. Ancora Gonzo, con un delizioso assist di tacco, serve Aubameyang ma la conclusione del gabonese viene respinta da Tyton. Si supera l'ora di gioco senza che il BVB abbia chiuso la partita. E allora, se non ci riescono i giocatori del BVB, arrivano i difensori dello Stoccarda a rimediare: al 65° cross di Marco Reus verso il centro, Niedermeier scoordinato devia verso la porta proprio nell'angolino dove Tyton non può arrivare, è autogol ed è 3-1 per i padroni di casa. Lo Stoccarda va definitivamente in difficoltà e rischia di subire anche il quarto gol, prima con Aubameyang e poi con Reus, imprecisi sotto porta.

La partita si prolunga stancamente verso gli ultimi dieci minuti di gioco. Tuchel decide di dare un'ulteriore copertura alla squadra, con il risultato acquisito, inserendo Mats Hummels al posto di Marco Reus. Dieci minuti di 4-3-3 sostanzialmente in cui il BVB prova comunque a segnare il quarto gol. Entra anche Ramos in luogo di Gundogan e proprio dal colombiano parte l'azione del 4-1, Ramos serve Aubameyang che entra in area e a botta sicura piazza un diagonale nell'angolo opposto che chiude il match.

Preview 14^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Stoccarda, senza distrazioni



Altra domenica, altra giornata di Bundesliga. Come sempre l'ultimo giorno della settimana è dedicato a chi gioca in Europa League e in questa stagione dunque la domenica è anche il giorno del BVB, che tra l'altro viene da una difficile trasferta in Russia a Krasnodar, dove ha perso per 1-0.

Ecco, in giro per i social e testate giornalistiche dedicate ci è sembrato che ne sia stato fatto un dramma di questa sconfitta, che per il BVB vuol dire nulla: la squadra è già qualificata ai sedicesimi e chi vuole contendere per la vittoria finale non tiene molta cura del sorteggio dei sedicesimi, visto che in teoria per vincere bisogna battere tutti gli avversari che gli si pongono davanti. E poi la squadra ha giocato bene, anche lo stesso Hummels autore dell'indecisione che ha portato al rigore dell'1-0, che si è rivelato decisivo. 18 tiri, tre legni ma per la prima volta in questa stagione è mancato il gol, contro una squadra che per altro tende a difendersi bene come potrete ricordare anche dalla partita di andata al Westfalenstadion. Se ci mettiamo anche una storia inventata di sana pianta da un sito italiano specializzato in calciomercato, e che quindi farebbe meglio a parlare solo di calciomercato, il quadro è completo. 

Indubbiamente la squadra può dettare un po' di preoccupazione perché sono arrivate due sconfitte di fila ma appunto, solo quella di Amburgo è rilevante e contro l'Amburgo di questi tempi ed in uno stadio sempre caldo come il Volkparkstadion la sconfitta è un esito possibile. E poi lo stiamo dicendo da tempo che prima o poi un periodo di flessione sarebbe arrivato, perché bisognava tenerlo in conto al primo anno con un nuovo allenatore ed un nuovo sistema di gioco, che per altro richiede una preparazione atletica notevole. Sicuramente, come dicevamo anche nella preview di giovedì pomeriggio, la partita di oggi arriva in un momento chiave e tutto è abbastanza favorevole: si gioca in casa, contro un avversario debole come lo Stoccarda, forse il peggior reparto difensivo in Bundesliga. C'è bisogno di una reazione e che questa reazione sia il più violenta possibile, dal punto di vista calcistico ovviamente, per scacciare ogni singola paura e rimettersi in carreggiata verso il proseguimento della stagione. 

Lo Stoccarda, come dicevamo, non se la passa bene: ancora nelle secche della zona retrocessione, viene da due sconfitte per 4-0, una in trasferta contro il Bayern e fin qui va anche bene, ma settimana scorsa ha preso 4 reti in casa e dall'Augsburg, in teoria una concorrente nella lotta alla salvezza. Questo risultato è stato troppo per la dirigenza degli Svevi che hanno deciso di rimuovere Philipp Zorniger dall'incarico di allenatore della squadra, che dunque si presenterà a Dortmund con una nuova guida tecnica, che in realtà dovrebbe soltanto essere un allenatore ad interim in attesa del nuovo allenatore. Tuttavia l'ultimo di cui si è detto questo, ovvero Andre Schubert, ha poi cominciato a sorprendere con il suo Borussia Monchengladbach al punto da guadagnarsi il ruolo fisso, dunque attenzione alle possibili novità e allo slancio motivazionale che potrebbe portare Jurgen Kramny. 

Il BVB ritrova tutti tranne Sahin e Durm, visto che Reus e Aubameyang sono stati dichiarati abili e arruolati per il match. Saranno nei 18, non è ancora chiarissimo se giocheranno dall'inizio ma ci sono buone chance in merito. Questa la probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. In caso Reus non fosse ancora al meglio, Gonzalo Castro potrebbe prendere il suo posto. 

Quanto allo Stoccarda, la formazione potrebbe essere un mezzo rebus: Kramny potrebbe cambiare molto anche se le opzioni a disposizione non sono tantissime. L'infortunato di lungo corso Daniel Ginczek ha decisamente abbassato il livello globale della squadra, che già con lui faticava a segnare, per cui diversi giocatori offensivi sono stati adattati ad un ruolo non loro, quello di punta centrale. In più dovrebbero mancare anche Harnik, Klein, Dié e Sunjic, in genere quattro titolari, a completare il quadro tutt'altro che roseo. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Tyton; Schwaab, Baumgartl, Niedermeier, Insua; Rupp, Gentner; Maxim, Didavi, Kostic; Werner

giovedì 26 novembre 2015

Preview 5^ giornata Europa League 2015/2016: Krasnodar-BVB, quasi come un allenamento settimanale



Il ritorno dall'ennesima pausa internazionale di questo inizio di stagione non ha visto il BVB eccelle, visto che, pur avendo fatto molti più tiri dell'Amburgo, non ha mai avuto chance di vincere il match perdendo per 3-1 contro la nostra bestia nera. Una prestazione decisamente negativa, che può dar vita a qualche mancanza di fiducia. Per fortuna, le prossime partite non sono di grande impegno per la squadra quindi c'è possibilità di dimenticare il brutto venerdì sera e rimettere i piedi in campo in contesti attualmente di bassa importanza o contro un'avversaria debole.

Oggi, per esempio, tocca al match di Europa League contro il Krasnodar: si giocherà in Russia contro una squadra che lotta per il passaggio del turno, quindi l'incontro è tutt'altro che facile ma per il Borussia Dortmund, che è già qualificato ai sedicesimi, questa partita vale più o meno quanto la partitella in famiglia. E come tale la interpreta Thomas Tuchel, che lascia a casa Marco Reus, Shinji Kagawa, Pierre-Emerick Aubameyang e Park Joo-Ho, tutti alle prese con qualche acciacchino fisico. Dunque spazio per Jonas Hofmann e Neven Subotic che rientrano fra i convocati, da verificare se saranno anche titolari ma è ovvio che vi saranno molte riserve in campo nel match che si disputerà oggi alle 17. Sarebbe stato bello se anche qualche ragazzo della Under19 avesse fatto il viaggio per la Russia ma non è così, tuttavia questa speranza può ancora essere tenuta per l'ultimo match di questa fase ai gironi, in casa contro il PAOK Salonicco, giusto per dare il battesimo in prima squadra ed in partite ufficiali a ragazzi come Passlack, Pulisic o Serra.

Ad ogni modo, quale che sia l'esito di questa partita importa davvero poco, l'importante è conservare le energie per il prossimo match di campionato, al Westfalenstadion contro lo Stoccarda, squadra che vive un momento di difficoltà e che si è appena liberato di Zorniger, esonerato dopo la pessima sconfitta casalinga, per 4-0, contro l'Augsburg. Invece al Krasnodar serve vincere dato che, pareggiando o peggio ancora perdendo dovrebbe giocarsi la qualificazione in Azerbaigian contro il Qabala, squadra comunque ostica in casa. Dunque russi favoriti per il successo, foss'anche per differenti motivazioni.

Veniamo alle formazioni. I neroverdi potrebbero schierare qualcosa di molto simile al match dell'andata ed all'incontro perso domenica scorsa a Mosca contro lo Spartak, ovvero un 4-3-3 con esterni d'attacco molto larghi e non altissimi, quasi a sembrare un 4-5-1. Il gioco si svilupperà molto sulle fasce del resto, nel tentativo di penetrare in area ed innescare il centravanti brasiliano Ari. Questo un possibile XI (4-3-3): Dykan; Jedrzejczyk, Strandberg, Granqvist, Petrov; Pereyra, Akhmedov, Kabore; Mamaev, Ari, Joaozinho. Chance per l'esperto Bystrov e per l'altra ala russa Smolov, mentre a centrocampo potrebbe essere adattato il centrale difensivo Sigurdsson come nel match d'andata. Nella partita del Westfalenstadion il sacrificato fu Ari ma dubitiamo che possapartire dalla panchina anche oggi.

Per quel che riguarda il BVB, davvero difficile prevedere la formazione titolare. Tante opzioni disponibili, anche senza i titolari ed anzi il ritorno di Hofmann e Subotic crea ancor più incertezza. Sembra comunque più fluida la situazione in attacco, dove non ci sono tante opzioni. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Bender, Castro; Mkhitaryan, Januzaj, Hofmann; Ramos. Non si sa mai, ma ci sentiamo di escludere l'assenza di Hummels dai titolari, dopo un match funesto come quello di Amburgo ha bisogno di rimettere subito i piedi in campo, senza star lì a pensare alle sue difficoltà. In questa ipotesi, tre titolari verrebbero confermati anche nello schieramento di oggi e andrebbe anche abbastanza bene, con chance di fare qualche staffetta a match in corso, soprattutto per far riposare chi tra Weigl, Gundogan e Mkhitaryan dovesse effettivamente iniziare il match.




venerdì 20 novembre 2015

Recap 13^ giornata Bundesliga 2015/2016: Amburgo-BVB 3-1

Il BVB ad Amburgo gioca male e perde. Una delle poche verità della vita, come la morte e le tasse. Un rientro che non ci si aspettava, dobbiamo solo augurarci che certe prestazioni siano state occasionali e non l'inizio di un brutto periodo.

La formazione iniziale del BVB è tutto fuorché sorprendente. Undici titolare col ritorno di Reus in campo. Non figurano in panchina Park e Ramos in quanto tornati tardi dal loro impegno internazionale dunque al loro posto convocati Hofmann e Subotic. Quando si dice la profondità della rosa. Per quel che riguarda l'Amburgo, Labbadia tiene fuori Michael Gregoritsch che era un uomo in forma della squadra, preferendogli Ivo Ilicevic. Scelto anche Gideon Jung al posto di Marcelo Diaz come mediano, affiancherà a sorpresa Gojko Kacar che è riuscito a rientrare dal problema fisico alla coscia.

Dopo un ritardo di quindici minuti rispetto al canonico calcio d'inizio delle 20.30, la partita prende inizio ma, complice anche un terreno di gioco non proprio perfetto la partita stenta a decollare. Tuttavia proprio Ilicevic, la scelta a sorpresa di Labbadia prima va alla conclusione, totalmente imprecisa, poi però si procura un rigore sfruttando una ottima intuizione di Holtby che trova sorpresa la difesa del BVB. Anche Burki non è stato impeccabile nell'intervento su Ilicevic, che aveva già allargato la sua traiettoria verso la porta. Ad ogni modo, rigore giusto che Lasogga trasforma per l'1-0. La reazione del BVB è affidata ad una conclusione debole di Reus, che resta l'unica del BVB nella prima mezz'ora. Nonostante l'infortunio di Emir Spahic, costretto ad uscire in luogo di Cleber Reis, l'Amburgo resta solido e continua a farsi vedere anche dalle parti di Burki.

Ed anzi, raddoppia: Nicolai Muller serve Holtby che, completamente indisturbato, fa venti metri palla al piede, entra in area e realizza il 2-0. Non era un contropiede, la difesa era schierata, ma la reattività dei centrali oggi è stata veramente pessima. Con questo gol e questo risultato, le squadre vanno all'intervallo.

Tuchel, visibilmente contrariato dallo spettacolo offerto dalla sua squadra nel primo tempo, prova subito a porre rimedio e lascia negli spogliatoi Matthias Ginter e Shinji Kagawa facendo entrare Lukasz Piszczek e Gonzalo Castro. L'atteggiamento è ben diverso e non poteva iniziare che attaccando. Tuttavia la squadra è totalmente in giornata no e quindi è la struttura di gioco a risentirne, anche se le conclusioni di Mkhitaryan, Schmelzer e Aubameyang dimostrano se non altro che il BVB si sia preso il campo.

Dicevamo, giornata no per tutta la squadra. In particolare per Mats Hummels, il nostro capitano. Va detto che è tutto l'anno che Mats stia giocando male ma la partita di oggi rappresenta il punto più basso della sua carriera, probabilmente. Al 55° su calcio d'angolo per l'Amburgo, Hummels schiaccia la palla in rete. Nella sua rete, per il 3-0 Amburgo che praticamente archivia il match.

Ovviamente a questo punto si cerca soltanto di salvare l'onore ma nemmeno il gol della bandiera arriva. Aubameyang sbaglia da un passo un'occasione semplice per lui e poi Gundogan tira a lato. La situazione non migliora e dunque Tuchel ne approfitta di far riposare Reus inserendo Adnan Januzaj al suo posto. Il tempo passa e, con tale punteggio, l'Amburgo si chiude anche di più rendendo tutto più difficile al BVB. Ci prova Gundogan con una punizione ma Adler para bene epoi Mkhitaryan, servito in profondità da Schmelzer, ma anche lui canna la conclusione.

Il gol del 3-1 arriva alla fine, all'86° minuto con Aubameyang che riceve un passaggio da Januzaj e batte Adler per il gol che accorcia le distanze. Poi il grande assalto finale, ma la partita finisce così. Brutto passo falso per il BVB, che poteva anche scappare in questa giornata.




Preview 13^ giornata Bundesliga 2015/2016: Amburgo-BVB, ritorno alla normalità (si spera)



E' stata una settimana difficile. Potrebbe non essere finita, perché non è finita l'ignoranza che ricopre con uno strato spesso tutta la Terra, come se fosse parte dell'Atmosfera. Morti ovunque, paura ovunque. E quello che dovrebbe essere un breve momento di distrazione come una partita di calcio, diventa poco sicuro. Non c'è più serenità di andare allo stadio a vedere ventidue ragazzi che rincorrono un pallone, una cosa in teoria innocua, una cosa che ci piace ma sembra essere arrivato il momento in cui fare quello che ci piace sia potenzialmente pericoloso.

Ma del resto fermarsi completamente significherebbe dare la partita vinta a chi, per perseguire nel proprio progetto di espansione, infonde paura, insicurezze. La paura blocca le persone e blocca il mondo: continuando a muoversi come abbiamo sempre fatto si sconfigge la paura. Non è certo smettendo di giocare a calcio che i propositi di guerra si fermeranno. Lo ha spiegato molto chiaramente, in meno parole, Reinhard Rauball, presidente del Borussia Dortmund e della Bundesliga, il quale ha affermato che si continuerà a giocare.

Ripartirà dunque la Bundesliga, per riportare normalità nelle nostre case. Almeno si spera, appunto. Ad Amburgo riaprono le danze i padroni di casa ed il nostro Borussia Dortmund, che dopo la vittoria nel derby ora si trova seconda con otto punti di vantaggio dal Wolfsburg, terzo. E' ancora lunghissima, tuttavia è sempre comodo avere vantaggi di questo genere, da poter gestire in caso di eventuali periodi no che potranno verificarsi nel corso della stagione.

E bisogna dire la verità, la trasferta di Amburgo non è proprio la migliore per confermare questo vantaggio: negli ultimi sei confronti il BVB ha vinto solo una volta ed al Wolkparkstadion il successo manca da quasi quattro anni. Avversario molto ostico anche se va detto che negli anni precedenti questa partita ha saputo regalarci soddisfazioni: il 27 aprile 2002 un successo per 3-4 spianò la strada al BVB per la vittoria del Meisterschale mentre il 25 marzo del 2006 un BVB pieno di debiti e non ancora salvo vinse per 2-4 contro un Amburgo al tempo secondo in classifica, con il gol magnifico di Kringe e l'emblematica esultanza di Tomas Rosicky prima di segnare.

Ogni scusa è buona per postare una foto di Tomas Rosicky.


Il BVB arriva a questa partita con tutti gli effettivi a disposizione, ad esclusione ovviamente di Durm e Sahin che però, notiziona, sono tornati ad allenarsi in gruppo. Tuttavia solo corsetta, niente partitelle e lavoro con la palla limitato all'osso per permettere un completo recupero ad entrambi. Durm tornerà fra due settimane almeno, ma sicuramente avrà chance di giocare entro fine anno; per quel che riguarda Nuri invece il discorso è più complesso perché probabilmente sarebbe a sua volta pronto per rientrare fra un mese ma la squadra vorrà verosimilmente dargli la possibilità di recuperare completamente dall'infortunio. Come ha detto anche Tuchel in conferenza stampa, entrambi hanno speso molte energie per recuperare al meglio, qualsiasi intoppo nel rientro rischia di affossarli anche psicologicamente.

L'Amburgo invece dovrebbe avere maggiori problemi, soprattutto a centrocampo dove Ekdal è fuori e vi resterà per molto tempo visto l'infortunio alla caviglia subito un mese fa, con lui in infermeria anche Gojko Kacar e Aaron Hunt, che rendono più sottile il ruolo di centrocampo. In più manchera Dennis Diekmeier al centro della difesa. Potrebbe essere dunque questa la formazione iniziale (4-2-3-1): Adler; Sakai, Spahic, Djourou, Ostrzolek; Diaz, Holtby; Muller, Gregoritsch, Stieber; Lasogga. Non che Labbadia abbia molte altre possibilità, ma sicuramente può provare ad inserire centimetri schierando Schipplock accando a Lasogga e togliendo uno dei trequartisti. A centrocampo, con gli uomini contati, minime chance di iniziare il match per Gideon Jung mentre nel reparto difensivo la composizione dovrebbe essere questa. Sono proprio i centrali difensivi il punto debole della squadra, che il nostro reparto offensivo dovrà esser bravo a saper penetrare in velocità.

Quanto al BVB, ogni composizione diversa dalla formazione tipo sarà in qualche modo sorprendente, sperando che non vi siano infortuni dell'ultima ora come capitato a Mkhitaryan prima di BVB-Augsburg. Dunque il solito 4-1-4-1 con: Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Il giocatore con minori possibilità di essere titolare di questi è Marco Reus, che ha appena recuperato dal problema alla coscia subito in occasione di BVB-Qabala. Dovrebbe giocare, ma in caso di prudenza Tuchel potrebbe optare su Castro o anche su Jonas Hofmann.

mercoledì 11 novembre 2015

E se Kagawa avesse segnato?



Nell'ultimo successo stagionale, uno dei più belli dal punto di vista prettamente sportivo ed il più bello dal punto di vista emotivo, ancora una volta si è messo in luce in positivo Matthias Ginter che con un assist ed un goal è stato assolutamente uno degli elementi decisivi della partita, terminata 3-2. Un Matthias Ginter che di nuovo si fa notare per doti offensive ma la cui prestazione difensiva va a sua volta sottolineata, capace di limitare un giocatore come Max Meyer e andando in difficoltà solo nel finale, contro un elemento più fresco di lui quale Eric Maxim Choupo-Moting, subentrato a Meyer nella ripresa.

Con i suoi ventun'anni, Ginter ha ancora margine per migliorare molto e può diventare uno dei migliori terzini destri al Mondo, visto che già ora non ne ha molti davanti a sé in Bundesliga. Nella fase offensiva del gioco ha dimostrato di poter essere molto utile nel sistema di Tuchel, facendosi trovare pronto sulla fascia destra e sfruttando la sua buona tecnica per creare superiorità e produrre cross di valore, come quello che ha portato un giocatore di bassa statura come Shinji Kagawa a realizzare il gol dell'1-0 domenica.

Tuttavia Matthias Ginter non (ancora) è così forte come vi dicono ed ha alcune cose da migliorare, soprattutto in difesa dove non mancano i tentennamenti e viene in mente subito il gol subito contro il Krasnodar, con un'azione offensiva dei russi che si sviluppa proprio su quella fascia. I miglioramenti comunque stanno arrivando anche quando sono gli altri ad attaccare ed il Derby ne è un'altra dimostrazione, come già detto. Il punto è che lui stia ancora imparando i movimenti difensivi della posizione, perché sapete? Matthias Ginter non sarebbe, in teoria, un terzino destro. Non lo era all'inizio dell'anno e non lo è mai stato in carriera. Difensore centrale sì, mediano anche, schierato da Klopp in entrambi i ruoli e anche da Tuchel per qualche spezzone di partite, soprattutto a centrocampo. Al Friburgo giocava pure abbastanza avanzato a centrocampo, come nella partita di debutto in Bundesliga quando a 18 anni e due giorni realizzò un gol vittoria contro l'Augsburg. Però non è mai stato un terzino.

Lo spunto per questo post arriva da un tweet del nostro amico Diego Errichetti:


Partiamo dal presupposto che criticare Klopp per non aver mai schierato Ginter da terzino è abbastanza ingiusto, ma dubitiamo che fosse questo l'intento di Diego. La cosa da far notare è che nemmeno Tuchel volesse schierare Ginter da terzino. Non gli passava nemmeno per l'anticamera del cervello.

Voi ricordate allora come ci sia finito Matze su quella fascia?

20 agosto, è un giovedì. Un giovedì di coppa, perché il BVB è impegnato nell'ultimo turno preliminare di Europa League contro i norvegesi dell'Odds Ballklub. Una partita facile, dicevano, ma non erano pochi i problemi fisici. Soprattutto sulla fascia destra: Lukas Piszczek è infortunato, quindi tocca a Erik Durm. Nein! Si fa male anche lui (e da quell'infiammazione al ginocchio è tornato ad allenarsi solo oggi).

Chi gioca da terzino destro? Gonzalo Castro ovviamente, che in carriera aveva già coperto quel ruolo ed anzi era arrivato alla nazionale facendo il terzino. Al centro della difesa: Matthias Ginter, con Mats Hummels. Tutto normale, verrebbe da dire. Certo, l'inizio non è il più incoraggiante. Calcio d'inizio, il tempo di capire dove siamo che l'Odd passa in vantaggio. Azione sul lato di Castro, cross di Zekhnini e Samuelsen segna di testa, confezionando un'azione che il BVB poi riprodurrà più e più volte in questa stagione. L'Odd domina sul lato di Castro, che in realtà sarebbe anche il lato di Ginter, schierato al posto di Papastathopoulos come "centrale di destra": il BVB comunque si butta in attacco per pareggiare ma al 22° minuto si trova sotto già 3-0. Con un minimo risveglio si va all'intervallo sul 3-1 ma Tuchel deve fare qualcosa per arginare le offensive norvegesi e nel contempo non perdere nulla in attacco, perché ci sarebbe pur sempre da rimontare uno svantaggio di due gol.

Ad inizio stagione il BVB giocava molto sul lato sinistro del campo, che occupava con tanti uomini per poi isolare il terzino destro, che nell'immaginario di Tuchel sarebbe dovuto essere Piszczek oppure Castro in quella serata, che poi avrebbe dovuto: a) andare verso la porta se estremamente solo (vedere il gol dello 0-1 ad Ingolstadt, proprio di Ginter) b) rimetterla al centro per favorire i tagli dei giocatori offensivi (e ci sarebbe una decina di esempi a riguardo). In questa partita però serve Papastathopoulos, che deve bloccare i contropiedi veloci dell'Odd, ma chi togliere? Castro e Ginter sono stati i peggiori in campo, uno dei due deve uscire.

Esce Castro. Tuchel dirà a fine partita che l'abilità aerea di Ginter è stato il fattore per cui sia stato lasciato in campo, proprio perché l'overloading per isolare il terzino destro avrebbe prima o poi potuto prevedere anche un cross, che lui poteva gestire meglio di Gonzo. Senza farla lunga, il BVB rimonta e vince 3-4 prima di schiantare gli avversari al ritorno, al Westfalenstadion con un perentorio 7-2. Ginter gioca bene e si guadagna la fiducia di Tuchel nel breve termine come terzino destro. Al debutto in Bundesliga resta in panchina ma alla seconda giornata, la partita già citata di Ingolstadt, è titolare e aprirà le marcature nello 0-4 finale. Da lì in poi, un continuo crescendo.

Ma restiamo in Norvegia. Dopo il gol di Samuelsen, appena dopo, il BVB attacca e va vicino al gol, con questa azione:



Traversa, che sfortuna. Oppure, "che fortuna"?

Il titolo del post ora vi è chiaro, immagino. Cosa sarebbe successo se Kagawa avesse segnato subito l'1-1? Proviamo ad immaginare:
- con il punteggio di 1-1, il BVB non ha bisogno di attaccare a spron battuto e mantiene la calma, senza affrettare conclusioni e senza lasciare il lato difensivo scoperto. Riesce ad imporre subito la sua rete di passaggi e vince la partita per 3-1 in Norvegia e con annesso successo casalingo al ritorno la squadra riesce comunque ad accedere ai gironi di Europa League.
- tuttavia, senza scorgere alcuna avvisaglia realmente negativa, Tuchel conferma Gonzalo Castro come backup di Lukasz Piszczek, lasciando Ginter come quarta opzione difensiva dietro ai due titolari e Subotic. Il BVB riesce a vincere le prime due partite di campionato abbastanza agilmente contro un Gladbach disastrato e il neopromosso Ingolstadt, ma Castro dimostra difficoltà difensive.
- nel debutto ai gironi, Castro è titolare contro il Krasnodar. I russi vanno in vantaggio ed il BVB riesce solo a malapena a pareggiare, con Castro utile alla manovra offensiva ma inabile a colpire di testa sui cross dalla sinistra. Tuchel si accorge che l'ex Leverkusen è in difficoltà nel suo vecchio ruolo e decide di dare molto più playing time a Lukasz Piszczek.
- il polacco, complice una forma fisica non più ottimale ed il passare degli anni, non è più il terzino ammirato dal 2009 al 2013 e fatica a fare la differenza, sia in attacco che in difesa, pur ottenendo un rendimento più che discreto nel complesso. Tuttavia, la squadra subisce qualche passo falso: ad Hannover arriva un deludente pareggio, seguito dalle sconfitte contro Hoffenheim e Bayern Monaco. Il BVB è terzo in classifica, nel gruppo con Wolfsburg, Schalke e Bayer Leverkusen.
- in Europa arrivano due successi contro il Qabala, ma otto punti in classifica non danno la certezza matematica della qualificazione, dunque si dovrà andare in Russia per la trasferta contro il Krasnodar giocando con i titolari, con conseguenze sulla forma dei giocatori in campionato.
- il giorno del derby, il BVB gioca bene, Piszczek è ben coinvolto ma, pur riuscendo a limitare Meyer, non riesce ad affondare sulla fascia per mancanza di dinamismo. Il BVB deve dunque spostarsi sulla fascia sinistra dove però un ottimo Junior Caicara (che nella realtà è stato forse il migliore dello Schalke con Sané) limita i danni. Lo Schalke punisce comunque in contropiede ed il Revierderby viene pareggiato, lasciando un po' di amaro in bocca ai tifosi e qualche dubbio ai giocatori sul livello complessivo del gioco di Tuchel.
- Matthias Ginter, nel frattempo, è stato promosso a jolly di difesa e centrocampo, sostituendo alle volte Sokratis, altre volte Weigl o Gundogan nei match di coppa. Tuttavia l'impiego del giovane calciatore è simile nel minutaggio rispetto a quello della scorsa stagione quindi il ragazzo riflette sul futuro della propria carriera e chiede alla società di essere ceduto, almeno in prestito, per rialzare le proprie quotazioni sul mercato.

Certo, è immaginazione, non sappiamo come sarebbero andate davvero le cose. Sarebbe potuto essere molto peggio o magari Castro avrebbe interpretato il ruolo meglio di Ginter riadattandosi in difesa e risolvendo le difficoltà del BVB nel concedere fin troppi gol per essere un top club europeo. Oppure, semplicemente, il tutto si sarebbe compensato e le cose sarebbero proprio così come sono adesso. Non sappiamo, la nostra simulazione però ci sembra abbastanza realistica in fin dei conti.

Ed è incredibile pensare come un evento casuale possa cambiare la stagione di una squadra perché, con tutta l'ammirazione che possiamo avere per Tuchel, quella fu una casualità. Non si può parlare di una sua intuizione nello spostare Ginter da terzino destro perché, altrimenti, lo avrebbe fatto già da inizio partita. Fu un esperimento temporaneo, Ginter in quella zona del campo serviva più per tagliare in area e prendere di testa i cross che venivano dalla sinistra e non per altro, in una partita in cui il BVB non si aspettava di dover rimontare da 3-0. Ma funzionò e l'allenatore ha voluto rivedere Matze a destra anche in virtù della scarsa profondità nel ruolo visto l'infortunio di Durm.

Una cosa è certa: ci vuole talento ed applicazione in allenamento per imparare in fretta ed a stagione in corso una nuova posizione. Ginter ha talento ma ha soprattutto voglia di imparare e sta imparando, come si vede. Adesso è un terzino destro, il BVB ha scoperto una gemma quasi dal nulla e potrà pensare al dopo-Piszczek con più serenità. Matthias Ginter è il nostro terzino destro del futuro.

domenica 8 novembre 2015

Recap Revierderby 147: BVB-Schalke 04 3-2

Derbysieger. Otto punti sulla terza. Domani i tifosi del BVB andranno al lavoro, a scuola, a fare la spesa con un sorriso a 32 denti.



Le formazioni non sorprendono molto. O meglio, non sorprende quella del BVB che prevedibilmente schiera Castro in luogo dell'infortunato Marco Reus. Lo Schalke invece gioca con il preventivato 4-4-2 ma al centro della difesa c'è Joel Matip, che era dato per indisponibile stando alle parole dello stesso André Breitenreiter. Manca invece Howedes, con Matip affiancato da Neustadter.

La partita inizia con un dominio territoriale del BVB che però non riesce mai a tirare verso la porta. Ci prova una volta Castro dopo un tacco illuminante di Gundogan e poi Aubameyang che in velocità batte tutti tranne Fahrmann che lo ferma. Di fatti, il primo tiro della partita arriva da un giocatore dello Schalke ovvero Leroy Sané, che raccoglie un cross di Aogo ma conclude largo sul palo alla destra di Roman Burki. La prima conclusione del BVB arriva al 28° con Aubameyang, che riceve in area dopo una bella azione di prima della squadra, ma il tiro del gabonese è deviato in calcio d'angolo.

Ma il gol è questione di minuti. Alla mezz'ora il BVB crea un'altra azione offensiva, questa volta sulla fascia destra. Castro libera Ginter che dal fondo la mette in mezzo e trova Shinji Kagawa che di testa, non certo una sua specialità, stacca alla perfezione e supera Fahrmann per l'1-0. Vantaggio meritato ma non c'è nemmeno il tempo di festeggiare per i tifosi che un gross errore di Mats Hummels in fase di disimpegno favorisce il contropiede dello Schalke che pareggia con Huntelaar, servito da Sané. Dunque 1-1 e palla al centro.

Se non altro il BVB non si deprime per questo gol subito così a freddo e ricostruisce calcio per tentare di riportarsi in vantaggio. Ci prova Gundogan da lontano, poi è il turno di Ginter di testa. Due conclusioni andate fuori, ma molto vicini alla porta. E poi però il nuovo vantaggio arriva davvero, proprio con Ginter: ancora calcio d'angolo, Mkhitaryan la batte sul primo palo e Matze anticipa tutti e manda la palla in rete per il 2-1. Finisce così anche il primo tempo, ma non senza brividi visto che nell'ultima azione lo Schalke si rifà vivo verso la porta di Burki, ancora con l'imprendibile Sané che trova Di Santo, il cui colpo di tacco finisce fuori.

Il secondo tempo inizia con una punizione da posizione molto defilata in favore del BVB che Gundogan quasi riesce a segnare, andando di nuovo vicino al goal. Che però arriva, con il solito Pierre-Emerick Aubameyang: palla recuperata da Castro che triangola con Mkhitaryan, Gonzo poi serve in profondità Aubameyang che di prima intenzione la manda in buca d'angolo a battere Fahrmann per il 3-1.

Il BVB continua ad attaccare, non si ferma mentre lo Schalke fatica a ricomporsi, ci prova due volte Gundogan poi Mkhitaryan, che ha l'occasione migliore del lotto con una conclusione davanti a Fahrmann, che lo ferma egregiamente dopo l'ennesimo contropiede giallonero. Lo Schalke non muore tuttavia ed infatti accorcia le distanze. Altro contropiede causato da un errore di Hummels, Sané mette al centro dove Papastathopoulos avrebbe un facile rinvio ma cicca completamente il pallone favorendo la ricezione di Huntelaar, che con un pallonetto batte Burki per il 3-2.

La partita, che sembrava perdere tono, riacquisisce intensità con lo Schalke che torna a crederci fortemente e si riporta prepotentemente in zona d'attacco come al 79°, quando Hojbjerg va vicino al pareggio con una conclusione da fuori area che non trova impreparato Roman Burki, autore di una gran parata a salvare il risultato. Tocca poi a Choupo-Moting rendersi pericoloso dalle parti della porta giallonera. I due nuovi entrati sono i più freschi in campo e quindi possono rendersi maggiormente pericolosi contro una difesa del BVB non brillantissima oggi.

Gli ultimi minuti sono nervosi, con lo Schalke che punta molto il più giovane, Julian Weigl, il quale viene ammonito ma poi è un altro giovane, l'appena entrato Platte, a commettere un fallaccio su Weigl. Il BVB ha l'ultima occasione, Gungogan ancora davanti a Fahrmann, che esegue l'ennesima gran parata. Però lo Schalke non può nemmeno riportarsi in atacco perché Felix Brych fischia la fine della partita. il Revierderby 147 è giallonero!





Preview Revierderby 147: BVB-Schalke 04, l'unica vera rivalità



E' arrivato il giorno X, la partita più importante che si giocherà al Westfalenstadion quest'anno e i tifosi contavano i secondi, probabilmente, tanta è l'attesa. Come ogni anno del resto, quando si è in sede di sorteggio dei calendari, ogni tifoso del Borussia Dortmund ed ogni tifoso dello Schalke 04 segna le date dei due Derby. E comincia una settimana di sfottò e di amarcord, che ogni anno possono essere potenzialmente aggiornati da nuovi eventi. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a contribuire tramite il nostro account twitter inserendo qualche episodio di puro "godimento" per i tifosi del BVB, sportivo ed extrasportivo.

Perché il Revierderby è differente. Non vale il campionato, perché ad un certo punto bisogna dare un limite alla provincialità, ma è decisamente la partita singola di maggior valore emotivo della stagione tedesca, finale di DFB Pokal a parte. Per noi e per loro, che hanno dimostrato per l'ennesima volta di tenerci al Derby stamattina, in occasione della rifinitura della loro squadra. Anche noi saremmo stati in centinaia ad abbracciare la squadra nel corso dell'allenamento finale se il BVB avesse aperto le porte del centro di allenamento ai tifosi ma quest'anno, per volere di Thomas Tuchel, le sessioni settimanali sono disputate sempre a porte chiuse e lo stesso allenatore ha affermato, in conferenza stampa, di preferire un ambiente più raccolto e che eviti distrazioni ai ragazzi. Scelta decisamente comprensibile, soprattutto se la squadra poi gioca bene ed ottiene risultati.

Non c'è una squadra con la quale ci sia una rivalità maggiore: non il Colonia, non il Bayer Leverkusen, non il Borussia Moenchengladbach e assolutamente non il Bayern Monaco. Lo Schalke 04, unica e sola antagonista, nemica sportiva, rivale. Una rivalità che dura da quasi cento anni, e non poteva far altro che crescere e durare nel tempo, perché Dortmund e Gelsenkirchen sono città operaie, che basano il loro quotidiano quasi esclusivamente sulle attività industriali e come svago hanno solo il calcio, che in Westfalia è una religione. Industrie dove non è raro trovare tifosi del BVB e dello Schalke lavorare insieme e vivere gran parte della loro giornata insieme pensando al lavoro ma, nei tempi morti, discutere di questa azione o di quell'episodio. "Lo Schalke è più forte", "ma il BVB ha vinto di più", "noi siamo sfortunati, al Derby vinceremo noi", "siete inferiori, il Derby è già nostro".

E poi va a finire che in questa mentalità operaia riescono ad essere coinvolti anche i giocatori, che vivono e capiscono l'atmosfera. Giocatori colombiani, coreani, giapponesi, turchi, greci, camerunensi, gabonesi, argentini, brasiliani. La prima cosa che gli viene detta è "va bene tutto ma contro lo Schalke/il BVB dobbiamo vincere". E loro, che non vengono da un altro pianeta ma solo da un altro paese, dove comunque altre rivalità esistono e sono percepite, devono solo riuscire a vivere la città della loro squadra in modo da sentirsi coinvolti. C'è chi riesce e diventa idolo dei tifosi, c'è chi non ci riesce e verrà dimenticato abbastanza in fretta.

Il polacco Eusebiusz "Ebi" Smolarek invece non verrà dimenticato. Cittadino onorario di Dortmund.


Detto questo, abbiamo un campionato tedesco in cui partecipiamo ed in cui siamo secondi. Dietro di noi ieri c'è stata una moria mica da ridere: il Wolfsburg ed il Bayer hanno perso, il Gladbach ha pareggiato, finalmente verrebbe da dire. All'improvviso ci rendiamo conto, oltre dell'Hertha Berlino, che con una vittoria il BVB salire ad otto punti di vantaggio dalla terza. Sono solo 12 giornate, ma il vantaggio non è da buttare, è come quando le formiche conservano il pane per i mesi di letargo, fa tanto comodo avere un vantaggio del genere per tenersi pronti ad un eventuale calo fisico prenatalizio.

Ecco, la partita però andrebbe vinta e, senza ricominciare con la retorica, il Derby non è mai partita facile per la squadra di casa: l'anno scorso tutto regolare, poi se si va a guardare agli anni precedenti almeno una partita ha visto la squadra in trasferta prendere punti, se non vincere. Ed in particolare il BVB in casa ha delle difficoltà ad imporsi recentemente. Dal 2000 in poi il BVB ha vinto solo tre derby in casa e più nel particolare il BVB dal 1998 fino a quel magico 12 maggio 2007 è rimasto a secco al Westfalenstadion contro i minatori. Per cui occhio a pensare che la semplice superiorità tecnica possa bastare per imporsi nel Derby. Ci vuole altro, ci vuole sicuramente tanto sentimento, per portare a casa il duello.

Lo scorso febbraio, una delle rare vittorie del BVB negli ultimi Derby casalinghi. Grazie a questi due supereroi. 


Anche se avere una squadra che gioca bene e con i migliori giocatori disponibili aiuta, su questo non c'è dubbio. Il BVB dovrà fare a meno oltre di Sahin e Durm anche di Marco Reus, che ha subito una contrattura nel match di giovedì contro il Qabala e sarà costretto a saltare il Derby, Un vero peccato per Marco, che stava ritrovando il suo livello più alto di gioco riuscendo a rendersi utile alla circolazione di palla ed essendo mortifero in zona gol. E poi proprio lui, nativo di Dortmund e tifoso del BVB. Ad ogni modo Tuchel dovrà fare a meno di lui ma vi sarà indubbiamente un altro titolare, pronto ed agguerrito al posto suo. Potrebbe essere Gonzalo Castro, che nell'ultimo mese ha decisamente ritrovato se stesso riuscendo a dimostrarsi un valido elemento di questa squadra. Potrebbe essere Jonas Hofmann, che ha riposato giovedì. Si vedrà, intanto questa è la nostra probabile formazione (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Castro, Gundogan, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang.

Non sono bastate le preghiere di Marco Reus, lui non sarà della partita oggi.


Non se la passa meglio lo Schalke a livello di assenze, anche se in realtà i nomi degli indisponibili sono per lo più di rincalzi. Mancherà Johannes Geis tuttavia, e questa è un'assenza importante perché un giocatore del genere a sostituirlo non ce l'ha il buon Andre Breitenreiter, che era riuscito in poco tempo a disciplinare l'ex Mainz anche nella propria metà campo, lui che da regista puro tendeva a non essere incisivo in fase di interdizione. Da capire a questo punto chi potrà giocare in mezo al campo, considerando pure che con l'assenza di Matip si crea un mezzo rebus anche per il nome di colui che dovrà affiancare Benedikt Howedes al centro della difesa. In generale la difesa è il reparto più colpito dagli infortuni visto che anche Uchida e Nastasic sono in infermeria mentre a centrocampo oltre a Geis, che è squalificato, manca anche Marco Hoger. Questa la possibile formazione per lo Schalke (4-4-2): Fahrmann; Caicara, Ayhan, Howedes, Aogo; Sané, Goretzka, Neustadter, Meyer; Di Santo, Huntelaar. Possibilissimo un 4-2-3-1 con Choupo-Moting al posto di un Huntelaar che favorisce meno la manovra rispetto a Franco Di Santo. Attenzione ai contropiedi, come ha fatto notare Tuchel che ha speso parole d'elogio per il 19enne Leroy Sané, convocato in nazionale tedesca dalla DFB prima che Francia o Senegal gli fregassero il giovane prospetto. Ovviamente la squadra è anche capace di creare gioco a difesa schierata, sfruttando le capacità di uso degli spazi di Meyer e Goretzka, oltre che di Di Santo.

Potrebbe non essere una bellissima partita, ma sarà la più bella dell'anno per i tifosi della squadra che la vincerà, su questo non c'è dubbio. Appuntamento alle 15.30 per il Revierderby numero 147.

giovedì 5 novembre 2015

Preview 4^ giornata Europa League 2015/2016: BVB-Qabala, per la qualificazione automatica



Siamo entrati in una settimana abbastanza importante a livello emotivo. Domenica sera potremo avere il morale alle stelle nella migliore delle ipotesi oppure subire un colpo alla nostra alchimia di squadra, in caso di pareggio oggi e di risultato negativo domenica, quando affronteremo in casa lo Schalke 04 in un altro episodio della rivalità più accesa in Germania.

Però soffermiamoci sulla partita di oggi, come giusto che sia e come sottolineato anche da Thomas Tuchel in conferenza stampa ieri. Un impegno alla volta, questo pomeriggio c'è bisogno di prendersi cura del Qabala, squadra azera alla sua prima esperienza alla fase a gironi di una competizione europea. All'andata finì con un nostro successo per 3-1, con tripletta di Pierre-Emerick Aubameyang e gol nel finale di Dodò. Una partita con qualche incertezza difensiva nei minuti iniziali, poi dominata e poi con nuove incertezze che hanno portato al gol della bandiera del Qabala ma a risultato ormai già acquisito.

E oggi, al Westfalenstadion, bisognerà acquisire la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, dove a meno di cose stranissime i gialloneri accederanno comunque visto il vantaggio ottenuto nelle prime tre partite ma meglio qualificarsi subito, principalmente per archiviare la pratica e concentrarsi solo sul campionato fino al prossimo gennaio. Facendo due rapidi conti, il BVB si qualifica se vince ed il Krasnodar batte il PAOK, cosa possibile visto che i russi giocano in casa. A quel punto, con il BVB a 10 e i greci a 3 e due sole partite da giocare, non ci sarebbe modo per la squadra di Tuchel di perdere uno dei primi due posti del raggruppamento. Ovviamente ci sarebbe da sudare un po' per la vittoria del girone, ma è decisamente un elemento secondario in Europa League.

Il BVB arriva con quasi tutti gli effettivi arruolabili, come sempre ricordiamo gli infortunati di lungo corso Erik Durm e Nuri Sahin. Essendo una partita casalinga contro un'avversaria di basso valore, Tuchel potrebbe essere tentato di schierare qualche riserva e ragionando anche in funzione del derby. Una di queste riserve potrebbe essere Sven Bender, che ha affiancato il tecnico nella conferenza stampa e, non vorrà dir nulla, ma il giocatore che ha partecipato alla conferenza prepartita poi ha sempre trovato un posto da titolare. Sven Bender che ha dichiarato di aver accettato di essere stato scavalcato nelle gerarchie da Julian Weigl definendosi "team oriented" e che sta provando a lavorare sul ruolo da difensore centrale, che è quello in cui Tuchel lo vede meglio ed in cui Bender potrebbe avere futuro nel club, con questo modulo. Non è un segreto che ultimamente Subotic sia stato accantonato e Bender potrebbe prendere il suo posto nelle gerarchie della squadra.

Non sorprendetevi se Sven Bender diventerà un difensore centrale a tempo pieno sotto Thomas Tuchel. 


Tuttavia Tuchel ha detto che non vorrebbe fare molti cambi, definendo quello con il Qabala l'impegno più imminente. Comprensibile visto che, come abbiamo scritto anche precedentemente, sarebbe buona cosa qualificarsi già stasera, ma un po' di preoccupazione in chiave Derby c'è sempre, relativa alla possibile perdita di qualche giocatore chiave. Ad ogni modo, riteniamo che possa essere un misto di titolari e riserve la formazione iniziale del match che inizierà alle ore 19 a Dortmund. Questa la nostra idea di possibile formazione (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl, Castro; Hofmann, Januzaj, Mkhitaryan; Aubameyang. E' possibile tutto ed il contrario di tutto, ovviamente c'è chance sia per Kagawa che per Reus di iniziare la partita mentre vediamo meno possibilità per altri due che ultimamente hanno trovato molto spazio come Park e Ramos.

Passando al Qabala, il gol di Dodò al 90° della partita d'andata è stato anche l'ultimo realizzato dalla squadra rossonera, che ha pareggiato i successivi due incontri di campionato per 0-0 e riposando nella scorsa settimana (la federcalcio azera concede la possibilità di rinviare i match di campionato per le squadre coinvolte nelle competizioni europee). Era salito al primo posto in classifica salvo poi essere riscavalcato dal Qarabag sabato scorso in un campionato che presenta queste due realtà come le migliori. Avendo riposato, Grygorchuk recupera anche tutti i calciatori che avevano accusato affaticamenti ed acciacchi vari, non presentando alcuna defezione per l'incontro di oggi. Dunque ranghi pieni ed una formazione verosimilmente molto vicina a quella schierata a Baku due settimane fa e quindi un 4-3-3 con questi uomini: Bezotosny; Dashdemirov, Stankovic, Vernydub, Abbasov; Meza, Sadiqov, Pereyra; Zenjov, Antonov, Dodò. Il reparto offensivo è molto competente e, come abbiamo imparato sulla nostra pelle, sono capaci di far partite dei contropiedi molto incisivi con i quali creano pericoli agli avversari. Dodò è l'uomo da tener d'occhio ma ovviamente attenzioni anche verso l'argentino Facundo Pereyra, un po' in ombra all'andata, ed il nazionale estone Zenjov.