domenica 14 agosto 2016

Una nuova estate con Tuchel

In un nostro post di fine stagione abbiamo avuto la presunzione di predire le mosse di mercato del Borussia Dortmund, indicando in percentuale chi potesse rimanere in squadra e con quale ruolo e chi magari potesse andar via, in quanto non era stato trovato un ruolo ed una mansione per lui nella stagione appena conclusa. Ca va sans dire, siamo stati abbastanza bravi ma dobbiamo ammettere di aver cannato completamente la previsione su Henrikh Mkhitaryan, che domani giocherà la sua prima partita di English Premier League con la maglia del Manchester United, in quella che viene registrata come la cessione più onerosa nella storia del club.



Un'altra cosa, che in realtà non era inclusa nel post di fine stagione, di cui per onestà confessiamo di essere abbastanza sorpresi è la quantità di acquisti fatti: la rosa è veramente ampia ma scopriremo come, probabilmente, una cessione non sia ancora stata rimpiazzata nominalmente. Ad ogni modo, abbiamo sottovalutato come questa fosse la prima vera stagione di Thomas Tuchel: non perché non abbia iniziato dal precampionato anche l'anno scorso, quanto perché con i tanti impegni di Europa League, mischiare la rosa nel periodo di luglio era decisamente rischioso e dunque si è deciso di proseguire con la squadra presente, tant'è vero che l'acquisto di maggior spessore nella scorsa campagna estiva sia stato Gonzalo Castro, visto che non potevamo ancora comprendere quanto forte fosse Julian Weigl. In questa nuova stagione, preso il controllo della situazione e compreso il quadro della rosa a disposizione, ha potuto fare una vera e propria lista della spesa, approfittando anche del fatto che la Bundesliga inizia con particolare ritardo, ultimo dei 5 maggior campionati europei a debuttare, il 26 agosto.

E dunque sono arrivati Andre Schurrle, Marc Bartra, Sebastian Rode, Raphael Guerreiro. E' tornato Mario Gotze. Sono stati presi anche calciatori di prospettiva, voluti più dal club che dal tecnico come Mikel Merino, Ousmane Dembele e Emre Mor, ragazzi che ringiovaniscono la rosa e, seppur non troveranno tanto spazio, cominceranno ad allenarsi con calciatori di alto livello ed un tecnico di altissimo livello. Tuchel sta modellando la sua squadra come vuole ma si sa, in campo ci vanno i calciatori e se da un mese all'altro perdi Mats Hummels, Ilkay Gundogan e Henrikh Mkhitaryan, le possibilità di migliorare una già ottima campagna 2015/2016 non sono molte, ma sappiamo che questo sia un progetto a lungo termine che dovrebbe proiettarci, nella migliore delle ipotesi, ad essere una delle prime otto squadre in Europa in maniera costante.

In questo precampionato, Tuchel ha sicuramente mostrato qualche nuovo concetto ma ha sperimentato meno di quanto pensassimo. Ad ogni modo, vi presentiamo alcune delle possibili novità per la prossima stagione.



Marc Bartra e la difesa a tre
Quando nel mese di giugno la squadra ha annunciato l'acquisto di Marc Bartra per una cifra superiore ai 10M di Euro, più di qualcuno ha storto il naso. Il catalano non è certo un calciatore di primo piano, non è giovanissimo anche se ha il prime davanti a se e, considerato questo, la spesa è sembrata eccessiva. Se poi consideriamo che in teoria lui sarebbe il sostituto di Mats Hummels, difficile innescare fantasie piacevoli per i fan. Innanzitutto una precisazione: Bartra non è il sostituto di Hummels. Forse dal punto di vista nominale, ma tatticamente non è così. Innanzitutto lo spagnolo è abituato a giocare nel centro-destra di uno schieramento difensivo, tanto che alle volte è stato adattato da Luis Enrique anche come terzino destro, mentre Hummels come sappiamo giocava nel centro-sinistra. In più, Bartra è un calciatore più atletico di Mats e quindi può essere anche più utile nel coprire lo spazio tra l'area ed il centrocampo in caso di contropiede subito. Vien da se che Hummels ha altre qualità di cui non dispone Bartra, come l'abilità nel gioco aereo o la visione di gioco. Tuttavia, una cosa li accomuna ed è la tecnica individuale.

Siamo convinti che molte delle azioni del BVB partiranno dal piede di Bartra, così come tutte le azioni offensive nella scorsa stagione partivano da Mats Hummels. Questo ci porta a pensare che l'ex Barcellona sarà titolare della squadra, ma sarà così sin dall'inizio?

Veniamo dunque al punto del discorso. Un investimento di quel tipo, con un pedigree di quel tipo, non viene a Dortmund per fare la riserva, per cui è possibile che Tuchel lo schieri sin da oggi, nella Superpokal contro il Bayern. Visto il suo livello di gioco come difensore, tuttavia potrebbe essere rischioso inserirlo al centro di una difesa a quattro contro attacchi vivaci come quelli della Bundesliga. Ecco dunque che ad inizio campionato potremmo rivedere una difesa a tre, cosa non nuova al BVB di Tuchel visto che per buona parte del girone di ritorno questa disposizione tattica, almeno in fase difensiva, si era già vista. Per cui un trio difensivo con Bartra-Sokratis-Bender sembra poter essere la soluzione difensiva per le prime settimane di campionato e scommettiamo che la rivedremo nel corso della stagione, soprattutto contro squadre di maggior livello. Non accadrà stasera in Superpokal, viste le assenze di Ginter e Bender che sono impegnati con la Germania Olimpica, ma è chiaro che il futuro di Bartra in giallonero dipenderà dalla sua adattabilità ad ogni disposizione difensiva.

Troppi trequartisti?
Dunque, ricapitoliamo. E' andato via Mkhitaryan, Kuba non è tornato dal prestito. Però ci sono Reus, Pulisic, Kagawa. E sono arrivati Schurrle, Gotze, Dembele e Mor. Sono in sette per pochi posti. Chiaramente ci sarà tanta rotazione visti gli impegni in Champions League ma sarà bravo Tuchel a gestire tutto questo ben di Dio?

Indubbiamente ci sono giocatori di ogni capacità e caratteristica, quindi Tuchel può decidere di selezionare i propri titolari in base a come si giochi: con il 4-3-3 Dembelé e Mor potrebbero essere i più adatti mentre con un 4-2-3-1 potrebbe essere richiesta la presenza di Schurrle e Gotze. Sta di fatto che alcuni giocatori giocheranno più partite e c'è il rischio che qualcuno cada nel dimenticatoio. E' anche vero che Tuchel ha provato di tutto, anche questo:



Vien da se che con un 3-2-4-1 c'è spazio per tutti, ma sembra essere una soluzione più per i finali di partita che da schierare con continuità e sin da inizio match. Dunque la gestione del playing time resta una questione delicata, per non avere nessun giocatore scontento nel proseguimento di stagione, per quanto avere tanti calciatori di livello non è mai un problema. Un'altra soluzione potrebbe anche essere quella di provare qualche adattamento, cosa che ci porta al nostro prossimo punto...

Mario Gotze e il ruolo di regista
...perché come abbiamo detto ad inizio post, c'è un giocatore che non è stato realmente sostituito. Stiamo parlando di Ilkay Gundogan, che nonostante un infortunio al ginocchio ancora non guarito ha
ottenuto l'interesse da parte del Manchester City, che lo ha acquistato per una cifra di circa 25M. Inutile dire quanto fosse importante Illy per il nostro gioco e per qualsiasi intelaiatura tattica che preveda un corposo possesso palla ed è chiaro che giocatori forti come lui, nel ruolo di regista, ce ne sono pochi e chi li ha se li tiene ben stretti. Il BVB di fatti non ha acquistato calciatori nel ruolo: Sebastian Rode è più una mezzala che altro, così come lo è Gonzalo Castro, che però la scorsa stagione ha giocato nel ruolo quando Gundogan era assente. Nuri Sahin in passato è stato un regista ma l'evoluzione della sua carriera lo ha portato ad essere più un mediano per cui in questa stagione sarà la riserva di Julian Weigl e difficilmente giocherà da playmaker. Restano due soluzioni: Castro, oppure Mario Gotze.

Sì, lo sappiamo, Gotze è un calciatore offensivo, può giocare da ala, o anche da finto centravanti. Però è uno dei pochi che abbia una discreta visione di gioco e che sappia creare spazi per i compagni, per cui ha le caratteristiche per poter giocare venti metri più dietro e può essere provato da regista. Un esperimento che riuscirà? Non è detto, ma la cosa principale è aver trovato il consenso di Gotze, che ha anzi detto di gradire un suo impiego in posizioni centrali, da regista o fantasista. Un Gotze che è tornato a Dortmund con la massima umiltà, per poter riconquistare i suoi tifosi ed un certo status nel calcio mondiale. Non sorprendiamoci dunque di vederlo come nuovo regista della squadra.

Due terzini sinistri per un posto... o forse no
Uno dei punti cardine del lavoro tattico di Thomas Tuchel è la flessibilità. Teorizza ed usa schieramenti flessibili, vuole giocatori flessibili, prova a rendere flessibili altri giocatori che in carriera non lo sono stati.

Ad esempio, arriva a Dortmund e trova Marcel Schmelzer, un calciatore che nella sua carriera ha sempre fatto il terzino sinistro. Bene, continui a fare quello, ma nel frattempo proviamolo a schierare da centrale di difesa se, in situazioni di emergenza, dovessi spostarlo lì. L'ha fatto in allenamento, poi in realtà in partita quest'evenienza è occorsa una volta in stagione, ma è tutto lavoro che aiuta ad una crescita del ragazzo che, per quanto sia e resti un terzino, può giocare anche da centrale in una difesa a tre se necessario, ed abbiamo visto che la difesa a tre potrebbe essere riutilizzata spesso nella stagione che sta per iniziare. Vien da se che comunque Marcel Schmelzer sia il terzino sinistro titolare della squadra. E allora perché spendere 12M per un altro terzino sinistro come Raphael Guerreiro?

La risposta è semplice, perché a determinati prezzi certi giocatori vanno presi e Guerreiro è un calciatore di talento, giovane, futuribile e versatile. Appunto. Non è un semplice terzino sinistro ma un calciatore che può, per esempio, giocare anche da ala sinistra. Oppure, e lo abbiamo scoperto in questo precampionato, da mezz'ala. Nell'amichevole contro il Sunderland, Tuchel ha schierato il francoportoghese come centrocampista d'inserimento, risultando decisamente pronto alle richieste del tecnico. Per cui non preoccupiamoci di avere due terzini sinistri tra i migliori al mondo quando c'è un solo ruolo da terzino sinistro, perché per i giocatori di talento e versatili un posto lo si trova sempre. E Guerreiro e Schmelzer sono, o sono diventati, giocatori flssibili.

Questo è quanto con le principali novità estive in casa BVB, stasera avremo un primo riscontro con la Deutsche Superpokal. Non sarà una partita semplice, non siamo favoriti, ma dovremmo giocarcela.