Sono passati due mesi nel 2015. Il BVB ha vinto tre partite di fila in campionato e nonostante tutto è ancora a tre punti dalla zona retrocessione, però almeno lo stato di forma è buono, non si sta infortunando nessuno (ammalando sì, ci arriviamo dopo) ed altri calciatori stanno rientrando dai loro acciacchi. Ed ora arriva la Champions League, impegno che forse passa in secondo piano vista la situazione in terra tedesca ma che comunque va onorato nel miglior modo possibile.
Avversario? La Juventus. Toh, chi si rivede. E' da un po' che queste due squadre non si affrontano, in effetti. Nello scorso decennio, il BVB ha avuto problemi economici, la Juventus ha avuto problemi di altro genere, e quindi le due squadre presenziavano in Europa in maniera discontinua, sfavorendo un incontro competitivo. Tuttavia, questa sfida negli anni '90 era praticamente un appuntamento fisso ed ha deciso anche dei trofei continentali. Nel 1993 la Juventus di Trapattoni vinse una Coppa UEFA dominando nella doppia sfida i gialloneri di Hitzfeld. Il BVB si prese una discreta rivincita quattro anni dopo, vincendo la Champions League del 1997 con il gol di Lars Ricken che vive nella memoria di ogni tifoso di lunga data.
Nel mezzo, altre sfide europee di alto livello tra queste due compagini, prima della già citata pausa. Oggi, nel 2015, entrambe le squadre sono nella seconda fascia di merito europeo anche se vivono momenti opposti in campionato, con il Borussia Dortmund che potrebbe avere esperienza di un paradosso, ovvero quello di essere una delle prime 8 in Europa ma non esserlo in Germania, qualora l'esito del doppio confronto in questi ottavi di finale fosse favorevole.
Che sia un ottavo percepito diversamente rispetto alle scorse stagioni, è reso ben chiaro dalle parole di Jurgen Klopp nella conferenza stampa di ieri, in cui ha detto che oggi si pensa alla Champions League, ma da domani la testa sarà di nuovo sulla lotta salvezza. Dalle sue parole si nota una velata indifferenza, quasi pessimismo verso la sfida contro i bianconeri, alla domanda relativa alle possibilità del BVB di passaggio del turno ha risposto: "beh, è il gioco del calcio, quindi abbiamo una possibilità". Non la risposta di chi si proclama favorito, né la risposta di chi sembra dare molto peso alla Champions League in un momento difficile della stagione.
Due giocatori che invece sentono quest'incontro più degli altri sono sicuramente Ciro Immobile e Pierre Aubameyang. Ciro, prodotto del vivaio della Juve, lasciato andar via senza troppa voglia di essere trattenuto dalla dirigenza juventina, deve ancora far rumore da quando veste la casacca giallonera anche se l'impegno non è mai mancato e siamo sicuri che pagherebbe oro per avere la chance di segnare un gol alla sua vecchia squadra. Difficile che possa capitare, visto che allo stato attuale delle cose, Immobile è chiuso in attacco dal momento di forma invidiabile di Pierre Aubameyang, uno scarto del calcio italiano, mandato in prestito più e più volte dal Milan nella speranza che qualcuno se lo pigliasse. Ha trovato notorietà in Francia ed ora, al Borussia Dortmund, vuole imporsi a livello europeo, magari contro una squadra del campionato che non ha mai potuto fare suo.
Non sarà la partita di Kevin Kampl, invece, che è stato colpito da un virus intestinale alla vigilia del match e non figurerà nemmeno in panchina. Peccato perché la sua corsa avrebbe potuto mettere in difficoltà il centrocampo elegante ma relativamente atletico della Juventus. Al suo posto molto probabilmente Kuba, che ritornerà nella formazione titolare, la quale dovrebbe essere come segue: Weidenfeller; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Bender, Gundogan; Blaszczykowski, Kagawa, Reus; Aubameyang. Bender sarebbe al rientro, e gradiremmo vederlo su Pogba, ma è anche possibile che venga confermato Sahin in coppia con Gundogan.
Per quel che riguarda la Juve, varie possibilità tattiche con Allegri che potrebbe rispolverare anche la difesa a 3, per tenere due tornanti più larghi a contenere le due ali del BVB. Più probabile comunque l'impiego del 4-4-2, come segue: Buffon; Lichtsteiner, Chiellini, Bonucci, Padoin; Pirlo, Marchisio, Pogba, Vidal; Tevez, Morata. Diverse opzioni a difesa sulla sinistra, anche se probabilmente meno affidabili, come Ogbonna e De Ceglie, mentre in attacco Morata dovrebbe essere preferito a Llorente.
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