Klopp catechizza il suo successore. |
Nella mattinata di domenica è giunta in maniera ufficiale la notizia che Thomas Tuchel sarà il prossimo allenatore del Borussia Dortmund. Non è certamente una notizia che giunge con veemente sorpresa dato che Aki Watzke aveva già detto, durante la conferenza stampa di addio di Jurgen Klopp, che il nome del nuovo allenatore sarebbe stato svelato a breve. Tuchel firma un contratto fino al 2018 e verrà presentato al termine di questa stagione. A tal proposito, il Borussia Dortmund ha anche affermato che non risponderà a nessuna domanda riguardante Tuchel finché quest'annata non sarà finita, per rispetto nei confronti di Jurgen Klopp, che resta l'attuale allenatore, e di questo gruppo che è stato scelto proprio da Klopp.
Ecco, magari il nome è conosciuto dai più, anche perché era stato già indicato da molti come probabile successore ma qualcuno sicuramente si chiederà: chi è Thomas Tuchel? Proviamo a rispondere a questa domanda.
Thomas Tuchel con la casacca dell'Ulm. |
La prima scelta non è propriamente volta al mondo calcistico, dato che comincia a seguire dei corsi di economia aziendale. Gli manca però il profumo dell'erba, vivere una vita calcistica. Non può più giocare ovviamente ed allora prova ad allenare e trasmettere le proprie idee. Nel 2000, ventisettenne, Tuchel resta nel Baden-Wurttenberg chiamato dallo Stoccarda ad allenare la propria squadra U19. Cinque anni, dalle sue mani escono fuori giocatori come Sami Khedira, Alexander Hleb, Andreas Beck, Adam Szalai, Sven Ulreich ed altri ancora. Si fa un nome nell'ambiente, l'Augsburg lo rivuole, tuttavia non per allenare quanto per coordinare il suo settore giovanile. Altri tre anni, poi torna a sedere su una panchina.
Il Mainz, nell'estate del 2008, si trova a dover affrontare l'addio del loro allenatore con il quale erano giunti per la prima volta in Bundesliga ed in una Coppa Europea. Lo conoscete, è Jurgen Klopp. Che in quella estate passa al Borussia Dortmund. Tuchel porta con se dei dubbi, non ha mai allenato una squadra senior, solo selezioni giovanili, il Mainz non gli vuole dare subito la patata bollente. Viene parcheggiato per un anno alla guida della seconda squadra mentre Jorn Andersen gli scalda la panchina, poi nell'estate del 2009 sale di gradi e diventa allenatore della prima squadra.
Tuchel si mette subito in mostra per il suo gioco fatto di pressing sin dalle prime linee e poi per la grande cura del possesso palla. Non solo per questo, è un grande urlatore in panchina ed ha un carisma che tra gli allenatori del campionato tedesco si vede in pochi altri nomi. Il Mainz diventa una realtà, nella prima stagione centra una top 10 poco pronosticabile. Nella stagione successiva, esagera: debutta con una vittoria contro lo Stoccarda, poi ne segna quattro a Wolfsburg. E vince, vince. Il 25 settembre, Allianz Arena, Bayern Monaco. Niente paura, altra vittoria. Alla fine saranno sette vittorie consecutive ad iniziare la stagione, record eguagliato in Bundesliga. La squadra ha un nucleo giovane ed il talento di Lewis Holtby ispira la concretezza di Andre Schurrle, entrambi meno che ventenni. Il Mainz arriva a fine anno al quinto posto, miglior piazzamento di ogni epoca e si qualifica per l'Europa League. Porterà la sua squadra in Europa anche nel 2013/2014, con un settimo posto finale. Deciderà tuttavia che sia giunta l'ora di togliere il disturbo e guardare avanti. Un anno sabbatico, in attesa di ritornare in panchina con la squadra giusta. Ed arrivano subito le chiamate. Bayer Leveruksen, no. Schalke 04, no. Red Bull Lipsia, quella sì che sarebbe una sfida interessante. No. In ultimo, lo vuole l'Amburgo e le parti sembrano anche poter trovare un accordo, ma alla fine Tuchel rifiuta. Chissà che non fosse arrivata un'ultima chiamata, quella di Hans-Joachim Watzke, magari già informato da Klopp sulla sua decisione. Il BVB è l'occasione di ripetere un ciclo, proprio come al Mainz, seguendo le orme dell'allenatore più simile a lui. Lui alla fine dice sì al Borussia Dortmund e ad un progetto che ha avuto un anno di stallo ma che vuole continuare a crescere, sotto le sue idee.
Thomas Tuchel apprezza molto uno stile di calcio aggressivo, fatto di pressing e tanta corsa. Per questo ha sviluppato molto le sue competenze nelle fasi di allenamento settimanale e per questo sceglie personale con buone doti di atletismo, magari anche giovane ed il commitment ad Holtby e Schurrle nel suo anno migliore ne è un esempio. Ha una certa tendenza ad adattare il suo stile di gioco alla rosa a disposizione ma in genere tende ad utilizzare un 4-4-2 a rombo. Con la squadra attuale, Bender sarebbe il mediano e Sahin-Gundogan le due mezzeali. Reus il chiaro trequartista con Aubameyang ed una punta di peso (Ramos, del roster attuale). Ovviamente alcune cose cambieranno, con il cambio di allenatore ci saranno più partenze e più arrivi rispetto alle recenti estati per cui è anche difficile fare determinate previsioni. Sarà tuttavia interessante capire chi potrà arrivare: Tuchel potrebbe sfruttare la sua esperienza al Mainz per convincere un paio dei suoi ex giocatori, Johannes Geis e Loris Karius, che sembrano pronti per un salto di qualità. Fantacalcio per adesso, ma non sarebbe sorprendente.
Sta di fatto che il futuro porta tante curiosità in casa Borussia Dortmund. La scelta di Thomas Tuchel sembra essere logica, ma nessuna scelta si rivela corretta prima del verdetto del campo. Staremo a vedere, in ogni caso lo inciteremo come abbiamo fatto con tutti gli allenatori ed i giocatori passati per Dortmund.
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