Il ritorno alla vittoria, senza autogol da centrocampo. Giocando un calcio propositivo, senza rischiare. E' stato il ritorno di quella filastrocca che fa "Piszczek-Hummels-Subotic-Schmelzer", il ritorno di un talento che le filastrocche le fa coi piedi. Il BVB dopo domenica doveva essere smantellato nel mercato di gennaio e Klopp mandato via, magari col successo di stasera c'è chi ritratterà.
Un leitmotiv dell'inizio di stagione da parte di Klopp era il cambio di formazione, che aveva recentemente placato utilizzando lo stesso modulo, con gli stessi calciatori. Questa sera l'undici titolare cambia di nuovo in maniera radicale, con i quattro difensori titolari finalmente titolari insieme per la prima volta dalla finale di Champions League 2012/2013. E poi Gundogan da regista, con Kehl e Bender da guardie del corpo. Un centravanti, finalmente, nella figura di Adrian Ramos con Aubameyang spostato di nuovo all'esterno d'attacco sulla stessa linea di Mkhitaryan. Ma, soprattutto, Mitchell Langerak titolare: il portiere australiano di solito sostituiva Weidenfeller in caso di infortuni o squalifiche per quest'ultimo. Questa sera Roman era disponibile, a posto fisicamente, ma Klopp ha deciso di schierare Mitch. Che sia stata la serata di un passaggio di testimone? Lo capiremo probabilmente dalla prossima partita, ma nel frattempo la notizia fa abbastanza scalpore. Ed è con queste domande che ci si approccia ad uno dei match più importanti della stagione.
La partita inizia con un BVB subito propositivo, con molto possesso offensivo ed un tiro in porta tentato da Schmelzer. In realtà però poco accade nei primi 10 minuti, pur non essendo un inizio di match noiosissimo. Bisogna aspettare dopo il quarto d'ora per rendere le cose più interessanti, e le cose sono davvero interessanti: bella combinazione sulla fascia destra, la palla arriva ad Aubameyang che mette in mezzo. Baumann non riesce a deviare, da dietro spunta Ilkay Gundogan. Chi? ILKAY GUNDOGAN! Che segna di testa, e porta in vantaggio il BVB. Primo gol in campionato da un Greuther Furth-BVB finito 1-6, con Mourinho in tribuna, dell'aprile 2013. Poi nel mezzo il gol nella finale di Champions League, quello nella Superpokal del 2013 ed un gol in nazionale, nel giorno in cui si fece male alla schiena. E' il segno del ritorno del giocatore più forte del BVB? Solo il tempo potrà dirlo, ma questo gol è di un'importanza indescrivibile.
Bisogna dire che poco succede nel proseguimento del primo tempo, tra discrete prestazioni difensive ed un gioco generalmente spezzettato a causa dei molti fischi emessi dall'arbitro Zwayer. Non è una partita cattivissima, ma ci sono anche diverse ammonizioni come quelle a Kehl e Ramos. L'unica vera occasione da gol per l'Hoffenheim arriva al 36° con Schipplock, che però conclude fuori concedendo l'unico brivido del primo tempo ai tifosi del BVB, che però vedono la propria squadra chiudere in vantaggio il primo tempo per 1-0.
Markus Gisdol prova a cambiare qualcosa tra i due tempi inserendo il francese Modeste come centravanti al posto di Sven Schipplock, che effettivamente poco ha fatto nel primo tempo. Questo cambio però nulla c'entra con la clamorosa occasione avuta dall'Hoffenheim in apertura di ripresa, con un calcio di punizione dal limite che solo un intervento eccezionale di Hummels riesce a fermare, visto che la parabola di Rudy sarebbe entrata alle spalle di un impotente Langerak. E' un secondo tempo più brillante del primo, con il BVB che attacca a sua volta alla ricerca di un raddoppio forse rassicurante. Il raddoppio arriverebbe pure, ancora di testa con Aubameyang, ma il guardalinee sbandiera una posizione di fuorigioco del gabonese che in realtà non c'è, e non è nemmeno un episodio al limite. Cose che capitano, ci mancherebbe. La squadra di Klopp comunque attacca abbastanza continuamente e con Gundogan arriva di nuovo al tiro al 60° minuto, e poi con Aubameyang al 61° ed infine con Hummels al 63°, tutte occasioni limpide che però non vengono concretizzate.
La partita prende una piega abbastanza chiara, il BVB fa il gioco e l'Hoffenheim pensa a non prenderne di più. Allora nei biancoblu entra un giocatore offensivo come Elyonoussi al posto di Rudy, mentre Klopp non ha provveduto ad alcuna sostituzione fino a pochi minuti dalla fine, quando all 82mo inserisce Grosskreutz al posto di Ramos. Ed iniziano dieci minuti di pathos totale per il BVB, che dapprima rischia di concedere un rigore su un intervento sgraziato di Subotic, sul quale Zwayer lascia correre, poi subisce una punizione di Salihovic che va alta. Nel recupero entrano Ginter al posto di Gundogan e Immobile al posto di Aubameyang. L'ultima occasione è per l'Hoffenheim ma la punizione di Salihovic non trova compagni a colpire di testa. Finisce dunque così, 1-0, ed il BVB è di nuovo fuori dalla zona retrocessione. Almeno per le prossime 18 ore.
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