mercoledì 11 novembre 2015

E se Kagawa avesse segnato?



Nell'ultimo successo stagionale, uno dei più belli dal punto di vista prettamente sportivo ed il più bello dal punto di vista emotivo, ancora una volta si è messo in luce in positivo Matthias Ginter che con un assist ed un goal è stato assolutamente uno degli elementi decisivi della partita, terminata 3-2. Un Matthias Ginter che di nuovo si fa notare per doti offensive ma la cui prestazione difensiva va a sua volta sottolineata, capace di limitare un giocatore come Max Meyer e andando in difficoltà solo nel finale, contro un elemento più fresco di lui quale Eric Maxim Choupo-Moting, subentrato a Meyer nella ripresa.

Con i suoi ventun'anni, Ginter ha ancora margine per migliorare molto e può diventare uno dei migliori terzini destri al Mondo, visto che già ora non ne ha molti davanti a sé in Bundesliga. Nella fase offensiva del gioco ha dimostrato di poter essere molto utile nel sistema di Tuchel, facendosi trovare pronto sulla fascia destra e sfruttando la sua buona tecnica per creare superiorità e produrre cross di valore, come quello che ha portato un giocatore di bassa statura come Shinji Kagawa a realizzare il gol dell'1-0 domenica.

Tuttavia Matthias Ginter non (ancora) è così forte come vi dicono ed ha alcune cose da migliorare, soprattutto in difesa dove non mancano i tentennamenti e viene in mente subito il gol subito contro il Krasnodar, con un'azione offensiva dei russi che si sviluppa proprio su quella fascia. I miglioramenti comunque stanno arrivando anche quando sono gli altri ad attaccare ed il Derby ne è un'altra dimostrazione, come già detto. Il punto è che lui stia ancora imparando i movimenti difensivi della posizione, perché sapete? Matthias Ginter non sarebbe, in teoria, un terzino destro. Non lo era all'inizio dell'anno e non lo è mai stato in carriera. Difensore centrale sì, mediano anche, schierato da Klopp in entrambi i ruoli e anche da Tuchel per qualche spezzone di partite, soprattutto a centrocampo. Al Friburgo giocava pure abbastanza avanzato a centrocampo, come nella partita di debutto in Bundesliga quando a 18 anni e due giorni realizzò un gol vittoria contro l'Augsburg. Però non è mai stato un terzino.

Lo spunto per questo post arriva da un tweet del nostro amico Diego Errichetti:


Partiamo dal presupposto che criticare Klopp per non aver mai schierato Ginter da terzino è abbastanza ingiusto, ma dubitiamo che fosse questo l'intento di Diego. La cosa da far notare è che nemmeno Tuchel volesse schierare Ginter da terzino. Non gli passava nemmeno per l'anticamera del cervello.

Voi ricordate allora come ci sia finito Matze su quella fascia?

20 agosto, è un giovedì. Un giovedì di coppa, perché il BVB è impegnato nell'ultimo turno preliminare di Europa League contro i norvegesi dell'Odds Ballklub. Una partita facile, dicevano, ma non erano pochi i problemi fisici. Soprattutto sulla fascia destra: Lukas Piszczek è infortunato, quindi tocca a Erik Durm. Nein! Si fa male anche lui (e da quell'infiammazione al ginocchio è tornato ad allenarsi solo oggi).

Chi gioca da terzino destro? Gonzalo Castro ovviamente, che in carriera aveva già coperto quel ruolo ed anzi era arrivato alla nazionale facendo il terzino. Al centro della difesa: Matthias Ginter, con Mats Hummels. Tutto normale, verrebbe da dire. Certo, l'inizio non è il più incoraggiante. Calcio d'inizio, il tempo di capire dove siamo che l'Odd passa in vantaggio. Azione sul lato di Castro, cross di Zekhnini e Samuelsen segna di testa, confezionando un'azione che il BVB poi riprodurrà più e più volte in questa stagione. L'Odd domina sul lato di Castro, che in realtà sarebbe anche il lato di Ginter, schierato al posto di Papastathopoulos come "centrale di destra": il BVB comunque si butta in attacco per pareggiare ma al 22° minuto si trova sotto già 3-0. Con un minimo risveglio si va all'intervallo sul 3-1 ma Tuchel deve fare qualcosa per arginare le offensive norvegesi e nel contempo non perdere nulla in attacco, perché ci sarebbe pur sempre da rimontare uno svantaggio di due gol.

Ad inizio stagione il BVB giocava molto sul lato sinistro del campo, che occupava con tanti uomini per poi isolare il terzino destro, che nell'immaginario di Tuchel sarebbe dovuto essere Piszczek oppure Castro in quella serata, che poi avrebbe dovuto: a) andare verso la porta se estremamente solo (vedere il gol dello 0-1 ad Ingolstadt, proprio di Ginter) b) rimetterla al centro per favorire i tagli dei giocatori offensivi (e ci sarebbe una decina di esempi a riguardo). In questa partita però serve Papastathopoulos, che deve bloccare i contropiedi veloci dell'Odd, ma chi togliere? Castro e Ginter sono stati i peggiori in campo, uno dei due deve uscire.

Esce Castro. Tuchel dirà a fine partita che l'abilità aerea di Ginter è stato il fattore per cui sia stato lasciato in campo, proprio perché l'overloading per isolare il terzino destro avrebbe prima o poi potuto prevedere anche un cross, che lui poteva gestire meglio di Gonzo. Senza farla lunga, il BVB rimonta e vince 3-4 prima di schiantare gli avversari al ritorno, al Westfalenstadion con un perentorio 7-2. Ginter gioca bene e si guadagna la fiducia di Tuchel nel breve termine come terzino destro. Al debutto in Bundesliga resta in panchina ma alla seconda giornata, la partita già citata di Ingolstadt, è titolare e aprirà le marcature nello 0-4 finale. Da lì in poi, un continuo crescendo.

Ma restiamo in Norvegia. Dopo il gol di Samuelsen, appena dopo, il BVB attacca e va vicino al gol, con questa azione:



Traversa, che sfortuna. Oppure, "che fortuna"?

Il titolo del post ora vi è chiaro, immagino. Cosa sarebbe successo se Kagawa avesse segnato subito l'1-1? Proviamo ad immaginare:
- con il punteggio di 1-1, il BVB non ha bisogno di attaccare a spron battuto e mantiene la calma, senza affrettare conclusioni e senza lasciare il lato difensivo scoperto. Riesce ad imporre subito la sua rete di passaggi e vince la partita per 3-1 in Norvegia e con annesso successo casalingo al ritorno la squadra riesce comunque ad accedere ai gironi di Europa League.
- tuttavia, senza scorgere alcuna avvisaglia realmente negativa, Tuchel conferma Gonzalo Castro come backup di Lukasz Piszczek, lasciando Ginter come quarta opzione difensiva dietro ai due titolari e Subotic. Il BVB riesce a vincere le prime due partite di campionato abbastanza agilmente contro un Gladbach disastrato e il neopromosso Ingolstadt, ma Castro dimostra difficoltà difensive.
- nel debutto ai gironi, Castro è titolare contro il Krasnodar. I russi vanno in vantaggio ed il BVB riesce solo a malapena a pareggiare, con Castro utile alla manovra offensiva ma inabile a colpire di testa sui cross dalla sinistra. Tuchel si accorge che l'ex Leverkusen è in difficoltà nel suo vecchio ruolo e decide di dare molto più playing time a Lukasz Piszczek.
- il polacco, complice una forma fisica non più ottimale ed il passare degli anni, non è più il terzino ammirato dal 2009 al 2013 e fatica a fare la differenza, sia in attacco che in difesa, pur ottenendo un rendimento più che discreto nel complesso. Tuttavia, la squadra subisce qualche passo falso: ad Hannover arriva un deludente pareggio, seguito dalle sconfitte contro Hoffenheim e Bayern Monaco. Il BVB è terzo in classifica, nel gruppo con Wolfsburg, Schalke e Bayer Leverkusen.
- in Europa arrivano due successi contro il Qabala, ma otto punti in classifica non danno la certezza matematica della qualificazione, dunque si dovrà andare in Russia per la trasferta contro il Krasnodar giocando con i titolari, con conseguenze sulla forma dei giocatori in campionato.
- il giorno del derby, il BVB gioca bene, Piszczek è ben coinvolto ma, pur riuscendo a limitare Meyer, non riesce ad affondare sulla fascia per mancanza di dinamismo. Il BVB deve dunque spostarsi sulla fascia sinistra dove però un ottimo Junior Caicara (che nella realtà è stato forse il migliore dello Schalke con Sané) limita i danni. Lo Schalke punisce comunque in contropiede ed il Revierderby viene pareggiato, lasciando un po' di amaro in bocca ai tifosi e qualche dubbio ai giocatori sul livello complessivo del gioco di Tuchel.
- Matthias Ginter, nel frattempo, è stato promosso a jolly di difesa e centrocampo, sostituendo alle volte Sokratis, altre volte Weigl o Gundogan nei match di coppa. Tuttavia l'impiego del giovane calciatore è simile nel minutaggio rispetto a quello della scorsa stagione quindi il ragazzo riflette sul futuro della propria carriera e chiede alla società di essere ceduto, almeno in prestito, per rialzare le proprie quotazioni sul mercato.

Certo, è immaginazione, non sappiamo come sarebbero andate davvero le cose. Sarebbe potuto essere molto peggio o magari Castro avrebbe interpretato il ruolo meglio di Ginter riadattandosi in difesa e risolvendo le difficoltà del BVB nel concedere fin troppi gol per essere un top club europeo. Oppure, semplicemente, il tutto si sarebbe compensato e le cose sarebbero proprio così come sono adesso. Non sappiamo, la nostra simulazione però ci sembra abbastanza realistica in fin dei conti.

Ed è incredibile pensare come un evento casuale possa cambiare la stagione di una squadra perché, con tutta l'ammirazione che possiamo avere per Tuchel, quella fu una casualità. Non si può parlare di una sua intuizione nello spostare Ginter da terzino destro perché, altrimenti, lo avrebbe fatto già da inizio partita. Fu un esperimento temporaneo, Ginter in quella zona del campo serviva più per tagliare in area e prendere di testa i cross che venivano dalla sinistra e non per altro, in una partita in cui il BVB non si aspettava di dover rimontare da 3-0. Ma funzionò e l'allenatore ha voluto rivedere Matze a destra anche in virtù della scarsa profondità nel ruolo visto l'infortunio di Durm.

Una cosa è certa: ci vuole talento ed applicazione in allenamento per imparare in fretta ed a stagione in corso una nuova posizione. Ginter ha talento ma ha soprattutto voglia di imparare e sta imparando, come si vede. Adesso è un terzino destro, il BVB ha scoperto una gemma quasi dal nulla e potrà pensare al dopo-Piszczek con più serenità. Matthias Ginter è il nostro terzino destro del futuro.

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