Si doveva vince e si è vinto. Sembrava poter essere una partita facile, alla fine della fiera così è stato ma se non c'è qualche attimo di spavento in ogni match non sarebbe il BVB. Adesso il distacco dalle altre è veramente interessante, nella speranza di non perdere tutto nel girone di ritorno.
L'inizio del BVB è molto promettente: nei primi cinque minuti battuti quattro angoli e due tiri in porta vengono scoccati da Gundogan prima e da Reus poi. Forse spingendo troppo, tanto che si trova scoperta dopo un altro angolo battuto. Hradecky dal rinvio trova subito Seferovic che serve Alex Meier, il quale dai 25 metri fa partire un tiro verso l'angolino che batte Burki per il precoce e molto sorprendente vantaggio dell'Eintracht.
Il BVB non ha bisogno di una reazione, ha impresso il suo gioco sin dal primo secondo e continua così: Aubameyang va al gol ma un fuorigioco fischiato a Mkhitaryan annulla tutto. Tuttavia non si riesce a pungere con una difesa centrale ospite che sorprende per reattività e valore tattico, considerando che fosse rimaneggiata e senza alchimia non avendo Abraham e Kinsombi mai giocato insieme. L'Eintracht si fa vedere anche dalle parti di Burki, in maniera timida con Djakpa che prova un'altra conclusione da lontano, parata dal portiere svizzero. Il momento difficile del BVB termina momentaneamente al 23° quando Hummels gioca un passaggio filtrante notevole che pesca Aubameyang in profondità, il cross basso al centro trova Henrikh Mkhitaryan che realizza a porta vuota il gol del meritato pareggio.
Il BVB acquisisce nuovo coraggio e continua a portare grande pressing all'Eintracht nella speranza di rubare palla nella metà campo offensiva e produrre nuovi contropiedi. Di contropiede vive anche l'Eintracht che per mancanze tecniche non riesce ad organizzare azioni pericolose in altro modo. Il BVB va in rete per la terza volta al 37° ma anche in questo caso c'è un fuorigioco prima del gol di Aubameyang, giustamente ravvisato dal guardalinee. Arriva anche un'azione da gol molto netta per il BVB con Gundogan, che sfrutta una combinazione tra Aubameyang e Mkhitaryan per andare al tiro, deviato in angolo da Hradecky. Poi è il turno del gabonese andare in contropiede e andare al tiro ma, stanco, Aubameyang conclude fuori.
Gli ultimi minuti sono molto vivi, nel bene e nel male: Marco Reus ha un risentimento alla coscia ed è costretto ad uscire dopo 42 minuti in cambio di Kagawa. Nell'azione successiva, il già ammonito Medojevic commette fallo in area. Rigore e secondo giallo per il mediano ospite, che lascia la sua squadra in dieci. Dal dischetto Pierre Aubameyang che tuttavia tira a lato e tiene il punteggio in situazione di parità, così come è grave l'errore di Mkhitaryan che solo davanti alla porta proprio come nel caso dell'1-1, raccoglie un cross di Schmelzer ma spara alto sopra la traversa. Con questo errore, si chiude il primo tempo.
All'intervallo Armin Veh decide di fare un cambio, togliendo Stefan Aigner, un centrocampista e inserendo al suo posto Tim Chandler, un terzino. Atteggiamento in teoria più prudente ma nella realtà dei fatti lo statunitense di Germania va ad occupare lo stesso ruolo del titolare, anche se chiaramente l'intento di Veh è quello di coprirsi di più vista l'inferiorità numerica, L'inizio vede un BVB che continua la sua raccolta di calci d'angolo, senza riuscire ad essere pericoloso al tiro se non con una conclusione da lontano di Kagawa, che trova pronto Hradecky. Il giapponese è comunque protagonista qualche minuto dopo, prima raccogliendo un delizioso passaggio di Hummels per una conclusione deviata in angolo, poi realizzando l'assist per l'agognato 2-1, ricevendo una palla delicatissima di Gundogan e appoggiando d'esterno destro per Aubameyang, che segna il gol del vantaggio finalmente in posizione regolare. Gol numero 18 per Pierre in 15 partite di campionato, numeri decisamente astronomici.
E poi arriva anche il 3-1, con il capitano Mats Hummels: azione da calcio d'angolo, Mkhitaryan prova il tiro una prima volta, ribattuto, sul rimpallo si avventano sia lui che Hummels che prende per primo il pallone e lo piazza nell'angolino per il meritato doppio vantaggio. Ci sarebbe addirittura spazio per un possibile 4-1 ma Mkhitaryan oggi non è centratissimo e di testa manca la doppietta personale con un altro errore da due metri e a porta vuota. In ogni caso, il 3-1 dà maggiore tranquillità ai gialloneri che possono decisamente cominciare a effettuare la sua rete di passaggi, con l'Eintracht praticamente impotente.
Mentre i minuti passano e pochissimo accade, Tuchel decide di terminare i suoi dando prima un bel round di applausi a Mats Hummels, autore di un'ottima partita, al cui posto entra Sokratis Papastathopoulos e poi inserendo Adrian Ramos al posto di Henrikh Mkhitaryan. Proprio il colombiano realizza anche il gol del 4-1, raccogliendo al volo un cross di Lukasz Piszczek e infilando la porta per la seconda volta nella sua stagione.
Gli ultimi minuti sono solo accademia, l'arbitro non concede nemmeno un secondo di recupero e manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 4-1, in una partita che inguaia l'Eintracht ma proietta il BVB in una situazione davvero positiva.
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