Ci sono delle giornate in cui niente va bene e devi fare il più tiri possibile perché non entra nulla e prendere meno tiri possibili, perché agli altri entra tutto. Il BVB con 12 tiri realizza due gol, a fatica, al Darmstadt bastano due tiri in porta per pareggiare.
Le formazioni sono quelle titolari per entrambe le squadre con l'unica sorpresa per il BVB legata all'esclusione di Jonas Hofmann dai 18 convocati, per far posto al rientrante Park che tuttavia parte dalla panchina. In buona sostanza c'è più rotazione nella panchina che nell'undici titolare.
A differenza di altre partite del BVB in questa stagione, i ritmi sono subito sostenuti sebbene il primo tiro arrivi al 7° minuto, con Mkhitaryan. Il Darmstadt è molto attivo sulle linee di passaggio per forzare un contropiede ma il BVB nel complesso se la cava abbastanza bene. Ad ogni modo il Darmstadt non sta a guardare e si procura la propria occasione da gol al 12° con Caldirola che in situazione di palla inattiva sfrutta una respinta pessima di Burki per concludere in acrobazia, spedendo la palla alta sopra la traversa. Gioca talmente bene il Darmstadt che arriva anche al vantaggio con Marcel Heller, il migliore dei suoi in questa stagione che riceve un cross di Gondorf su azione di contropiede, riceve abbastanza solo e poi spara in diagonale una conclusione potente, imprendibile per Burki. 0-1 meritato e problemi del BVB che continuano.
Reazione dei gialloneri che arriva subito ma non è semplice perforare la difesa molto compatta dei Lilien. Ci prova Aubameyang in un paio di occasioni ma le due conclusioni, di sinistro e di testa, sono alte. E' un BVB fisso nella zona d'attacco ma che non riesce a pungere, arrivano altre conclusioni ma Mathenia viene impegnato per la prima volta solo alla mezz'ora, con una conclusione debole dalla distanza di Julian Weigl. Una nuova ondata offensiva del BVB arriva intorno al 35° con diverse situazioni interessanti che però si sono tramutate solo in calci d'angolo, senza conclusioni. E' una difesa rocciosa, quella del Darmstadt, L'infortunio di Niemeyer regala degli inconsueti 4 minuti di recupero nel primo tempo ma non c'è modo di scardinare la copertura biancoazzurra e si va all'intervallo sullo 0-1.
La ripresa inizia con il BVB che inizia da dove aveva finito il primo tempo, ovvero in zona offensiva ma senza conretezza. Davvero difficile cogliere impreparata questa difesa, messa ad arte da Dirk Schuster. E il tempo passa, senza che nulla accada, nonostante il BVB abbia costantemente il pallone sulla trequarti avversaria. Tuchel prova a cambiare le carte in tavola e decide di affidarsi alla tecnica di Adnan Januzaj che rileva un Marco Reus peggiore in campo. La prima azione dopo il cambio vede finalmente un tiro in porta, da parte di Mkhitaryan che però è centrale e trova Mathenia pronto alla ribattuta. E' un BVB diverso, migliore: al 63° lancio in diagonale di Kagawa che trova il solito Ginter libero sulla fascia destra. Il controcross di Matze trova Aubameyang che riesce a liberarsi di Sulu e piazza la zampata del pareggio. Un pareggio meritato dal punto di vista del dominio territoriale, che arriva al terzo tiro in porta del match.
E poi arriva anche il 2-1: 70° minuto, Gundogan serve Januzaj che inventa un passaggio fra le linee per Aubameyang che riceve e spara angolato. Mathenia può soltanto deviare, la palla finisce comunque in rete per il vantaggio del BVB. Le energie del Darmstadt vengono meno, inevitabilmente, dopo un primo tempo corso a tutta e questo apre qualche spazio in più al BVB che prova a chiudere il match, sebbene gli ospiti provino anche una reazione inserendo il gigante Dominik Stroh-Engel per avere più successo sulle palle alte. E funziona: al 90° su calcio di punizione Stroh-Engel devia di testa e Aytac Sulu, completamente solo in area, la piazza di collo pieno nell'angolo, imprendibile per Burki. 2-2, inutile il cambio di Tuchel con l'inserimento di Ramos per Kagawa, la partita ha poco altro da dire e finisce così.
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