E arrivò il giorno in cui Thomas Tuchel torna nella sua cara Mainz. Lo ha detto, gli è una città cara: lì ha vissuto la prima esperienza da allenatore in Bundesliga e in una compeitizione internazionale, lì sono nati i suoi figli, lì aveva casa tanto che "mi sembra strano essere a Mainz e dormire in un albergo", ha detto nella conferenza stampa di ieri.
Ha voluto bene alla città e alla squadra e crede che sia un affetto ricambiato, non si aspetta fischi o insulti al suo ingresso. Non se li aspetta nessuno, del resto come denigrare l'uomo che ha portato a questa città match di Europa League, con una squadra il cui talento ed età media era da 10° posto in quel 2010/2011. Sono affetti reciproci e importanti, ma dal punto di vista del BVB è importante che questo match sia arrivato dopo una lunga pausa di modo da poter metabolizzare tutto ciò, in modo da metabolizzare la sconfitta pesantissima dell'Allianz Arena e potersi concentrare sul campo.
La condizione della squadra prima della pausa internazionale non era decisamente al meglio: nelle ultime cinque partite la squadra era andata in svantaggio, che fosse il Bayern o l'Hannover. All'inizio si riusciva a rimontare per il successo, poi sono arrivati due pareggi prima della sconfitta di due domeniche fa. Anche se molti erano impegnati con le loro nazionali, è possibile che ci possa essere stato un leggero rigeneramento delle forze che possa perlomeno portare ad essere più attivi nell'area avversaria a Mainz stasera. Non è scontato tuttavia e la squadra potrebbe essere ancora stanca, cosa che potrebbe portare Tuchel a decidere di lasciare un po' di più il pallone agli avversari per poter creare di più in fase di contropiede e trovare impreparati i due centrali difensivi avversari che dovrebbero essere Bungert e Bell, ragazzoni molto fisici e poco agili.
Sarà una partita difficile anche perché Martin Schmidt, allenatore del Mainz, è un ex collaboratore di Tuchel quindi sa come gioca il suo ex capo ed amico, oltre a saper a sua volta disporre la squadra in campo. Il Mainz non sarà una squadra divertentissima ma è molto efficace e, ad esclusione di un passo falso iniziale casalingo contro l'Ingolstadt, sta disputando un campionato positivo per adesso. Squadra ancora alla ricerca di un equilibrio (solo vittorie o sconfitte per adesso in campionato) che il 48enne svizzero potrebbe aiutarli a raggiungere proprio stasera, contro una squadra che concettualmente conosce.
Thomas Tuchel e Martin Schmidt insieme al Mainz |
Il Mainz arriva con qualche assenza a centrocampo. Due, Soto e Zimling, non molto rilevanti, ma mancherà anche Fabian Frei, acquistato in estate per colmare l'assenza dovuta alla cessione di Johannes Geis. Per adesso il 26enne Danny Latza ha colmato più che egregiamente il vuoto nella posizione di regista ma con una squadra di maggior talento potrebbe avere qualche difficoltà in più. Ad ogni modo, il modulo dovrebbe essere un 4-2-3-1, con questi possibili titolari: Karius; Brosinski, Bungert, Bell, Jara; Latza, Baumgartlinger; Clement, Malli, De Blasis; Muto. Abbiamo detto, Bungert e Bell sono fisici e lenti ma ovviamente per questo motivo attenzione a loro sulle palle inattive, dove il BVB storicamente soffre e dove in particolare Bell è molto efficace, avendo realizzato anche nell'ultima giornata di campionato contro il Darmstadt. Anche se, ovviamente, il pericolo maggiore del Mainz corrisponde al nome di Yunus Malli, ragazzo che finalmente è sbocciato dopo aver avuto una carriera altalenante a livello giovanile. E' lui il giocatore offensivo da limitare, anche se bisognerà stare attenti ai continui inserimento di Yoshinori Muto, giovane attaccante giapponese che il Mainz ha soffiato al Chelsea.
Venendo al BVB, oltre agli storici infortunati Sahin e Durm anche Schmelzer fa parte della lista infortunati. Schmelle aveva già saltato la partita col Bayern e sarà un'assenza importante per il BVB visto che fino ad ora era stato uno dei migliori della squadra in questo inizio stagione. Tuchel ha detto che potrebbe tornare anche per la sfida di giovedì contro il Qabala ma non c'è sicurezza in merito. Ad ogni modo, la formazione potrebbe essere questa (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Park; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Difficile si vada con opzioni diverse dal centrocampo in su, dietro potremmo avere soluzioni differenti con magari Ginter spostato a sinistra e Piszczek utilizzato da titolare a destra. Difficile si arrivi ad una squadra estrema come quella di Monaco con Sokratis a destra e Piszczek a sinistra, anche perché non c'è nessun osservato speciale da limitare come è stato nel caso di Douglas Costa nella scorsa giornata.
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