Nel giorno in cui il Westfalenstadion compie 42 anni, il BVB decide di rendere l'incontro di oggi un misto di emozioni, per mettere alla prova i propri tifosi forse. Alla fine però si è vinto e così l'anno prossimo torneremo in Champions League, dove questa squadra merita di stare.
Tuchel è costretto a fare a meno di Sokratis Papastathopoulos a causa di un malore allo stomaco, dunque decide a quel punto di non schierare nemmeno Hummels vista la penuria di centrali in rosa attualmente, come forma precauzionale in vista del match di giovedì contro il Liverpool. Dunque coppia centrale inedita formata da Sven Bender e Matthias Ginter, che torna al centro della difesa dal primo minuto per la prima volta da Odd-BVB dello scorso agosto. Per quel che riguarda il Werder, la formazione è quella prevista da noi nella nostra preview ad eccezione del ruolo di terzino sinistro, dove Janek Sternberg è scelto da Viktor Skripnik in luogo di Santiago Garcia.
L'inizio del match non è molto vivace, in maniera differente da quanto solitamente accade col BVB e, se si eccettua un rinvio sbagliato da Wiedwald che poteva portare ad un gol rocambolesco, non accade granché nei primi dieci minuti. Il primo tiro arriva al 13° con Aubameyang, che sfrutta un rimpallo al termine di un'azione abbastanza confusionaria iniziata da Mkhitaryan, ma la conclusione del gabonese esce. Poi due grosse occasioni capitano sui piedi di Erik Durm che nella prima occasione si inserisce bene in area ma la sua conclusione da posizione ravvicinata viene parata ottimamente da Felix Wiedwald e poi riceve ottimamente da Castro in contropiede ma invece dell'assist facile per Reus decide di concludere col sinistro, palla che termina alta sopra la traversa.
Nonostante le assenze di Hummels e Gundogan in fase di costruzione gioco, resta comunque un buon BVB grazie alla buona forma di alcune delle sue riserve, Erik Durm appunto ma anche Gonzalo Castro. Proprio lui al quarantesimo minuto impegna nuovamente Felix Wiedwald, oggi particolarmente ispirato, dopo una fase centrale del primo tempo abbastanza scialba, in cui il BVB ha fatto molto possesso palla senza riuscire ad incidere in area di rigore. E' questa l'ultima occasione da gol del primo tempo, che finisce dunque sullo 0-0.
Il secondo tempo inizia senza cambi nelle formazioni e, sostanzialmente, il ritmo è simile a quanto visto nei primi 45 minuti di gioco. Tuttavia al 52° il BVB passa avanti: contropiede molto veloce, Schmelzer (che poi subirà pure un brutto fallo da Galvez nell'azione) serve Castro, che poi in profondità trova Aubameyang, a quel punto Pierre entra in area e con un delizioso pallonetto scavalca Wiedwald realizzando il meritato gol del vantaggio. Il BVB non smette di attaccare e va vicino al raddoppio con Erik Durm mentre dall'altra parte il Werder ancora deve creare il primo problema per Roman Burki.
Skripnik prova a cambiare qualcosa dunque, togliendo un terzino come Garcia ed inserendo un centrocampista offensivo come Levin Oztunali. Non c'è grande merito nell'ingresso del nipote di Uwe Seeler, sta di fatto che subito dopo il Werder pareggia: azione da calcio d'angolo, sulla palla vagante Alejandro Galvez va al tiro in maniera imprecisa ma potente, la palla carambola sulla gamba di Gonzalo Castro ed entra in porta per l'1-1. Il Werder aveva bisogno di un episodio e lo ha trovato, rimettendo tutto in parità quando mancano 20 minuti al termine. Ma non finisce qui perché il Werder passa anche in vantaggio: questa volta Oztunali è bravissimo nel saltare Sven Bender e servire Zlatko Junuzovic, che di prima intenzione gira verso la porta di Burki e realizza l'1-2.
Tuchel prova a cambiare qualcosa, inserendo prima Kagawa in luogo di Durm, quando il punteggio era ancora sull'1-1 e come sempre il cambio risulta fondamentale per cambiare il punteggio. Al 76° minuto azione lunga del BVB, cross di Schmelzer verso il centro e proprio Kagawa a rimorchio arriva ad appoggiare in rete per il 2-2 che rimette di nuovo le cose in parità. Con la partita ancora non vinta, ad ogni modo Tuchel decide di rischiare togliendo Schmelzer ed inserendo Christian Pulisic, in più aggiunge centimetri in area facendo entrare Adrian Ramos al posto di uno spento Marco Reus. Ed anche in questo caso, i cambi si rivelano perfetti: all'81° minuto Pulisic guadagna un calcio d'angolo. Alla battuta va Mkhitaryan che in area trova Adrian Ramos, il colombiano deve solo toccarla di testa e piazzarla all'angolino per il nuovo vantaggio BVB, 3-2.
I cambi oggi sono stati determinanti. Skripnik ne ha ancora due e li usa, inserendo Frode e Lorenzen in luogo di Ujah e Yatabare. Proprio Lorenzen prova a servire Frode in contropiede ma l'ottima copertura di Ginter evita il 3-3. Ancora Werder al 90°, con Junuzovic che si inserisce da mezzala consumata e di punta prova a sorprendere Burki nuovamente, ma la sua conclusione esce di pochissimo. E' questa l'ultima azione di rilievo del match, che finisce 3-2 per il BVB, ormai sicuro di finire al secondo posto in campionato.
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