lunedì 10 novembre 2014

BVB-Borussia Moenchengladbach: le pagelle

C'è decisamente un sentimento diverso nello svegliarsi la mattina sapendo che il giorno prima il BVB ha vinto, giocando bene. Anche dare i voti risulta essere un esercizio molto più leggero.

Klopp status: urlo liberatorio.


Roman Weidenfeller: s.v
Senza voto perché il totale dei tiri in porta del Gladbach ammonta a zero. A questo punto curiosità nel sapere se abbia fatto la doccia dopo la partita.

Lukasz Piszczek: 6+
In questa strana partita, dominata dal BVB, poca propulsione dalle fasce, arrivata per lo più da sinistra. Per la seconda partita di fila, terzini bloccati per contenere eventuali discese di Herrmann e Hahn, che non ci sono state. Ha fatto di nuovo un discreto lavoro.

Neven Subotic: 6+
Grossa tentazione nel mettere senza voto anche a lui ed a Papastathopoulos. Non prendete il 6 come un voto negativo, è che semplicemente ha avuto poche chance di farsi valere. Ma s'è fatto valere, buona risposta rispetto allo scempio di Monaco.

Sokratis Papastathopoulos: 6
Anche lui viene coinvolto poco in partita ma fa in tempo a farsi male al ginocchio, peraltro in un fallo commesso e non subito. Fortunatamente la diagnosi è di circa 20 giorni. Considerando che ora c'è la sosta per le nazionali e che il prossimo turno di campionato sia squalificato, l'unica partita che potrebbe perdere per infortunio è quella di Champions League contro l'Arsenal. Esce all'84° per Matthias Ginter: s.v. Però più impegnato di Weidenfeller, dobbiamo ammettere.

Erik Durm: 6
Spinge leggermente più di Piszczek come detto anche sopra, ma non arrivano grossi problemi per il Gladbach dai suoi cross, anche perché manca completamente qualità nel suo piede sinistro. Hahn comunque combina poco contro di lui e nel complesso è autore di una discreta prestazione.

Sven Bender: 7
Lasciate perdere l'autogol, avete presente Christoph Kramer? Quello su cui il Bayer Leverkusen punta per il futuro, voluto da Napoli, Manchester United e chissà chi altro questa estate e che finirà, opinione personale, per giocare al Bayern Monaco? Ridicolizzato da Manni. Quando è sano, Sven Bender è il miglior mediano in Germania al Mondo.

Sebastian Kehl: 7+
Perché Sven Bender sarà pure il miglior mediano al mondo, ma ieri Kehl ha giocato meglio. Alla trecentesima in Bundesliga, s'è regalato una prestazione come quelle che lo resero un beniamino della SudTribune quando approdò in giallonero nel gennaio del 2002, contribuendo alla vittoria del Meisterschale.




Henrikh Mkhitaryan: 6,5
Delizia come al solito la platea con una intelligenza tattica sopra media e con giocate tipo questa. Poi però quando si tratta di concretizzare, si sbagliano diversi passaggi chiave e conclusioni verso la porta. In compenso però buona prova in fase di pressing che alza il suo voto.

Shinji Kagawa: 6
Pur essendo il trequartista centrale della squadra, viene coinvolto meno di quanto si possa pensare. Meno pericoloso rispetto alla partita col Bayern, per fare un esempio, tuttavia sempre in maggiore sintonia con Reus. Cala parecchio alla distanza, sintomo di una forma non ancora ottimale. Esce al 73° per Kevin Grosskreutz: 6. Entra e prova a tirare verso la porta, come hanno fatto praticamente tutti i giocatori offensivi. In realtà è coinvolto poco perché nel quarto d'ora finale il ritmo si abbassa ed il Gladbach non riesce a fare altro che possesso sterile.

Marco Reus: 7,5
Per quanto ottima sia stata la prestazione di Sebastian Kehl, e lo è stata davvero, il premio di MVP per questa partita va al biondo trequartista. Do-mi-nan-te per sessanta minuti di gioco, fa pentole e coperchi. Ed il Gladbach deve ringraziare uno Stranzl in buona serata, altrimenti il passivo tecnico sarebbe stato ancora maggiore. Purtroppo non arriva il gol, è uno di quei periodi. Ah, si fa male a fine partita anche se non dovrebbe essere nulla di grave. Esce all'89° per Ciro Immobile: s.v. Entra in campo, entra a martello su Jantschke e si prende il giallo. Il suo modo per guadagnarsi un'inquadratura, si suppone.

Pierre-Emerick Aubameyang: 6-
L'unica reale insufficienza arriva dal gabonese che sembra decisamente spaesato nel ruolo di punta, soprattutto quando la difesa è ben chiusa e formata da un elemento abbastanza atletico come Jantschke che lo mette in scacco parecchie volte. Nel secondo tempo, col Gladbach a cinque dietro, praticamente non vede palla in situazione dinamica. Riesce tuttavia a ricordarci della sua presenza con una punizione che impegna seriamente Sommer. Sarebbe un esperimento da accantonare e riprendere solo in determinate situazioni, ma supponiamo che Klopp lo riproponga anche dopo la pausa per le nazionali.

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