domenica 9 novembre 2014

Recap 11^ giornata Bundesliga 2014/2015: BVB-Borussia Moenchengladbach 1-0

Tre punti. Non importa come sono arrivati, perché dopo un dominio di questo genere vincere per un autogol può puzzare di colpo di fortuna. La prestazione è arrivata, la palla entrerà qualora dovessimo continuare a giocare così. Ci possiamo giurare.

Kramer contro Kramer.


Le formazioni sono abbastanza consuete con il BVB in quello che sembra essere l'undici tipo ormai mentre il Gladbach schiera Kruse come centravanti al posto di Hrgota e lascia in panchina il veterano Daems, mettendo come terzino sinistro Alvaro Dominguez.

La partita inizia subito con una buonissima occasione da gol per il BVB: Marco Reus riceve dopo una ripartenza veloce, entra in area di prepotenza ma il suo tiro in diagonale finisce appena a lato. La seconda opportunità arriva cinque minuti dopo con ancora Reus al tiro dopo un recupero di palla di Mkhitaryan, questa volta Sommer devia la palla sul palo. Arriva anche il gol al 18° ma la rete, molto acrobatica, di Aubameyang viene annullata per un fuorigioco millimetrico.

Insomma, il leit motiv è quello di molte altre partite di campionato finite male. Al 37° minuto arriva un'altra occasione notevolissima, con Bender che serve in profondità Mkhitaryan il quale, solo davanti a Sommer, spara un missile sopra la traversa. E poi ancora protagonista il portiere svizzero del Gladbach, che devia con grande abilità una punizione di Aubameyang. Si arriva al 45° con una sola squadra in campo, ma il punteggio è solo di 0-0.

Marco Reus, a volte anche triplicato, è stato l'assoluto dominatore per un'ora di gioco.


Nella ripresa abbiamo una novità per il Gladbach, con Oscar Wendt in campo al posto di Havard Nordtveit, per un assetto ancora più difensivo dei Fohlen. La cosa dunque favorisce un ulteriore ampliamento delle manovre offensive del BVB, che tuttavia non riescono ad approfittare della cosa. Infatti, il BVB passa in vantaggio solo grazie ad un autogol. Ma che autogol: Christoph Kramer nel tentativo di alleggerire verso Sommer colpisce male la palla, gli parte un pallonetto che trova sorpreso il portiere svizzero, palla in rete. E' uno di quegli autogol che sarebbe finiti nella sigla di Mai Dire Gol ed è ciò che è servito al BVB per passare in vantaggio.

Nei minuti successivi si vede poco di diverso: arriva sì il primo tiro (fuori di molto, per altro) del Gladbach, al 63°, ma precedentemente Reus prende il secondo legno della sua partita con un fulmine sulla traversa. Dopo venticinque minuti della ripresa Grosskreutz rileva Kagawa in un cambio che dà respiro al giapponese ed un assetto più bilanciato al BVB, sebbene sia proprio Grosskreutz a rendersi pericoloso appena entrato. Indubbiamente i grandi sforzi fatti nel primo tempo e nella prima parte della ripresa si fanno sentire nelle gambe dei giocatori offensivi, che cominciano a boccheggiare e combinare meno davanti. Alza il baricentro il Gladbach, ma i ritmi si abbassano. Non c'è partita senza brutte notizie: Papastathopoulos si infortuna al ginocchio in seguito ad un fallo commesso ed è costretto a lasciare il campo a Matthias Ginter. C'è spazio negli ultimi minuti anche per Ciro Immobile al posto di un Marco Reus incontenibile oggi. Gli ultimi minuti sono decisamente palpitanti, con il Gladbach che si avvicina alla porta pur senza tirare. E con un cross di Traoré deviato da Subotic finisce la partita, 1-0. La vittoria più strana, quella più meritata. BVB quindicesimo, e si spera che sia l'inizio della fine della crisi.

Un paio di annotazioni sulla partita di oggi:
- Partita numero 300 per Sebastian Kehl in Bundesliga, tutte con il BVB. Ovviamente uno dei calciatori con più presenze nella storia del Borussia Dortmund.
- Il BVB è stata per 11 ore all'ultimo posto in classifica, come riportato anche su twitter. L'ultima volta che il BVB fu ultimo? Lo stesso giorno di oggi, 30 anni fa. Clamorosa coincidenza.
-  Il dato dei tiri in porta: 20 a 1 per il BVB. Ed abbiamo vinto con un autogol. Ma sono tre punti, non ci sputiamo su.

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