giovedì 27 agosto 2015

Recap ritorno playoff Europa League: BVB-Odd 7-2

Passa il turno il BVB, e questo è l'importante. Vogliamo trovare il pelo nell'uovo? 5 gol subiti da una squadra di metà classifica nel campionato norvegese non sono molto piacevoli da subire, a mente fredda. Ma possiamo pensarci fra qualche giorno. Saremo ai gironi di Europa League.



Una sola grossa sorpresa nella formazione del BVB, con Aubameyang fuori dagli undici mentre Gundogan è di nuovo titolare. Gioca Reus da finto centravanti, con Hofmann da ala destra. Ginter confermato terzino destro. Nell'Odd invece a sorpresa fuori Ruud e Bentley mentre è titolare Zekhnini nel solito 4-3-3 architettato da Fagermo. 

Il BVB parte subito con l'intenzione di segnare e chiudere i giochi: prende possesso del centrocampo, fa girare molto la palla, attacca da sinistra dove i cross di Schmelzer ormai sono un'arma pericolosa: al quinto minuto il terzino sinistro serve Reus che conclude verso la porta, al 12° un suo cross viene raccolto da Ginter che tira verso la porta in due occasioni, poi è il turno di Mkhitaryan ma tutte queste conclusioni esaltano Rossbach, portiere dell'Odd in buon spolvero questa sera. Ci prova anche Kagawa ma la palla non entra. E quando per sei volte non riesci a segnare, sai che gli avversari al primo tiro in porta la metteranno dentro, in pieno stile Dortmund. E così è: al 19° minuto calcio d'angolo, la difesa è ferma, Weidenfeller non esce e Ole Halvorsen, in maniera anche abbastanza rocambolesca, la schiaccia debolmente verso l'angolo dove nessuno può arrivarci. 0-1 Odd e partita che sembra diventare meno comoda per il BVB.

Sembra, diciamo, perché i ragazzi di Tuchel la aggiustano subito e per il meglio: al 24° minuto Mkhitaryan con una conclusione estemporanea pareggia i conti, un tiro sul secondo palo dai 22 metri che fredda Rossbach. Passano due minuti ed arriva anche il vantaggio: giocata pregevole di Gundogan sull'esterno destro, il regista entra in area e serve il libero Reus al quale basta appoggiare la palla per realizzare il gol del vantaggio. Con il 2-1 il BVB è praticamente al sicuro da ogni offensiva norvegese considerando che l'Odd, per qualificarsi, ha bisogno di vincere con due gol di scarto. 

Mezz'ora di gioco, arriva anche il 3-1: Weigl non riesce a trovare sbuchi rasoterra ed allora alza la palla allargando per Kagawa, il giapponese alleggerisce di sinistro per Reus che, davanti alla porta, segna la sua personale doppietta. E poi il gol di Kagawa a definire il 4-1 con cui si chiude il primo tempo, Weigl supera un uomo a centrocampo e serve Ginter il quale crossa al centro per Kagawa che arriva a rimorchio e realizza il gol della definitiva sicurezza. Quarantacinque minuti in cui abbiamo avuto difficoltà a sbloccarci, ma poi non ci siamo più voltati indietro.

La ripresa inizia senza cambi, cosa che ci si aspetterebbe con un esito praticamente deciso. Tuchel vuole oliare ancor di più gli schemi per i titolari e dunque resta con lo stesso undici. Il BVB continua ad attaccare ed arriva anche il 5-1, un gol regalato da Rossbach, finora impeccabile, che interpreta male un tiro centrale di Ilkay Gundogan e lo devia verso la porta. Serve l'abaco per contare i gol del Borussia che realizza anche il 6-1 con un'altra conclusione ad alta percentuale di realizzazione che Reus trasforma in gol dopo l'ennesimo cross basso dal fondo, stavolta effettuato da Mkhitaryan. 

In questa partita ricca di gol c'è spazio anche per la seconda rete dell'Odd, che realizza il 6-2 al 62° con Berg, che riceve in area e piazza alle spalle di Weidenfeller un diagonale ben eseguito, aiutato anche da una difesa non proprio attentissima. Entrano Piszczek, Bender e Aubameyang in luogo di Papastathopoulos, Gundogan e Mkhitaryan che possono così partecipare al largo garbage time della partita. Garbage time che termina al 90° con il gol di Shinji Kagawa, che deve semplicemente appoggiare la palla a porta vuota dopo che un errore di Hagen ha praticamente consegnato palla ad Aubameyang dentro l'area. Dunque termina 7-2 un match pieno di azioni salienti ma con poco pathos, una partita durata meno di mezz'ora. 

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