In un nostro post di fine stagione abbiamo avuto la presunzione di predire le mosse di mercato del Borussia Dortmund, indicando in percentuale chi potesse rimanere in squadra e con quale ruolo e chi magari potesse andar via, in quanto non era stato trovato un ruolo ed una mansione per lui nella stagione appena conclusa. Ca va sans dire, siamo stati abbastanza bravi ma dobbiamo ammettere di aver cannato completamente la previsione su Henrikh Mkhitaryan, che domani giocherà la sua prima partita di English Premier League con la maglia del Manchester United, in quella che viene registrata come la cessione più onerosa nella storia del club.
Un'altra cosa, che in realtà non era inclusa nel post di fine stagione, di cui per onestà confessiamo di essere abbastanza sorpresi è la quantità di acquisti fatti: la rosa è veramente ampia ma scopriremo come, probabilmente, una cessione non sia ancora stata rimpiazzata nominalmente. Ad ogni modo, abbiamo sottovalutato come questa fosse la prima vera stagione di Thomas Tuchel: non perché non abbia iniziato dal precampionato anche l'anno scorso, quanto perché con i tanti impegni di Europa League, mischiare la rosa nel periodo di luglio era decisamente rischioso e dunque si è deciso di proseguire con la squadra presente, tant'è vero che l'acquisto di maggior spessore nella scorsa campagna estiva sia stato Gonzalo Castro, visto che non potevamo ancora comprendere quanto forte fosse Julian Weigl. In questa nuova stagione, preso il controllo della situazione e compreso il quadro della rosa a disposizione, ha potuto fare una vera e propria lista della spesa, approfittando anche del fatto che la Bundesliga inizia con particolare ritardo, ultimo dei 5 maggior campionati europei a debuttare, il 26 agosto.
E dunque sono arrivati Andre Schurrle, Marc Bartra, Sebastian Rode, Raphael Guerreiro. E' tornato Mario Gotze. Sono stati presi anche calciatori di prospettiva, voluti più dal club che dal tecnico come Mikel Merino, Ousmane Dembele e Emre Mor, ragazzi che ringiovaniscono la rosa e, seppur non troveranno tanto spazio, cominceranno ad allenarsi con calciatori di alto livello ed un tecnico di altissimo livello. Tuchel sta modellando la sua squadra come vuole ma si sa, in campo ci vanno i calciatori e se da un mese all'altro perdi Mats Hummels, Ilkay Gundogan e Henrikh Mkhitaryan, le possibilità di migliorare una già ottima campagna 2015/2016 non sono molte, ma sappiamo che questo sia un progetto a lungo termine che dovrebbe proiettarci, nella migliore delle ipotesi, ad essere una delle prime otto squadre in Europa in maniera costante.
In questo precampionato, Tuchel ha sicuramente mostrato qualche nuovo concetto ma ha sperimentato meno di quanto pensassimo. Ad ogni modo, vi presentiamo alcune delle possibili novità per la prossima stagione.
Marc Bartra e la difesa a tre
Quando nel mese di giugno la squadra ha annunciato l'acquisto di Marc Bartra per una cifra superiore ai 10M di Euro, più di qualcuno ha storto il naso. Il catalano non è certo un calciatore di primo piano, non è giovanissimo anche se ha il prime davanti a se e, considerato questo, la spesa è sembrata eccessiva. Se poi consideriamo che in teoria lui sarebbe il sostituto di Mats Hummels, difficile innescare fantasie piacevoli per i fan. Innanzitutto una precisazione: Bartra non è il sostituto di Hummels. Forse dal punto di vista nominale, ma tatticamente non è così. Innanzitutto lo spagnolo è abituato a giocare nel centro-destra di uno schieramento difensivo, tanto che alle volte è stato adattato da Luis Enrique anche come terzino destro, mentre Hummels come sappiamo giocava nel centro-sinistra. In più, Bartra è un calciatore più atletico di Mats e quindi può essere anche più utile nel coprire lo spazio tra l'area ed il centrocampo in caso di contropiede subito. Vien da se che Hummels ha altre qualità di cui non dispone Bartra, come l'abilità nel gioco aereo o la visione di gioco. Tuttavia, una cosa li accomuna ed è la tecnica individuale.
Siamo convinti che molte delle azioni del BVB partiranno dal piede di Bartra, così come tutte le azioni offensive nella scorsa stagione partivano da Mats Hummels. Questo ci porta a pensare che l'ex Barcellona sarà titolare della squadra, ma sarà così sin dall'inizio?
Veniamo dunque al punto del discorso. Un investimento di quel tipo, con un pedigree di quel tipo, non viene a Dortmund per fare la riserva, per cui è possibile che Tuchel lo schieri sin da oggi, nella Superpokal contro il Bayern. Visto il suo livello di gioco come difensore, tuttavia potrebbe essere rischioso inserirlo al centro di una difesa a quattro contro attacchi vivaci come quelli della Bundesliga. Ecco dunque che ad inizio campionato potremmo rivedere una difesa a tre, cosa non nuova al BVB di Tuchel visto che per buona parte del girone di ritorno questa disposizione tattica, almeno in fase difensiva, si era già vista. Per cui un trio difensivo con Bartra-Sokratis-Bender sembra poter essere la soluzione difensiva per le prime settimane di campionato e scommettiamo che la rivedremo nel corso della stagione, soprattutto contro squadre di maggior livello. Non accadrà stasera in Superpokal, viste le assenze di Ginter e Bender che sono impegnati con la Germania Olimpica, ma è chiaro che il futuro di Bartra in giallonero dipenderà dalla sua adattabilità ad ogni disposizione difensiva.
Troppi trequartisti?
Dunque, ricapitoliamo. E' andato via Mkhitaryan, Kuba non è tornato dal prestito. Però ci sono Reus, Pulisic, Kagawa. E sono arrivati Schurrle, Gotze, Dembele e Mor. Sono in sette per pochi posti. Chiaramente ci sarà tanta rotazione visti gli impegni in Champions League ma sarà bravo Tuchel a gestire tutto questo ben di Dio?
Indubbiamente ci sono giocatori di ogni capacità e caratteristica, quindi Tuchel può decidere di selezionare i propri titolari in base a come si giochi: con il 4-3-3 Dembelé e Mor potrebbero essere i più adatti mentre con un 4-2-3-1 potrebbe essere richiesta la presenza di Schurrle e Gotze. Sta di fatto che alcuni giocatori giocheranno più partite e c'è il rischio che qualcuno cada nel dimenticatoio. E' anche vero che Tuchel ha provato di tutto, anche questo:
Vien da se che con un 3-2-4-1 c'è spazio per tutti, ma sembra essere una soluzione più per i finali di partita che da schierare con continuità e sin da inizio match. Dunque la gestione del playing time resta una questione delicata, per non avere nessun giocatore scontento nel proseguimento di stagione, per quanto avere tanti calciatori di livello non è mai un problema. Un'altra soluzione potrebbe anche essere quella di provare qualche adattamento, cosa che ci porta al nostro prossimo punto...
Mario Gotze e il ruolo di regista
...perché come abbiamo detto ad inizio post, c'è un giocatore che non è stato realmente sostituito. Stiamo parlando di Ilkay Gundogan, che nonostante un infortunio al ginocchio ancora non guarito ha
ottenuto l'interesse da parte del Manchester City, che lo ha acquistato per una cifra di circa 25M. Inutile dire quanto fosse importante Illy per il nostro gioco e per qualsiasi intelaiatura tattica che preveda un corposo possesso palla ed è chiaro che giocatori forti come lui, nel ruolo di regista, ce ne sono pochi e chi li ha se li tiene ben stretti. Il BVB di fatti non ha acquistato calciatori nel ruolo: Sebastian Rode è più una mezzala che altro, così come lo è Gonzalo Castro, che però la scorsa stagione ha giocato nel ruolo quando Gundogan era assente. Nuri Sahin in passato è stato un regista ma l'evoluzione della sua carriera lo ha portato ad essere più un mediano per cui in questa stagione sarà la riserva di Julian Weigl e difficilmente giocherà da playmaker. Restano due soluzioni: Castro, oppure Mario Gotze.
Sì, lo sappiamo, Gotze è un calciatore offensivo, può giocare da ala, o anche da finto centravanti. Però è uno dei pochi che abbia una discreta visione di gioco e che sappia creare spazi per i compagni, per cui ha le caratteristiche per poter giocare venti metri più dietro e può essere provato da regista. Un esperimento che riuscirà? Non è detto, ma la cosa principale è aver trovato il consenso di Gotze, che ha anzi detto di gradire un suo impiego in posizioni centrali, da regista o fantasista. Un Gotze che è tornato a Dortmund con la massima umiltà, per poter riconquistare i suoi tifosi ed un certo status nel calcio mondiale. Non sorprendiamoci dunque di vederlo come nuovo regista della squadra.
Due terzini sinistri per un posto... o forse no
Uno dei punti cardine del lavoro tattico di Thomas Tuchel è la flessibilità. Teorizza ed usa schieramenti flessibili, vuole giocatori flessibili, prova a rendere flessibili altri giocatori che in carriera non lo sono stati.
Ad esempio, arriva a Dortmund e trova Marcel Schmelzer, un calciatore che nella sua carriera ha sempre fatto il terzino sinistro. Bene, continui a fare quello, ma nel frattempo proviamolo a schierare da centrale di difesa se, in situazioni di emergenza, dovessi spostarlo lì. L'ha fatto in allenamento, poi in realtà in partita quest'evenienza è occorsa una volta in stagione, ma è tutto lavoro che aiuta ad una crescita del ragazzo che, per quanto sia e resti un terzino, può giocare anche da centrale in una difesa a tre se necessario, ed abbiamo visto che la difesa a tre potrebbe essere riutilizzata spesso nella stagione che sta per iniziare. Vien da se che comunque Marcel Schmelzer sia il terzino sinistro titolare della squadra. E allora perché spendere 12M per un altro terzino sinistro come Raphael Guerreiro?
La risposta è semplice, perché a determinati prezzi certi giocatori vanno presi e Guerreiro è un calciatore di talento, giovane, futuribile e versatile. Appunto. Non è un semplice terzino sinistro ma un calciatore che può, per esempio, giocare anche da ala sinistra. Oppure, e lo abbiamo scoperto in questo precampionato, da mezz'ala. Nell'amichevole contro il Sunderland, Tuchel ha schierato il francoportoghese come centrocampista d'inserimento, risultando decisamente pronto alle richieste del tecnico. Per cui non preoccupiamoci di avere due terzini sinistri tra i migliori al mondo quando c'è un solo ruolo da terzino sinistro, perché per i giocatori di talento e versatili un posto lo si trova sempre. E Guerreiro e Schmelzer sono, o sono diventati, giocatori flssibili.
Questo è quanto con le principali novità estive in casa BVB, stasera avremo un primo riscontro con la Deutsche Superpokal. Non sarà una partita semplice, non siamo favoriti, ma dovremmo giocarcela.
domenica 14 agosto 2016
domenica 24 luglio 2016
Il futuro del BVB: i migliori giovani, classe 2016
Sta per iniziare una nuova stagione agonistica e dunque rientriamo in azione con il blog. Nei prossimi giorni scriveremo qualcosa relativamente alla forma che sta prendendo la prima squadra, prima ancora però dedichiamo un post ai nostri giovani.
Non è un mistero che il nostro settore giovanile abbia avuto qualche anno di appannamento in passato ma nelle ultime stagioni, complici maggiori investimenti nel settore, sia per quel che riguarda il talento grezzo, sia per infrastrutture e guide tecniche, l'academy giallonera sta riprendendo quota diventando uno dei punti di riferimento in Germania. A conferma di ciò, la scorsa stagione è stata positiva non solo per la prima squadra ma anche per le affiliate. La seconda squadra ha ottenuto un quarto posto in Regionalliga West pur partendo con un handicap non da poco viste le quattro sconfitte nelle prime quattro partite. Le principali due selezioni giovanili hanno entrambe vinto il campionato regionale e raggiunto la finale nazionale: l'Under 19, guidata da Passlack e Pulisic, ha vinto contro l'Hoffenheim mentre l'Under 17 è caduta in casa contro lo Stoccarda. Buone notizie anche dalle rappresentative Under 16 ed Under 15, giunte al primo posto nei rispettivi campionati regionali di categoria.
L'anno scorso, in virtù del nostro interesse per il calcio giovanile, abbiamo avviato un'iniziativa, ovvero quella di elencare i migliori giovani nel sistema Borussia Dortmund. I migliori U21, messi in serie sotto forma di classifica per rendere la lettura più facile ed interessante. Non che sia semplice fare un discorso del genere, abbiamo poche esperienze visive ma da quello cui abbiamo potuto assistere e quello che ci viene detto da chi li ha visti un po' di più, proviamo a segnare qualche profilo futuribile.
Ecco dunque i migliori 10 Under 21 del Borussia Dortmund. Vengono inseriti solo i giocatori nati dal 1996 in poi: per capirci, Julian Weigl non è eleggibile in quanto nato nel 1995. Abbiamo deciso anche di non includere i nuovi acquisti Ousmane Dembele, Mikel Merino, Emre Mor e Orel Mangala, in quanto cresciuti completamente al di fuori del nostro sistema.
1. Christian Pulisic (2015: 9°)
Ci si chiedeva nel ranking dell'anno scorso quanto potesse essere limitato dal suo fisico minuto questo trequartista venuto dagli Stati Uniti appena 18 mesi fa. La risposta, per adesso, è: non tanto. In primis perché sembra essersi effettivamente definito, mettendo su qualche chilo di muscoli e crescendo anche di qualche cm in altezza, che non guasta mai. E poi perché il ragazzo ha decisamente alzato il suo livello di gioco, capendo come sfruttare il suo talento e nascondere le sue debolezze. A Thomas Tuchel il ragazzo piace e non a caso lo ha fatto esordire in prima squadra lo scorso gennaio, diventando il dodicesimo debuttante più giovane nella storia della Bundesliga. Poi, con una bella conclusione di destro contro l'Amburgo, è diventato anche il quarto più giovane realizzatore nella storia della Bundesliga e in vista della stagione entrante sembra che possa essere un elemento fisso della prima squadra. Vedremo se saprà fare un ulteriore passo in avanti o se incapperà nel classico "sophomore slump".
Christian Pulisic "dabbing" dopo il suo primo gol in carriera |
2. Felix Passlack (2015: 3°)
Nella scorsa stagione, ci siamo spesso riferiti alla rappresentativa U19 come "la squadra di Passlack e Pulisic". Nessuna mancanza di rispetto verso gli altri ragazzi che hanno composto una macchina vincente, con una quantità di talento e proiezione che raramente si vede in una singola selezione giovanile, ma è chiaro che i calciatori di maggior talento fossero proprio lo statunitense e l'esterno tedesco, che infatti figura al secondo posto nel ranking di quest'anno. Il ragazzo di Gelsenkirchen, che fortunatamente ha trovato la retta via da adolescente, ha infatti a sua volta debuttato in prima squadra, pur non avendo lo stesso minutaggio di Pulisic ma ha comunque lasciato le stesse buone impressioni, dando l'idea di poter giocare sia da terzino destro che da ala destra, come già immaginavamo l'anno scorso. Quello di tornante a tutta fascia sembra essere il suo ruolo per il futuro e in un BVB orientato verso il 3-4-3 o 3-5-2, Passlack rischia di poter essere la seconda miglior opzione come esterno destro, per cui aspettiamoci di vederlo più coinvolto nelle partite della prima squadra.
Nella scorsa stagione, ci siamo spesso riferiti alla rappresentativa U19 come "la squadra di Passlack e Pulisic". Nessuna mancanza di rispetto verso gli altri ragazzi che hanno composto una macchina vincente, con una quantità di talento e proiezione che raramente si vede in una singola selezione giovanile, ma è chiaro che i calciatori di maggior talento fossero proprio lo statunitense e l'esterno tedesco, che infatti figura al secondo posto nel ranking di quest'anno. Il ragazzo di Gelsenkirchen, che fortunatamente ha trovato la retta via da adolescente, ha infatti a sua volta debuttato in prima squadra, pur non avendo lo stesso minutaggio di Pulisic ma ha comunque lasciato le stesse buone impressioni, dando l'idea di poter giocare sia da terzino destro che da ala destra, come già immaginavamo l'anno scorso. Quello di tornante a tutta fascia sembra essere il suo ruolo per il futuro e in un BVB orientato verso il 3-4-3 o 3-5-2, Passlack rischia di poter essere la seconda miglior opzione come esterno destro, per cui aspettiamoci di vederlo più coinvolto nelle partite della prima squadra.
3. Patrick Fritsch (2015: non classificato)
Una stagione sfortunata quella del biondo difensore centrale, che non era lontanissimo dall'assaggiare la prima squadra prima di rompersi il crociato a pochi giorni dai Mondiali U17. E' un difensore che può giocare anche da laterale in una difesa a quattro e che gode di buona considerazione da parte di Tuchel, che infatti gli ha fatto fare la preparazione con la prima squadra già nella scorsa estate. Adesso è ancora convalescente dall'infortunio già citato ed ovviamente uno stop del genere porta con se dei dubbi quando arriva il momento del ritorno, ma il talento e l'atletismo non manca a questo ragazzo che potrà recuperare il tempo perso in breve e ripresentarsi per un posto in prima squadra entro fine stagione.
Una stagione sfortunata quella del biondo difensore centrale, che non era lontanissimo dall'assaggiare la prima squadra prima di rompersi il crociato a pochi giorni dai Mondiali U17. E' un difensore che può giocare anche da laterale in una difesa a quattro e che gode di buona considerazione da parte di Tuchel, che infatti gli ha fatto fare la preparazione con la prima squadra già nella scorsa estate. Adesso è ancora convalescente dall'infortunio già citato ed ovviamente uno stop del genere porta con se dei dubbi quando arriva il momento del ritorno, ma il talento e l'atletismo non manca a questo ragazzo che potrà recuperare il tempo perso in breve e ripresentarsi per un posto in prima squadra entro fine stagione.
4. Dominik Reimann (2015: non classificato)
E' sempre difficile riuscire a proiettare la carriera di un portiere, un ruolo che probabilmente segue logiche differenti da quelle dei giocatori di movimento, per tutta una serie di ragioni anche ovvie. Non è raro vedere portieri promettere tantissimo da giovani salvo poi perdersi completamente ad età ancora giovani. Tuttavia, se ne facciamo una questione di talento non si può non negare che Dominik Reimann sia uno dei prospetti più brillanti del nostro settore giovanile. Il ragazzone classe '97, fresco di qualificazione ai Mondiali U20 del prossimo anno ottenuta con la Germania U19 agli europei di categoria in corso di svolgimento, è diventato uno dei punti di riferimento nazionale nel ruolo a livello giovanile. L'anno prossimo giocherà con i grandi, nella sempre complessa Regionalliga con il BVB II. Vedremo quanto spazio avrà e se riuscirà a confermarsi.
E' sempre difficile riuscire a proiettare la carriera di un portiere, un ruolo che probabilmente segue logiche differenti da quelle dei giocatori di movimento, per tutta una serie di ragioni anche ovvie. Non è raro vedere portieri promettere tantissimo da giovani salvo poi perdersi completamente ad età ancora giovani. Tuttavia, se ne facciamo una questione di talento non si può non negare che Dominik Reimann sia uno dei prospetti più brillanti del nostro settore giovanile. Il ragazzone classe '97, fresco di qualificazione ai Mondiali U20 del prossimo anno ottenuta con la Germania U19 agli europei di categoria in corso di svolgimento, è diventato uno dei punti di riferimento nazionale nel ruolo a livello giovanile. L'anno prossimo giocherà con i grandi, nella sempre complessa Regionalliga con il BVB II. Vedremo quanto spazio avrà e se riuscirà a confermarsi.
5. Dzenis Burnic (2015: 5°)
Non cambia la posizione in classifica rispetto alla scorsa stagione ma va chiarito che ci si aspettava un passo in avanti deciso su alcuni aspetti del suo gioco che non sono arrivati. Per quanto si sia dimostrato leggermente migliorato nella fase di interdizione, non ha ancora "pulito" la sua visione di gioco; in più, tende a distrarsi troppo durante la partita, cosa che lo porta ad errori piuttosto banali che un giocatore del suo talento non dovrebbe commettere. Croce e delizia del tecnico Hannes Wolf, è comunque molto considerato in società tanto Lars Ricken, attualmente responsabile del settore giovanile, ha dichiarato che lui sarà il prossimo giovane a debuttare con la prima squadra in partite ufficiali. Vedremo se sarà effettivamente così, il ragazzo ne ha le potenzialità ma dipende tutto da lui.
Non cambia la posizione in classifica rispetto alla scorsa stagione ma va chiarito che ci si aspettava un passo in avanti deciso su alcuni aspetti del suo gioco che non sono arrivati. Per quanto si sia dimostrato leggermente migliorato nella fase di interdizione, non ha ancora "pulito" la sua visione di gioco; in più, tende a distrarsi troppo durante la partita, cosa che lo porta ad errori piuttosto banali che un giocatore del suo talento non dovrebbe commettere. Croce e delizia del tecnico Hannes Wolf, è comunque molto considerato in società tanto Lars Ricken, attualmente responsabile del settore giovanile, ha dichiarato che lui sarà il prossimo giovane a debuttare con la prima squadra in partite ufficiali. Vedremo se sarà effettivamente così, il ragazzo ne ha le potenzialità ma dipende tutto da lui.
6. Jacob Bruun Larsen (2015: non classificato)
Chissà che non sia invece lui il prossimo talentino a giocare coi grandi in partite che contano. Se l'utilizzo dei calciatori nelle amichevoli prestagionali ha un minimo di significato, possiamo dire che Thomas Tuchel abbia in considerazione questo fantasista danese, che in realtà da grande difficilmente giocherà sulla trequarti, visto che già Hannes Wolf ha iniziato ad utilizzarlo come terzino destro nel finale della scorsa stagione con l'U19, discorso ripreso anche da Tuchel in precampionato. Larsen ha dimostrato buona adattabilità ad un ruolo assolutamente nuovo per lui, ma non c'è da sorprendersi: la tecnica e l'intelligenza di questo ragazzo lo porteranno a giocare sicuramente per diverso tempo in campionati di primo livello, infortuni permettendo.
Jacob Bruun Larsen in azione contro Adnan Januzaj nell'amichevole di Shanghai vinta sul Manchester United |
7. David Sauerland (2015: 6°)
Una stagione 2015/2016 sfortunatissima per questo ragazzo, che è stato fuori a lungo a causa di molteplici e diversi infortuni. Un anno perso per questa mezzala che però ha ancora 19 anni, per cui tempo per poter rimettersi in carreggiata. L'anno prossimo giocherà con la seconda squadra, qualora dovesse dimostrare di valere già un campionato di categoria superiore, probabilmente verrà prestato in ZweiteLiga. Un centrocampista duttile come lui trova sempre posto in un campionato come la Bundesliga, anche se magari non a livelli alti come quelli del BVB. Certo è che deve trovare pace con i problemi fisici, altrimenti la sua scalata non avrà successo.
Una stagione 2015/2016 sfortunatissima per questo ragazzo, che è stato fuori a lungo a causa di molteplici e diversi infortuni. Un anno perso per questa mezzala che però ha ancora 19 anni, per cui tempo per poter rimettersi in carreggiata. L'anno prossimo giocherà con la seconda squadra, qualora dovesse dimostrare di valere già un campionato di categoria superiore, probabilmente verrà prestato in ZweiteLiga. Un centrocampista duttile come lui trova sempre posto in un campionato come la Bundesliga, anche se magari non a livelli alti come quelli del BVB. Certo è che deve trovare pace con i problemi fisici, altrimenti la sua scalata non avrà successo.
8. Janni-Luca Serra (2015: 10°)
Scriviamo in un momento non proprio semplice per la carriera di Janni, che nel corso dello spareggio per accedere ai Mondiali U20 contro i Paesi Bassi ha subito un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori per diversi mesi. Quella che stava per iniziare era una stagione quasi fondamentale per lui, considerando che avrebbe potuto ulteriormente allenare i suoi movimenti da attaccante, posizione per lui ancora relativamente nuova considerato che ha iniziato a giocarci un anno e mezzo fa. Da attaccante, ha sempre segnato frotte di gol ma più che altro sfruttando il suo fisico in contesti giovanili, se vuole crescere e diventare un centravanti considerato a livello senior deve anche iniziare a migliorare senza palla sul fronte offensivo. C'è tanto ed inaspettato margine di miglioramento su questo aspetto del suo gioco, ma gli sarebbe servito giocare ogni singolo minuto della prossima stagione. Gli infortuni sono una scocciatura, come sempre.
Scriviamo in un momento non proprio semplice per la carriera di Janni, che nel corso dello spareggio per accedere ai Mondiali U20 contro i Paesi Bassi ha subito un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori per diversi mesi. Quella che stava per iniziare era una stagione quasi fondamentale per lui, considerando che avrebbe potuto ulteriormente allenare i suoi movimenti da attaccante, posizione per lui ancora relativamente nuova considerato che ha iniziato a giocarci un anno e mezzo fa. Da attaccante, ha sempre segnato frotte di gol ma più che altro sfruttando il suo fisico in contesti giovanili, se vuole crescere e diventare un centravanti considerato a livello senior deve anche iniziare a migliorare senza palla sul fronte offensivo. C'è tanto ed inaspettato margine di miglioramento su questo aspetto del suo gioco, ma gli sarebbe servito giocare ogni singolo minuto della prossima stagione. Gli infortuni sono una scocciatura, come sempre.
9. Michael Eberwein (2015: non classificato)
Toh, un altro bavarese preso dalle giovanili del Bayern Monaco. Difficile che diventi un giocatore del livello di Mats Hummels e Mario Gotze, ma Michael Eberwein è sicuramente un calciatore interessante. Ha buona mobilità nonostante sia alto poco più di 1.90m, tanto che nella scorsa stagione ha giocato anche da esterno offensivo in un tridente molto offensivo completato da Tammo Harder e Marvin Ducksch, Per altro, in un campionato dove non è semplicissimo segnare, a differenza dei racconti che si sentono in giro, come la Regionalliga West, il buon Eberwein si è fatto notare realizzando 14 gol e 6 assist. Stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, che sicuramente non vale la quarta serie tedesca. Nella stagione entrante resterà ancora col BVB II, ma se dovesse confermare il rendimento della scorsa stagione andrà in prestito se non addirittura considerato da Tuchel per la prima squadra.
Toh, un altro bavarese preso dalle giovanili del Bayern Monaco. Difficile che diventi un giocatore del livello di Mats Hummels e Mario Gotze, ma Michael Eberwein è sicuramente un calciatore interessante. Ha buona mobilità nonostante sia alto poco più di 1.90m, tanto che nella scorsa stagione ha giocato anche da esterno offensivo in un tridente molto offensivo completato da Tammo Harder e Marvin Ducksch, Per altro, in un campionato dove non è semplicissimo segnare, a differenza dei racconti che si sentono in giro, come la Regionalliga West, il buon Eberwein si è fatto notare realizzando 14 gol e 6 assist. Stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, che sicuramente non vale la quarta serie tedesca. Nella stagione entrante resterà ancora col BVB II, ma se dovesse confermare il rendimento della scorsa stagione andrà in prestito se non addirittura considerato da Tuchel per la prima squadra.
10. Till Schumacher (2015: non classificato)
Sempre difficile trovare un terzino buono in giro per il Mondo. Ecco perché si fanno le feste quando ne hai uno giovane in crescita dal tuo settore giovanile, ecco perché fai di tutto per farne crescere sempre di più nel tuo settore giovanile (vedi Jacob Bruun Larsen). E' ancora più complesso trovare un terzino sinistro di talento in giro per il mondo, magari non nella squadra di Marcel Schmelzer e Raphael Guerreiro ma fa sempre comodo avere delle alternative. L'alternativa di talento in questo caso è Till Schumacher, l'ennesimo prodotto di talento della classe '98, quella di Pulisic, Passlack, Burnic, Larsen, Serra ed altri ancora. Schumacher è un calciatore valido tanto quanto quelli precedentemente citati, anche se meno appariscente perché non segna e non realizza passaggi filtranti che portano al gol. Tuttavia è migliorato tantissimo dal punto di vista difensivo, tant'è vero che in alcuni casi è stato provato anche da difensore centrale, e sta iniziando a godere di considerazione nazionale. Non ha grande talento, ma senso tattico a pacchi e etica lavorativa sopra media. Cose che portano sempre i loro frutti, alla fine della fiera.
Sempre difficile trovare un terzino buono in giro per il Mondo. Ecco perché si fanno le feste quando ne hai uno giovane in crescita dal tuo settore giovanile, ecco perché fai di tutto per farne crescere sempre di più nel tuo settore giovanile (vedi Jacob Bruun Larsen). E' ancora più complesso trovare un terzino sinistro di talento in giro per il mondo, magari non nella squadra di Marcel Schmelzer e Raphael Guerreiro ma fa sempre comodo avere delle alternative. L'alternativa di talento in questo caso è Till Schumacher, l'ennesimo prodotto di talento della classe '98, quella di Pulisic, Passlack, Burnic, Larsen, Serra ed altri ancora. Schumacher è un calciatore valido tanto quanto quelli precedentemente citati, anche se meno appariscente perché non segna e non realizza passaggi filtranti che portano al gol. Tuttavia è migliorato tantissimo dal punto di vista difensivo, tant'è vero che in alcuni casi è stato provato anche da difensore centrale, e sta iniziando a godere di considerazione nazionale. Non ha grande talento, ma senso tattico a pacchi e etica lavorativa sopra media. Cose che portano sempre i loro frutti, alla fine della fiera.
Menzione d'onore per: Amos Pieper (1998, centrale), Dario Scuderi (1998, terzino), Dominik Wanner (1999, ala), David Kopacz (1999, fantasista). Lars Dietz (1997, mediano)
E' tutto per questo post, in attesa di vedere gli sviluppi nella stagione che sta per iniziare. Una cosa è certa: il BVB è tornato a investire sul proprio settore giovanile ed i risultati si vedono. Una base di talento è importante per ogni squadra che vuole provare a vincere ed il BVB finalmente ne ha una solida.
E' tutto per questo post, in attesa di vedere gli sviluppi nella stagione che sta per iniziare. Una cosa è certa: il BVB è tornato a investire sul proprio settore giovanile ed i risultati si vedono. Una base di talento è importante per ogni squadra che vuole provare a vincere ed il BVB finalmente ne ha una solida.
sabato 21 maggio 2016
Recap finale DFB Pokal: Bayern Monaco-BVB 0-0 (4-3 d.c.r.)
Si conclude la stagione calcistica del BVB, un'annata veramente ottima fino ad aprile, poi il calo fisico si è fatto sentire nelle partite importanti. Non ha fatto eccezione oggi dove, pur lottando e restando aggrappati alla vittoria con le unghie e con i denti, alla fine è stato il Bayern a conquistare la DFB Pokal.
Formazioni tipo da entrambe le parti, con Hummels titolare e capitano anche contro la squadra che lo ha acquistato. Le squadre giocano con le divise della prossima stagione e l'inizio non è brillantissimo per gioco e spettacolo, con un tiro di Thomas Muller alto unica occasione dei primi venti minuti per entrambe le squadre. Poi il Bayern va vicino al gol, ancora con Muller, su azione di calcio d'angolo ma il colpo di testa dell'attaccante tedesco finisce fuori di poco. E' l'inizio di un momento positivo per il Bayern, Douglas Costa alla mezz'ora prova una conclusione parata da Burki, nel tentativo di andare in tap in Lewandowski viene fermato in maniera poco ortodossa da Papastathopoulos ma l'arbitro Marco Fritz non fischia il calcio di rigore.
Gli animi si scaldano un pochino: Ribery accenna ad una rissa con Castro, l'arbitro ammonisce entrambi, poi Kimmich ammonito per un intervento abbastanza duro su Reus. Non accade molto altro fino alla fine del primo tempo e, dopo un minuto di recupero, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Quando si è pronti per ricominciare, una serie di stupidi nella curva dedicata ai tifosi del BVB comincia ad accendere fumogeni che creano una nube nera che ci mette un po' per svanire. Il secondo tempo ricomincia con una manciata di minuti di ritardo, con le due parti molto contratte. Parte meglio il Bayern che con Lewandowski va vicino al vantaggio, ma la sua conclusione esce di poco. I nostri due terzini soffrono le ali del Bayern che creano pericoli sempre maggiori: da una discesa di Douglas Costa parte un cross basso il cui rimpallo giunge sui piedi di Ribery che però, scoordinato, conclude fuori di pochissimo. La reazione del BVB è affidata a Pierre-Emerick Aubameyang, conclusione tuttavia alta. Il Borussia Dortmund subisce un grosso colpo al 70°, quando Marcel Schmelzer s'infortuna alla coscia ed è costretto ad uscire, con Erik Durm al suo posto. Anche Mats Hummels subisce un colpo alla coscia destra pochi minuti dopo, ed è costretto ad uscire al 77° con Ginter che entra al suo posto.
Si entra nei minuti finali: all'83° Aubameyang completamente solo e servito da Piszczek spreca la miglior occasione per il BVB, concludendo alto sopra la traversa. Non accade molto altro fino alla fine dei tempi regolamentari e dunque dopo tre minuti di recupero si va all'overtime. Alla ripresa del gioco subito grossa occasione per il Bayern ma il tiro di Lewandowski viene stoppato da un incredibile recupero difensivo di Erik Durm che salva lo 0-0. E' un Bayern comunque più attivo ma anche il BVB va vicino al gol con Mkhitaryan al 103°, unica azione da gol per il BVB nel primo tempo supplementare che termina ancora sullo 0-0.
Tempo di cambi per entrambe le squadre: Tuchel effettua la sua ultima sostituzione a disposizione inserendo Shinji Kagawa al posto di un ottimo Gonzalo Castro, Guardiola invece opera il suo primo cambio al 108° inserendo Kingsley Coman al posto di un esausto Franck Ribery. E' ancora il Bayern a fare la partita e un tiro di Alaba viene parato da Burki, creando spavento tra i tifosi del BVB. I gialloneri ad ogni modo sono fisicamente a pezzi e si reggono a malapena in undici in campo. Il Bayern più fresco continua ad attaccare e proprio all'ultimo minuto crea una chance con Arturo Vidal, palla che però termina fuori e con questa conclusione terminano anche i tempi supplementari.
Si va dunque ai tiri di rigore. Una sofferenza infinita. Che si conclude con la vittoria del Bayern, nelle cui fila sbaglia solo Joshua Kimmich mentre il BVB paga gli errori di Sven Bender e Sokratis Papastathopoulos, forse inseriti troppo presto nell'ordine. Una vittoria tutto sommato meritata per il Bayern ma quando si giunge ai rigori c'è sempre rammarico e delusione.
Formazioni tipo da entrambe le parti, con Hummels titolare e capitano anche contro la squadra che lo ha acquistato. Le squadre giocano con le divise della prossima stagione e l'inizio non è brillantissimo per gioco e spettacolo, con un tiro di Thomas Muller alto unica occasione dei primi venti minuti per entrambe le squadre. Poi il Bayern va vicino al gol, ancora con Muller, su azione di calcio d'angolo ma il colpo di testa dell'attaccante tedesco finisce fuori di poco. E' l'inizio di un momento positivo per il Bayern, Douglas Costa alla mezz'ora prova una conclusione parata da Burki, nel tentativo di andare in tap in Lewandowski viene fermato in maniera poco ortodossa da Papastathopoulos ma l'arbitro Marco Fritz non fischia il calcio di rigore.
Gli animi si scaldano un pochino: Ribery accenna ad una rissa con Castro, l'arbitro ammonisce entrambi, poi Kimmich ammonito per un intervento abbastanza duro su Reus. Non accade molto altro fino alla fine del primo tempo e, dopo un minuto di recupero, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Quando si è pronti per ricominciare, una serie di stupidi nella curva dedicata ai tifosi del BVB comincia ad accendere fumogeni che creano una nube nera che ci mette un po' per svanire. Il secondo tempo ricomincia con una manciata di minuti di ritardo, con le due parti molto contratte. Parte meglio il Bayern che con Lewandowski va vicino al vantaggio, ma la sua conclusione esce di poco. I nostri due terzini soffrono le ali del Bayern che creano pericoli sempre maggiori: da una discesa di Douglas Costa parte un cross basso il cui rimpallo giunge sui piedi di Ribery che però, scoordinato, conclude fuori di pochissimo. La reazione del BVB è affidata a Pierre-Emerick Aubameyang, conclusione tuttavia alta. Il Borussia Dortmund subisce un grosso colpo al 70°, quando Marcel Schmelzer s'infortuna alla coscia ed è costretto ad uscire, con Erik Durm al suo posto. Anche Mats Hummels subisce un colpo alla coscia destra pochi minuti dopo, ed è costretto ad uscire al 77° con Ginter che entra al suo posto.
Si entra nei minuti finali: all'83° Aubameyang completamente solo e servito da Piszczek spreca la miglior occasione per il BVB, concludendo alto sopra la traversa. Non accade molto altro fino alla fine dei tempi regolamentari e dunque dopo tre minuti di recupero si va all'overtime. Alla ripresa del gioco subito grossa occasione per il Bayern ma il tiro di Lewandowski viene stoppato da un incredibile recupero difensivo di Erik Durm che salva lo 0-0. E' un Bayern comunque più attivo ma anche il BVB va vicino al gol con Mkhitaryan al 103°, unica azione da gol per il BVB nel primo tempo supplementare che termina ancora sullo 0-0.
Tempo di cambi per entrambe le squadre: Tuchel effettua la sua ultima sostituzione a disposizione inserendo Shinji Kagawa al posto di un ottimo Gonzalo Castro, Guardiola invece opera il suo primo cambio al 108° inserendo Kingsley Coman al posto di un esausto Franck Ribery. E' ancora il Bayern a fare la partita e un tiro di Alaba viene parato da Burki, creando spavento tra i tifosi del BVB. I gialloneri ad ogni modo sono fisicamente a pezzi e si reggono a malapena in undici in campo. Il Bayern più fresco continua ad attaccare e proprio all'ultimo minuto crea una chance con Arturo Vidal, palla che però termina fuori e con questa conclusione terminano anche i tempi supplementari.
Si va dunque ai tiri di rigore. Una sofferenza infinita. Che si conclude con la vittoria del Bayern, nelle cui fila sbaglia solo Joshua Kimmich mentre il BVB paga gli errori di Sven Bender e Sokratis Papastathopoulos, forse inseriti troppo presto nell'ordine. Una vittoria tutto sommato meritata per il Bayern ma quando si giunge ai rigori c'è sempre rammarico e delusione.
sabato 14 maggio 2016
Preview 34^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Colonia, a caccia degli 80 punti
Oggi alle 15.30 le 18 squadre di Bundesliga si ritrovano per l'ultimo atto del campionato. La maggior parte dei verdetti è stata già determinata ed anche le corse ancora in essere sembrano abbastanza decise (e farà un certo effetto vedere lo Stoccarda in ZweiteLiga).
Il BVB, fresco di annuncio delle cessioni di Hummels e dell'acquisto di Ousmane Dembele, pensa già all'anno prossimo e lo fa anche dal punto di vista stilistico, indossando la divisa della prossima stagione già oggi al Westfalenstadion. Una nuova livrea che ha diviso i tifosi ma se non altro è stato scongiurato l'incubo dei pantaloncini gialli.
C'è una partita da giocare e non sarà semplice: anche se il Colonia non ha più obiettivi stagionali, resta una squadra ostica che vorrà chiudere la sua stagione con uno scalpo di primo livello. D'altro canto, il BVB vorrà terminare la sua annata casalinga con uno squillo di tromba, prima di riconcentrarsi sulla finale di DFB Pokal che si giocherà sabato prossimo a Berlino.
Il BVB si presenta a questo match con le ormai risapute assenze di Subotic e Gundogan. Mancherà anche Henrikh Mkhitaryan, squalificato. Questa la formazione titolare (3-4-3): Burki; Bender, Papastathopoulos, Hummels; Castro, Kagawa, Weigl, Schmelzer; Reus, Aubameyang, Ramos.
Il Colonia invece risponde così (3-5-2): Kessler; Mavraj, Maroh, Heintz; Olkowski, Jojic, Lehmann, Bittencourt, Mladenovic; Risse, Modeste.
Il BVB, fresco di annuncio delle cessioni di Hummels e dell'acquisto di Ousmane Dembele, pensa già all'anno prossimo e lo fa anche dal punto di vista stilistico, indossando la divisa della prossima stagione già oggi al Westfalenstadion. Una nuova livrea che ha diviso i tifosi ma se non altro è stato scongiurato l'incubo dei pantaloncini gialli.
Marco Reus con la nuova divisa del BVB. |
C'è una partita da giocare e non sarà semplice: anche se il Colonia non ha più obiettivi stagionali, resta una squadra ostica che vorrà chiudere la sua stagione con uno scalpo di primo livello. D'altro canto, il BVB vorrà terminare la sua annata casalinga con uno squillo di tromba, prima di riconcentrarsi sulla finale di DFB Pokal che si giocherà sabato prossimo a Berlino.
Il BVB si presenta a questo match con le ormai risapute assenze di Subotic e Gundogan. Mancherà anche Henrikh Mkhitaryan, squalificato. Questa la formazione titolare (3-4-3): Burki; Bender, Papastathopoulos, Hummels; Castro, Kagawa, Weigl, Schmelzer; Reus, Aubameyang, Ramos.
Il Colonia invece risponde così (3-5-2): Kessler; Mavraj, Maroh, Heintz; Olkowski, Jojic, Lehmann, Bittencourt, Mladenovic; Risse, Modeste.
venerdì 13 maggio 2016
Borussia Dortmund 2016/2017 - il quadro della situazione
Siamo entrati nel mese di maggio, ultimo di quelli dedicati al calcio di club prima che le varie squadre nazionali si ritrovino per le varie competizioni che si terranno nel mese di giugno, su tutte Campionati Europei e Copa America. Con il BVB ormai fuori dall'Europa League, secondo in campionato ed in attesa della finale di DFB Pokal che si giocherà sabato 21 maggio contro il Bayern, cominciamo a vedere come potrebbe essere la squadra per il prossimo anno.
Non è un tentativo per parlare di mercato, campo che ci piace poco anche se inevitabilmente qualche accenno verrà fatto ai rumors di fine stagione. Si terrà conto soltanto dei calciatori sotto contratto con il BVB ad oggi, cercando di capire quale sarà il loro destino per la loro stagione, indicando quattro possibilità, espresse in percentuali: prima squadra, cessione a titolo definitivo, prestito, altro (che poi verrà specificato). Dunque ecco come è ad oggi la situazione per i giocatori del BVB in vista della prossima stagione.
Roman Burki
Prima squadra: 99% - Cessione: 1%
Non c'è nulla da ipotizzare qui, Roman Burki sarà il portiere titolare del BVB anche nella prossima stagione. Quell'1% è messo lì ad indicare che tutto è possibile: magari viene una squadra con 30M nella valigia ed a quel punto non puoi non cederlo, ma uno scenario del genere è altamente improbabile, per usare un eufemismo.
Roman Weidenfeller
Prima squadra: 95% - Cessione: 4% - Altro (ritiro): 1%
Così come, con ogni probabilità, Roman Burki sarà il portiere titolare l'anno prossimo, anche Roman Weidenfeller dovrebbe tornare nei nostri ranghi per quella che potrebbe essere la sua ultima stagione in giallonero, se non della sua carriera. Avendo un contratto fino al 30 giugno 2017, è difficile che possa ritirarsi anticipatamente oppure chiedere una cessione, ma sono opzioni che abbiamo ugualmente contemplato. E, sostanzialmente, scartato.
Henrik Bonmann
Prima squadra: 6% - Cessione: 25% - Prestito: 30% - Altro (BVB II): 39%
La situazione del nostro attuale terzo portiere, nonché estremo difensore titolare del BVB II non è molto chiara allo stato attuale delle cose. La sua destinazione naturale, con Burki e Weidenfeller ancora sotto contratto, sembrerebbe essere nuovamente quella di difendere i pali della seconda squadra, in Regionalliga. Tuttavia, il terzo anno di fila nelle categorie inferiori potrebbe essere troppo per un portiere in crescita e con voglia di nuove sfide, che potrebbe non trovare in giallonero. In più, la notizia che il giovane talento Dominik Reimann sarà aggregato al BVB II nella prossima stagione ci fa pensare che la dirigenza stia pensando anche ad una nuova sistemazione per Bonmann, sia essa temporale o definitiva. Ad ogni modo, per adesso restano maggiori le possibilità che rimanga lui il terzo portiere de facto della squadra.
Lukasz Piszczek
Prima squadra: 75% - Cessione: 25%
Il terzino polacco, ormai un veterano del BVB e della Bundesliga, nella stagione in corso non è stato il massimo della continuità ma con Tuchel ha trovato nuova linfa, dopo che nella stagione precedente sembrava poter essere un calciatore già in declino. Considerato che per la maggior parte della stagione Piszczu sia stato un solido elemento della squadra, è altamente probabile che lo ritroveremo in rosa anche nella prossima stagione. Magari in un ruolo meno principale, alternandosi di più con Durm e Ginter, cosa che potrebbe aiutarlo a gestire meglio la stagione nel suo completo.
Erik Durm
Prima squadra: 95% - Cessione: 5%
Non si sa ancora con quale ruolo, ma siamo quasi certi che Erik Durm farà parte della rosa del BVB nella prossima stagione. Stiamo parlando di un ragazzo di 24 anni che può coprire più ruoli, uno dei quali storicamente scarno di talento a livello globale come quello di terzino sinistro, che è cresciuto ulteriormente in questa stagione e che ha la fiducia di Thomas Tuchel, dimostrata anche da alcune apparizioni da titolare in partite chiave. E' forse uno di quelli più sicuri di conferma per il prossimo anno, non c'è molto altro da dire.
Matthias Ginter
Prima squadra: 75% - Cessione: 24% - Prestito: 1%
Anche Matze dovrebbe essere dei nostri nella prossima stagione, altro ragazzo cresciuto abbastanza sotto Tuchel e maggiormente versatile considerando che ha giocato partite intere o spezzoni di esse come difensore centrale, terzino destro e centrocampista centrale. Ad ogni modo un ragazzo di 22 anni con del potenziale che passa la maggior parte della stagione in panchina potrebbe non amare questo ambiente, oltre che attirare tante squadre in cerca di un affare. Ad ogni modo, difficile che tutto ciò accada ed anzi, nella prossima stagione potrebbe esserci maggior spazio per lui.
Neven Subotic
Prima squadra: 25% - Cessione: 75%
Sembra decisamente giunta alla conclusione l'avventura di Neven Subotic al BVB. Il difensore serbo, portato a Dortmund da Jurgen Klopp che lo aveva già avuto a Mainz, è stato per tanto tempo titolare di una delle squadre più vincenti di Germania. Una coppia di centrali affidabile con Mats Hummels che negli ultimi due anni si è vista sempre meno, complici soprattutto i diversi infortuni subiti da Neven di recente che lo hanno relegato a quarta scelta difensiva sotto Tuchel. Ad ogni modo, quando impiegato ha sempre detto la sua e chissà che altrove non riesca a rilanciarsi, lo merita decisamente.
Sokratis Papastathopoulos
Prima squadra: 90% - Cessione: 10%
Ecco, a differenza di Subotic la conferma per il greco sembra decisamente scontata. Quel 10% è dovuto dal fatto che i difensori centrali forti sono sempre pochi e una squadra con molti soldi potrebbe bussare dalle parti di Michael Zorc con un'offerta notevole, ma con la perdita di Hummels (a brevissimo sull'argomento) è davvero impensabile una cessione di Papa, che dovrà guidare la difesa giallonera nella prossima stagione.
Mats Hummels
Cessione: 100%
Non ci dilungheremo molto sull'argomento, anche perché tutto è già deciso. Mats Hummels tornerà al Bayern Monaco nella prossima stagione, primo acquisto dell'era Ancelotti. Aldilà di tutto, non resta che ringraziare Mats per i tanti anni e le tante avventure trascorse insieme. Non sarà amatissimo dalla maggior parte dei tifosi ma resta uno dei giocatori di punta di una delle versioni migliori della storia del club.
Sven Bender
Prima squadra: 90% - Cessione: 10%
Un dieci percento di scaramanzia, ma noi siamo sicuri che Manni resterà al BVB anche nella prossima stagione e non solo. Poi dalla prossima stagione avrà buone chance di essere uno dei centrali difensivi della squadra, raccogliendo parzialmente proprio il compito di Hummels di impostare l'azione. Speriamo soltanto che, tornando a giocare più spesso, gli infortuni non ricomincino a tormentarlo.
Marcel Schmelzer
Prima squadra: 100%
#Schmelle2021 non va da nessuna parte! Fresco di rinnovo, il terzino sinistro sarà una delle colonne di questa squadra per ancora un bel po' di tempo. Al fischio d'inizio di BVB-Wolfsburg, la Sudtribune ha cantato il suo nome invocandolo come nuovo capitano della squadra. Non accadrà, perché il prossimo capitano sarà Marco Reus, ma rende abbastanza l'idea sul rapporto che i tifosi hanno con questo ragazzo.
Jannik Bandowski
Prima squadra: 5% - Cessione: 75% - Prestito: 15% - Altro (BVB II): 5%
Qualcuno si ricorda di lui? Supponiamo di no, anche perché non ha mai giocato in partite ufficiali con la prima squadra ed ha passato l'ultimo anno e mezzo altrove. In realtà noi avevamo già scritto, due anni fa, di questo ragazzo che all'epoca sembrava più promettente di quanto lo sia adesso. Nel gennaio del 2015 la scelta di mandarlo in prestito per 18 mesi al Monaco1860: nel finale della scorsa stagione era riuscito a ritagliarsi uno spazio da titolare, sia nel suo ruolo naturale di terzino sinistro che da ala, una cosa che non ha potuto replicare in questa stagione visto che a causa di due infortuni seri ha giocato la miseria di due partite, una con la prima squadra dei Lowen e l'altra con la seconda squadra, in Regionalliga. Ora torna dal prestito ma non lo vediamo nei piani di Tuchel: c'è qualche minima speranza che possa coprire il ruolo avuto da Park in questa stagione, ma resta altamente improbabile.
Joo-Ho Park
Prima squadra: 25% - Cessione: 75%
Un altro candidato a lasciare la squadra giallonera in questa estate. Il coreano è giunto a Dortmund come uomo di fiducia di Thomas Tuchel, che lo aveva avuto anche a Mainz. Nessuno si aspettava che potesse essere un giocatore di riferimento in campo, ma indubbiamente non si può non notare che dopo una prima parte di stagione discreta, condita dal gol vittoria al 90° nel match di coppa contro il Krasnodar, Park è completamente sparito dalle rotazioni. Vista l'età non sono contemplabili le idee del prestito o della retrocessione in seconda squadra per cui l'opzione verosimile è quella di una cessione a titolo definitivo.
Julian Weigl
Prima squadra: 99% - Cessione: 1%
Dove volete che vada uno dei talenti più brillanti del calcio tedesco? Il BVB non ha bisogno di cedere, non cederà Weigl. Deve solo succedere che si presenti il classico pazzo con vagonate di milioni e comunque noi siamo fiduciosi che la dirigenza non ceda alla tentazione. E' un giocatore troppo importante per il sistema di gioco di Tuchel.
Mikel Merino
Prima squadra: 50% - Prestito: 30% - Altro (BVB II): 20%
Altro caso particolare, quello del centrocampista spagnolo acquistato a gennaio dall'Osasuna. Per chi non lo conoscesse, Merino è un mediano classe '96 che viene considerato da tutti come uno dei migliori prospetti Under 20 spagnoli, che come sapete è terra ricca di talento calcistico. Già titolare nella squadra di Pamplona, anche se non ha mai giocato oltre la Segunda Division. Che poi è un background molto simile a quello di Julian Weigl, a distanza di un anno. Ecco, molti pensavano che Weigl dovesse farsi un anno in prestito o in seconda squadra prima di debuttare con i titolari, invece non è stato così. E se lo stesso valga per Merino? Tutt'altro che da escludere ed anzi, ad oggi sono maggiori le probabilità che resti nella prima squadra.
Nuri Sahin
Prima squadra: 99% - Cessione: 1%
Bisogna dire una cosa e cioè che con Weigl, Sahin e Merino ci sarebbero tre giocatori della rosa in lotta per un solo ruolo. Rischia di essere un'abbondanza eccessiva per cui si penserebbe che Nuri, non più il grande talento di una volta, possa essere soggetto di una cessione. In realtà, con lo spagnolo non ancora testato ad altissimi livelli, la dirigenza molto probabilmente terrà Sahin almeno per un altro anno. E poi lui è legatissimo alla città, per cui intenzionato a restare. Per noi è un no brainer per la prossima stagione, per il futuro a lungo termine si vedrà.
Moritz Leitner
Prima squadra: 65% - Cessione: 32% - Prestito: 3%
Situazione che sembrerebbe dal principio più complessa di quanto in realtà sia, Moritz Leitner sembra proiettato verso una conferma nella prima squadra, con un ruolo da backup del regista della squadra, sia egli Gundogan (poco probabile), Castro (decisamente più probabile) o un nuovo acquisto. Non era affatto uno dei favoriti di Tuchel ad inizio stagione, tanto più che fu confinato in seconda squadra, in Regionalliga, un potenziale smacco per uno che veniva da tre stagioni in Bundesliga, seppur non da titolare. Però ha dimostrato di voler lavorare ed emergere e nel girone di ritorno ha trovato molto più spazio, avendo anche momenti di buona forma come nei match contro l'Ingolstadt e contro l'Amburgo. Difficile che sia ceduto, tantomeno in prestito visto che il ragazzo va per i 24 anni.
Ilkay Gundogan
Prima squadra: 25% - Cessione: 75%
Hans-Joackim Watzke è stato chiaro: "Gundogan non tenere più il piede in due scarpe: rinnovo pluriennale o cessione". Stiamo parlando di un calciatore che per brevi tratti della sua carriera è stato uno dei migliori centrocampisti al mondo, ma decisamente injury prone. Per questo motivo, lui stesso ha per due volte concordato un rinnovo annuale: preso nel 2011 dal Norimberga con un quadriennale, rinnovò nel 2014 fino al 2016 e l'anno scorso fino al 2017. Ora, niente più rinnovo annuale: se vuole andar via dev'essere esplicito. Non che ci siano dubbi sul fatto che voglia andar via, ma finora non ha trovato nessuna squadra che venga incontro alle sue richieste, apparentemente. E con il nuovo infortunio al ginocchio, che lo terrà fuori fino ad ottobre, è possibile che le storiche pretendenti si tirino ancora indietro. Vedremo, sarà decisamente l'intrigo di mercato maggiore relativo al BVB, per la sofferenza dei tifosi, soprattutto quelli che apprezzano particolarmente Illy per quanto fatto vedere sul campo.
Gonzalo Castro
Prima squadra: 98% - Cessione: 2%
Il 2% indicato come possibilità che venga ceduto sembra anche eccessivo, visto che Gonzo non è più giovanissimo, quindi non richiama l'attenzione di grandi club che possono permettersi di strapparlo al BVB, visto che il ragazzo si trova bene in questo ambiente e visto che con buone probabilità avrà un ruolo da titolare nella prossima stagione, complice la già citata probabile cessione di Gundogan e le successive difficoltà a trovare un regista di alto livello "acquistabile" sul mercato. La speranza è che sia un po' più continuo rispetto a questa stagione, dove ha alternato momenti di massima brillantezza a periodi più cupi, qualora dovesse tenere un rendimento alto sui nove mesi il BVB potrebbe davvero aver trovato un valore aggiunto.
Jakub Blaszczykowski
Prima squadra: 10% - Cessione: 90%
Eh sì, Kuba. Che molti tifosi nostalgici rivorrebbero al BVB, cosa che molto probabilmente non avverrà per tre motivi: a) i prestiti con diritto di riscatto generalmente terminano col riscatto della squadra che usufruisce dell'opzione, in questo caso la Fiorentina; b) Kuba ha 31 anni e andrà per i 32, non è un profilo sul quale puntare sul lungo termine, a maggior ragione considerando che Passlack e Pulisic possono giocare nel suo ruolo; c) tatticamente, non è il tipo di ala che Tuchel preferisce, ovvero quella che può puntare l'avversario e all'occorrenza anche accentrarsi per giocare il pallone, a la Reus e Mkhitaryan. Ci piacerebbe rivedere un vecchio amico in giallonero, ma le probabilità che avvenga sono molto basse.
Felix Passlack
Prima Squadra: 10% - Cessione: 10% - Prestito: 30% - Altro (BVB II/U19): 50%
Cominciamo col primo dei due giovanissimi prospetti che hanno già debuttato in prima squadra. Rispetto a Pulisic, Felix Passlack ha giocato meno ma Tuchel ha dimostrato di avere fiducia in lui e non è escluso che possa ritagliarsi un minutaggio maggiore già dalla prossima stagione. Difficile, a dire il vero, così come è piuttosto difficile che il ragazzo venga ceduto. Possibile che possa essere affidato ad una squadra di livello minore per farlo giocare di più, sia essa una versione del BVB come la seconda squadra, sia essa una realtà differente, magari di Zweite o DritteLiga.
Henrikh Mkhitaryan
Prima squadra: 90% - Cessione: 10%
In una delle sue apparizioni mediatiche degli ultimi due mesi, diventate più frequenti rispetto al recente con il crescere delle domande relative al futuro della squadra, Aki Watzke aveva detto che, tra Hummels, Gundogan e Mkhitaryan era altamente improbabile che tutti e tre rinnovassero. Possibile che il nostro CEO sapesse qualcosa, ma non è passato molto da quella dichiarazione all'annuncio della cessione di Hummels al Bayern. Watzke tuttavia affermò pure che era altamente improbabile che nessuno dei tre rinnovasse. E dunque, andato via Hummels e con Gundogan tentato da sirene straniere, l'uomo designato a restare al BVB con un probabile rinnovo è proprio Heno, che nella stagione che sta per chiudersi è emerso come trequartista di qualità, esaltato dal gioco di Tuchel. Noi siamo convinti che Mkhitaryan rinnoverà, forse fin troppo convinti ma è difficile che una squadra con ambizioni come la nostra perda ben tre calciatori di punta in una singola sessione di mercato.
Shinji Kagawa
Prima squadra: 65% - Cessione: 35%
Anche se a fasi alterne e non come altri giocatori, Kagawa si è dimostrato abbastanza adatto al gioco di Tuchel ed ha contribuito sia in fase di raccordo che in fase di conclusione all'azione offensiva dei gialloneri, come dimostrano i quasi 10 gol realizzati in campionati ed agli altrettanti assist distribuiti su tutto il fronte d'attacco. Il giapponese sembra tra i probabili confermati per la prossima stagione, anche se con un ruolo di minor rilevanza, soprattutto se la squadra deciderà di acquistare un altro trequartista di primo piano.
Christian Pulisic
Prima squadra: 20% - Cessione: 15% - Prestito: 30% - Altro (BVB II/U19): 35%
Situazione decisamente meno chiara di Kagawa quella relativa a Christian Pulisic. Il giovane talento statunitense è reduce dalla stagione dello sbocciamento con le prime apparizioni ed i primi gol con la prima squadra che sono culminati con una convocazione con la nazionale maggiore degli USA. Klinsmann porterà Pulisic anche in Copa America e solo dopo la manifestazione si capirà cosa fare del ragazzo: rispetto a Passlack ha maggiori possibilità di restare in prima squadra ed essere promosso definitivamente, così come però ha maggiori possibilità di essere ceduto in quanto maggiori sono le attenzioni su di lui. Possibile (anche se non probabile) che vada in prestito in una squadra di bassa Bundesliga, buone chance che possa fare anche un po' di Regionalliga per temprarlo fisicamente e mentalmente.
Ousmane Dembele
Prima squadra: 100%
C'è un altro giocatore, oltre a Schmelzer, ad avere un contratto con il BVB fino al 2021 ed è l'ultimo arrivato. L'acquisto di Ousmane Dembele è notizia di ieri ed è sicuramente un'addizione di grande prospettiva. Non si conoscono le cifre del trasferimento quindi non possiamo dire quanto buona sia stata l'operazione per i gialloneri, ma su una cosa non c'è dubbio: l'anno prossimo Ousmane Dembele giocherà nel BVB.
Marco Reus
Prima squadra: 95% - Cessione: 5%
Non c'è motivo di credere che Marco Reus vada altrove: stiamo parlando di un ragazzo nato a Dortmund, tifoso genuinamente del BVB e che ha dimostrato tutto il suo amore per questa squadra rinnovando il contratto un anno e mezzo fa, quando la squadra era ultima in classifica. Ora sarà il capitano di una squadra giovane, talentuosa, che gioca bene e che punta a fare bene in ogni competizione. E' sostanzialmente da escludere.
Pierre-Emerick Aubameyang
Prima squadra: 95% - Cessione: 5%
Se Robin resta qui, dove può voler andare Batman? Nonostante le tante voci di mercato che si sentono su fantomatiche "offerte pazze", Aubameyang resterà al BVB. Ha un contratto fino al 2020 e la società non ha interesse, storicamente, a cedere i suoi calciatori all'inizio di un contratto firmato. Sarà difficile tenerlo fra due o tre anni, ma per adesso è nostro e tale resterà.
Adrian Ramos
Prima squadra: 40% - Cessione: 60%
Chiudiamo questa panoramica con la situazione di maggiore incertezza, almeno tra i calciatori meno giovani. La situazione di Adrian Ramos sembrava decisamente più chiara fino alla pausa invernale, quando un attaccante che va per i 30 anni e con un girone di andata pessimo era visto più fuori che dentro le porte del club al 1° luglio del 2016. Tuttavia le cose sono decisamente cambiate nella Ruckrunde, quando il colombiano ha decisamente cambiato registro risultando determinante contro Darmstadt e Hoffenheim ed andando vicino a decidere il match contro il Bayern. Tuchel ha speso ottime parole per lui in conferenza stampa, in più di una occasione, per cui sembra che possa esserci spazio anche per lui nella prossima stagione, sempre in un ruolo da backup ovviamente. Ad ogni modo, il ragazzo potrebbe anche decidere di voler giocare da titolare in un altro contesto, una decisione che sarebbe anche accettabile viste le logiche ambizioni di ogni calciatore professionista. Vedremo come andrà a finire, noi speriamo che Ramos A La Playa resti almeno un altro anno in giallonero.
sabato 7 maggio 2016
Preview 33^ giornata Bundesliga 2015/2016: Eintracht Francoforte-BVB, la partita dei verdetti
Siamo giunti quasi al capolinea di questo campionati tedesco, leggermente più appassionante dei precedenti quattro ma in linea di massima abbastanza indirizzato con due turni ancora da giocare. Ad ogni modo, la matematica consente ancora delle speranze a tante squadre e due di queste si affronteranno alla Commerzbank Arena di Francoforte ogi alle 15.30.
Con una vittoria o un pareggio, l'Eintracht avrà discrete chance di salvarsi, mentre invece con una sconfitta non sarà matematicamente retrocesso ma la sua situazione di classifica potrebbe essere disperata ed irrecuperabile con un solo turno da giocare. Il Borussia Dortmund invece con una vittoria sarebbe ancora teoricamente in lotta per la vittoria del Meisterschale ma dovrebbe sperare in una difficile sconfitta del Bayern ad Ingolstadt, considerando che anche con il pareggio tra le bavaresi il BVB potrebbe raggiungere il Bayern in termini di punteggio in classifica ma poi perderebbe il confronto per differenza reti.
Un obiettivo decisamente più semplice per il Frankfurt dunque, per quanto al BVB non faccia schifo il secondo posto ed abbia comunque accettato da tempo che il Bayern sia praticamente irraggiungibile, ma vien da se che le motivazioni siano maggiori per i rossoneri oggi, chiudere le partite casalinghe con uno scalpo di questo genere terrebbe i tifosi col morale alto e, cosa più importante, indirizzerebbe la squadra verso una salvezza che sembrava molto complessa solo due settimane fa. Va detto, tuttavia, che il BVB in questa stagione ha sempre dimostrato di giocare per vincere anche in contesti nei quali era la squadra meno motivata, segno di grande mentalità conferita da Tuchel ai suoi ragazzi ed oltretutto dimostrando di poter tenere il livello alto anche con schieramenti diversi e tecnicamente meno competitivi, come dimostra la vittoria di Leverkusen o il Revierderby dominato, anche se non vinto, in cui molte seconde linee sono scese in campo senza far rimpiangere i cosiddetti titolari. Ad esempio, già da un po' di tempo il BVB sta giocando senza Ilkay Gundogan, che Tuchel ha deciso di centellinare inserendolo solo nei finali di partita per dare un cambio di ritmo. La notizia è che il mister dovrà fare a meno del suo regista anche nei finali di partita per il resto della stagione, considerando che Illy si è infortunato al ginocchio e salterà per questo anche gli Europei con la Germania. Ciò non terrà a bada le voci di mercato su di lui, che è in scadenza nel 2017 e sicuramente non fermerà squadre facoltose dal comprarlo e attendere che si riprenda dopo l'inizio della prossima stagione.
Salvo piccoli problemini invece l'Eintracht è in piene forze e combattivo per la vittoria. Niko Kovac, dopo un inizio stentato, sembra aver trovato la quadra tattica del gioco e dovrebbe schierare questa formazione (4-2-3-1): Hradecky; Regasel, Russ, Abraham, Oczipka; Huszti, Hasebe; Aigner, Fabian, Castaignos; Seferovic.
Quanto al BVB, ormai è difficile predire quale possa essere la formazione titolare, visto che tutti sono in ballo e tutti sono papabili per una maglia da titolare, ad eccezione ovviamente degli infortunati Subotic e Gundogan. Questa tuttavia una possibile formazione titolare (4-3-3): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Leitner, Weigl, Castro; Mkhitaryan, Aubameyang, Reus.
sabato 30 aprile 2016
Preview 32^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Wolfsburg, il campo è la miglior distrazione
Come pretendere di non far finta di nulla in merito alla situazione di Mats Hummels, dopo che il club ha pubblicato l'intenzione da parte del difensore di volersi trasferire al Bayern Monaco? Non sembrava necessario, per di più con una finale tra queste due squadre ancora da disputarsi, ma evidentemente in Germania le cose funzionano diversamente rispetto al resto del Mondo. Del resto non sarebbe nemmeno la prima volta che un trasferimento di un giocatore dal BVB al Bayern venga annunciato prima di una finale tra BVB e Bayern.
Ed indubbiamente scoccia dover leggere che il capitano della nostra squadra senta l'improvviso bisogno di dover tornare a casa, dopo aver detto qualche anno fa che "sì, al Bayern potrei vincere di più, ma farlo qui è molto più divertente", ma è anche risaputo che nello sport accade questo ed altro, per cui è inutile che il tifoso si faccia il sangue amaro e deve solo continuare a fare quello che fa sempre, ovvero tifare per la squadra a prescindere da chi ci giochi. E magari sperare che non si verifichi un Lewandowski bis e spillare quanti più soldi possibile al Bayern da una cessione che ormai sembra certa.
Qualcuno se n'è accorto, qualcuno non ci ha fatto caso ma nella partita della settimana scorsa abbiamo già avuto anticipazione di quello che potrà essere il Borussia Dortmund della prossima stagione: né Hummels e né Gundogan infatti erano presenti nella formazione iniziale ed è molto probabile che, insieme all'attuale capitano, anche Illy vada effettivamente via, dopo aver riacquisito uno status di alto livello saranno tante le squadre che se lo vorranno contendere. Ad ogni modo il BVB ha vinto settimana scorsa ma era lo Stoccarda, una squadra tornata in grosse difficoltà dopo che l'effetto psicologico del cambio allenatore sia concluso. Oggi alle 15.30 avremo un test più probante, per quanto si giochi in casa poiché arriva il Wolfsburg, squadra decisamente motivata in quanto all'ultima chiamata per una squalificazione in Europa League. I biancoverdi, reduci da un ottimo cammino europeo, non sono riusciti ad essere competitivi in due competizioni lasciando il passo ad altre squadre in Bundesliga e trovandosi a più di cinque punti dall'Europa, quando mancano tre sole partite alla fine. Indubbiamente la cessione di Kevin De Bruyne, rimpiazzata solo parzialmente dall'acquisto di Julian Draxler, è stata un grosso fattore affinché i lupi non riuscissero a far bene ovunque, risultando anche piuttosto discontinui nell'arco della stagione.
Quanto al BVB, delle cose extracampo abbiamo già parlato ma in generale la squadra sembra in buone condizioni, con il solo Subotic che dovrebbe essere indisponibile. Una vittoria terrebbe i gialloneri ancora in corsa per il record societario di punti, che fu fissato a 81 punti dalla squadra che fece il double nel 2011/2012, bisogna vedere quanto ci tenga Tuchel a questo primato per cui è anche possibile, se non probabile, che il tecnico decida di proporre nuovamente una formazione rimaneggiata per non rischiare col fisico di alcuni dei nostri migliori giocatori. Questa in definitiva potrebbe essere la formazione iniziale (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl, Sehin; Mkhitaryan, Castro, Reus; Ramos. Non è da escludere l'utilizzo dal primo minuto di uno dei due giovanissimi mentre la staffetta Sahin-Gundogan sembra abbastanza probabile.
Quanto al Wolfsburg, la squadra di Hecking non ha a sua volta problemi di formazione, per cui dovrebbe presentarsi dal primo minuto così (4-2-3-1): Benaglio; Trasch, Naldo, Dante, Rodriguez; Guilavogui, Gustavo; Vieirinha, Draxler, Caligiuri; Kruse. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di una versione più offensiva della formazione, con Vieirinha da terzino destro e Andre Schurrle dietro la punta, a seconda di come si voglia impostare il match.
mercoledì 20 aprile 2016
Recap semifinale DFB Pokal 2015/2016: Hertha Berlino-BVB 0-3
E dunque alla fine la finale di DFB Pokal si giocherà a Berlino e vedrà di fronte BVB e Bayern Monaco. Come se fosse scontato, ma così non è.
Se nel match di Anfield ci eravamo detti che forse non era ancora al top e contro l'Amburgo ci siamo detti che tutto sommato non era il caso di rischiarlo visto l'impegno di oggi, nel momento in cui è uscita la formazione del BVB è sicuramente parso sorprendente che il nome di Ilkay Gundogan comparisse soltanto tra i membri della panchina ma per qualche motivo evidentemente Tuchel ritiene che Gundogan non abbia i 90' nelle gambe e preferisca fargli finire le partite piuttosto che fargliere iniziare. Chiaramente un giocatore del suo talento manca alla squadra, nonostante Castro e Kagawa siano in un buon momento. Per il resto la formazione è quella prevedibile con Adrian Ramos punta centrale. L'Hertha, che per l'occasione abbandona le strisce presentando una maglia di gioco totalmente azzurra, invece non riesce a recuperare Vladimir Darida che dunque guarda il match dalla tribuna, Dardai ne approfitta per utilizzare un 4-3-3 più contenitivo con tre mediani a centrocampo e due ali, Kalou e Haraguchi, ad affiancare Ibisevic come nel piano B che avevamo anticipato nella nostra preview.
I primi dieci minuti sono abbastanza interlocutori ma il BVB è più propositivo, come da aspettative, anche se tuttavia non riesce ad impegnare Rune Jarstein. Non è un problema però perché al ventesimo minuto i gialloneri passano in vantaggio, realizzando in occasione del primo tiro in assoluto della partita, con Gonzalo Castro che raccoglie un rinvio corto della difesa su un cross basso di Kagawa. La conclusione di Gonzo dal limite dell'area è potente e precisa per lo 0-1 che sblocca il risultato. La squadra allenata da Thomas Tuchel rischia anche di raddoppiare cinque minuti dopo quando un cross di Schmelzer trova Marco Reus libero a centro area ma la conclusione del n°11 è clamorosamente alta sopra la traversa.
La reazione dell'Hertha non arriva, squadra troppo spenta e forse sovraccarica mentalmente, dunque il BVB continua ad attaccare, andando vicina al gol in tre occasioni, prima con Schmelzer e poi con Ramos, infine al 43° minuto con una bella conclusione di Marco Reus che vede Jarstein prodigarsi nella miglior parata del primo tempo. Nel finale i padroni di casa si affacciano dalle parti di Burki con Lustenberger, ma la conclusione del capitano biancoazzurro viene parata comodamente da Roman Burki.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, con un BVB decisamente più convinto e più centrato nel match rispetto all'Hertha sebbene si veda poco la porta. Dardai non è soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi e prova a cambiare le carte in tavola dal punto di vista tattico, tornando al 4-2-3-1 con l'ingresso di Alexander Baumjohann al posto di Jens Hegeler. Il cambio porta subito qualche frutto visto che l'Hertha per la prima volta nel match va vicino al gol con Salomon Kalou, che raccoglie una sponda di Baumjohann ma da pochi passa manda la palla fuori, sebbene di poco producendo un brivido per i tifosi ospiti. Dardai allora ci prova definitivamente inserendo anche l'ex Julian Schieber in luogo di Genki Haraguchi, aumentando di molto il peso della squadra. E' comunque il BVB ad andare vicino al raddoppio con Ramos, ma Jarstein si supera conservando dunque il risultato. Il portiere norvegese poi va anche oltre al 68° quando con una parata clamorosa nega il gol a Mkhitaryan.
L'1-0 va stretto al BVB ma è chiaramente colpa dei ragazzi se non riescono ad ampliare il loro vantaggio. L'Hertha sale di colpi e si avvicina dalle parti di Burki. con Salomon Kalou il cui colpo di testa fa la barba al palo. Ma, proprio nel miglior momento dei berlinesi, ecco che arriva l'agognato raddoppio del BVB: tutto parte da uno scivolone di John Brooks che avvia il contropiede del BVB con Ramos che serve Kagawa, il cui cross al centro trova Reus solo, la conclusione di Marco di destro e di prima intenzione coglie di sorpresa Jarstein che può solo toccare la palla, senza riuscire ad evitare il gol. E' 0-2 ed il BVB ha un piede in finale.
Tuchel ad un quarto d'ora dalla fine opera il primo cambio, togliendo un buon Castro in luogo di Illy Gundogan, che subito prende il palo con una conclusione da fuori area. L'Hertha accusa il colpo e si demoralizza definitivamente, subendo anche lo 0-3 all'83° con Mkhitaryan, che non deve far altro che appoggiare a porta vuota dopo una bella iniziativa personale di Marco Reus, oggi migliore in campo.
Il triplo vantaggio permette al BVB di gestire la partita, senza subire alcun pericolo. Nel finale c'è spazio anche per Erik Durm, entrato al posto di Schmelzer ma non accade nulla fino al triplice fischio di Deniz Aytekin. Il BVB vince 0-3 e si qualifica per la finale del 21 maggio! Ancora a Berlino, ancora contro il Bayern.
Se nel match di Anfield ci eravamo detti che forse non era ancora al top e contro l'Amburgo ci siamo detti che tutto sommato non era il caso di rischiarlo visto l'impegno di oggi, nel momento in cui è uscita la formazione del BVB è sicuramente parso sorprendente che il nome di Ilkay Gundogan comparisse soltanto tra i membri della panchina ma per qualche motivo evidentemente Tuchel ritiene che Gundogan non abbia i 90' nelle gambe e preferisca fargli finire le partite piuttosto che fargliere iniziare. Chiaramente un giocatore del suo talento manca alla squadra, nonostante Castro e Kagawa siano in un buon momento. Per il resto la formazione è quella prevedibile con Adrian Ramos punta centrale. L'Hertha, che per l'occasione abbandona le strisce presentando una maglia di gioco totalmente azzurra, invece non riesce a recuperare Vladimir Darida che dunque guarda il match dalla tribuna, Dardai ne approfitta per utilizzare un 4-3-3 più contenitivo con tre mediani a centrocampo e due ali, Kalou e Haraguchi, ad affiancare Ibisevic come nel piano B che avevamo anticipato nella nostra preview.
I primi dieci minuti sono abbastanza interlocutori ma il BVB è più propositivo, come da aspettative, anche se tuttavia non riesce ad impegnare Rune Jarstein. Non è un problema però perché al ventesimo minuto i gialloneri passano in vantaggio, realizzando in occasione del primo tiro in assoluto della partita, con Gonzalo Castro che raccoglie un rinvio corto della difesa su un cross basso di Kagawa. La conclusione di Gonzo dal limite dell'area è potente e precisa per lo 0-1 che sblocca il risultato. La squadra allenata da Thomas Tuchel rischia anche di raddoppiare cinque minuti dopo quando un cross di Schmelzer trova Marco Reus libero a centro area ma la conclusione del n°11 è clamorosamente alta sopra la traversa.
La reazione dell'Hertha non arriva, squadra troppo spenta e forse sovraccarica mentalmente, dunque il BVB continua ad attaccare, andando vicina al gol in tre occasioni, prima con Schmelzer e poi con Ramos, infine al 43° minuto con una bella conclusione di Marco Reus che vede Jarstein prodigarsi nella miglior parata del primo tempo. Nel finale i padroni di casa si affacciano dalle parti di Burki con Lustenberger, ma la conclusione del capitano biancoazzurro viene parata comodamente da Roman Burki.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, con un BVB decisamente più convinto e più centrato nel match rispetto all'Hertha sebbene si veda poco la porta. Dardai non è soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi e prova a cambiare le carte in tavola dal punto di vista tattico, tornando al 4-2-3-1 con l'ingresso di Alexander Baumjohann al posto di Jens Hegeler. Il cambio porta subito qualche frutto visto che l'Hertha per la prima volta nel match va vicino al gol con Salomon Kalou, che raccoglie una sponda di Baumjohann ma da pochi passa manda la palla fuori, sebbene di poco producendo un brivido per i tifosi ospiti. Dardai allora ci prova definitivamente inserendo anche l'ex Julian Schieber in luogo di Genki Haraguchi, aumentando di molto il peso della squadra. E' comunque il BVB ad andare vicino al raddoppio con Ramos, ma Jarstein si supera conservando dunque il risultato. Il portiere norvegese poi va anche oltre al 68° quando con una parata clamorosa nega il gol a Mkhitaryan.
L'1-0 va stretto al BVB ma è chiaramente colpa dei ragazzi se non riescono ad ampliare il loro vantaggio. L'Hertha sale di colpi e si avvicina dalle parti di Burki. con Salomon Kalou il cui colpo di testa fa la barba al palo. Ma, proprio nel miglior momento dei berlinesi, ecco che arriva l'agognato raddoppio del BVB: tutto parte da uno scivolone di John Brooks che avvia il contropiede del BVB con Ramos che serve Kagawa, il cui cross al centro trova Reus solo, la conclusione di Marco di destro e di prima intenzione coglie di sorpresa Jarstein che può solo toccare la palla, senza riuscire ad evitare il gol. E' 0-2 ed il BVB ha un piede in finale.
Tuchel ad un quarto d'ora dalla fine opera il primo cambio, togliendo un buon Castro in luogo di Illy Gundogan, che subito prende il palo con una conclusione da fuori area. L'Hertha accusa il colpo e si demoralizza definitivamente, subendo anche lo 0-3 all'83° con Mkhitaryan, che non deve far altro che appoggiare a porta vuota dopo una bella iniziativa personale di Marco Reus, oggi migliore in campo.
Il triplo vantaggio permette al BVB di gestire la partita, senza subire alcun pericolo. Nel finale c'è spazio anche per Erik Durm, entrato al posto di Schmelzer ma non accade nulla fino al triplice fischio di Deniz Aytekin. Il BVB vince 0-3 e si qualifica per la finale del 21 maggio! Ancora a Berlino, ancora contro il Bayern.
Preview semifinale DFB Pokal 2015/2016: Hertha Berlino-BVB, per restare a Berlino
Quella di stasera è una delle rare partite che ancora hanno un senso nella stagione del BVB, fuori dall'Europa League e ormai lontano dal Bayern Monaco in campionato. Nella migliore delle ipotesi, ne restano due significative da qui al rompete le righe: quella di stasera e, in caso di vittoria, un'altra partita, sempre a Berlino, ovviamente contro il Bayern Monaco.
Parliamo di DFB Pokal, la coppa nazionale tedesca che a questo punto resta l'ultimo obiettivo stagionale ancora raggiungibile dal BVB e, come ha detto anche Thomas Tuchel in conferenza stampa, faranno di tutto per vincere questo trofeo e dimenticare la partita di Liverpool, ancora marchiata a fuoco nella mente di tifosi e calciatori gialloneri.
Il prepartita è movimentato più dalle notizie di mercato, che con l'allungarsi delle giornate comincia ad imperversare su radio, TV e testate mediatiche di vario genere: Gundogan al City, Ousmane Dembelé da noi, Mats Hummels ha cambiato orientativamente quattro volte idea sul rinnovo di contratto. Tutte voci che avranno anche le loro basi di credibilità ma che rappresentano nulla finché non vi sia l'ufficialità dei club. C'è invece una notizia di calcio giocato che difatti scurisce il prepartita di questa semifinale, ovvero l'assenza di Pierre-Emerick Aubameyang a causa di un problema all'alluce del piede destro. Si è tentato di recuperarlo fino a ieri, tanto che lo stesso Tuchel lo avesse dichiarato disponibile per la partita, indicando solo Subotic come out. Invece il gabonese soffre ancora ed in realtà è un infortunio che si sta portando dietro da più di una settimana e dunque si è preferito tenerlo a riposo, forse anche perché a questo punto rischia di non essere la miglior opzione in attacco, con un Adrian Ramos in gran forma e che produce un gol ogni 80 minuti in questa stagione. Il colombiano oltretutto è un ex, così come Lukasz Piszczek e ci tiene a fare bene nello stadio che lo ha visto emergere a livelli europei.
Quanto all'Hertha, la squadra allenata da Pal Dardai solo nelle ultime settimane sta iniziando a declinare nelle prestazioni ma resta decisamente una squadra ostica, sopratutto in casa e avanti ad uno stadio che sarà pieno in ogni ordine di posti. I biancoazzurri partono alla pari con il BVB stasera ma sicuramente sono una squadra meno inicisiva di quella affrontata nella terza giornata di ritorno, quando il BVB comunque raccolse un giusto 0-0 per cui c'è margine di manovra per poter provare a vincere.
I padroni di casa così come il BVB hanno il loro grosso problema di formazione, rappresentato dall'assenza di Vladimir Darida, forse il miglior giocatore della squadra. Tuttavia il ceco potrebbe recuperare e, qualora disponibile, è chiaro che Dardai non lo risparmierà. Per il resto, dobiamo aspettarci un assetto abbastanza difensivo anche se non eccessivamente tale, lo schieramento probabile potrebbe essere questo (4-2-3-1): Jarstein; Plattenhardt, Brooks, Langkamp, Pekarik; Skjelbred, Lustenberger; Haraguchi, Darida, Stocker; Kalou. Sacrificato Ibisevic, che però potrebbe trovare il campo qualora Darida non dovesse farcela, con Kalou che scalerebbe nella linea dei trequartisti.
Quanto al BVB, formazione tipo ad eccezione di Aubameyang: (4-1-4-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Reus; Ramos. Dubbio principale Castro-Kagawa, potrebbe essere staffetta.
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domenica 17 aprile 2016
Preview 30^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Amburgo, ricominciare è difficile ma si deve pur fare
Sembra essere ancora presto per parlare della sconfitta di Liverpool, anzi del doppio confronto con il Liverpool perché è palese che se prendi 5 gol dai Reds meriti di uscire a prescindere dal campo di gioco in cui li subisca, è anche vero che sfruttare il fattore campo nella partita di andata ci avrebbe permesso di superare il turno, ma non ci siamo riusciti. Di come andasse impostata la sfida ne abbiamo già parlato nelle nostre preview e recap, si potrebbe aprire un discorso più profondo sulle colpe di Thomas Tuchel ma siamo anche convinti del fatto che non sarebbe giusto, perché il nostro è un bravo tecnico, al primo anno con questa squadra, che tra parentesi è una grande squadra e con responsabilità maggiori di quanto abbia mai avuto.
Per fortuna c'è il campionato a distrarci e per fortuna il campionato non ha nulla da dirci: è ovvio che la marcia di avvicinamento alla semifinale di Berlino contro l'Hertha va eseguita nel migliore dei modi, sia dal punto di vista psicologico che atletico ma è anche chiaro che vadano smaltite le tossine emozionali di giovedì e dunque non sorprendiamoci se la squadra oggi se la prenda comoda, soprattutto nel primo tempo, per riorganizzarsi a tutto tondo e ripartire.
Chi potrebbe approfittarne dunque è l'ospite di oggi, una squadra che peraltro tende ad esserci ostica, qualsiasi siano le edizioni nostre e loro. L'Amburgo di Bruno Labbadia dopo gran parte del campionato disputata su medi livelli rischia di ritrovarsi nuovamente in zona retrocessione e una vittoria a Dortmund li metterebbe quasi al sicuro dallo scendere per la prima volta nella loro storia o disputare il terzo Relegationspiel di fila. L'HSV non è al massimo della forma ed arriva da una sconfitta casalinga sanguinosa contro il Darmstadt ma, lo ripetiamo, questa è una squadra capace di battere il BVB a Dortmund 4-1 nell'anno in cui noi facemmo finale di Champions League, per cui c'è poco da sottovalutare l'avversario.
Thomas Tuchel in conferenza stampa ha detto che tutta la rosa è disponibile per la partita di oggi e potrebbe in teoria schierare la formazione titolare ma, nella pratica, potrebbe fare qualche cambio: difficile capire chi potrebbe fare spazio alle riserve ma del resto con Tuchel indovinare la formazione titolare è sempre un divertentissimo enigma. Questo un possibile undici (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Castro, Kagawa, Reus; Aubameyang.
Quanto all'Amburgo, in genere la squadra del Nord della Germania gioca con un 4-2-3-1 che Labbadia potrebbe riproporre a tutti gli effetti anche oggi alle 15.30. Difficile capire chi saranno gli interpreti considerando le difficoltà a trovare uno schieramento affidabile negli ultimi tempi. Questa, comunque, una possibile formazione (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Cleber, Spahic, Ostrzolek; Holby, Kacar; Muller, Gregoritsch, Ilicevic; Lasogga. Chance per Sakai su una delle due fasce difensive oppure per Jung in mediana al fianco di Holtby, ma in generale la formazione dovrebbe essere più o meno questa.
giovedì 14 aprile 2016
Recap ritorno Quarti di finale Europa League 2015/2016: Liverpool-BVB 4-3
Difficile commentare una partita persa dopo esser stati in vantaggio di due gol per più di un ora e virtualmente qualificati per 86 minuti su 94 giocati stasera, ma alla fine conta chi gioca per tutto il match. Il Liverpool l'ha fatto, il BVB no.
La grande sorpresa nelle formazioni arriva da Tuchel, che lascia fuori Ilkay Gundogan favorendo l'ingresso negli undici di Shinji Kagawa, proveniente da un buon match domenica a Gelsenkirchen. Evidentemente l'autonomia di Illy non è ancora tale da permettergli di giocare un match da titolare. Per il resto tutto come previsto. Il Liverpool scende a sua volta con la formazione che ci aspettavamo, con il solo Can al posto di Allen unica differenza rispetto alla nostra preview.
La partita inizia subito bene per il BVB con un tiro di Aubameyang che conclude di poco fuori. Ma poco dopo arriva il vantaggio del BVB: contropiede dei gialloneri, Castro con un pallonetto delizioso serve Aubameyang che solo davanti a Mignolet sbaglia la conclusione, ma sulla ribattuta arriva pronto Henrikh Mkhitaryan che realizza il gol dell'1-0 al 5° minuto di gioco.
Il Liverpool è contratto, ancor più sotto pressione dopo il veloce svantaggio, mentre il BVB è prontissimo su ogni pallone. Ed arriva anche il 2-0 con Aubameyang, che chiude un contropiede perfetto condotto da Marco Reus, che prima dribbla due uomini e poi con un passaggio splendido in diagonale mette il gabonese davanti alla porta.
Due contropiedi, due gol, non è un caso forse: nonostante il Liverpool non abbia creato nulla, Tuchel ha concesso a loro il pallino del gioco salvo poi ripartire ed essere pericoloso. Noi ci aspettavamo che anche giovedì scorso facesse così, ad ogni modo bravissimo il tecnico a fare i giusti accorgimenti tra l'andata e il ritorno.
Ci mette un po' il Liverpool a svegliarsi, ma c'è: prima con Origi, poi con Alberto Moreno arrivano due occasioni ghiotte da gol, tuttavia non concretizzate. E' comunque un Liverpool diverso, ancora Origi va vicino al gol che avrebbe accorciato le distanze, ma la sua mira non è precisa poi Firmino su azione da palla inattiva non riesce a segnare di testa da posizione vantaggiosa. L'entusiasmo del Liverpool dura per un buon quarto d'ora ma pian piano scema permettendo al BVB di riaffacciarsi dalle parti di Mignolet, senza però pungere. Nel finale una occasione per parte, con Coutinho e Kagawa ma il punteggio resta di 0-2 e così si va negli spogliatoi.
Nella ripresa il Liverpool parte a bomba e realizza subito, proprio con Divock Origi che riceve in profondità un delizioso assist di Firmino che spacca in due la difesa del BVB e realizza solo davanti a Weidenfeller. E' un Liverpool decisamente più carico, ma il BVB c'è e prova a colpire prima in contropiede con Kagawa. Poi le fasi di gioco diventano molto più confuse e sale in cattedra Mats Hummels a dare ordine palla al piede. Su una delle sue classiche discese, serve un cioccolatino per Reus che riceve in profondità e di piatto destro trafigge Mignolet per l'1-3, che tuttavia non chiude i giochi.
Klopp prova a cambiare qualcosa, sia negli uomini che dal punto di vista tattico, inserendo Sturridge e Allen in luogo di Lallana e Firmino, portando i suoi ad 4-3-1-2 con due prime punte davanti. Il cambio porta subito i frutti sperati perché al 66° Philippe Coutinho riceve palla e dal limite dell'area scocca un destro che batte Weidenfeller per il 2-3. La partita è riaperta, Origi avrebbe potuto anche pareggiarla due minuti dopo con una conclusione da fuori area, alto di poco. Arriva una nuova folata offensiva dei Reds che prosegue con una lunga serie di calci d'angolo. L'ultimo di questi porta al 3-3, è Sakho che la spizza di testa in rete per il pareggio che qualifica ancora il BVB ma rende vicinissimo al passaggio del turno il Liverpool.
Cambia Tuchel, che mette Ginter in luogo di Kagawa per una difesa a tre, cambia il Liverpool che inserisce Lucas Leiva al posto dell'infortunato Emre Can. Poi Tuchel compie gli altri due cambi a dieci minuti dalla fine, inserendo Adrian Ramos e Ilkay Gundogan al posto di Reus e Castro. Gli ultimi dieci minuti sono una bolgia sugli spalti e una confusione completa in campo, una grande lotta a centrocampo, fatta di grande fisicità. Il Liverpool ci crede di più e passa in vantaggio al 91° con Dejan Lovren, che sull'ennesima palla inattiva raccoglie il cross di Milner e la piazza in rete per un incredibile 4-3 che chiude i giochi, dando al Liverpool il meritato passaggio del turno.
La grande sorpresa nelle formazioni arriva da Tuchel, che lascia fuori Ilkay Gundogan favorendo l'ingresso negli undici di Shinji Kagawa, proveniente da un buon match domenica a Gelsenkirchen. Evidentemente l'autonomia di Illy non è ancora tale da permettergli di giocare un match da titolare. Per il resto tutto come previsto. Il Liverpool scende a sua volta con la formazione che ci aspettavamo, con il solo Can al posto di Allen unica differenza rispetto alla nostra preview.
La partita inizia subito bene per il BVB con un tiro di Aubameyang che conclude di poco fuori. Ma poco dopo arriva il vantaggio del BVB: contropiede dei gialloneri, Castro con un pallonetto delizioso serve Aubameyang che solo davanti a Mignolet sbaglia la conclusione, ma sulla ribattuta arriva pronto Henrikh Mkhitaryan che realizza il gol dell'1-0 al 5° minuto di gioco.
Il Liverpool è contratto, ancor più sotto pressione dopo il veloce svantaggio, mentre il BVB è prontissimo su ogni pallone. Ed arriva anche il 2-0 con Aubameyang, che chiude un contropiede perfetto condotto da Marco Reus, che prima dribbla due uomini e poi con un passaggio splendido in diagonale mette il gabonese davanti alla porta.
Due contropiedi, due gol, non è un caso forse: nonostante il Liverpool non abbia creato nulla, Tuchel ha concesso a loro il pallino del gioco salvo poi ripartire ed essere pericoloso. Noi ci aspettavamo che anche giovedì scorso facesse così, ad ogni modo bravissimo il tecnico a fare i giusti accorgimenti tra l'andata e il ritorno.
Ci mette un po' il Liverpool a svegliarsi, ma c'è: prima con Origi, poi con Alberto Moreno arrivano due occasioni ghiotte da gol, tuttavia non concretizzate. E' comunque un Liverpool diverso, ancora Origi va vicino al gol che avrebbe accorciato le distanze, ma la sua mira non è precisa poi Firmino su azione da palla inattiva non riesce a segnare di testa da posizione vantaggiosa. L'entusiasmo del Liverpool dura per un buon quarto d'ora ma pian piano scema permettendo al BVB di riaffacciarsi dalle parti di Mignolet, senza però pungere. Nel finale una occasione per parte, con Coutinho e Kagawa ma il punteggio resta di 0-2 e così si va negli spogliatoi.
Nella ripresa il Liverpool parte a bomba e realizza subito, proprio con Divock Origi che riceve in profondità un delizioso assist di Firmino che spacca in due la difesa del BVB e realizza solo davanti a Weidenfeller. E' un Liverpool decisamente più carico, ma il BVB c'è e prova a colpire prima in contropiede con Kagawa. Poi le fasi di gioco diventano molto più confuse e sale in cattedra Mats Hummels a dare ordine palla al piede. Su una delle sue classiche discese, serve un cioccolatino per Reus che riceve in profondità e di piatto destro trafigge Mignolet per l'1-3, che tuttavia non chiude i giochi.
Klopp prova a cambiare qualcosa, sia negli uomini che dal punto di vista tattico, inserendo Sturridge e Allen in luogo di Lallana e Firmino, portando i suoi ad 4-3-1-2 con due prime punte davanti. Il cambio porta subito i frutti sperati perché al 66° Philippe Coutinho riceve palla e dal limite dell'area scocca un destro che batte Weidenfeller per il 2-3. La partita è riaperta, Origi avrebbe potuto anche pareggiarla due minuti dopo con una conclusione da fuori area, alto di poco. Arriva una nuova folata offensiva dei Reds che prosegue con una lunga serie di calci d'angolo. L'ultimo di questi porta al 3-3, è Sakho che la spizza di testa in rete per il pareggio che qualifica ancora il BVB ma rende vicinissimo al passaggio del turno il Liverpool.
Cambia Tuchel, che mette Ginter in luogo di Kagawa per una difesa a tre, cambia il Liverpool che inserisce Lucas Leiva al posto dell'infortunato Emre Can. Poi Tuchel compie gli altri due cambi a dieci minuti dalla fine, inserendo Adrian Ramos e Ilkay Gundogan al posto di Reus e Castro. Gli ultimi dieci minuti sono una bolgia sugli spalti e una confusione completa in campo, una grande lotta a centrocampo, fatta di grande fisicità. Il Liverpool ci crede di più e passa in vantaggio al 91° con Dejan Lovren, che sull'ennesima palla inattiva raccoglie il cross di Milner e la piazza in rete per un incredibile 4-3 che chiude i giochi, dando al Liverpool il meritato passaggio del turno.
Preview ritorno Quarti di finale Europa League 2015/2016: Liverpool-BVB, l'ora della verità
Si chiuderà stasera, intorno alle 23, una settimana dal tasso emotivo altissimo per il Borussia Dortmund e per i suoi tifosi. Con l'intermezzo di un Revierderby come sempre degno di nota, ai due estremi di questi sette giorni ci sono gli incontri con il Liverpool. Giovedì scorso a Dortmund le cose non sono andate benissimo per i nostri colori, con una squadra troppo soggetta al gegenpressing Kloppiano, ma in ogni caso si è riusciti a tener vive le speranze per un passaggio del turno grazie al gol di Mats Hummels ed al miglior Weidenfeller degli ultimi tre anni.
Oggi le due squadre si ritroveranno in casa dei Reds, in uno dei templi del calcio internazionale, Anfield Road. Quando scoccheranno le 21.05 la Kop e tutto il resto dello stadio faranno esplodere il loro tifo per un incontro che potrebbe decidere le sorti della stagione di entrambe le squadre; per il Liverpool questa resta forse l'ultima chance di accedere al calcio europeo nella prossima stagione, per di più nella principale competizione qualora dovesse arrivare la vittoria finale, quanto al BVB invece Tuchel è stato piuttosto chiaro, semplicemente con la scelta della formazione titolare che ha schierato nel Derby, a cosa punti il BVB come obiettivo principale. Per cui sarà una lotta all'ultimo sangue, il pressing altissimo del Liverpool contro il calcio ragionato del BVB.
I gialloneri giungono a questa partita con una buona notizia, ovvero che Gundogan sta bene e sarà titolare stasera a meno di sfortunati intoppi ed in generale i ranghi sono completi. Certamente il turnover di domenica ha mascherato qualcosa che si è visto chiaramente giovedì scorso, ovvero che la squadra non è affatto al proprio picco di forma e non riesce ad essere efficace palla al piede. Con Ilkay in campo questo problema dovrebbe essere in parte risolto, ma è chiaro che lo status di tutta la squadra non è il migliore. In particolare il reparto offensivo sembra boccheggiare, con Aubameyang ormai ampiamente al di sotto delle medie realizzative dei primi 5 mesi di stagione ed un Marco Reus boccheggiante. Lo stesso Henrikh Mkhitaryan, forse il miglior atleta della squadra, sta accusando le fatiche della lunga stagione e non è certamente al top, sebbene resti sopra media.
Jurgen Klopp ed il suo Liverpool invece sono messi decisamente meglio dal punto di vista atletico, si è visto giovedì e potrebbe essere un fattore nella partita di stasera. Non ci saranno diversi assenti "storici" ma gli effettivi portati a Dortmund settimana scorsa sono ancora disponibili, con l'eccezione di Jordan Henderson, e saranno protagonisti stasera. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Sakho, Moreno; Milner, Allen; Lallana, Firmino, Coutinho; Sturridge. Il dubbio maggiore è legato al ruolo di centravanti, dove Kloppo potrebbe rischierare Divock Origi dall'inizio. Il belga è in formissima ed ha anche parzialmente riposato nella sfida di campionato contro lo Stoke City, in cui è riuscito comunque a segnare una doppietta partendo dalla panchina.
Quanto al BVB, dovremmo vedere la formazione tipo del periodo per Thomas Tuchel, con il solo accantonamento di Erik Durm come differenza. Questi gli undici probabili (4-1-4-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Reus; Aubameyang. Punti di domanda maggiori forse sono Castro e Bender, visto che contro il fisico di Origi potrebbe far comodo anche Sokratis Papastathopoulos.
domenica 10 aprile 2016
Recap Revierderby 148: Schalke 04-BVB 2-2
Un bel match, con un discreto primo tempo ed una ripresa quasi ingestibile, emotivamente. Ancora imbattuti nel 2016 ed usciti a testa altissima dalla Veltins Arena nonostante un uso corposissimo delle riserve. Che forse testimoniano ancor di più che quando c'è un impianto di gioco ben studiato, il talento fa la differenza fino ad un certo punto.
Per quelli che "no, è il derby, Tuchel non farà molto turnover" leggere la formazione titolare non dev'essere stata una grande esperienza: tre titolari su undici, Ginter che torna esterno destro di fascia e Leitner in luogo di Castro, mentre davanti coppia inedita formata da Ramos e Pulisic. Visto lo schieramento non è stato chiaro sin da subito come i ragazzi potessero mettersi in campo, ma l'idea principale è quella di un 3-5-2 con Ginter e Durm che scalano sulla linea difensiva quando la squadra non è in possesso di palla. Dall'altra parte Breitenreiter decide di rinunciare a sorpresa a Max Meyer, scegliendo Belhanda dietro Huntelaar. In più, Caicara alto a destra con Sascha Riether terzino destro di ruolo, in una versione più coperta dei Blau-Weiss.
La partita inizia con uno Schalke propositivo contro un BVB effettivamente schierato a 5 dietro quando in fase di non possesso e con tre centrali, ma la prima spinta dei knappen dura poco perché il BVB prende il controllo del match e comincia a macinare possesso palla, creando qualche grattacapo alla difesa dello Schalke, soprattutto con un Pulisic molto ispirato nelle prime fasi di gioco. La prima occasione, se si vuole definire tale, è con una punizione di Nuri Sahin, parata da Fahrmann.
E' comunque incredibile come questa squadra, nonostante otto riserve in campo, non perda alcun tempo di gioco e faccia lo stesso calcio dei titolari, anche se con meno talento complessivo da mettere in gioco. Ed è ancor più incredibile come, in una partita così sentita, il migliore in campo sia un ragazzo di 17 anni e mezzo come Christian Pulisic, solo alla sua seconda partita da titolare nel calcio professionistico. Ma è proprio il piccolo yankee a creare l'occasione maggiore per il BVB al 26°, con una bella iniziativa personale ed una conclusione che finisce fuori di poco. A dispetto della bella partita che è, ci sono comunque poche occasioni da gol e lo Schalke, che dovrebbe essere la squadra delle due col sangue agli occhi, non si fa vedere dalle parti della porta giallonera per la prima mezz'ora, anche se subito dopo una conclusione estemporanea di Leroy Sané prende il palo. Il finale è tutto dei padroni di casa, che prima vanno alla conclusione con Junior Caicara, senza creare problemi a Burki, poi Geis, in ripartenza, giunge quasi al limite dell'area di rigore ma spara alto. Finisce dunque così il primo tempo, sul punteggio di 0-0.
Tuchel cambia qualcosa all'intervallo, inserendo Mkhitaryan al posto di Mats Hummels, rendendo a questo punto la sua squadra un "classico" 4-2-3-1 con Bender e Papastathopoulos centrali difensivi, mentre Durm e Ginter arretrano leggermente il loro raggio d'azione. E, come da tradizione, appena Tuchel cambia il BVB realizza: al 49° combinazione nello stretto tra Kagawa e Mkhitaryan, la palla torna al giapponese che senza pensarci alza un pallonetto da fuori area che trova impreparato Fahrmann e s'insacca in rete per lo 0-1, un gol fantastico per un giocatore che contro lo Schalke è sempre ispiratissimo.
Tuttavia, nemmeno il tempo di esultare che lo Schalke pareggia: al 51° minuto contropiede condotto da Huntelaar e Caicara, il cross del brasiliano viene respinto da Burki ma la palla finisce direttamente sui piedi di Leroy Sané che non deve far altro che appoggiare in rete per il gol dell'1-1. Un inizio di secondo tempo scoppiettante. che continua con una conclusione potente di Mkhitaryan su punizione che stavolta Fahrmann è bravissimo a parare. Ritmi decisamente più alti e spettacolo maggiore, che continua al 55° quando Matthias Ginter riporta in vantaggio il BVB, anche se in modo rocambolesco: punizione battuta da Sahin e deviata dalla barriera, la palla entra in area e viene colpita debolmente, ma la traiettoria è talmente precisa che finisce direttamente nell'angolino per l'1-2 in questo pazzo inizio di ripresa.
Il gol di Ginter convince Breitenreiter ad essere più spregiudicato, con l'ingresso di Max Meyer in luogo di Junior Caicara. Cambio fruttifero perché dai piedi del biondo talento nasce l'azione del 2-2, con palla che arriva a Sané il quale serve in profondità Huntelaar, in un'azione che ricorda molto il gol dell'1-0 del Liverpool giovedì scorso. Qui Papastathopoulos commette fallo da rigore e viene ammonito, dal dischetto Huntelaar non sbaglia realizzando il secondo pareggio del pomeriggio.
Tuchel prova a cambiare di nuovo le carte in tavola inserendo Pierre-Emerick Aubameyang ed il rientrante Ilkay Gundogan, al posto di uno spento Christian Pulisic e di Moritz Leitner, non prima però che il BVB si mangi due gol, prima con Kagawa e poi con Mkhitaryan. Cambia anche Breitenreiter che inserisce Aogo al posto di Kolasinac, lasciando invariato dunque il quadro tattico della sua squadra. Il coach dei padroni di casa fa entrare anche Eric-Maxim Choupo-Moting al posto di un nervoso Belhanda, provando a dare freschezza in attacco. E' comunque il BVB che va vicino al nuovo vantaggio, con il neo entrato Aubameyang che riceve in profondità ed entra in area, ma la sua conclusione viene deviata da Matip in angolo. Adesso ci sono spazi per entrambi gli attacchi e Gundogan prova a sfruttarli per il Borussia. In realtà però la migliore occasione del finale di match capita tra i piedi di Max Meyer che riceve solo in area un bel cross di Choupo-Moting ma la conclusione del talento di Oberhausen finisce alta sopra la traversa, decretando così la fine del match con il punteggio di 2-2.
Per quelli che "no, è il derby, Tuchel non farà molto turnover" leggere la formazione titolare non dev'essere stata una grande esperienza: tre titolari su undici, Ginter che torna esterno destro di fascia e Leitner in luogo di Castro, mentre davanti coppia inedita formata da Ramos e Pulisic. Visto lo schieramento non è stato chiaro sin da subito come i ragazzi potessero mettersi in campo, ma l'idea principale è quella di un 3-5-2 con Ginter e Durm che scalano sulla linea difensiva quando la squadra non è in possesso di palla. Dall'altra parte Breitenreiter decide di rinunciare a sorpresa a Max Meyer, scegliendo Belhanda dietro Huntelaar. In più, Caicara alto a destra con Sascha Riether terzino destro di ruolo, in una versione più coperta dei Blau-Weiss.
La partita inizia con uno Schalke propositivo contro un BVB effettivamente schierato a 5 dietro quando in fase di non possesso e con tre centrali, ma la prima spinta dei knappen dura poco perché il BVB prende il controllo del match e comincia a macinare possesso palla, creando qualche grattacapo alla difesa dello Schalke, soprattutto con un Pulisic molto ispirato nelle prime fasi di gioco. La prima occasione, se si vuole definire tale, è con una punizione di Nuri Sahin, parata da Fahrmann.
E' comunque incredibile come questa squadra, nonostante otto riserve in campo, non perda alcun tempo di gioco e faccia lo stesso calcio dei titolari, anche se con meno talento complessivo da mettere in gioco. Ed è ancor più incredibile come, in una partita così sentita, il migliore in campo sia un ragazzo di 17 anni e mezzo come Christian Pulisic, solo alla sua seconda partita da titolare nel calcio professionistico. Ma è proprio il piccolo yankee a creare l'occasione maggiore per il BVB al 26°, con una bella iniziativa personale ed una conclusione che finisce fuori di poco. A dispetto della bella partita che è, ci sono comunque poche occasioni da gol e lo Schalke, che dovrebbe essere la squadra delle due col sangue agli occhi, non si fa vedere dalle parti della porta giallonera per la prima mezz'ora, anche se subito dopo una conclusione estemporanea di Leroy Sané prende il palo. Il finale è tutto dei padroni di casa, che prima vanno alla conclusione con Junior Caicara, senza creare problemi a Burki, poi Geis, in ripartenza, giunge quasi al limite dell'area di rigore ma spara alto. Finisce dunque così il primo tempo, sul punteggio di 0-0.
Tuchel cambia qualcosa all'intervallo, inserendo Mkhitaryan al posto di Mats Hummels, rendendo a questo punto la sua squadra un "classico" 4-2-3-1 con Bender e Papastathopoulos centrali difensivi, mentre Durm e Ginter arretrano leggermente il loro raggio d'azione. E, come da tradizione, appena Tuchel cambia il BVB realizza: al 49° combinazione nello stretto tra Kagawa e Mkhitaryan, la palla torna al giapponese che senza pensarci alza un pallonetto da fuori area che trova impreparato Fahrmann e s'insacca in rete per lo 0-1, un gol fantastico per un giocatore che contro lo Schalke è sempre ispiratissimo.
Tuttavia, nemmeno il tempo di esultare che lo Schalke pareggia: al 51° minuto contropiede condotto da Huntelaar e Caicara, il cross del brasiliano viene respinto da Burki ma la palla finisce direttamente sui piedi di Leroy Sané che non deve far altro che appoggiare in rete per il gol dell'1-1. Un inizio di secondo tempo scoppiettante. che continua con una conclusione potente di Mkhitaryan su punizione che stavolta Fahrmann è bravissimo a parare. Ritmi decisamente più alti e spettacolo maggiore, che continua al 55° quando Matthias Ginter riporta in vantaggio il BVB, anche se in modo rocambolesco: punizione battuta da Sahin e deviata dalla barriera, la palla entra in area e viene colpita debolmente, ma la traiettoria è talmente precisa che finisce direttamente nell'angolino per l'1-2 in questo pazzo inizio di ripresa.
Il gol di Ginter convince Breitenreiter ad essere più spregiudicato, con l'ingresso di Max Meyer in luogo di Junior Caicara. Cambio fruttifero perché dai piedi del biondo talento nasce l'azione del 2-2, con palla che arriva a Sané il quale serve in profondità Huntelaar, in un'azione che ricorda molto il gol dell'1-0 del Liverpool giovedì scorso. Qui Papastathopoulos commette fallo da rigore e viene ammonito, dal dischetto Huntelaar non sbaglia realizzando il secondo pareggio del pomeriggio.
Tuchel prova a cambiare di nuovo le carte in tavola inserendo Pierre-Emerick Aubameyang ed il rientrante Ilkay Gundogan, al posto di uno spento Christian Pulisic e di Moritz Leitner, non prima però che il BVB si mangi due gol, prima con Kagawa e poi con Mkhitaryan. Cambia anche Breitenreiter che inserisce Aogo al posto di Kolasinac, lasciando invariato dunque il quadro tattico della sua squadra. Il coach dei padroni di casa fa entrare anche Eric-Maxim Choupo-Moting al posto di un nervoso Belhanda, provando a dare freschezza in attacco. E' comunque il BVB che va vicino al nuovo vantaggio, con il neo entrato Aubameyang che riceve in profondità ed entra in area, ma la sua conclusione viene deviata da Matip in angolo. Adesso ci sono spazi per entrambi gli attacchi e Gundogan prova a sfruttarli per il Borussia. In realtà però la migliore occasione del finale di match capita tra i piedi di Max Meyer che riceve solo in area un bel cross di Choupo-Moting ma la conclusione del talento di Oberhausen finisce alta sopra la traversa, decretando così la fine del match con il punteggio di 2-2.
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