A quanto pare, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 maggio il tuttofare del BVB ha provato ad affogare nell'alcool la delusione per la sconfitta contro il Bayern Monaco, alzando troppo il gomito. Quel che ne consegue è decisamente non edificante per l'immagine del ragazzo, considerando che ha urinato nella hall dell'albergo che ospitava il Borussia Dortmund. Inoltre, Kevin avrebbe minacciato anche un altro ospite di questo hotel, chiudendo col botto la sua pessima serata, sebbene questo report non sia confermato.
Noi siamo tifosi, vogliamo bene ai giocatori e quindi se succedono avvenimenti che mettono in cattiva luce i ragazzi proviamo a difenderli. Personalmente non sono nemmeno tanto capace di criticare. Però qui Grosskreutz ha esagerato e bisogna darne atto: posto che per qualsiasi cittadino del mondo compiere azioni del genere è sbagliato, per un calciatore come lui diventa doppiamente sbagliato, perché è un personaggio pubblico e da molti ragazzini tedeschi viene visto un esempio da seguire, un tipo di responsabilità che i professionisti devono saper prendere seriamente.
Oltretutto, Grosskreutz sta entrando anche in un certo circolo di recidività per cui dovrà stare molto attento da qui in avanti: ha tenuto a farlo sapere la DFB che, nelle persone di Oliver Bierhoff e Joachim Loew, chiarisce che comportamenti di questo genere sono tollerati fino ad un certo punto. Detto questo, il nostro pronostico è che alla fine Grosskreutz salirà sull'aereo per il Brasile, considerando anche la già citata duttilità tattica che, con l'attuale stato di salute di diversi calciatori della nazionale, potrebbe risultare utile. Ad ogni modo lui resta ancora "on the bubble" e sicuramente con i recenti comportamenti non ha favorito la sua posizione all'interno della Mannschaft. Resta da vedere se questi episodi possano essere una discriminante per una eventuale esclusione del ragazzo, più probabile di no visto che il codice etico è un'usanza esclusivamente prandelliana e visto anche che nessuno è vergine da questo punto di vista, vero Joachim Loew?
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