sabato 30 aprile 2016

Preview 32^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Wolfsburg, il campo è la miglior distrazione



Come pretendere di non far finta di nulla in merito alla situazione di Mats Hummels, dopo che il club ha pubblicato l'intenzione da parte del difensore di volersi trasferire al Bayern Monaco? Non sembrava necessario, per di più con una finale tra queste due squadre ancora da disputarsi, ma evidentemente in Germania le cose funzionano diversamente rispetto al resto del Mondo. Del resto non sarebbe nemmeno la prima volta che un trasferimento di un giocatore dal BVB al Bayern venga annunciato prima di una finale tra BVB e Bayern.

Ed indubbiamente scoccia dover leggere che il capitano della nostra squadra senta l'improvviso bisogno di dover tornare a casa, dopo aver detto qualche anno fa che "sì, al Bayern potrei vincere di più, ma farlo qui è molto più divertente", ma è anche risaputo che nello sport accade questo ed altro, per cui è inutile che il tifoso si faccia il sangue amaro e deve solo continuare a fare quello che fa sempre, ovvero tifare per la squadra a prescindere da chi ci giochi. E magari sperare che non si verifichi un Lewandowski bis e spillare quanti più soldi possibile al Bayern da una cessione che ormai sembra certa.

Qualcuno se n'è accorto, qualcuno non ci ha fatto caso ma nella partita della settimana scorsa abbiamo già avuto anticipazione di quello che potrà essere il Borussia Dortmund della prossima stagione: né Hummels e né Gundogan infatti erano presenti nella formazione iniziale ed è molto probabile che, insieme all'attuale capitano, anche Illy vada effettivamente via, dopo aver riacquisito uno status di alto livello saranno tante le squadre che se lo vorranno contendere. Ad ogni modo il BVB ha vinto settimana scorsa ma era lo Stoccarda, una squadra tornata in grosse difficoltà dopo che l'effetto psicologico del cambio allenatore sia concluso. Oggi alle 15.30 avremo un test più probante, per quanto si giochi in casa poiché arriva il Wolfsburg, squadra decisamente motivata in quanto all'ultima chiamata per una squalificazione in Europa League. I biancoverdi, reduci da un ottimo cammino europeo, non sono riusciti ad essere competitivi in due competizioni lasciando il passo ad altre squadre in Bundesliga e trovandosi a più di cinque punti dall'Europa, quando mancano tre sole partite alla fine. Indubbiamente la cessione di Kevin De Bruyne, rimpiazzata solo parzialmente dall'acquisto di Julian Draxler, è stata un grosso fattore affinché i lupi non riuscissero a far bene ovunque, risultando anche piuttosto discontinui nell'arco della stagione.

Quanto al BVB, delle cose extracampo abbiamo già parlato ma in generale la squadra sembra in buone condizioni, con il solo Subotic che dovrebbe essere indisponibile. Una vittoria terrebbe i gialloneri ancora in corsa per il record societario di punti, che fu fissato a 81 punti dalla squadra che fece il double nel 2011/2012, bisogna vedere quanto ci tenga Tuchel a questo primato per cui è anche possibile, se non probabile, che il tecnico decida di proporre nuovamente una formazione rimaneggiata per non rischiare col fisico di alcuni dei nostri migliori giocatori. Questa in definitiva potrebbe essere la formazione iniziale (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl, Sehin; Mkhitaryan, Castro, Reus; Ramos. Non è da escludere l'utilizzo dal primo minuto di uno dei due giovanissimi mentre la staffetta Sahin-Gundogan sembra abbastanza probabile.

Quanto al Wolfsburg, la squadra di Hecking non ha a sua volta problemi di formazione, per cui dovrebbe presentarsi dal primo minuto così (4-2-3-1): Benaglio; Trasch, Naldo, Dante, Rodriguez; Guilavogui, Gustavo; Vieirinha, Draxler, Caligiuri; Kruse. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di una versione più offensiva della formazione, con Vieirinha da terzino destro e Andre Schurrle dietro la punta, a seconda di come si voglia impostare il match.

mercoledì 20 aprile 2016

Recap semifinale DFB Pokal 2015/2016: Hertha Berlino-BVB 0-3

E dunque alla fine la finale di DFB Pokal si giocherà a Berlino e vedrà di fronte BVB e Bayern Monaco. Come se fosse scontato, ma così non è.



Se nel match di Anfield ci eravamo detti che forse non era ancora al top e contro l'Amburgo ci siamo detti che tutto sommato non era il caso di rischiarlo visto l'impegno di oggi, nel momento in cui è uscita la formazione del BVB è sicuramente parso sorprendente che il nome di Ilkay Gundogan comparisse soltanto tra i membri della panchina ma per qualche motivo evidentemente Tuchel ritiene che Gundogan non abbia i 90' nelle gambe e preferisca fargli finire le partite piuttosto che fargliere iniziare. Chiaramente un giocatore del suo talento manca alla squadra, nonostante Castro e Kagawa siano in un buon momento. Per il resto la formazione è quella prevedibile con Adrian Ramos punta centrale. L'Hertha, che per l'occasione abbandona le strisce presentando una maglia di gioco totalmente azzurra, invece non riesce a recuperare Vladimir Darida che dunque guarda il match dalla tribuna, Dardai ne approfitta per utilizzare un 4-3-3 più contenitivo con tre mediani a centrocampo e due ali, Kalou e Haraguchi, ad affiancare Ibisevic come nel piano B che avevamo anticipato nella nostra preview.

I primi dieci minuti sono abbastanza interlocutori ma il BVB è più propositivo, come da aspettative, anche se tuttavia non riesce ad impegnare Rune Jarstein. Non è un problema però perché al ventesimo minuto i gialloneri passano in vantaggio, realizzando in occasione del primo tiro in assoluto della partita, con Gonzalo Castro che raccoglie un rinvio corto della difesa su un cross basso di Kagawa. La conclusione di Gonzo dal limite dell'area è potente e precisa per lo 0-1 che sblocca il risultato. La squadra allenata da Thomas Tuchel rischia anche di raddoppiare cinque minuti dopo quando un cross di Schmelzer trova Marco Reus libero a centro area ma la conclusione del n°11 è clamorosamente alta sopra la traversa.

La reazione dell'Hertha non arriva, squadra troppo spenta e forse sovraccarica mentalmente, dunque il BVB continua ad attaccare, andando vicina al gol in tre occasioni, prima con Schmelzer e poi con Ramos, infine al 43° minuto con una bella conclusione di Marco Reus che vede Jarstein prodigarsi nella miglior parata del primo tempo. Nel finale i padroni di casa si affacciano dalle parti di Burki con Lustenberger, ma la conclusione del capitano biancoazzurro viene parata comodamente da Roman Burki.

Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, con un BVB decisamente più convinto e più centrato nel match rispetto all'Hertha sebbene si veda poco la porta. Dardai non è soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi e prova a cambiare le carte in tavola dal punto di vista tattico, tornando al 4-2-3-1 con l'ingresso di Alexander Baumjohann al posto di Jens Hegeler. Il cambio porta subito qualche frutto visto che l'Hertha per la prima volta nel match va vicino al gol con Salomon Kalou, che raccoglie una sponda di Baumjohann ma da pochi passa manda la palla fuori, sebbene di poco producendo un brivido per i tifosi ospiti. Dardai allora ci prova definitivamente inserendo anche l'ex Julian Schieber in luogo di Genki Haraguchi, aumentando di molto il peso della squadra. E' comunque il BVB ad andare vicino al raddoppio con Ramos, ma Jarstein si supera conservando dunque il risultato. Il portiere norvegese poi va anche oltre al 68° quando con una parata clamorosa nega il gol a Mkhitaryan.

L'1-0 va stretto al BVB ma è chiaramente colpa dei ragazzi se non riescono ad ampliare il loro vantaggio. L'Hertha sale di colpi e si avvicina dalle parti di Burki. con Salomon Kalou il cui colpo di testa fa la barba al palo. Ma, proprio nel miglior momento dei berlinesi, ecco che arriva l'agognato raddoppio del BVB: tutto parte da uno scivolone di John Brooks che avvia il contropiede del BVB con Ramos che serve Kagawa, il cui cross al centro trova Reus solo, la conclusione di Marco di destro e di prima intenzione coglie di sorpresa Jarstein che può solo toccare la palla, senza riuscire ad evitare il gol. E' 0-2 ed il BVB ha un piede in finale.

Tuchel ad un quarto d'ora dalla fine opera il primo cambio, togliendo un buon Castro in luogo di Illy Gundogan, che subito prende il palo con una conclusione da fuori area. L'Hertha accusa il colpo e si demoralizza definitivamente, subendo anche lo 0-3 all'83° con Mkhitaryan, che non deve far altro che appoggiare a porta vuota dopo una bella iniziativa personale di Marco Reus, oggi migliore in campo.

Il triplo vantaggio permette al BVB di gestire la partita, senza subire alcun pericolo. Nel finale c'è spazio anche per Erik Durm, entrato al posto di Schmelzer ma non accade nulla fino al triplice fischio di Deniz Aytekin. Il BVB vince 0-3 e si qualifica per la finale del 21 maggio! Ancora a Berlino, ancora contro il Bayern.

Preview semifinale DFB Pokal 2015/2016: Hertha Berlino-BVB, per restare a Berlino



Quella di stasera è una delle rare partite che ancora hanno un senso nella stagione del BVB, fuori dall'Europa League e ormai lontano dal Bayern Monaco in campionato. Nella migliore delle ipotesi, ne restano due significative da qui al rompete le righe: quella di stasera e, in caso di vittoria, un'altra partita, sempre a Berlino, ovviamente contro il Bayern Monaco.

Parliamo di DFB Pokal, la coppa nazionale tedesca che a questo punto resta l'ultimo obiettivo stagionale ancora raggiungibile dal BVB e, come ha detto anche Thomas Tuchel in conferenza stampa, faranno di tutto per vincere questo trofeo e dimenticare la partita di Liverpool, ancora marchiata a fuoco nella mente di tifosi e calciatori gialloneri.



Il prepartita è movimentato più dalle notizie di mercato, che con l'allungarsi delle giornate comincia ad imperversare su radio, TV e testate mediatiche di vario genere: Gundogan al City, Ousmane Dembelé da noi, Mats Hummels ha cambiato orientativamente quattro volte idea sul rinnovo di contratto. Tutte voci che avranno anche le loro basi di credibilità ma che rappresentano nulla finché non vi sia l'ufficialità dei club. C'è invece una notizia di calcio giocato che difatti scurisce il prepartita di questa semifinale, ovvero l'assenza di Pierre-Emerick Aubameyang a causa di un problema all'alluce del piede destro. Si è tentato di recuperarlo fino a ieri, tanto che lo stesso Tuchel lo avesse dichiarato disponibile per la partita, indicando solo Subotic come out. Invece il gabonese soffre ancora ed in realtà è un infortunio che si sta portando dietro da più di una settimana e dunque si è preferito tenerlo a riposo, forse anche perché a questo punto rischia di non essere la miglior opzione in attacco, con un Adrian Ramos in gran forma e che produce un gol ogni 80 minuti in questa stagione. Il colombiano oltretutto è un ex, così come Lukasz Piszczek e ci tiene a fare bene nello stadio che lo ha visto emergere a livelli europei.

Quanto all'Hertha, la squadra allenata da Pal Dardai solo nelle ultime settimane sta iniziando a declinare nelle prestazioni ma resta decisamente una squadra ostica, sopratutto in casa e avanti ad uno stadio che sarà pieno in ogni ordine di posti. I biancoazzurri partono alla pari con il BVB stasera ma sicuramente sono una squadra meno inicisiva di quella affrontata nella terza giornata di ritorno, quando il BVB comunque raccolse un giusto 0-0 per cui c'è margine di manovra per poter provare a vincere.

I padroni di casa così come il BVB hanno il loro grosso problema di formazione, rappresentato dall'assenza di Vladimir Darida, forse il miglior giocatore della squadra. Tuttavia il ceco potrebbe recuperare e, qualora disponibile, è chiaro che Dardai non lo risparmierà. Per il resto, dobiamo aspettarci un assetto abbastanza difensivo anche se non eccessivamente tale, lo schieramento probabile potrebbe essere questo (4-2-3-1): Jarstein; Plattenhardt, Brooks, Langkamp, Pekarik; Skjelbred, Lustenberger; Haraguchi, Darida, Stocker; Kalou. Sacrificato Ibisevic, che però potrebbe trovare il campo qualora Darida non dovesse farcela, con Kalou che scalerebbe nella linea dei trequartisti.

Quanto al BVB, formazione tipo ad eccezione di Aubameyang: (4-1-4-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Reus; Ramos. Dubbio principale Castro-Kagawa, potrebbe essere staffetta.

domenica 17 aprile 2016

Preview 30^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Amburgo, ricominciare è difficile ma si deve pur fare



Sembra essere ancora presto per parlare della sconfitta di Liverpool, anzi del doppio confronto con il Liverpool perché è palese che se prendi 5 gol dai Reds meriti di uscire a prescindere dal campo di gioco in cui li subisca, è anche vero che sfruttare il fattore campo nella partita di andata ci avrebbe permesso di superare il turno, ma non ci siamo riusciti. Di come andasse impostata la sfida ne abbiamo già parlato nelle nostre preview e recap, si potrebbe aprire un discorso più profondo sulle colpe di Thomas Tuchel ma siamo anche convinti del fatto che non sarebbe giusto, perché il nostro è un bravo tecnico, al primo anno con questa squadra, che tra parentesi è una grande squadra e con responsabilità maggiori di quanto abbia mai avuto.

Per fortuna c'è il campionato a distrarci e per fortuna il campionato non ha nulla da dirci: è ovvio che la marcia di avvicinamento alla semifinale di Berlino contro l'Hertha va eseguita nel migliore dei modi, sia dal punto di vista psicologico che atletico ma è anche chiaro che vadano smaltite le tossine emozionali di giovedì e dunque non sorprendiamoci se la squadra oggi se la prenda comoda, soprattutto nel primo tempo, per riorganizzarsi a tutto tondo e ripartire.

Chi potrebbe approfittarne dunque è l'ospite di oggi, una squadra che peraltro tende ad esserci ostica, qualsiasi siano le edizioni nostre e loro. L'Amburgo di Bruno Labbadia dopo gran parte del campionato disputata su medi livelli rischia di ritrovarsi nuovamente in zona retrocessione e una vittoria a Dortmund li metterebbe quasi al sicuro dallo scendere per la prima volta nella loro storia o disputare il terzo Relegationspiel di fila. L'HSV non è al massimo della forma ed arriva da una sconfitta casalinga sanguinosa contro il Darmstadt ma, lo ripetiamo, questa è una squadra capace di battere il BVB a Dortmund 4-1 nell'anno in cui noi facemmo finale di Champions League, per cui c'è poco da sottovalutare l'avversario.

Thomas Tuchel in conferenza stampa ha detto che tutta la rosa è disponibile per la partita di oggi e potrebbe in teoria schierare la formazione titolare ma, nella pratica, potrebbe fare qualche cambio: difficile capire chi potrebbe fare spazio alle riserve ma del resto con Tuchel indovinare la formazione titolare è sempre un divertentissimo enigma. Questo un possibile undici (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Castro, Kagawa, Reus; Aubameyang.

Quanto all'Amburgo, in genere la squadra del Nord della Germania gioca con un 4-2-3-1 che Labbadia potrebbe riproporre a tutti gli effetti anche oggi alle 15.30. Difficile capire chi saranno gli interpreti considerando le difficoltà a trovare uno schieramento affidabile negli ultimi tempi. Questa, comunque, una possibile formazione (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Cleber, Spahic, Ostrzolek; Holby, Kacar; Muller, Gregoritsch, Ilicevic; Lasogga. Chance per Sakai su una delle due fasce difensive oppure per Jung in mediana al fianco di Holtby, ma in generale la formazione dovrebbe essere più o meno questa.

giovedì 14 aprile 2016

Recap ritorno Quarti di finale Europa League 2015/2016: Liverpool-BVB 4-3

Difficile commentare una partita persa dopo esser stati in vantaggio di due gol per più di un ora e virtualmente qualificati per 86 minuti su 94 giocati stasera, ma alla fine conta chi gioca per tutto il match. Il Liverpool l'ha fatto, il BVB no.



La grande sorpresa nelle formazioni arriva da Tuchel, che lascia fuori Ilkay Gundogan favorendo l'ingresso negli undici di Shinji Kagawa, proveniente da un buon match domenica a Gelsenkirchen. Evidentemente l'autonomia di Illy non è ancora tale da permettergli di giocare un match da titolare. Per il resto tutto come previsto. Il Liverpool scende a sua volta con la formazione che ci aspettavamo, con il solo Can al posto di Allen unica differenza rispetto alla nostra preview.

La partita inizia subito bene per il BVB con un tiro di Aubameyang che conclude di poco fuori. Ma poco dopo arriva il vantaggio del BVB: contropiede dei gialloneri, Castro con un pallonetto delizioso serve Aubameyang che solo davanti a Mignolet sbaglia la conclusione, ma sulla ribattuta arriva pronto Henrikh Mkhitaryan che realizza il gol dell'1-0 al 5° minuto di gioco.

Il Liverpool è contratto, ancor più sotto pressione dopo il veloce svantaggio, mentre il BVB è prontissimo su ogni pallone. Ed arriva anche il 2-0 con Aubameyang, che chiude un contropiede perfetto condotto da Marco Reus, che prima dribbla due uomini e poi con un passaggio splendido in diagonale mette il gabonese davanti alla porta.

Due contropiedi, due gol, non è un caso forse: nonostante il Liverpool non abbia creato nulla, Tuchel ha concesso a loro il pallino del gioco salvo poi ripartire ed essere pericoloso. Noi ci aspettavamo che anche giovedì scorso facesse così, ad ogni modo bravissimo il tecnico a fare i giusti accorgimenti tra l'andata e il ritorno.

Ci mette un po' il Liverpool a svegliarsi, ma c'è: prima con Origi, poi con Alberto Moreno arrivano due occasioni ghiotte da gol, tuttavia non concretizzate. E' comunque un Liverpool diverso, ancora Origi va vicino al gol che avrebbe accorciato le distanze, ma la sua mira non è precisa poi Firmino su azione da palla inattiva non riesce a segnare di testa da posizione vantaggiosa. L'entusiasmo del Liverpool dura per un buon quarto d'ora ma pian piano scema permettendo al BVB di riaffacciarsi dalle parti di Mignolet, senza però pungere. Nel finale una occasione per parte, con Coutinho e Kagawa ma il punteggio resta di 0-2 e così si va negli spogliatoi.

Nella ripresa il Liverpool parte a bomba e realizza subito, proprio con Divock Origi che riceve in profondità un delizioso assist di Firmino che spacca in due la difesa del BVB e realizza solo davanti a Weidenfeller. E' un Liverpool decisamente più carico, ma il BVB c'è e prova a colpire prima in contropiede con Kagawa. Poi le fasi di gioco diventano molto più confuse e sale in cattedra Mats Hummels a dare ordine palla al piede. Su una delle sue classiche discese, serve un cioccolatino per Reus che riceve in profondità e di piatto destro trafigge Mignolet per l'1-3, che tuttavia non chiude i giochi.

Klopp prova a cambiare qualcosa, sia negli uomini che dal punto di vista tattico, inserendo Sturridge e Allen in luogo di Lallana e Firmino, portando i suoi ad 4-3-1-2 con due prime punte davanti. Il cambio porta subito i frutti sperati perché al 66° Philippe Coutinho riceve palla e dal limite dell'area scocca un destro che batte Weidenfeller per il 2-3. La partita è riaperta, Origi avrebbe potuto anche pareggiarla due minuti dopo con una conclusione da fuori area, alto di poco. Arriva una nuova folata offensiva dei Reds che prosegue con una lunga serie di calci d'angolo. L'ultimo di questi porta al 3-3, è Sakho che la spizza di testa in rete per il pareggio che qualifica ancora il BVB ma rende vicinissimo al passaggio del turno il Liverpool.

Cambia Tuchel, che mette Ginter in luogo di Kagawa per una difesa a tre, cambia il Liverpool che inserisce Lucas Leiva al posto dell'infortunato Emre Can. Poi Tuchel compie gli altri due cambi a dieci minuti dalla fine, inserendo Adrian Ramos e Ilkay Gundogan al posto di Reus e Castro. Gli ultimi dieci minuti sono una bolgia sugli spalti e una confusione completa in campo, una grande lotta a centrocampo, fatta di grande fisicità. Il Liverpool ci crede di più e passa in vantaggio al 91° con Dejan Lovren, che sull'ennesima palla inattiva raccoglie il cross di Milner e la piazza in rete per un incredibile 4-3 che chiude i giochi, dando al Liverpool il meritato passaggio del turno.

Preview ritorno Quarti di finale Europa League 2015/2016: Liverpool-BVB, l'ora della verità



Si chiuderà stasera, intorno alle 23, una settimana dal tasso emotivo altissimo per il Borussia Dortmund e per i suoi tifosi. Con l'intermezzo di un Revierderby come sempre degno di nota, ai due estremi di questi sette giorni ci sono gli incontri con il Liverpool. Giovedì scorso a Dortmund le cose non sono andate benissimo per i nostri colori, con una squadra troppo soggetta al gegenpressing Kloppiano, ma in ogni caso si è riusciti a tener vive le speranze per un passaggio del turno grazie al gol di Mats Hummels ed al miglior Weidenfeller degli ultimi tre anni.

Oggi le due squadre si ritroveranno in casa dei Reds, in uno dei templi del calcio internazionale, Anfield Road. Quando scoccheranno le 21.05 la Kop e tutto il resto dello stadio faranno esplodere il loro tifo per un incontro che potrebbe decidere le sorti della stagione di entrambe le squadre; per il Liverpool questa resta forse l'ultima chance di accedere al calcio europeo nella prossima stagione, per di più nella principale competizione qualora dovesse arrivare la vittoria finale, quanto al BVB invece Tuchel è stato piuttosto chiaro, semplicemente con la scelta della formazione titolare che ha schierato nel Derby, a cosa punti il BVB come obiettivo principale. Per cui sarà una lotta all'ultimo sangue, il pressing altissimo del Liverpool contro il calcio ragionato del BVB.

I gialloneri giungono a questa partita con una buona notizia, ovvero che Gundogan sta bene e sarà titolare stasera a meno di sfortunati intoppi ed in generale i ranghi sono completi. Certamente il turnover di domenica ha mascherato qualcosa che si è visto chiaramente giovedì scorso, ovvero che la squadra non è affatto al proprio picco di forma e non riesce ad essere efficace palla al piede. Con Ilkay in campo questo problema dovrebbe essere in parte risolto, ma è chiaro che lo status di tutta la squadra non è il migliore. In particolare il reparto offensivo sembra boccheggiare, con Aubameyang ormai ampiamente al di sotto delle medie realizzative dei primi 5 mesi di stagione ed un Marco Reus boccheggiante. Lo stesso Henrikh Mkhitaryan, forse il miglior atleta della squadra, sta accusando le fatiche della lunga stagione e non è certamente al top, sebbene resti sopra media.

Jurgen Klopp ed il suo Liverpool invece sono messi decisamente meglio dal punto di vista atletico, si è visto giovedì e potrebbe essere un fattore nella partita di stasera. Non ci saranno diversi assenti "storici" ma gli effettivi portati a Dortmund settimana scorsa sono ancora disponibili, con l'eccezione di Jordan Henderson, e saranno protagonisti stasera. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Sakho, Moreno; Milner, Allen; Lallana, Firmino, Coutinho; Sturridge. Il dubbio maggiore è legato al ruolo di centravanti, dove Kloppo potrebbe rischierare Divock Origi dall'inizio. Il belga è in formissima ed ha anche parzialmente riposato nella sfida di campionato contro lo Stoke City, in cui è riuscito comunque a segnare una doppietta partendo dalla panchina.

Quanto al BVB, dovremmo vedere la formazione tipo del periodo per Thomas Tuchel, con il solo accantonamento di Erik Durm come differenza. Questi gli undici probabili (4-1-4-1): Weidenfeller; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Castro, Reus; Aubameyang. Punti di domanda maggiori forse sono Castro e Bender, visto che contro il fisico di Origi potrebbe far comodo anche Sokratis Papastathopoulos.

domenica 10 aprile 2016

Recap Revierderby 148: Schalke 04-BVB 2-2

Un bel match, con un discreto primo tempo ed una ripresa quasi ingestibile, emotivamente. Ancora imbattuti nel 2016 ed usciti a testa altissima dalla Veltins Arena nonostante un uso corposissimo delle riserve. Che forse testimoniano ancor di più che quando c'è un impianto di gioco ben studiato, il talento fa la differenza fino ad un certo punto.



Per quelli che "no, è il derby, Tuchel non farà molto turnover" leggere la formazione titolare non dev'essere stata una grande esperienza: tre titolari su undici, Ginter che torna esterno destro di fascia e Leitner in luogo di Castro, mentre davanti coppia inedita formata da Ramos e Pulisic. Visto lo schieramento non è stato chiaro sin da subito come i ragazzi potessero mettersi in campo, ma l'idea principale è quella di un 3-5-2 con Ginter e Durm che scalano sulla linea difensiva quando la squadra non è in possesso di palla. Dall'altra parte Breitenreiter decide di rinunciare a sorpresa a Max Meyer, scegliendo Belhanda dietro Huntelaar. In più, Caicara alto a destra con Sascha Riether terzino destro di ruolo, in una versione più coperta dei Blau-Weiss.

La partita inizia con uno Schalke propositivo contro un BVB effettivamente schierato a 5 dietro quando in fase di non possesso e con tre centrali, ma la prima spinta dei knappen dura poco perché il BVB prende il controllo del match  e comincia a macinare possesso palla, creando qualche grattacapo alla difesa dello Schalke, soprattutto con un Pulisic molto ispirato nelle prime fasi di gioco. La prima occasione, se si vuole definire tale, è con una punizione di Nuri Sahin, parata da Fahrmann.

E' comunque incredibile come questa squadra, nonostante otto riserve in campo, non perda alcun tempo di gioco e faccia lo stesso calcio dei titolari, anche se con meno talento complessivo da mettere in gioco. Ed è ancor più incredibile come, in una partita così sentita, il migliore in campo sia un ragazzo di 17 anni e mezzo come Christian Pulisic, solo alla sua seconda partita da titolare nel calcio professionistico. Ma è proprio il piccolo yankee a creare l'occasione maggiore per il BVB al 26°, con una bella iniziativa personale ed una conclusione che finisce fuori di poco. A dispetto della bella partita che è, ci sono comunque poche occasioni da gol e lo Schalke, che dovrebbe essere la squadra delle due col sangue agli occhi, non si fa vedere dalle parti della porta giallonera per la prima mezz'ora, anche se subito dopo una conclusione estemporanea di Leroy Sané prende il palo. Il finale è tutto dei padroni di casa, che prima vanno alla conclusione con Junior Caicara, senza creare problemi a Burki, poi Geis, in ripartenza, giunge quasi al limite dell'area di rigore ma spara alto. Finisce dunque così il primo tempo, sul punteggio di 0-0.

Tuchel cambia qualcosa all'intervallo, inserendo Mkhitaryan al posto di Mats Hummels, rendendo a questo punto la sua squadra un "classico" 4-2-3-1 con Bender e Papastathopoulos centrali difensivi, mentre Durm e Ginter arretrano leggermente il loro raggio d'azione. E, come da tradizione, appena Tuchel cambia il BVB realizza: al 49° combinazione nello stretto tra Kagawa e Mkhitaryan, la palla torna al giapponese che senza pensarci alza un pallonetto da fuori area che trova impreparato Fahrmann e s'insacca in rete per lo 0-1, un gol fantastico per un giocatore che contro lo Schalke è sempre ispiratissimo.

Tuttavia, nemmeno il tempo di esultare che lo Schalke pareggia: al 51° minuto contropiede condotto da Huntelaar e Caicara, il cross del brasiliano viene respinto da Burki ma la palla finisce direttamente sui piedi di Leroy Sané che non deve far altro che appoggiare in rete per il gol dell'1-1. Un inizio di secondo tempo scoppiettante. che continua con una conclusione potente di Mkhitaryan su punizione che stavolta Fahrmann è bravissimo a parare. Ritmi decisamente più alti e spettacolo maggiore, che continua al 55° quando Matthias Ginter riporta in vantaggio il BVB, anche se in modo rocambolesco: punizione battuta da Sahin e deviata dalla barriera, la palla entra in area e viene colpita debolmente, ma la traiettoria è talmente precisa che finisce direttamente nell'angolino per l'1-2 in questo pazzo inizio di ripresa.

Il gol di Ginter convince Breitenreiter ad essere più spregiudicato, con l'ingresso di Max Meyer in luogo di Junior Caicara. Cambio fruttifero perché dai piedi del biondo talento nasce l'azione del 2-2, con palla che arriva a Sané il quale serve in profondità Huntelaar, in un'azione che ricorda molto il gol dell'1-0 del Liverpool giovedì scorso. Qui Papastathopoulos commette fallo da rigore e viene ammonito, dal dischetto Huntelaar non sbaglia realizzando il secondo pareggio del pomeriggio.

Tuchel prova a cambiare di nuovo le carte in tavola inserendo Pierre-Emerick Aubameyang ed il rientrante Ilkay Gundogan, al posto di uno spento Christian Pulisic e di Moritz Leitner, non prima però che il BVB si mangi due gol, prima con Kagawa e poi con Mkhitaryan. Cambia anche Breitenreiter che inserisce Aogo al posto di Kolasinac, lasciando invariato dunque il quadro tattico della sua squadra. Il coach dei padroni di casa fa entrare anche Eric-Maxim Choupo-Moting al posto di un nervoso Belhanda, provando a dare freschezza in attacco. E' comunque il BVB che va vicino al nuovo vantaggio, con il neo entrato Aubameyang che riceve in profondità ed entra in area, ma la sua conclusione viene deviata da Matip in angolo. Adesso ci sono spazi per entrambi gli attacchi e Gundogan prova a sfruttarli per il Borussia. In realtà però la migliore occasione del finale di match capita tra i piedi di Max Meyer che riceve solo in area un bel cross di Choupo-Moting ma la conclusione del talento di Oberhausen finisce alta sopra la traversa, decretando così la fine del match con il punteggio di 2-2.

Preview Revierderby 148: Schalke 04-BVB, turnover sì? Turnover no?



In queste due settimane molto impegnative dal punto di vista emotivo, lo spettatore esterno penserebbe che la partita meno significativa, per il BVB, sia quella di oggi dove all'Arena auf Schalke (o Veltins Arena per motivi di sponsor) si svolgerà il Revierderby di ritorno di questa stagione. Forse molti non sanno che una fetta di tifosi baratterebbe l'eliminazione in Europa League pur di vincere a Gelsenkirchen, e non certo per tenere viva la lotta per il Meisterschale ma semplicemente perché battere lo Schalke viene prima di ogni cosa.

Noi non possiamo allinearci del tutto a questo pensiero ma è pur sempre il Revierderby, la rivalità più sentita di Germania e una delle più sentite d'Europa. Un odio che va avanti da più di cento anni e che andrà avanti per molto altro tempo, che certamente nei tifosi del BVB non svanisce perché abbiamo i quarti di Europa League da pensare. Il best case scenario sarebbe quello di giocare entrambe le partite con la migliore formazione ma, come ha detto anche Tuchel, schierare l'undici titolare non significa sempre mettere in campo la miglior formazione possibile e dunque in questo modo prova a giustificare un leggero turnover lasciando a riposo qualche elemento più esposto alla fatica.

Se formazione titolare non dovesse essere, state certi che a prenderla male sarebbero entrambe le tifoserie. Dei supporters del BVB abbiamo detto, per quel che riguarda quelli dello Schalke c'è da tener presente che ritengono questo derby e questa rivalità talmente importante che vedere un BVB rimaneggiato significherebbe per loro sentirsi presi in giro, sentirsi poco importanti. Del resto i knappen sono frustrati dal -23 in classifica per cui questa è davvero la partita più importante della stagione per loro, e giocarla contro un BVB senza alcuni dei migliori sarebbe un affronto, quasi un gesto irrispettoso.

Non sappiamo se la penserà come i tifosi André Breitenreiter, allenatore preso dalla dirigenza la scorsa estate dal Paderborn per dare una continuità e metter giù un progetto che sembrava potesse essere fattibile vista la quantità di giovani presenti in rosa, ma evidentemente le cose non stanno andando benissimo visto che la squadra gioca male ed ha ottenuto forse meno di quanto avrebbe potuto, visto che si trova dietro a Mainz e Hertha Berlino in classifica, due squadre che come talento sono inferiori allo Schalke. Una vittoria oggi darebbe morale all'ambiente, maggiore reputazione fra i tifosi e migliorerebbe di netto la loro situazione nella lotta per un posto in Champions League, Dunque aspettiamoci una squadra di casa caricata a molla, non solo perché è il Revierderby, ma anche perché è la partita che potrebbe risollevare le loro sorti.

Non aspettiamoci nulla di differente dalla miglior formazione possibile per lo Schalke, che tuttavia dovrebbe avere Goretzka out per un problema alla spalla mentre Benedikt Howedes è a sua volta in dubbio, ma potrebbe giocare. Breitenreiter schiera un 4-4-2 molto flessibile, che può diventare 4-2-3-1 nel corso del match. Questa la probabile formazione: Fahrmann; Caicara, Matip, Howedes, Kolasinac; Sané, Geis, Neustaedter, Meyer; Di Santo, Huntelaar. Ci sono buone probabilità anche per Aogo e Choupo-Moting, In particolare il tedesco ex Amburgo potrebbe giocare sia da terzino sinistro al posto di Kolasinac che in mediana al fianco di Geis.

Quanto al BVB, la buona notizia è che un ragazzo di Gelsenkirchen, prodotto del vivaio dello Schalke ma diventato top player da noi, è stato di nuovo convocato e sembra essersi ripreso dal problema al piede: parliamo di Ilkay Gundogan, bisognerà solo capire se Tuchel vorrà schierarlo dall'inizio oppure preservarlo per la sfida di Liverpool. Torna anche Ramos nei 18 ed ha chance di giocare dall'inizio. Questo un possibile XI (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Weigl, Sahin; Mkhitaryan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Sahin da titolare per poi lasciare il posto a Gundogan potrebbe essere un'idea interessante, anche per cambiare ritmo nella ripresa qualora le cose non vadano benissimo.

giovedì 7 aprile 2016

Recap andata Quarti di finale Europa League 2015/2016: BVB-Liverpool 1-1

Doveva essere il match in cui capitalizzare, così non è stato: diamo anche merito alla grinta dei giocatori del Liverpool, ma il BVB ha ciccato una partita importante della stagione.



La formazione del BVB è assolutamente quella prevista nella nostra preview, ad eccezione del portiere che torna ad essere Roman Weidenfeller, come da alternanza quasi perfetta in questa stagione. Per quel che riguarda il Liverpool invece scelta a sorpresa di Klopp che decide di schierare Divock Origi dall'inizio in luogo di Sturridge, lasciato in panchina laddove siede anche Roberto Firmino, recupero dell'ultima ora.

L'inizio del match è abbastanza differente dalle aspettative generali, perché l'idea era quella che Tuchel concedesse il pallino del gioco, almeno nelle fasi iniziali, al Liverpool. Invece è il contrario con Klopp che lascia fare, ordinando ai suoi di pressare anche meno del solito. Ad ogni modo il BVB non riesce a trovare, nei primi minuti la quadra con gli ospiti che pongono comunque pressione sul portatore di palla. La partita manca di occasioni da gol per il primo quarto d'ora, ma il BVB pazientemente va alla conclusione per prima al 17° con Henrikh Mkhitaryan, a conclusione di un'apertura bellissima di Weigl a servire il tagliante Schmelzer. Dall'altra parte il Liverpool va a sua volta vicina al gol con Dejan Lovren, che di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione colpisce centralmente e consente a Weidenfeller una comoda parata.

Il motivo per il quale ci aspettavamo che Tuchel volesse aspettare Klopp per poi fare contropiede lo abbiamo intorno al 35°, quando il BVB con due ripartenze va al tiro per due volte, prima con Mkhitaryan e poi con Aubameyang, due conclusioni deboli che non impensieriscono Mignolet. E allora il Liverpool punisce: al 37° errore di disimpegno di Lukasz Piszczek, oggi pessimo e Divock Origi, l'innesto a sorpresa di Klopp, recupera palla, entra in area e in diagonale trafigge la rete avversaria per lo 0-1.

La rete avversaria scuote il BVB ma in negativo ed il Liverpool infatti crea ancora altre due occasioni, senza però andare al tiro. I gialloneri non riescono in alcun modo a replicare entro la fine della prima frazione di gioco ed anzi, rischia di subire nuovamente il raddoppio proprio al termine quando Origi, lanciato solo in contropiede, vede la sua conclusione salvata ottimamente da Weidenfeller, che poi viene ammonito per proteste dopo il duplice fischio dell'arbitro Carlos Velasco Carballo.

Grossa attività nell'intervallo con Klopp che toglie Henderson, infortunatosi a fine primo tempo, inserendo Joe Allen. Nel BVB invece esce Durm, tra i peggiori oggi, e dentro Nuri Sahin per dare magigore densità al centrocampo giallonero, che si sistema in un 4-3-3 con Castro leggermente più avanzato rispetto a Nuri e Weigl. Questo cambio subito porta superiorità in mezzo al cambio, che genere un'azione d'attacco difesa da Lovren in angolo. Dalla palla inattiva, cross di Mkhitaryan per Hummels che svetta di testa su Lallana e realizza il gol del pareggio. 1-1 e palla al centro.

Tuttavia il BVB continua a soffrire le grandi sortite del Liverpool: Allen è entrato bene in campo e si interfaccia ottimamente con Coutinho e Origi. Al 52° Roman Weidenfeller compie tre parate in 31 secondi, la prima delle quali splendida su Coutinho, e salva il risultato. Il BVB prova a rispondere in un paio di occasioni con Sahin e con Reus, quest'ultimo su punizione, conclusioni centrali e deboli. Segue una fase di stallo del match molto simile a quella già vissuta a metà primo tempo, anche perché i due coach tardano a cambiare di nuovo. Lo fa Tuchel per primo togliendo a sorpresa Aubameyang e Bender e inserendo Pulisic e Papastathopoulos al loro posto. Poi Klopp inserisce Firmino al posto di Lallana e poi inserisce anche Daniel Sturridge al posto di Divock Origi a dieci minuti dal termine. In realtà però accade poco, entrambe le squadre sono stanche e dunque la partita finisce così, senza altre emozioni, sul punteggio di 1-1. Con questo risultato, Liverpool favorito per il passaggio del turno anche in vista del ritorno ad Anfield Road.

Preview andata Quarti di finale Europa League 2015/2016: BVB-Liverpool, amici contro



E' questo il bello dello sport professionistico di squadra. Alleni una squadra per sette stagioni, vinci con un gruppo cinque trofei, sfiorandone altri tra cui una Champions League. Poi si sa che nel calcio, ma nello sport in generale, i matrimoni "finché morte non ci separi" sono rarissimi, nella storia se ne contano davvero pochi e dunque, dopo una stagione così così è stato giusto che l'allenatore e la squadra si separassero, per darsi reciprocamente una rinfrescata. Poi accade che 11 mesi dopo quell'allenatore e quella squadra si reincontrino, da avversari, a giocarsi la chance di vincere uno dei trofei più importanti del calcio mondiale.

E' stato definito da molti il derby della retorica, in maniera dispregiativa, il doppio confronto tra Borussia Dortmund e Liverpool, quarto di finale di Europa League ed effettivamente è anche troppo semplice scadere in considerazioni banali quando gli elementi sono questi. E' anche vero che Borussia Dortmund e Jurgen Klopp sono stati una coppia ben vista da tanti, che ha vinto molto senza le capacità economiche di tante altre squadre per cui da un certo punto di vista, è giusto dare al banale ed al retorico il suo spazio perché ci sono casi in cui retorica e banalità coincidono col vero.

C'è sicuramente altro, ci sono due partite tra due squadre che fanno del ritmo una componente importante del loro gioco, anche se lo interpretano in due modi diversi: il grande gegenpressing di Jurgen Klopp e del Liverpool, le trame offensive e l'esaltazione tattica di Thomas Tuchel e del BVB. Troppo facilmente, soprattutto in presenza delle squadre spagnole, è stato detto che la vincente di questo doppio confronto alzerà poi il trofeo nella finale di Basilea, ma indubbiamente abbiamo di fronte due delle principali candidate alla vittoria di questa edizione dell'Europa League.

Klopp torna a Dortmund e verrà accolto calorosamente, come giusto che sia. Torna pure il Liverpool a Dortmund, teatro della finale di Coppa UEFA 2000/2001: in un Westfalenstadion non ancora nella sua forma attuale i ragazzi guidati da Gerard Houllier in panchina e da Michael Owen in campo vinsero, al golden goal, una rocambolesca finale superando per 5-4 la grande Cenerentola di quella stagione calcistica, il Deportivo Alaves. Se Dortmund porta ricordi felici al Liverpool, è anche vero che il Liverpool evoca ricordi piacevoli al BVB, anche se magari ai tifosi di vecchissima data: il 5 maggio di 50 anni fa, a Glasgow, il BVB conquistò il suo primo trofeo europeo vincendo la Coppa delle Coppe proprio contro il Liverpool, con uno straordinario gol nei supplementari di Stan The Man Libuda.

Questo sarà un doppio confronto che andrà ad implementare la storia interna tra due squadre molto blasonate, ovviamente noi speriamo che a spuntarla sarà il BVB. L'unico peccato è legato all'assenza di alcuni giocatori che sarebbero potuti essere protagonisti del match di oggi, come Ilkay Gundogan che non riesce a recuperare del tutto dal suo problema fisico, che ormai lo sta tenendo fuori da più di un mese. Tuchel potrebbe dunque continuare ad usare lo stesso canovaccio tattico utilizzato in sua assenza, con un 5-3-2 difensivo che diventa un 4-2-3-1 offensivo e sfruttare la buonissima forma di Gonzalo Castro e Erik Durm. Questo il probabile undici iniziale (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl, Castro; Durm, Mkhitaryan, Reus; Aubameyang. Difficile che Tuchel voglia andare col doppio playmaker Weigl-Sahin, soprattutto contro una squadra che tende a fare molto pressing come il Liverpool. Più probabile che il tecnico giallonero voglia aspettare i Reds per poi fare cassa con i contropiedi.

Per quel che riguarda il Liverpool, problemi di formazione davanti con Benteke e Firmino che probabilmente saranno ancora ai box. Questa la possibile formazione (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Skrtel, Moreno; Milner, Henderson; Ibe, Lallana, Coutinho; Sturridge. Possibile anche l'utilizzo di Can in una versione meno spregiudicata della formazione, ma non ci sono moltissime altre soluzioni valide.


sabato 2 aprile 2016

Recap 27^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Werder Brema 3-2

Nel giorno in cui il Westfalenstadion compie 42 anni, il BVB decide di rendere l'incontro di oggi un misto di emozioni, per mettere alla prova i propri tifosi forse. Alla fine però si è vinto e così l'anno prossimo torneremo in Champions League, dove questa squadra merita di stare.



Tuchel è costretto a fare a meno di Sokratis Papastathopoulos a causa di un malore allo stomaco, dunque decide a quel punto di non schierare nemmeno Hummels vista la penuria di centrali in rosa attualmente, come forma precauzionale in vista del match di giovedì contro il Liverpool. Dunque coppia centrale inedita formata da Sven Bender e Matthias Ginter, che torna al centro della difesa dal primo minuto per la prima volta da Odd-BVB dello scorso agosto. Per quel che riguarda il Werder, la formazione è quella prevista da noi nella nostra preview ad eccezione del ruolo di terzino sinistro, dove Janek Sternberg è scelto da Viktor Skripnik in luogo di Santiago Garcia.

L'inizio del match non è molto vivace, in maniera differente da quanto solitamente accade col BVB e, se si eccettua un rinvio sbagliato da Wiedwald che poteva portare ad un gol rocambolesco, non accade granché nei primi dieci minuti. Il primo tiro arriva al 13° con Aubameyang, che sfrutta un rimpallo al termine di un'azione abbastanza confusionaria iniziata da Mkhitaryan, ma la conclusione del gabonese esce. Poi due grosse occasioni capitano sui piedi di Erik Durm che nella prima occasione si inserisce bene in area ma la sua conclusione da posizione ravvicinata viene parata ottimamente da Felix Wiedwald e poi riceve ottimamente da Castro in contropiede ma invece dell'assist facile per Reus decide di concludere col sinistro, palla che termina alta sopra la traversa.

Nonostante le assenze di Hummels e Gundogan in fase di costruzione gioco, resta comunque un buon BVB grazie alla buona forma di alcune delle sue riserve, Erik Durm appunto ma anche Gonzalo Castro. Proprio lui al quarantesimo minuto impegna nuovamente Felix Wiedwald, oggi particolarmente ispirato, dopo una fase centrale del primo tempo abbastanza scialba, in cui il BVB ha fatto molto possesso palla senza riuscire ad incidere in area di rigore. E' questa l'ultima occasione da gol del primo tempo, che finisce dunque sullo 0-0.

Il secondo tempo inizia senza cambi nelle formazioni e, sostanzialmente, il ritmo è simile a quanto visto nei primi 45 minuti di gioco. Tuttavia al 52° il BVB passa avanti: contropiede molto veloce, Schmelzer (che poi subirà pure un brutto fallo da Galvez nell'azione) serve Castro, che poi in profondità trova Aubameyang, a quel punto Pierre entra in area e con un delizioso pallonetto scavalca Wiedwald realizzando il meritato gol del vantaggio. Il BVB non smette di attaccare e va vicino al raddoppio con Erik Durm mentre dall'altra parte il Werder ancora deve creare il primo problema per Roman Burki.

Skripnik prova a cambiare qualcosa dunque, togliendo un terzino come Garcia ed inserendo un centrocampista offensivo come Levin Oztunali. Non c'è grande merito nell'ingresso del nipote di Uwe Seeler, sta di fatto che subito dopo il Werder pareggia: azione da calcio d'angolo, sulla palla vagante Alejandro Galvez va al tiro in maniera imprecisa ma potente, la palla carambola sulla gamba di Gonzalo Castro ed entra in porta per l'1-1. Il Werder aveva bisogno di un episodio e lo ha trovato, rimettendo tutto in parità quando mancano 20 minuti al termine. Ma non finisce qui perché il Werder passa anche in vantaggio: questa volta Oztunali è bravissimo nel saltare Sven Bender e servire Zlatko Junuzovic, che di prima intenzione gira verso la porta di Burki e realizza l'1-2.

Tuchel prova a cambiare qualcosa, inserendo prima Kagawa in luogo di Durm, quando il punteggio era ancora sull'1-1 e come sempre il cambio risulta fondamentale per cambiare il punteggio. Al 76° minuto azione lunga del BVB, cross di Schmelzer verso il centro e proprio Kagawa a rimorchio arriva ad appoggiare in rete per il 2-2 che rimette di nuovo le cose in parità. Con la partita ancora non vinta, ad ogni modo Tuchel decide di rischiare togliendo Schmelzer ed inserendo Christian Pulisic, in più aggiunge centimetri in area facendo entrare Adrian Ramos al posto di uno spento Marco Reus. Ed anche in questo caso, i cambi si rivelano perfetti: all'81° minuto Pulisic guadagna un calcio d'angolo. Alla battuta va Mkhitaryan che in area trova Adrian Ramos, il colombiano deve solo toccarla di testa e piazzarla all'angolino per il nuovo vantaggio BVB, 3-2.

I cambi oggi sono stati determinanti. Skripnik ne ha ancora due e li usa, inserendo Frode e Lorenzen in luogo di Ujah e Yatabare. Proprio Lorenzen prova a servire Frode in contropiede ma l'ottima copertura di Ginter evita il 3-3. Ancora Werder al 90°, con Junuzovic che si inserisce da mezzala consumata e di punta prova a sorprendere Burki nuovamente, ma la sua conclusione esce di pochissimo. E' questa l'ultima azione di rilievo del match, che finisce 3-2 per il BVB, ormai sicuro di finire al secondo posto in campionato.

Preview 27^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Werder Brema, l'antipasto pre Liverpool



La pausa per le nazionali ha dato modo a giocatori e tifosi di ricaricare le pile in vista del rush finale della stagione calcistica, in special modo quella legata ai club. Champions League, Europa League, campionati nazionali, tutto si deciderà in questi ultimi due mesi. Di fatti, crediamo che anche a voi scatti qualcosa quando si entra nel mese di aprile, pensare: "aprile, cavolo! La stagione sta finendo, ora si entra nel bello perché ogni partita ha un suo valore". Più o meno, ecco, perché le partite di campionato del BVB ormai hanno valore solo per le avversarie, visto che i gialloneri chiuderanno al secondo posto il campionato per quanto l'aritmetica dia ancora delle chance di successo in campionato.

Ed in effetti tra aprile e maggio qualcosa sicuramente accadrà al BVB, che è ancora vivo su tutti i fronti: questo mese sarà decisivo poiché si disputerà la semifinale di DFB Pokal, a Berlino contro l'Hertha e poi quarti ed eventuali semifinali di Europa League, che ad oggi è il pensiero principale per Thomas Tuchel e i suoi ragazzi, che in linea di massima sentono la possibilità di poter portare a casa un trofeo importante e che la nostra bacheca ancora non dispone. Contro il Liverpool. Allenato da Klopp. Hype a palla insomma, a prescindere dal fatto che questo doppio confronto sarebbe stato importantissimo anche se giocato contro lo Sparta Praga. Prima però, un match casalingo dal valore decisamente minore, contro il Werder Brema, ciò non vuol dire che l'esito sia scontato in favor nostro ma che qualsiasi risultato accada, difficilmente questa partita cambierà le sorti della nostra stagione.

La squadra arriva con notizie buone e cattive: le buone notizie sono rappresentate dal fatto che la pausa per le nazionali non ha fatto danni, per una volta. Solo Mats Hummels ha accusato un problemino alla coscia durante il match con l'Inghilterra, rientrato subito visto che il nostro capitano ha poi preso parte anche alla partita di Monaco contro l'Italia. Ad ogni modo, se nessuno si è fatto male durante gli incontri delle nazionali c'è stato un giocatore, che da tempo ha abbandonato la nazionale serba, infortunatosi in allenamento: la cattiva notizia infatti è che Neven Subotic ha un problema al ginocchio e salterà il resto della stagione. Ad ogni modo, c'è di peggio: vogliamo bene a Neven e probabilmente avrebbe avuto molto spazio in campionato in questo fine di stagione dove avrebbe potuto rivalutarsi in vista di una nuova chance da titolare, qui o altrove, ma dal punto di vista della squadra non èuna notizia tremenda, considerando che i tre difensori centrali che si alternano da titolari, Bender, Papastathopoulos ed Hummels, siano abbastanza in forma.

Dunque il BVB giunge quasi al completo alla sfida delle 18.30 di oggi col Werder e potrebbe schierarsi così (4-1-4-1): Burki; Piszczek, Bender, Hummels, Schmelzer; Weigl; Durm, Mkhitaryan, Castro, Reus; Aubameyang. Gundogan in teoria sarebbe abile arruolato ma per questioni di precauzione Tuchel potrebbe lasciarlo anche del tutto fuori dai 18 convocati. In più, diffcile lasciar fuori l'Erik Durm di questo periodo.

Quanto al Werder, questo match sarà decisamente più importante visto che la squadra allenata da Viktor Skripnik si trova abbastanza impegnata nella lotta per non retrocedere, per cui pescare un BVB distratto ed appprofittarne è quanto di meglio serva ai biancoverdi. Il tecnico ucraino potrebbe schierare così i suoi (4-1-4-1): Wiedwald; Gebre Selassie, Vestergaard, Galvez, Garcia; Fritz; Bartels, Yatabare, Junuzovic, Grillitsch; Ujah. Difficile che si scappi da questo schieramento, anche se Oztunali potrebbe prendere il posto di Yatabare per dare una spinta in più alla squadra. Mancherà Claudio Pizarro davanti ed è una grossa perdita perché il peruviano, nonostante i 38 anni, risultava essere ancora una grossa minaccia per le difese della Bundesliga.