Forse il primo vero test per Thomas Tuchel, come lui stesso aveva preavvisato in conferenza stampa. Così è stato ma alla fine il BVB ne esce ancora convincendo e giungendo alla pausa per le nazionali davanti a tutti nel campionato tedesco.
Thomas Tuchel schiera la formazione che avevamo previsto e che per lui in questo momento è quella titolare, con Ginter terzino destro e Sokratis Papastathopoulos titolare in luogo di Subotic. Park non figura nemmeno in panchina, così come Blaszczykowski. Chi sorprende è l'Hertha Berlino, che lascia in panchina Kalou e Beerens e si presenta al Westfalenstadion con un 5-4-1 ultradifensivo e il solo Genki Haraguchi da attaccante, lui che non è una punta vera. Sicuramente Dardai vuole sfruttare l'ottimo reparto arretrato per poi ripartire in contropiede e sfruttare la velocità del giapponese e di Vladimir Darida.
Sarà un recap più breve del solito. L'Hertha Berlino con la sua disposizione tattica sostanzialmente fa capire di voler venire solo per difendersi e contrattaccare, una cosa che ci si aspettava ma non in maniera così spudorata. Tuttavia, le prime due occasioni da gol sono proprio per la squadra di Pal Dardai, con Haraguchi che viene fermato prima da Hummels, e poi da Burki dopo una conclusione pericolosa. Le fasi iniziali del match sono sostanzialmente limitate a questo, il BVB prova a superare il muro berlinese ma non vi riesce.
Fino a quando non segna. Perché solo da una situazione estemporanea, come una palla inattiva, poteva sbloccare il match. Al 27° minuto corner per il BVB, battuto corto dai gialloneri, tuttavia Kagawa crossa in mezzo dal limite dell'area e mette la palla praticamente sulla testa di Mats Hummels, che svetta sopra tutti e realizza il gol dell'1-0. E' un gol significativo perché era molto importante sbloccare il punteggio così presto, in modo da poter smuovere un po' la difesa fissa dell'Hertha per provare a colpire noi in contropiede nelle fasi successive della partita. Tuttavia , dopo il gol la reazione dell' Hertha non arriva quindi è il BVB a rifarsi vivo dalle parti del portiere avversario con una conclusione dalla distanza di Mkhitaryan. E' anche l'ultima azione di un certo significato del primo tempo, con le squadre che vanno al riposo sull'1-0.
I secondi 45' di gioco iniziano con il BVB nuovamente in attacco e vicini al raddoppio, Aubameyang crossa dal fondo per il rimorchiante Mkhitaryan che non arriva sulla palla. Passano 4 minuti ed il raddoppio arriva davvero. Kagawa con un lob dalla trequarti scavalca tutta la difesa e trova Ginter in profondità. Il difensore tocca al centro dove era già pronto Aubameyang per la deviazione finale e per marcare il 2-0. L'Hertha prova una leggerissima reazione ma ogni volta che supera il centrocampo si sbilancia e da una palla recuperata da Papastathopoulos nasce un contropiede concluso da Aubameyang appena sopra la traversa. Gli ospiti comunque riescono ad arrivare al tiro, anche se in modo abbastanza rocambolesco con una punizione di Weiser dalla trequarti che rimbalza davanti alla porta e costringe Burki ad un intervento tutt'altro che ordinario. Un Hertha che prende un po' di campo e che prova a rendersi più offensivo inserendo Salomon Kalou al posto di Lustemberger. Tuttavia è ancora il BVB ad andare vicino al gol con Kagawa, che spreca una occasione vantaggiosa tirando fuori con la porta sguarnita dopo un errore di rinvio di Kraft.
Si entra nell'ultimo quarto d'ora e l'Hertha prova nuovamente ad accorciare le distanze e ci riesce con Salomon Kalou, che approfitta di una brutta respinta di Burki su un tiro di Darida. Kalou era in fuorigioco ma l'arbitro convalida il 2-1. E questo mette in difficoltà il BVB che era in affanno già da un po' ed è costretta a subire qualche offensiva in più negli ultimi dieci minuti. Entrano Piszczek, per dare fiato a Ginter, e Ramos per tenere alta la squadra, Gli ultimi minuti sono di sofferenza pura, l'Hertha prende campo ma fortunatamente non arriva mai al tiro e all'ultimo minuto il BVB lo punisce definitivamente con Adrian Ramos, che realizza il 3-1 dopo un'azione complessa in area che andava fermata perché Hofmann, che era arrivato sul fondo per metterla al centro, non aveva tenuto la palla in campo. L'arbitro convalida anche in questo caso e questo gol tiene il BVB in testa alla Bundesliga.
domenica 30 agosto 2015
Preview 3^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Hertha Berlino, tra arrivi e partenze
E' stata una settimana piena quella che si è intrecciata intorno al microcosmo del Borussia Dortmund, che si affaccia con fiducia vero il mese di settembre. C'è stato il passaggio del turno in Europa League con un netto 7-2 casalingo contro l'Odd, a cui ha fatto seguito il sorteggio dei gironi, di cui abbiamo scritto ieri. Nel mentre, si è anche mossa la porta girevole della nostra sede: dovevano partire Blaszczykowski e Grosskreutz ed invece sono ancora parte della nostra famiglia, sono invece andati a rinforzare altre squadre Kevin Kampl e Jeremy Dudziak. E' arrivato invece in squadra il coreano Park Joo-Ho, terzino sinistro di 28 anni proveniente dal Mainz. Ragazzo che ha esperienza europea avendo giocato in Champions League ed in Europa League con il Basilea, calciatore che è conosciuto da Tuchel avendolo allenato proprio al Mainz due stagioni fa. Sono state comunicate anche le convocazioni ai prossimi impegni europei delle selezioni tedesche e sono arrivate le prime convocazioni per Pascal Stenzel, nella Germania U20 e soprattutto per Julian Weigl nella selezione U21 in seguito alle buone prestazioni estive offerte, nel caso di Julian molto più che buone.
Park Joo-Ho, qui in compagnia dell'assistente allenatore Benjamin Weber, sarà un'alternativa a Marcel Schmelzer in questa stagione. |
Si torna sul campo tuttavia e prima della pausa per nazionali sarebbe importante lasciare il segno anche nel match di campionato che ci verrà impegnati, al Westfalenstadion, contro l'Hertha Berlino. E' un impegno che non va preso sottogamba, lo ha detto anche Tuchel in conferenza stampa ieri. L'Hertha è una squadra che fa giocar male, che ha un assetto difensivo molto valido e compatto, che mette in difficoltà il possesso palla avversario. Se ricordate la partita fra Hertha e BVB dello scorso anno, quella vinta dai biancoazzurri per 1-0 con gol dell'ex di Julian Schieber, il BVB giocò una delle sue peggiori partite, non riuscendo mai ad impegnare il portiere Kraft. Quest'anno tuttavia il possesso palla del BVB contro le difese schierate è migliorato, in più si giocherà in casa e quindi avremo l'apporto sempre massimo del Westfalenstadion.
Da verificare anche come reagirà la squadra ai molteplici impegni: è vero che sia stata iniziata la preparazione prima degli altri e questo porta un vantaggio nella fase iniziale della stagione, ma è anche vero che rispetto alle altre il Borussia Dortmund ha già giocato quattro incontri in più. Inoltre, Tuchel non ha effettuato turnover nel match di giovedì contro l'Odd, nemmeno nelle sostituzioni a partita in corso, rischiando di affaticare più del dovuto giocatori che hanno avuto difficoltà fisiche nel passato recente. Chiaramente la motivazione tattica è relativa all'ambientamento dei titolari verso un sistema di gioco nuovo che è meglio completare prima che i giochi si facciano duri, ma è altrettanto vero che lo stress fisico può causare passaggi a vuoto. Per questo motivo la partita di oggi è molto importante poiché un successo contro l'Hertha terrebbe la squadra in alto, con punteggio pieno e ci sarebbe modo per tirare il fiato in vista degli impegni successivi.
Veniamo alle formazioni. Il Borussia Dortmund non dovrebbe proporre molti cambi rispetto alle recenti uscite. Lukasz Piszczek è tornato nei ranghi ed ha anche giocato uno spezzone di partita giovedi, si gioca il posto con Ginter nel ballottaggio più vivo della giornata. Per quel che riguarda Park, Tuchel non ha chiarito se sarà nei 18 convocati ma in ogni caso è altamente improbabile che possa iniziare da titolare. Gli undici nomi papabili dovrebbero essere questi (4-1-4-1): Burki; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Un altro dubbio potrebbe essere relativo al compagno di reparto di Mats Hummels visto che Subotic è a sua volta in forma. Poche chance di iniziare l'incontro per Castro e Hofmann che potranno tuttavia contribuire nella ripresa qualora non venissero selezionati nella formazione iniziale.
Per quel che riguarda l'Hertha, Pal Dardai avrà diverse assenze nel reparto offensivo (tra cui Schieber, quindi niente gol dell'ex) ma le scelte in attacco sono tali che la squadra non dovrebbe soffrirne. I titolari potrebbero essere questi (4-5-1): Kraft; Pekarik, Lustemberger, Langkamp, Plattenhardt; Haraguchi, Skjelbred, Darida, Hegeler, Stocker; Kalou. Difficile che cambi molto rispetto a questa ipotesi, magari è possibile un attacco a due con Beerens al fianco di Kalou ma difficile contro una squadra come il BVB. Percentuali minime di iniziare il match per il nuovo acquisto Niklas Stark, arrivato dal Norimberga per assurgere al doppio ruolo di difensore centrale e mediano.
Incontro che inizierà alle 15.30, come spesso sarà (o ci auguriamo che sia) in questa stagione.
Etichette:
Bundesliga,
BVB,
Hertha Berlino,
Preview
sabato 29 agosto 2015
Girone Europa League: presentazione
Nella giornata di ieri si è svolto, a Monaco, il sorteggio relativo alla fase a gironi della Europa League 2015/2016, che vedeva coinvolto il BVB. Lati positivi ma anche qualche piccolo motivo di preoccupazione.
Il Borussia Dortmund è stato inserito all'interno del girone C. Le tre squadre che i nostri beniamini dovranno fronteggiare sono il PAOK Salonicco, presente nella seconda fascia di merito, il Kuban Krasnodar, dalla terza fascia ed il Qabala, inserita nell'ultima fascia.
Cominciamo col dire che, dal punto di vista del talento delle avversarie, forse il Borussia Dortmund è la squadra che ha ricevuto il sorteggio migliore, ma ne parleremo in maniera più approfondita dopo. I problemi nascono considerando che il BVB debba comunque affrontare due competizioni, con impegni ravvicinati. E le trasferte che dovrà affrontare la squadra rischiano di portare degli strascichi nella condizione della squadra, che potranno influire sui futuri impegni di campionato.
Nello specifico, la situazione degli impegni prevede questi intrecci:
- in seguito all'impegno in casa con il Krasnodar segue il match casalingo con il Bayer Leverkusen.
- dopo la trasferta di Salonicco ci sarà una partita in trasferta contro il Bayern Monaco.
- dopo la lunghissima trasferta di Qabala, il BVB avrà l'Augsburg in casa.
- avremo poi il derby dopo la partita casalinga contro il Qabala.
- dopo la trasferta in Russia (e a novembre) si avrà un impegno casalingo con lo Stoccarda.
- si chiude con un incontro casalingo dopo l'ultima giornata, in casa con il PAOK.
Dunque come vedete in seguito ai match europei non avremo molto fiato, dovendo affrontare tre delle migliori 6 squadre in Bundesliga più l'Augsburg, che tra le migliori sei c'è stata l'anno scorso. Tuttavia avremo tre trasferte estenuanti, il chilometraggio combinato dei tre incontri fuori casa è il più alto di tutte le 48 squadre partecipanti ai gironi. Questo è un piccolo campanello d'allarme, perché adesso siamo bene in forma, ma non dimentichiamo che abbiamo iniziato la preparazione prima degli altri in Germania per cui ci sono buone possibilità che il nostro primo calo fisico inizi prima delle altre squadre. E fare Dortmund-Krasnodar-Dortmund a novembre, con atterragio in terra amica il venerdì e partita la domenica, non sarà bello e sicuramente saranno trasferte da non sottovalutare.
Detto questo, andiamo a presentare brevemente le nostre avversarie, andando in ordine di punteggio UEFA.
PAOK Salonicco (56° Ranking UEFA)
Città: Salonicco, Grecia
Distanza da Dortmund: 1692Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 1 punto dopo una giornata nella Super League greca.
Il PAOK Salonicco è, verosimilmente, l'avversaria migliore per il BVB ma è anche la trasferta meno lunga, come potete vedere. Tuttavia i greci hanno voglia di rivalsa, indubbiamente affrontare una squadra tedesca può far risorgere in loro sentimenti maggior che possono essere sfruttati sul campo, soprattutto in casa. Sarà dunque una trasferta molto complessa mentre in casa ovviamente il BVB parte con i favori del pronostico.
La squadra è allenata dall'ex difensore della Juventus Igor Tudor, che schiera i suoi con un 3-4-3 non molto spregiudicato, con esterni bassi che generalmente formano anche una difesa a cinque. Una squadra molto compatta, con diversi calciatori che hanno militato in Bundesliga. La difesa è comandata dall'ex PSG, Valencia e Wolfsburg Ricardo Costa mentre in mediana Tziolis è un incontrista di spessore. Davanti si affidano ai centimetri e alla qualità del capitano Athanasiadis, centravanti nel giro della nazionale greca.
FK Krasnodar (118° Ranking UEFA)
Città: Krasnodar, Russia
Distanza da Dortmund: 2429Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 6° dopo sei giornate nella Premier Liga russa.
Stagione che si apre positivamente per il Krasnodar, squadra russa che si è qualificata a questa Europa League grazie 3° posto raggiunto nello scorso campionato russo. Squadra di medio livello nel panorama russo che da due anni sta provando ad entrare nelle vette del calcio nazionale per spadroneggiare tra le squadre di Mosca e lo Zenit San Pietroburgo, grazie anche ad una politica di investimenti molto oculata che predilige la construzione di infrastrutture per il settore giovanile. La rosa in mano all'allenatore Oleg Kononov è ricca di giocatori interessanti, basti pensare all'attacco formato da Bystrov-Joaozinho-Smolov, con una difesa molto solida capitanata dall'ex Genoa Granqvist.
Ovviamente stiamo pur sempre parlando di una squadra non di primissima fascia del campionato russo, tuttavia bisogna stare attenti a loro in un 4-1-4-1 che impegnerà molto le fasce difensive del BVB. Preoccupante sarà la trasferta sia per la distanza e l'influenza relativa sul match di campionato successivo ma anche per le temperature che potremmo trovare, vero che Krasnodar si trova nel Sud della Russia e vicino al Mar Nero ma a novembre la minima media è appena sopra i 3° C e si rischia di trovare quel genere di temperature, sperando che almeno non ci sia neve.
Qabala (257° Ranking UEFA)
Città: Qabala (anche scritto Gabala), Azerbaijan
Distanza da Dortmund: 3426Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 3° dopo tre giornate nella Premyer Liqasi azera
Veniamo all'ultima nostra avversaria. Forse non lo ricorderete, ma il BVB poteva incontrare le squadre degli azeri già nel terzo turno preliminare, quando il Qabala era una delle possibili avversarie sorteggiabili. Non ci fu abbinamento, poi entrambe le squadre hanno passato quel turno, poi hanno superato anche il Playoff ed ora si trovano nello stesso girone. Tuttavia, questo fatto spiega molto del Qabala: il Ranking UEFA forse non è una misura perfetta per la valutazione di una squadra ma che questa squadra non fosse testa di serie già durante i turni preliminari fa capire il livello di questo gruppo nelle coppe europee e la mancanza di esperienza a livello europeo. Detto questo, se sono qui è per meriti loro quindi bisognerà prestare molta attenzione, soprattutto in casa loro. Non dispongono di uno stadio torrido (una tribuna, 4000 posti totali) ma una trasferta in Azerbaijan è una trasferta in Azerbaijan.
La squadra, in passato allenata anche da una leggenda dell'Arsenal come Tony Adams, ha l'ucraino Roman Grygorchuk come tecnico e di conseguenza il nucleo della squadra è ucraino. Il modulo usato principalmente è un 4-4-2 classico ma la presenza in rosa di tanti esterni offensivi e giocatori di fantasia fa sì che ci sia possibilità per un 4-3-3 o anche un 4-2-3-1. Il reparto offensivo è il più interessante con il brasiliano Dodo e l'estone Zenjov che possono causare grossi grattacapi ai nostri difensori. Manca qualità palla al piede a centrocampo per cui probabilmente imposteranno una partita basata su difesa e contropiede.
Non sarà un girone facile, ma sarà facile abbastanza da poterlo superare agilmente. Bisognerà essere cinici nelle partite in casa e non ci sarà alcun problema. L'importante è essere cauti nelle trasferte, soprattutto dal punto di vista fisico in ottica campionato.
Gianni Infantino, una rockstar per gli appassionati di calcio: con lui (ma più che altro con la sorte) il BVB non ha un rapporto idilliaco. |
Il Borussia Dortmund è stato inserito all'interno del girone C. Le tre squadre che i nostri beniamini dovranno fronteggiare sono il PAOK Salonicco, presente nella seconda fascia di merito, il Kuban Krasnodar, dalla terza fascia ed il Qabala, inserita nell'ultima fascia.
Cominciamo col dire che, dal punto di vista del talento delle avversarie, forse il Borussia Dortmund è la squadra che ha ricevuto il sorteggio migliore, ma ne parleremo in maniera più approfondita dopo. I problemi nascono considerando che il BVB debba comunque affrontare due competizioni, con impegni ravvicinati. E le trasferte che dovrà affrontare la squadra rischiano di portare degli strascichi nella condizione della squadra, che potranno influire sui futuri impegni di campionato.
Nello specifico, la situazione degli impegni prevede questi intrecci:
- in seguito all'impegno in casa con il Krasnodar segue il match casalingo con il Bayer Leverkusen.
- dopo la trasferta di Salonicco ci sarà una partita in trasferta contro il Bayern Monaco.
- dopo la lunghissima trasferta di Qabala, il BVB avrà l'Augsburg in casa.
- avremo poi il derby dopo la partita casalinga contro il Qabala.
- dopo la trasferta in Russia (e a novembre) si avrà un impegno casalingo con lo Stoccarda.
- si chiude con un incontro casalingo dopo l'ultima giornata, in casa con il PAOK.
Dunque come vedete in seguito ai match europei non avremo molto fiato, dovendo affrontare tre delle migliori 6 squadre in Bundesliga più l'Augsburg, che tra le migliori sei c'è stata l'anno scorso. Tuttavia avremo tre trasferte estenuanti, il chilometraggio combinato dei tre incontri fuori casa è il più alto di tutte le 48 squadre partecipanti ai gironi. Questo è un piccolo campanello d'allarme, perché adesso siamo bene in forma, ma non dimentichiamo che abbiamo iniziato la preparazione prima degli altri in Germania per cui ci sono buone possibilità che il nostro primo calo fisico inizi prima delle altre squadre. E fare Dortmund-Krasnodar-Dortmund a novembre, con atterragio in terra amica il venerdì e partita la domenica, non sarà bello e sicuramente saranno trasferte da non sottovalutare.
Detto questo, andiamo a presentare brevemente le nostre avversarie, andando in ordine di punteggio UEFA.
PAOK Salonicco (56° Ranking UEFA)
Città: Salonicco, Grecia
Distanza da Dortmund: 1692Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 1 punto dopo una giornata nella Super League greca.
Il PAOK Salonicco è, verosimilmente, l'avversaria migliore per il BVB ma è anche la trasferta meno lunga, come potete vedere. Tuttavia i greci hanno voglia di rivalsa, indubbiamente affrontare una squadra tedesca può far risorgere in loro sentimenti maggior che possono essere sfruttati sul campo, soprattutto in casa. Sarà dunque una trasferta molto complessa mentre in casa ovviamente il BVB parte con i favori del pronostico.
La squadra è allenata dall'ex difensore della Juventus Igor Tudor, che schiera i suoi con un 3-4-3 non molto spregiudicato, con esterni bassi che generalmente formano anche una difesa a cinque. Una squadra molto compatta, con diversi calciatori che hanno militato in Bundesliga. La difesa è comandata dall'ex PSG, Valencia e Wolfsburg Ricardo Costa mentre in mediana Tziolis è un incontrista di spessore. Davanti si affidano ai centimetri e alla qualità del capitano Athanasiadis, centravanti nel giro della nazionale greca.
FK Krasnodar (118° Ranking UEFA)
Città: Krasnodar, Russia
Distanza da Dortmund: 2429Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 6° dopo sei giornate nella Premier Liga russa.
Stagione che si apre positivamente per il Krasnodar, squadra russa che si è qualificata a questa Europa League grazie 3° posto raggiunto nello scorso campionato russo. Squadra di medio livello nel panorama russo che da due anni sta provando ad entrare nelle vette del calcio nazionale per spadroneggiare tra le squadre di Mosca e lo Zenit San Pietroburgo, grazie anche ad una politica di investimenti molto oculata che predilige la construzione di infrastrutture per il settore giovanile. La rosa in mano all'allenatore Oleg Kononov è ricca di giocatori interessanti, basti pensare all'attacco formato da Bystrov-Joaozinho-Smolov, con una difesa molto solida capitanata dall'ex Genoa Granqvist.
Ovviamente stiamo pur sempre parlando di una squadra non di primissima fascia del campionato russo, tuttavia bisogna stare attenti a loro in un 4-1-4-1 che impegnerà molto le fasce difensive del BVB. Preoccupante sarà la trasferta sia per la distanza e l'influenza relativa sul match di campionato successivo ma anche per le temperature che potremmo trovare, vero che Krasnodar si trova nel Sud della Russia e vicino al Mar Nero ma a novembre la minima media è appena sopra i 3° C e si rischia di trovare quel genere di temperature, sperando che almeno non ci sia neve.
Qabala (257° Ranking UEFA)
Città: Qabala (anche scritto Gabala), Azerbaijan
Distanza da Dortmund: 3426Km in linea d'aria
Andamento in campionato: 3° dopo tre giornate nella Premyer Liqasi azera
Veniamo all'ultima nostra avversaria. Forse non lo ricorderete, ma il BVB poteva incontrare le squadre degli azeri già nel terzo turno preliminare, quando il Qabala era una delle possibili avversarie sorteggiabili. Non ci fu abbinamento, poi entrambe le squadre hanno passato quel turno, poi hanno superato anche il Playoff ed ora si trovano nello stesso girone. Tuttavia, questo fatto spiega molto del Qabala: il Ranking UEFA forse non è una misura perfetta per la valutazione di una squadra ma che questa squadra non fosse testa di serie già durante i turni preliminari fa capire il livello di questo gruppo nelle coppe europee e la mancanza di esperienza a livello europeo. Detto questo, se sono qui è per meriti loro quindi bisognerà prestare molta attenzione, soprattutto in casa loro. Non dispongono di uno stadio torrido (una tribuna, 4000 posti totali) ma una trasferta in Azerbaijan è una trasferta in Azerbaijan.
La squadra, in passato allenata anche da una leggenda dell'Arsenal come Tony Adams, ha l'ucraino Roman Grygorchuk come tecnico e di conseguenza il nucleo della squadra è ucraino. Il modulo usato principalmente è un 4-4-2 classico ma la presenza in rosa di tanti esterni offensivi e giocatori di fantasia fa sì che ci sia possibilità per un 4-3-3 o anche un 4-2-3-1. Il reparto offensivo è il più interessante con il brasiliano Dodo e l'estone Zenjov che possono causare grossi grattacapi ai nostri difensori. Manca qualità palla al piede a centrocampo per cui probabilmente imposteranno una partita basata su difesa e contropiede.
Non sarà un girone facile, ma sarà facile abbastanza da poterlo superare agilmente. Bisognerà essere cinici nelle partite in casa e non ci sarà alcun problema. L'importante è essere cauti nelle trasferte, soprattutto dal punto di vista fisico in ottica campionato.
giovedì 27 agosto 2015
Recap ritorno playoff Europa League: BVB-Odd 7-2
Passa il turno il BVB, e questo è l'importante. Vogliamo trovare il pelo nell'uovo? 5 gol subiti da una squadra di metà classifica nel campionato norvegese non sono molto piacevoli da subire, a mente fredda. Ma possiamo pensarci fra qualche giorno. Saremo ai gironi di Europa League.
Il BVB parte subito con l'intenzione di segnare e chiudere i giochi: prende possesso del centrocampo, fa girare molto la palla, attacca da sinistra dove i cross di Schmelzer ormai sono un'arma pericolosa: al quinto minuto il terzino sinistro serve Reus che conclude verso la porta, al 12° un suo cross viene raccolto da Ginter che tira verso la porta in due occasioni, poi è il turno di Mkhitaryan ma tutte queste conclusioni esaltano Rossbach, portiere dell'Odd in buon spolvero questa sera. Ci prova anche Kagawa ma la palla non entra. E quando per sei volte non riesci a segnare, sai che gli avversari al primo tiro in porta la metteranno dentro, in pieno stile Dortmund. E così è: al 19° minuto calcio d'angolo, la difesa è ferma, Weidenfeller non esce e Ole Halvorsen, in maniera anche abbastanza rocambolesca, la schiaccia debolmente verso l'angolo dove nessuno può arrivarci. 0-1 Odd e partita che sembra diventare meno comoda per il BVB.
Sembra, diciamo, perché i ragazzi di Tuchel la aggiustano subito e per il meglio: al 24° minuto Mkhitaryan con una conclusione estemporanea pareggia i conti, un tiro sul secondo palo dai 22 metri che fredda Rossbach. Passano due minuti ed arriva anche il vantaggio: giocata pregevole di Gundogan sull'esterno destro, il regista entra in area e serve il libero Reus al quale basta appoggiare la palla per realizzare il gol del vantaggio. Con il 2-1 il BVB è praticamente al sicuro da ogni offensiva norvegese considerando che l'Odd, per qualificarsi, ha bisogno di vincere con due gol di scarto.
Mezz'ora di gioco, arriva anche il 3-1: Weigl non riesce a trovare sbuchi rasoterra ed allora alza la palla allargando per Kagawa, il giapponese alleggerisce di sinistro per Reus che, davanti alla porta, segna la sua personale doppietta. E poi il gol di Kagawa a definire il 4-1 con cui si chiude il primo tempo, Weigl supera un uomo a centrocampo e serve Ginter il quale crossa al centro per Kagawa che arriva a rimorchio e realizza il gol della definitiva sicurezza. Quarantacinque minuti in cui abbiamo avuto difficoltà a sbloccarci, ma poi non ci siamo più voltati indietro.
La ripresa inizia senza cambi, cosa che ci si aspetterebbe con un esito praticamente deciso. Tuchel vuole oliare ancor di più gli schemi per i titolari e dunque resta con lo stesso undici. Il BVB continua ad attaccare ed arriva anche il 5-1, un gol regalato da Rossbach, finora impeccabile, che interpreta male un tiro centrale di Ilkay Gundogan e lo devia verso la porta. Serve l'abaco per contare i gol del Borussia che realizza anche il 6-1 con un'altra conclusione ad alta percentuale di realizzazione che Reus trasforma in gol dopo l'ennesimo cross basso dal fondo, stavolta effettuato da Mkhitaryan.
In questa partita ricca di gol c'è spazio anche per la seconda rete dell'Odd, che realizza il 6-2 al 62° con Berg, che riceve in area e piazza alle spalle di Weidenfeller un diagonale ben eseguito, aiutato anche da una difesa non proprio attentissima. Entrano Piszczek, Bender e Aubameyang in luogo di Papastathopoulos, Gundogan e Mkhitaryan che possono così partecipare al largo garbage time della partita. Garbage time che termina al 90° con il gol di Shinji Kagawa, che deve semplicemente appoggiare la palla a porta vuota dopo che un errore di Hagen ha praticamente consegnato palla ad Aubameyang dentro l'area. Dunque termina 7-2 un match pieno di azioni salienti ma con poco pathos, una partita durata meno di mezz'ora.
Preview ritorno playoff Europa League 2015/2016: BVB-Odd, l'ultimo passo
Badate bene, l'ultimo passo prima di un girone con Fiorentina, Fenerbahce e Southampton, visto il nostro idillio con l'urna di Nyon. Ad ogni modo, il raggiungimento dei gironi di Europa League è un traguardo importante per la nostra crescita e bisogna superare indenni questo incontro. E' chiaro che difficilmente verremo sorpresi dagli avversari come nella partita d'andata ma è altrettanto ovvio che l'Odd non ha nulla da perdere e viene a Dortmund non per fare una gita nelle birrerie ma per tentare l'impresa. Quella che noi siamo stati costretti a fare rimediando ad un primo tempo osceno con una ripresa da manuale. Quello che potrebbe essere stato un checkpoint vitale per la stagione, per questioni mentali e anche tattiche.
"E' da giovedì scorso che mi chiamano Dani Alves" ha affermato Matthias Ginter un paio di giorni fa davanti ai media. Questo ragazzo, pagato 10M dal Friburgo, ha avuto una stagione molto complessa nel 2014/2015, è stato anche oggetto di disturbi nello spogliatoio che lo hanno visto coinvolto con Weidenfeller. E' stato preso per fare il difensore centrale ma da difensore centrale non ha mai reso adeguatamente. Nemmeno nel primo tempo della partita d'andata. Poi la visione di Tuchel, anche fortunata: fuori Castro, dentro Papastatopoulos, Ginter spostato a destra. Il mister sabato scorso ha spiegato la mossa dicendo: "volevo maggiore solidità in difesa. Stavo per togliere Hummels, ma avevo bisogno che qualcuno giocasse il pallone quindi ho scelto di cambiare Castro. Ho spostato Matze a destra un po' per necessità, un po' perché avevo bisogno di un giocatore più fisico. Si è comportato bene, può giocare da terzino". E dunque Matze, che da terzino aveva già giocato ma solo a sinistra, debutta da esterno destro difensivo e viene riproposto pure domenica pomeriggio ad Ingolstadt, dove gioca di nuovo bene e si mostra utile anche offensivamente aprendo le marcature. Il nostro Dani Alves rischia di essere un jolly di cui avevamo bisogno, come terzino destro, mediano e chissà, magari le cose andranno meglio anche come centrale difensivo. Che sia un buon segno anche per il resto della squadra, che possa fidarsi ulteriormente di Ginter, è scontato.
Ginter potrebbe fronteggiare Rafik Zekhnini, una delle nuove sensazioni del calcio norvegese. Giovedì scorso ha fatto la differenza nel primo tempo, mandando al bar in un paio di occasioni Castro e servendo l'assist per l'1-0. Ragazzo nato nel 1998, ha un futuro brillante davanti a sé. Mats Hummels a fine partita, intervistato dai media norvegesi, ha detto: "mi è piaciuto molto l'ala sinistra, perdonatemi ma non conosco il nome, è forse il miglior giocatore della squadra". Poi, quando gli hanno comunicato l'età di Zekhnini ha esclamato: "17 years old? What the fuck?" Letteralmente.
Ginter contro Zekhnini, qualora il giovane dovesse essere della partita. Ad ogni modo non c'è solo questo. Il BVB dovrà impostare il suo gioco sin dall'inizio e contro i mediano norvegesi non sarà semplice riprovarci con Sven Bender per cui potrebbe essere di nuovo l'ora di Julian Weigl, in odore di chiamata da parte della Germania U21. La sorpresa di questa sessione di mercato sembra essere ad oggi l'unica soluzione affidabile come mediano. Incredibile a dirsi, considerando che stiamo parlando di un ventenne che fino a tre mesi fa giocava in Zweite Liga.
Venendo alle formazioni, difficile che Tuchel possa cambiare molto intermini di modulo. In questo inizio di stagione si andrà praticamente sempre con il 4-1-4-1 in presenza di Weigl e con il 4-2-3-1 quando ci sarà Bender o Castro ad affiancare Gundogan. Visto che la qualificazione non è definitivamente archiviata, probabile che si vada col neoacquisto, che ad ora offre maggiori sicurezze come già scritto sopra. I titolari dovrebbero essere: Weidenfeller; Ginter, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Weigl; Kampl, Castro, Hofmann, Reus; Aubameyang. Ovviamente Tuchel potrebbe decidere di lasciare Reus a riposo inserendo Mkhitaryan dall'inizio, mentre è probabile che Gundogan lasci spazio ad altri. Non è da escludere che Hummels riposi e sia Subotic ad affiancare Sokratis, il quale è sicuro titolare stando alle parole di Tuchel dette nella conferenza stampa di ieri.
Veniamo agli ospiti. L'Odd viene da un successo casalingo di misura contro il Viking con gol della mezzala Nordkvelle, autore del momentaneo 2-0 settimana scorsa. Il modulo è abbastanza definito, non ci si schioda dal 4-3-3 con ali larghe pronte a favorire l'inserimento dei centrocampisti. La formazione iniziale potrebbe essere questa: Rossbach; Ruud, Hagen, Bergan, Grogaard; Nordkvelle, Jensen, Samuelsen; Cissé, Bentley, Occean. Potrebbe partire dalla panchina Zekhnini, qualora dovesse riuscire a recuperare da un problemino fisico, ci sono possibilità che parta anche da titolare in luogo di Cissé. Per il resto, potrebbero essere fatte delle scelte differenti in termini di uomini a centrocampo, come Berg o Gashi, ma la squadra è sostanzialmente questa. L'atteggiamento sarà meno spregiudicato rispetto alla gara d'andata, difficile che andranno al'arma bianca col rischio di subire subito e rovinare ogni chance residua.
domenica 23 agosto 2015
Recap 2^ giornata Bundesliga 2015/2016: Ingolstadt-BVB 0-3+1
E' stata una partita frustrante nel primo tempo ma dilagante nel secondo. Buonissima prestazione da parte di tutti, in special modo del nostro nuovo terzino destro che realizza un gol ed un assist spianando la strada al secondo successo schiacciante del Borussia Dortmund.
La formazione del BVB rispecchia quanto anticipato, con Matthias Ginter effettivamente schierato da terzino destro, un po' per le tante assenze nel ruolo, un po' perché ha convinto nel secondo tempo a Skien. Subotic torna titolare dopo tempo. Nell'Ingolstadt invece la formazione è molto simile a quella di Mainz, le due differenze sono Romain Bregerie al centro della difesa al posto di Marvin Matip e Nyland come portiere titolare al posto di Ozcan.
La partita inizia in modo equilibrato ma è il BVB a trovare prima la conclusione, con un tiro da posizione vantaggiosissima di Reus, che però manca la rete. Un'azione molto simile porta anche Aubameyang alla conclusione al quarto d'ora, con lo stesso misero successo.
Si attacca da destra e da sinistra, il solito Mkhitaryan ispirato di questo inizio stagione orchestra un'azione poi proseguita da Kagawa, che serve di nuovo l'armeno il quale conclude di pochissimo a lato. E' un BVB che riesce ad attaccare anche contro una difesa più aggressiva come quella dell'Ingolstadt, ma non riesce a pungere. La partita comunque si gioca molto a centrocampo, è maschia. Julian Weigl non ha vita facile come settimana scorsa e prova ad imporsi contro un centrocampo più attivo sulla palla. Il BVB prova ad offendere anche in contropiede come al 28° quando Reus gioca in triangolo con Aubameyang e va al tiro in diagonale, ancora fuori. La partita offre poco, il BVB effettua nove tiri ma Nyland non compie nemmeno una parata e paradossalmente Burki è il portiere più impegnato, costretto ad uscire fuori area per sventare un contropiede di Hinterseer. Finisce dunque 0-0 il primo tempo.
I secondi 45' non iniziano in maniera splendida per il BVB, che soffre in fare di possesso e perde un paio di palloni nella propria metà campo. Da una di queste situazioni arriva il primo tiro dell'Ingolstadt con Hartmann, che impegna severamente Burki. Ma è il BVB che realizza: al 55° azione in diagonale dalla fascia sinistra alla fascia destra della trequarti, Weigl serve Mkhitaryan che allarga a memoria sulla destra. Spunta Matthias Ginter che entra in area palla al piede, supera Bregerie e in diagonale realizza il suo primo gol con la maglia del BVB. E non passerà molto perché arrivi anche il secondo gol: al 58° Schmelzer riceve in area e dopo una finta viene atterrato da Hartmann. Dal dischetto Marco Reus realizza il raddoppio con una conclusione potente, soltanto deviata da Nyland.
La partita perde leggermente di tono per qualche frangente, ma il BVB torna vivamente davanti intorno alla mezz'ora della ripresa con tre conclusioni (Aubameyang prima, poi Reus e Hummels in sequenza ravvicinata) che impegnano ed esaltano il portiere avversario. Entra Jonas Hofmann per dare il primo riposo stagionale a Henrikh Mkhitaryan, che era anche ammonito per cui meglio non rischiare. Il secondo cambio operato da Tuchel è quello per Reus, non proprio brillantissimo, che esce in luogo di Adrian Ramos per tenere alta la squadra.
Il BVB non smette di attaccare, comunque: all'83° minuto arriva il 3-0 realizzato da Kagawa, che riceve da Hofmann dopo una giocata pregevole di Aubameyang ad iniziare il tutto. Il giapponese dribbla Bregerie e spiazza Nyland per arrotondare il punteggio. E poi arriva il poker, nell'ultima azione della partita Ginter crossa dalla destra e trova Aubameyang che, contro una difesa passiva, trafigge il povero portiere dell'Ingolstadt. Dunque una rotonda vittoria ed il BVB che continua a segnare molto. Buoni segnali in questo inizio di stagione.
La formazione del BVB rispecchia quanto anticipato, con Matthias Ginter effettivamente schierato da terzino destro, un po' per le tante assenze nel ruolo, un po' perché ha convinto nel secondo tempo a Skien. Subotic torna titolare dopo tempo. Nell'Ingolstadt invece la formazione è molto simile a quella di Mainz, le due differenze sono Romain Bregerie al centro della difesa al posto di Marvin Matip e Nyland come portiere titolare al posto di Ozcan.
La partita inizia in modo equilibrato ma è il BVB a trovare prima la conclusione, con un tiro da posizione vantaggiosissima di Reus, che però manca la rete. Un'azione molto simile porta anche Aubameyang alla conclusione al quarto d'ora, con lo stesso misero successo.
Si attacca da destra e da sinistra, il solito Mkhitaryan ispirato di questo inizio stagione orchestra un'azione poi proseguita da Kagawa, che serve di nuovo l'armeno il quale conclude di pochissimo a lato. E' un BVB che riesce ad attaccare anche contro una difesa più aggressiva come quella dell'Ingolstadt, ma non riesce a pungere. La partita comunque si gioca molto a centrocampo, è maschia. Julian Weigl non ha vita facile come settimana scorsa e prova ad imporsi contro un centrocampo più attivo sulla palla. Il BVB prova ad offendere anche in contropiede come al 28° quando Reus gioca in triangolo con Aubameyang e va al tiro in diagonale, ancora fuori. La partita offre poco, il BVB effettua nove tiri ma Nyland non compie nemmeno una parata e paradossalmente Burki è il portiere più impegnato, costretto ad uscire fuori area per sventare un contropiede di Hinterseer. Finisce dunque 0-0 il primo tempo.
I secondi 45' non iniziano in maniera splendida per il BVB, che soffre in fare di possesso e perde un paio di palloni nella propria metà campo. Da una di queste situazioni arriva il primo tiro dell'Ingolstadt con Hartmann, che impegna severamente Burki. Ma è il BVB che realizza: al 55° azione in diagonale dalla fascia sinistra alla fascia destra della trequarti, Weigl serve Mkhitaryan che allarga a memoria sulla destra. Spunta Matthias Ginter che entra in area palla al piede, supera Bregerie e in diagonale realizza il suo primo gol con la maglia del BVB. E non passerà molto perché arrivi anche il secondo gol: al 58° Schmelzer riceve in area e dopo una finta viene atterrato da Hartmann. Dal dischetto Marco Reus realizza il raddoppio con una conclusione potente, soltanto deviata da Nyland.
La partita perde leggermente di tono per qualche frangente, ma il BVB torna vivamente davanti intorno alla mezz'ora della ripresa con tre conclusioni (Aubameyang prima, poi Reus e Hummels in sequenza ravvicinata) che impegnano ed esaltano il portiere avversario. Entra Jonas Hofmann per dare il primo riposo stagionale a Henrikh Mkhitaryan, che era anche ammonito per cui meglio non rischiare. Il secondo cambio operato da Tuchel è quello per Reus, non proprio brillantissimo, che esce in luogo di Adrian Ramos per tenere alta la squadra.
Il BVB non smette di attaccare, comunque: all'83° minuto arriva il 3-0 realizzato da Kagawa, che riceve da Hofmann dopo una giocata pregevole di Aubameyang ad iniziare il tutto. Il giapponese dribbla Bregerie e spiazza Nyland per arrotondare il punteggio. E poi arriva il poker, nell'ultima azione della partita Ginter crossa dalla destra e trova Aubameyang che, contro una difesa passiva, trafigge il povero portiere dell'Ingolstadt. Dunque una rotonda vittoria ed il BVB che continua a segnare molto. Buoni segnali in questo inizio di stagione.
Preview 2^ giornata Bundesliga 2015/2016: Ingolstadt-BVB, occhio alla debuttante
Dopo la pazza vittoria in terra norvegese, un 3-4 contro l'Odd che è stata una partita talmente emozionale da non rappresentare il calcio di Thomas Tuchel, si ritorna in campionato con l'obiettivo di ripuntare i piedi per terra, imporre il proprio gioco e vincere il match che si svolgerà alle 15.30 nello stadio che vedete sopra in foto.
Di fatti, il Borussia Dortmund ritaglia un pizzico di storia del Fussball Club Ingolstadt e dell'Audi Sportpark, gioiellino costruito nel 2009 e fiore all'occhiello di una recente spinta economica offerta dalla casa automobilistica che apparentemente è stata fruttuosa, portando i rossoneri al primo accesso alla massima divisione tedesca nella loro storia. Dove, peraltro, hanno iniziato piuttosto bene andando a vincere alla Coface Arena di Mainz bagnando con un impronosticato successo il loro debutto assoluto. Oggi vi sarà il debutto casalingo, contro un'avversaria tosta ma la spinta della gente e la sfacciataggine dei giocatori potrebbe realizzare un tiro mancino al BVB, squadra in cerca di una solidità mentale e sportiva.
Dunque attenzione agli Schanzer, entità frutto della fusione tra due società calcistiche di Ingolstadt andate poi in rovina. La squadra di coach Ralph Hasenhuttl ha tutto per poter svolgere un campionato dignitoso, tanto che nella nostra griglia stagionale li abbiamo dati per salvi a fine stagione. Il nucleo è solido, con una base di gioco ormai ben assimilata ed un mix di giovani ed esperti che fa pensare al meglio. In più, una solidità economica che fa rendere i calciatori al meglio, in quanto portati a pensare solo al campo. Una squadra ambiziosa quella bavarese che potrà togliersi delle soddisfazioni ma ovviamente non è certo tra le potenze di questo campionato. Non ancora se non altro, per cui possiamo dire che l'incontro vede comunque leggermente favorito il BVB, per quanto il match potrà essere molto più equilibrato di quanto si pensi.
Il BVB oltretutto non arriva nelle migliori condizioni, perché Papastathopoulos è out per il match a causa di problemi fisici mentre Piszczek non è ancora rientrato. Certo, vi sarà Reus di nuovo tra i convocati ma il problema è costruire una linea difensiva che sia credibile ed affidabile contro la spavalderia dell'Ingolstadt.
Per quel che riguarda le formazioni, i padroni di casa dovrebbero partire con il classico 4-3-3 con esterni d'attacco molto larghi. Il possibile XI iniziale è questo: Ozcan; Levels, Matip, Hubner, Suttner; Gros, Roger, Bauer; Leckie, Hinterseer, Kachunga. Larghi in attacco dovrebbero esserci Matthew Leckie, Aussie con passato in Bundes al Fortuna Dusseldorf ed Elias Kachunga ma non è da escludere che Hasenhuttl riproponga Hartmann sulla fascia destra. Il centravanti sarà Lukas Hinterseer, autore del primo, storico, gol dell'Ingolstadt in Bundesliga. Hinterseer che è figlio e nipote d'arte visto che suo padre Hansi, suo zio Guido e suo nonno Ernst hanno vinto competizioni internazionali di sci alpino. Lukas invece ha scelto il calcio e sta andando benino per ora. In mezzo al campo vi sarà freschezza atletica, a prescindere dai nomi, a supportare le geometrie del brasiliano Roger.
Del BVB abbiamo già citato i problemi fisici di Papastathopoulos e Piszczek, ovviamente non dimentichiamo che Sahin e Kirch siano ancora fuori per infortunio, mentre Grosskreutz ormai è membro effettivo del BVB II. Lo stesso Subotic, ormai tornato in gruppo da giorni, parrebbe non ancora al meglio fisicamente, ma potrebbe essere rischiato. La formazione più probabile di oggi dovrebbe essere questa (4-1-4-1): Burki; Ginter, Hummels, Subotic, Schmelzer; Weigl; Mkhitaryan, Gundogan, Kagawa, Reus; Aubameyang. Abbiamo inserito Ginter come terzino destro perché ci sembra l'opzione migliore ad ora visti gli infortunati che ricoprono il ruolo, che Blaszczykowski non sia stato convocato e che Gonzalo Castro ha letteralmente inorridito nel primo tempo contro l'Odd nella posizione, mentre invece proprio Matze ha sorprendentemente giocato bene in quello che era il suo debutto assoluto da terzino destro. Ci sarebbe sempre l'ipotesi Stenzel (o addirittura un 3-5-2, ma è molto improbabile) ma a quanto pare Tuchel non si fida ancora tantissimo. In mezzo al campo tornerà Weigl dall'inizio e difficilmente i giocatori offensivi saranno diversi dai 5 sopracitati. Piccole chance per Jonas Hofmann che in ogni caso potrà offrire la sua freschezza dalla panchina.
giovedì 20 agosto 2015
Recap andata playoff Europa League: Odd-BVB 3-4
A very odd game, dopo fine primo tempo era "Against all odds". 30 miuti regalati all'avversario, che li ha sfruttati al meglio. Poi però il talento maggiore ha prevalso e Tuchel, i giocatori e i tifosi del BVB possono riprendere colore. Cronaca di un 3-4.
La formazione titolare regala una sorpresa per i tifosi. Né Sokratis, né Stenzel da terzino destro bensì Gonzalo Castro. Il versatile giocatore tedesco aveva detto in prestagione che non avrebbe più giocato in quel ruolo in accordo con Tuchel. Evidentemente la situazione di emergenza e la mancata fiducia in Pascal Stenzel ha portato il tecnico a chiedere un sacrificio al suo giocatore. L'Odd in campo con una formazione tipo ed il giovane Zekhnini preferito al senegalese Cissé come ala sinistra.
La partenza però è traumatica. Calcio d'inizio, passano 14 secondi e Samuelsen colpisce di testa, solo in area dopo che Zekhnini ha superato proprio Castro in velocità sulla fascia. E' il primo gol subito dal BVB in tutta la stagione, alla quinta partita, ma decisamente rende l'incontro di oggi in salita. Il BVB prova comunque subito a reagire con un tiro di Kagawa che coglia la traversa. Il vantaggio precoce ha aiutato l'Odd a schierarsi difensivamente, precludendo le vie principali del gioco di Tuchel. In più ha la possibilità di colpire in contropiede ed al 19° su una dormita del reparto difensivo Frederik Norkvelle penetra in area e realizza il gol del raddoppio. Nemmeno il tempo di realizzare l'errore, che arriva pure il 3-0 su una conclusione dai 35 metri di Espen Ruud, aiutato da una papera di Weidenfeller.
E' un incubo il primo tempo del Borussia Dortmund, con la totalità della squadra completamente da bocciare, senza che nessuno si salvi. Non aiuta nemmeno la fortuna, visto che al 30° Mkhitaryan colpisce il secondo legno della partita, un palo dopo una conclusione da fuori area. Le cose migliorano leggermente al 37° quando un tiro di Gundogan viene respinto molto goffamente dal portiere Rossbach ed Aubameyang, forse in posizione di offside, ribatte in rete il 3-1. Non accade altro fino alla fine del primo tempo e dunque le squadre vanno negli spogliatoi.
Il quarto d'ora di pausa porta Tuchel a pensare e ad eseguire il primo cambio. Un cambio molto "odd", perché entra Sokratis al posto di Castro ma ciò porta Ginter a giocare terzino destro, cosa mai fatta, mentre Papastathopoulos affianca Hummels al centro della difesa. Ad ogni modo, il BVB parte a razzo nella ripresa e Shinji Kagawa realizza il gol del 3-2 su una conclusione dal limite dell'area. La partita è riaperta ma ovviamente serve essere convincenti nel gioco per non rischiare di più. La squadra arriva più vicina alla porta e più volte alla conclusione: Gundogan al 53° è andato vicinissimo al 3-3, due minuti dopo Aubameyang spara alto dal limite dell'area. Il gioco di possesso palla non funziona tantissimo e dunque Tuchel inserisce anche Adrian Ramos al posto di Kevin Kampl per avere più presa sulle palle aeree. Il tempo passa ed il terzo gol non arriva, mentre possiamo collezionare il terzo legno con tiro di Aubameyang che viene deviato dal Rossbach sul palo, a negare nuovamente il 3-3.
Il risultato comunque cambia al 76°: Schmelzer in una delle sue tante discese sulla fascia sinistra arriva per la prima volta fino al fondo e crossa al centro, Aubameyang è lasciato totalmente libero e di sinistro la piazza in rete per il tanto agognato pareggio. Inizia l'assedio del BVB, che prova a vincere la partita lasciando spazi dietro e attaccando a tutto spiano. All'80° arriva il quarto legno del match, una traversa di Gundogan su un tiro da zona molto simile a quella del gol di Aubameyang. Ma è questione di tempo per il gol che completa la rimonta: all'83°, cross di Kagawa sul secondo palo, arriva Henrikh Mkhitaryan a rimorchio e di testa la piazza nella rete per un gol che fa esplodere il settore di stadio riempito dai 2000 tifosi del BVB.
I minuti finali sono tutti appannaggio del BVB, l'Odd non riesce più ad attaccare ed anzi, si va vicini anche al 5-3 con Gundogan, ma il tiro viene parato. Non accade più niente e dunque il BVB completa la più clamorosa delle rimonte vincendo per 3-4 in terra norvegese e piazzandosi in buona situazione per la partita di ritorno.
La formazione titolare regala una sorpresa per i tifosi. Né Sokratis, né Stenzel da terzino destro bensì Gonzalo Castro. Il versatile giocatore tedesco aveva detto in prestagione che non avrebbe più giocato in quel ruolo in accordo con Tuchel. Evidentemente la situazione di emergenza e la mancata fiducia in Pascal Stenzel ha portato il tecnico a chiedere un sacrificio al suo giocatore. L'Odd in campo con una formazione tipo ed il giovane Zekhnini preferito al senegalese Cissé come ala sinistra.
La partenza però è traumatica. Calcio d'inizio, passano 14 secondi e Samuelsen colpisce di testa, solo in area dopo che Zekhnini ha superato proprio Castro in velocità sulla fascia. E' il primo gol subito dal BVB in tutta la stagione, alla quinta partita, ma decisamente rende l'incontro di oggi in salita. Il BVB prova comunque subito a reagire con un tiro di Kagawa che coglia la traversa. Il vantaggio precoce ha aiutato l'Odd a schierarsi difensivamente, precludendo le vie principali del gioco di Tuchel. In più ha la possibilità di colpire in contropiede ed al 19° su una dormita del reparto difensivo Frederik Norkvelle penetra in area e realizza il gol del raddoppio. Nemmeno il tempo di realizzare l'errore, che arriva pure il 3-0 su una conclusione dai 35 metri di Espen Ruud, aiutato da una papera di Weidenfeller.
E' un incubo il primo tempo del Borussia Dortmund, con la totalità della squadra completamente da bocciare, senza che nessuno si salvi. Non aiuta nemmeno la fortuna, visto che al 30° Mkhitaryan colpisce il secondo legno della partita, un palo dopo una conclusione da fuori area. Le cose migliorano leggermente al 37° quando un tiro di Gundogan viene respinto molto goffamente dal portiere Rossbach ed Aubameyang, forse in posizione di offside, ribatte in rete il 3-1. Non accade altro fino alla fine del primo tempo e dunque le squadre vanno negli spogliatoi.
Il quarto d'ora di pausa porta Tuchel a pensare e ad eseguire il primo cambio. Un cambio molto "odd", perché entra Sokratis al posto di Castro ma ciò porta Ginter a giocare terzino destro, cosa mai fatta, mentre Papastathopoulos affianca Hummels al centro della difesa. Ad ogni modo, il BVB parte a razzo nella ripresa e Shinji Kagawa realizza il gol del 3-2 su una conclusione dal limite dell'area. La partita è riaperta ma ovviamente serve essere convincenti nel gioco per non rischiare di più. La squadra arriva più vicina alla porta e più volte alla conclusione: Gundogan al 53° è andato vicinissimo al 3-3, due minuti dopo Aubameyang spara alto dal limite dell'area. Il gioco di possesso palla non funziona tantissimo e dunque Tuchel inserisce anche Adrian Ramos al posto di Kevin Kampl per avere più presa sulle palle aeree. Il tempo passa ed il terzo gol non arriva, mentre possiamo collezionare il terzo legno con tiro di Aubameyang che viene deviato dal Rossbach sul palo, a negare nuovamente il 3-3.
Il risultato comunque cambia al 76°: Schmelzer in una delle sue tante discese sulla fascia sinistra arriva per la prima volta fino al fondo e crossa al centro, Aubameyang è lasciato totalmente libero e di sinistro la piazza in rete per il tanto agognato pareggio. Inizia l'assedio del BVB, che prova a vincere la partita lasciando spazi dietro e attaccando a tutto spiano. All'80° arriva il quarto legno del match, una traversa di Gundogan su un tiro da zona molto simile a quella del gol di Aubameyang. Ma è questione di tempo per il gol che completa la rimonta: all'83°, cross di Kagawa sul secondo palo, arriva Henrikh Mkhitaryan a rimorchio e di testa la piazza nella rete per un gol che fa esplodere il settore di stadio riempito dai 2000 tifosi del BVB.
I minuti finali sono tutti appannaggio del BVB, l'Odd non riesce più ad attaccare ed anzi, si va vicini anche al 5-3 con Gundogan, ma il tiro viene parato. Non accade più niente e dunque il BVB completa la più clamorosa delle rimonte vincendo per 3-4 in terra norvegese e piazzandosi in buona situazione per la partita di ritorno.
Preview playoff Europa League: Odd-BVB, against all odds
Il sottotitolo era obbligatorio, ma non è tanto calzante visto che questo è Borussia Dortmund Italia e non Odds BK Italia. I nostri beniamini sono favoriti ed è giusto mettere in chiaro questa cosa.
La squadra è allenata da Dag-Eilev Fagermo, tecnico 47enne con esperienza decennale da allenatore in Tippeligaen, avendo allenato il Notodden e lo Stromsgodset prima di raggiungere l'Odd sulla cui panchina ormai siede da 8 stagioni. Gioca con un 4-3-3 Fagermo, con un centrocampo apparentemente molto compatto e due ali larghe a supportare il lavoro del centravanti. A proposito, la punta centrale è una vecchia conoscenza del campionato tedesco: Oliver Occean, l'attaccante canadese dopo 5 anni tra Kaiserslautern, Greuther Furth e Eintracht Francoforte ha deciso di chiudere la sua carriera in Europa nel club che lo ha prelevato dal Nord America ormai 11 anni fa. Il ritorno in un campionato meno competitivo ha fatto bene ad Occean che è miglior marcatore della sua squadra con 10 gol in 18 partite e sarà lui l'uomo più pericoloso nelle file bianconere.
Certo, un conto è essere favoriti ed un conto è aver già passato il turno. No, il turno va passato e vanno segnati più gol di quanti subiti, nella più banale delle affermazioni. Ci sono due partite in mezzo e vanno giocate bene. La vittoria schiacciante contro il Borussia Monchengladbach ha portato grosse soddisfazioni ma non deve distrarre dall'obiettivo di raggiungere la fase a gironi di Europa League. Il sorteggio ci ha aiutati con un'avversaria non complessa e con il ritorno in casa ma è giusto anche notare come il calcio d'agosto alle volte sia imprevedibile e la trasferta in Norvegia logisticamente non è facile da assorbire. In più, doveroso ricordare che la Tippeligaen, il massimo campionato norvegese, sia nel cuore della stagione dunque i calciatori dell'Odd sono in una condizione fisica superiore a quella del BVB, al netto di tutto.
Per il Borussia Dortmund è la terza volta in Norvegia in una competizione ufficiale: la prima volta fu più di 50 anni fa, nel lontano 10 settembre 1963 in occasione dell'andata del primo turno di Coppa dei Campioni 63/64. Vittoria per 2-4 contro il Lyn Oslo. La seconda volta invece è più recente e fa riferimento alla Champions League 99/00, un 2-2 a Trondheim contro il Rosenborg che non bastò a superare la fase a gironi, anche a causa di una sconfitta casalinga per 3-0 proprio contro i norvegesi in quella che fu una difficile stagione europea per il BVB (retrocessa in Coppa UEFA, perse ai quarti contro il Galatasaray di Gheorghe Hagi perdendo di nuovo nettamente al Westfalenstadion).
Dunque Oslo, Trondheim e ora Skien, cittadina norvegese non lontana dalla capitale, sede dei nostri prossimi avversari, l'Odd ovvero la squadra più antica di Norvegia, come loro giustamente ricordano sul loro profilo twitter. Non hanno mai vinto il campionato norvegese ma sono primatisti di Coppe di Norvegia con ben 12 successi. In Europa non hanno una tradizione scintillante, questa è la loro terza partecipazione ad una competizione europea, nelle precedenti edizioni (2000/2001 e 2004/2005) è stata eliminata al primo turno (corrispondente all'attuale playoff di Europa League). Quest'anno tuttavia l'obiettivo è stato più difficile da raggiungere essendo partiti i norvegesi dal primo turno preliminare. Hanno superato avversarie del loro livello come Sheriff Tiraspol, Shamrock Rovers ed hanno anche ottenuto un upset sconfiggendo l'Elfsborg al terzo turno preliminare. Ora una sfida complessa contro il BVB, dove potrebbe fermarsi a testa alta.
Oliver Occean ha totalizzato 3 partite (240 minuti) contro il BVB: bilancio di 1 vittoria e 2 sconfitte |
La probabile formazione potrebbe essere: Rossbach; Ruud, Hurme, Hagen, Grogaard; Gashi, Samuelsen, Jensen; Bentley, Cissé, Occean. Attenzione al terzino destro Espen Ruud, giocatore con esperienza internazionale viste le sue 34 presenze in nazionale. In mediana Fagermo opta per una soluzione d'esperienza di solito ma contro un avversario difficile come il BVB potrebbe affidarsi alla freschezza del giovane mediano Jensen in luogo del fantasista Nordkvelle. Davanti, Occean e Bentley quasi sicuri del posto da titolare, l'ultimo posto se lo giocano Cissé oppure il 17enne Rafik Zekhnini, giocatore promettente che ha già debuttato con profitto nel campionato norvegese.
Passiamo al BVB. Per motivi precauzionali non sono andati in Norvegia Reus, Piszczek e Blaszczykowski, su cui peraltro sono aumentate le voci di mercato recentemente, i quali si aggiungono ai lungodegenti Sahin e Durm. Visto che il terreno di gioco della Skagerak Arena è in erba sintetica, potrebbero riposare anche Hofmann (ginocchio) e Gundogan (schiena), per quanto siano in forma e facenti parte della squadra. I titolari potrebbero essere questi dunque (4-2-3-1): Weidenfeller; Papastathopoulos, Subotic, Hummels, Schmelzer; Bender, Castro; Kampl, Kagawa, Mkhitaryan; Aubameyang.
Le assenze di Piszczek e Durm nel ruolo di terzino destro, nonché quelle delle soluzioni di emergenza Kirch, Grosskreutz e Blaszczykowski, potrebbero aprire la strada a Pascal Stenzel, che è stato convocato per la trasferta. Tuttavia, qualora Subotic dovesse essere in forma come crediamo, Sokratis resta leggermente favorito a giocare in quel ruolo. Chance di partire dall'inizio anche per Ginter al centro della difesa o Weigl, che è in perfetta forma e può reggere il doppio impegno. Davanti Ramos scalpita ma dovrebbe partire dalla panchina.
Le assenze di Piszczek e Durm nel ruolo di terzino destro, nonché quelle delle soluzioni di emergenza Kirch, Grosskreutz e Blaszczykowski, potrebbero aprire la strada a Pascal Stenzel, che è stato convocato per la trasferta. Tuttavia, qualora Subotic dovesse essere in forma come crediamo, Sokratis resta leggermente favorito a giocare in quel ruolo. Chance di partire dall'inizio anche per Ginter al centro della difesa o Weigl, che è in perfetta forma e può reggere il doppio impegno. Davanti Ramos scalpita ma dovrebbe partire dalla panchina.
sabato 15 agosto 2015
Recap 1^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Borussia Monechengladbach 4-0
Tuchel in conferenza stampa, ieri, aveva detto che sarebbe servita una partita perfetta per avere la meglio del Borussia Moenchengladbach. La partita perfetta c'è stata ed il risultato parla per se. Buon modo di iniziare la stagione.
Il BVB parte dall'inizio con Weigl dall'inizio, al debutto assoluto in Bundesliga, preferito a Bender per una partita impostata sul possesso palla. Kagawa tra i titolari con Hofmann e Castro che partono dalla panchina. Per quel che riguarda il Borussia Moenchengladbach i titolari sono gli stessi della partita giocata contro il St. Pauli in DFB Pokal. Dunque coppia centrale formata da due debuttanti assoluti come Christensen e Schulz, mentre Patrick Herrmann parte dalla panchina. Due lineup coraggiosi, che possono favorire lo spettacolo.
L'inizio della partita è dedicato alla fase di studio, con il BVB che effettua buon possesso palla ed il Gladbach che prova a ripartire. Quando però le posizioni si invertono, il BVB genera un contropiede che manda Mkhitaryan in gol. Annullato però, perché l'armeno era in leggerissimo fuorigioco.
Poi il BVB segna di nuovo, e questa volta è regolare: Hummels riceve in un cambio di fronte e serve in profondità Kagawa che di prima la appoggia a Reus, il quale riceve e spara di destro sul primo palo. Sommer tocca ma non può deviare. 1-0 BVB che inizia con il piede giusto la stagione.
I primi ventuno minuti di stagione ci dicono che il BVB segna ogni sette minuti. Dopo il gol annullato al 7° ed il gol di Reus al 14° arriva il gol di Aubameyang al 21°. Una deviazione perfetta di testa, sfruttando la marcatura non proprio impeccabile di Christensen, su un cross dal fondo di Schmelzer, servito ancora una volta da Hummels, vero regista di questa squadra. 2-0 e BVB su una nuvola. Va davvero bene tutto: al 26° Reus solo davanti alla porta spara oltre la traversa ma è curioso il modo in cui riesce a ricevere la palla: il passaggio di Gundogan era diretto a Mkhitaryan ma una deviazione di Schulz serve la palla direttamente sui piedi del solo Reus, che avrebbe potuto chiudere la partita.
E poi arriva il 3-0 al 32°. Weigl recupera una palla nella propria trequarti e serve Gundogan, che orchestra il contropiede lanciando in velocità Aubameyang. Il gabonese riceve e poi serve Mkhitaryan che aspettava sotto porta e che ha bisogno solo di appoggiare il piede sulla palla per segnare il terzo gol della partita. Un BVB clamoroso che prova a segnare di rovesciata o con un tiro di controbalzo da posizione angolata, andando vicino alla porta in entrambi i casi. Non succede molto altro comunque e quindi l'arbitro manda tutti negli spogliatoi dopo 45' di emozioni a senso unico.
Nella ripresa si inizia subito con una conclusione di Marco Reus che va a lato, ma ci vuole poco per il 4-0 del BVB. Contropiede sulla fascia destra gestito da Reus, che arriva sul fondo e serve il rimorchiante Mkhitaryan che segna il poker per i gialloneri e la sua personale doppietta. La partita praticamente finisce con questo gol, perché in buona sostanza l'esito del match è andato, in favore nostro. Ovviamente per la regola della differenza reti le partite in Germania non finiscono mai, ma con un Gladbach così demotivato non c'è più timore per il Borussia Dortmund, che infatti rallenta i ritmi e pensa a non subire piuttosto che a farne altri. C'è comunque spazio per altri per provare la gloria del loro primo gol stagione, come Gundogan o soprattutto Kagawa che genera un'azione stupenda con Aubameyang e manca malamente il gol.
Nel finale spazio per Ramos e Kampl, due calciatori che vanno ritrovati, i quali entrano al posto di Reus ed Aubameyang. C'è spazio anche per Bender al posto di Kagawa in avanzatissimo garbage time. Succede poco negli ultimi 5 minuti di partita e l'arbitro non può far altro che fischiare al 90° esatto, senza un secondo di recupero. Debutto in Bundesliga di gran qualità. Il Gladbach aveva tante assenze in ruoli chiave (mediano e centro della difesa) e la cosa ha favorito oltremodo il BVB, ma quanto visto oggi da molta fiducia per il futuro.
Il BVB parte dall'inizio con Weigl dall'inizio, al debutto assoluto in Bundesliga, preferito a Bender per una partita impostata sul possesso palla. Kagawa tra i titolari con Hofmann e Castro che partono dalla panchina. Per quel che riguarda il Borussia Moenchengladbach i titolari sono gli stessi della partita giocata contro il St. Pauli in DFB Pokal. Dunque coppia centrale formata da due debuttanti assoluti come Christensen e Schulz, mentre Patrick Herrmann parte dalla panchina. Due lineup coraggiosi, che possono favorire lo spettacolo.
L'inizio della partita è dedicato alla fase di studio, con il BVB che effettua buon possesso palla ed il Gladbach che prova a ripartire. Quando però le posizioni si invertono, il BVB genera un contropiede che manda Mkhitaryan in gol. Annullato però, perché l'armeno era in leggerissimo fuorigioco.
Poi il BVB segna di nuovo, e questa volta è regolare: Hummels riceve in un cambio di fronte e serve in profondità Kagawa che di prima la appoggia a Reus, il quale riceve e spara di destro sul primo palo. Sommer tocca ma non può deviare. 1-0 BVB che inizia con il piede giusto la stagione.
I primi ventuno minuti di stagione ci dicono che il BVB segna ogni sette minuti. Dopo il gol annullato al 7° ed il gol di Reus al 14° arriva il gol di Aubameyang al 21°. Una deviazione perfetta di testa, sfruttando la marcatura non proprio impeccabile di Christensen, su un cross dal fondo di Schmelzer, servito ancora una volta da Hummels, vero regista di questa squadra. 2-0 e BVB su una nuvola. Va davvero bene tutto: al 26° Reus solo davanti alla porta spara oltre la traversa ma è curioso il modo in cui riesce a ricevere la palla: il passaggio di Gundogan era diretto a Mkhitaryan ma una deviazione di Schulz serve la palla direttamente sui piedi del solo Reus, che avrebbe potuto chiudere la partita.
E poi arriva il 3-0 al 32°. Weigl recupera una palla nella propria trequarti e serve Gundogan, che orchestra il contropiede lanciando in velocità Aubameyang. Il gabonese riceve e poi serve Mkhitaryan che aspettava sotto porta e che ha bisogno solo di appoggiare il piede sulla palla per segnare il terzo gol della partita. Un BVB clamoroso che prova a segnare di rovesciata o con un tiro di controbalzo da posizione angolata, andando vicino alla porta in entrambi i casi. Non succede molto altro comunque e quindi l'arbitro manda tutti negli spogliatoi dopo 45' di emozioni a senso unico.
Nella ripresa si inizia subito con una conclusione di Marco Reus che va a lato, ma ci vuole poco per il 4-0 del BVB. Contropiede sulla fascia destra gestito da Reus, che arriva sul fondo e serve il rimorchiante Mkhitaryan che segna il poker per i gialloneri e la sua personale doppietta. La partita praticamente finisce con questo gol, perché in buona sostanza l'esito del match è andato, in favore nostro. Ovviamente per la regola della differenza reti le partite in Germania non finiscono mai, ma con un Gladbach così demotivato non c'è più timore per il Borussia Dortmund, che infatti rallenta i ritmi e pensa a non subire piuttosto che a farne altri. C'è comunque spazio per altri per provare la gloria del loro primo gol stagione, come Gundogan o soprattutto Kagawa che genera un'azione stupenda con Aubameyang e manca malamente il gol.
Nel finale spazio per Ramos e Kampl, due calciatori che vanno ritrovati, i quali entrano al posto di Reus ed Aubameyang. C'è spazio anche per Bender al posto di Kagawa in avanzatissimo garbage time. Succede poco negli ultimi 5 minuti di partita e l'arbitro non può far altro che fischiare al 90° esatto, senza un secondo di recupero. Debutto in Bundesliga di gran qualità. Il Gladbach aveva tante assenze in ruoli chiave (mediano e centro della difesa) e la cosa ha favorito oltremodo il BVB, ma quanto visto oggi da molta fiducia per il futuro.
Preview 1^ giornata Bundesliga 2015/2016: BVB-Borussia Moenchengladbach, Bundesliga is back!
Finalmente, dopo tanta attesa, siamo giunti all'ora X. Abbiamo avuto delle amichevoli da vedere, un turno di Europa League ed un turno di DFB Pokal superato. Noi abbiamo provato a capirci qualcosa ed abbiamo scritto un paio di post a riguardo ma, ovviamente, non vediamo l'ora che inizi la Bundesliga e quale miglior inizio di una partita al Westfalenstadion tra due squadre dello stesso land?
Che poi è quello che avevamo detto anche l'anno scorso, prima di BVB-Bayer Leverkusen. L'eccitazione è durata giusto il tempo del goal più veloce nella storia della Bundesliga, segno abbastanza chiaro che le cose non sarebbero andate per il meglio, a pensarci col senno di poi. Quest'anno abbiamo una quasi totale certezza che dopo 9 secondi il risultato sarà ancora sullo 0-0 e se siete degli inguaribili ottimisti lo guarderete come un passo in avanti.
Scherzi a parte, il derby tra i due Borussia o, come direbbero in Italia, il derby tra le due squadre di Borussia, è sicuramente un test molto complesso per iniziare la stagione. Soprattutto per una squadra che ha un nuovo allenatore, che propone più soluzioni tattiche e di conseguenza pretende un numero maggiore di movimenti, con o senza palla. E contando che l'altra squadra invece gioca quasi a memoria, con un allenatore che sta facendo la storia recente del club ed una squadra giovane, di valore e costruita a basso prezzo. Però questo è calcio d'agosto, può accadere realmente di tutto. Non ci sono favoriti, tutto può accadere, si affrontano due squadre di talento e quindi l'unica cosa che sappiamo è che Borussia Dortmund-Borussia Moenchengladbach sarà una bella partita e va vista, che siate tifosi dell'una o dell'altra squadra o siate neutrali. L'appuntamento è alle 18.30 per il big match della prima giornata di Bundesliga.
Veniamo alle formazioni, le prime della stagione veramente ufficiale. Per il BVB l'unica assenza "nuova" è quella di Erik Durm oltre ad un Kevin Grosskreutz confinato alla seconda squadra e sempre meno elemento del BVB. Subotic e Kampl hanno recuperato e dovrebbero partire dalla panchina con lo sloveno che, parole di Tuchel, potrebbe avere anche una chance di giocare dall'inizio. Per il resto, vi sarà il dubbio sul centrocampo. Se giocherà Weigl, sarà 4-1-4-1, se giocherà Bender ci sarà il 4-2-3-1. Noi optiamo per la seconda ipotesi e prevediamo questa formazione titolare: Burki; Piszczek, Hummels, Papastathopoulos, Schmelzer; Bender, Gundogan; Hofmann, Mkhitaryan, Reus; Aubameyang.
Ovviamente con Mkhitaryan in questo stato psicofisico, il suo posto da titolare è garantito dunque il vero ballottaggio nei ruoli offensivi è tra Hofmann e Kagawa. In mediana non è affatto da escludere che Weigl parta dall'inizio, sarebbe una mossa coraggiosa ma molto dipende da come vuole impostare la partita Tuchel contro il Gladbach. Chance anche per Castro, minime in realtà mentre è molto probabile che possa entrare nella ripresa.
Venendo al Gladbach, diverse assenze costringono Lucien Favre a rimaneggiare la squadra titolare. Ci saranno due assenze importanti come Martin Stranzl e Havard Nordveit, in più mancheranno anche Alvaro Dominguez ed Andre Hahn. In pratica il centro della difesa è da rifare, ad ogni modo il tecnico svizzero potrebbe optare per questa squadra (4-2-3-1): Sommer; Korb, Jantschke, Christensen, Wendt; Stindl, Xhaka; Johnson, Raffael, Herrmann; Drmic.
La coppia centrale sarebbe davvero inedita con il 19enne Christensen, in prestito dal Chelsea, al debutto assoluto in Bundesliga. Anche il centrocampo mancherebbe della copertura di Nordveit tanto che un'idea potrebbe essere quella di utilizzare Christensen da mediano, avendo trascorsi di quel genere, e utilizzando un altro teenager da centrale difensivo, lo svizzero Nico Elvedi. Una bella gatta da pelare per Favre che però non ha mai avuto paura di affidarsi ai giovani e che ha una base di talento tale da poter comunque schierare una formazione molto temibile.
Sarà un match equilibrato, toccherà al Westfalenstadion far pendere la bilancia da parte del BVB e sperare che si inizi la stagione nel migliore dei modi.
Bundesliga 2015/2016: griglia di partenza
In questa settimana ci siamo dedicati alla redazione di una preview per quel che riguarda la stagione che è iniziata ieri sera con l'anticipo tra Bayern e Amburgo. E' un modo per conoscere i nostri avversari ma anche un modo per provare a capire in quale direzione sta andando il nostro campionato preferito. Il trend sembra positivo, con altre squadre in crescita e con voglia di fare bella figura in terra nazionale ed in Europa. Questo potrebbe influire sui risultati futuri del BVB, ma se non altro la cosa stuzzica la competizione ed è un modo per il Borussia Dortmund stesso di cercare nuove strade per migliorarsi.
Bando alle ciance, come funziona la nostra griglia? Elenchiamo un possibile ordine di classifica dalla prima all'ultima con al fianco di ognuna un numero di asterischi, da 1 a 5, che indicano il livello di ogni squadra. Più facile a leggerla che a capirla, ecco il nostro pronostico definitivo sulla Bundesliga 2015/2016:
Bando alle ciance, come funziona la nostra griglia? Elenchiamo un possibile ordine di classifica dalla prima all'ultima con al fianco di ognuna un numero di asterischi, da 1 a 5, che indicano il livello di ogni squadra. Più facile a leggerla che a capirla, ecco il nostro pronostico definitivo sulla Bundesliga 2015/2016:
- Bayern Monaco *****
- Wolfsburg ****
- Bayer Leverkusen ****
- Borussia Monchengladbach ****
- Borussia Dortmund ****
- Schalke 04 ****
- Hoffenheim ***
- Augsburg ***
- Hertha Berlino ***
- Colonia ***
- Eintracht Francoforte ***
- Mainz ***
- Werder Brema ***
- Stoccarda **
- Amburgo **
- Ingolstadt **
- Hannover 96 **
- Darmstadt *
venerdì 14 agosto 2015
Bundesliga 2015/2016: preview, parte 5
Dopo aver parlato in maniera abbastanza concisa delle diciassette squadre che concorreranno con il Borussia Dortmund nella Bundesliga 2015/2016, chiudiamo la nostra parte dedicata alle preview stagionali (anche se domani pubblicheremo il nostro pronostico finale) dedicando un post proprio alla nostra squadra. L'anno scorso l'avevamo trattata per prima, quest'anno abbiamo deciso di conservarla per ultima.
Sarà una stagione chiave per la società giallonera, non di transizione bensì di ricostruzione. Per essere più precisi, provare a ricostruire quel valore che sia in Germania, sia in Europa ci teneva ormai da un po' di tempo tra le migliori. Per far questo è necessario tornare nelle prime tre in campionato e fare bella figura in Europa League, arrivando fino in fondo. Riuscirà a fare questo Thomas Tuchel, un allenatore che non ha mai allenato una squadra con queste aspettative? La risposta non la conosciamo, ma siamo convinti che il suo modo di lavorare sia valido per quei livelli.
Arrivi: Gonzalo Castro, Roman Burki, Julian Weigl, Moritz Leitner, Jonas Hofmann (ultimi due per fine prestito).
Partenze: Mitchell Langerak, Milos Jojic, Sebastian Kehl (ritiro), Ciro Immobile (prestito).
La squadra, per aver vissuto un anno difficile ed aver cambiato tecnico, ha effettuato meno avvicendamenti in rosa di quanto ci aspettavamo. Questa è una nota positiva, perché i problemi del BVB erano di natura tattica ed ambientale, non di talento considerando che molti giocatori erano e sono reduci da una recente finale di Champions League. Ci saranno altri movimenti ma si presume che siano solo in uscita: Tuchel ha fatto sapere di volere una rosa meno ampia di quella attuale e tre candidati a partire sono Oliver Kirch, Moritz Leitner e Kevin Grosskreutz, per il quale non sono arrivate parole dolci da parte del nuovo tecnico in seguito ad un'intervista del giocatore su un quotidiano tedesco. Questi tre giocatori non sono stati convocati per le liste UEFA delle partite contro il Wolfsberg e contro l'Odd (sfida da disputare ancora ma lista già comunicata). Hanno valore tecnico per riscuotere più o meno interesse e c'è possibilità che tutti e tre partano entro il 1° settembre a meno di dietrofront da parte della guida tecnica/dirigenza.
Per il resto, in porta il BVB ha già capito di essersi migliorato con l'acquisto di Roman Burki, ragazzo decisivo nella doppia sfida contro il Wolfsberg e che dovrebbe essere verosimilmente il titolare in campionato. L'altro Roman, Weidenfeller, calato un po' di tono nella scorsa stagione, giocherà le partite di Coppa, come confermato anche da Tuchel. In mezzo al campo invece sono stati presi due giocatori differenti ma allo stesso modo importanti: Gonzalo Castro offre esperienza e versatilità tecnica, essendo capace di giocare in mediana e dietro le punte, sia all'esterno che più accentrato, giocatore chiave affinché venga proposto il 4-1-4-1. Julian Weigl invece è alla prima esperienza con una squadra di Bundesliga e può giocare solo nel ruolo di centrocampista centrale, ma ha un buon piede e doti difensive tali da renderlo un perfetto sostituto di Nuri Sahin. Il ragazzo ha veramente sorpreso in estate per essere sceso subito con l'atteggiamento giusto, mostrando competenza palla al piede ed una tranquillità che gli permette di poter guidare bene il gioco. Non possiamo parlare ancora di un acquisto azzeccato perché il campionato sarà tutta un'altra cosa ma, come detto già nel nostro post legato al precampionato di Tuchel, Weigl rischia di essere uno dei giocatori più importanti nella campagna che sta per iniziare visto che, chiaramente, Sahin non ha il fisico per reggere tante partite da titolare e ad oggi è ancora fermo ai box per un infortunio. Infine, Jonas Hofmann darà un'altra opzione fra i trequartisti: non ha giocato molto a Mainz, ma sembra cresciuto e può valere definitivamente il Borussia Dortmund, E' giovane e talentuoso, sarà utile in questa stagione,
Capitolo cessioni: c'è poco da dire, Langerak è stato ceduto per dargli l'opportunità di giocare da titolare, cosa che non sarebbe successa da noi con l'acquisto di Burki. Kehl si è ritirato mentre Jojic va a Colonia per gli stessi motivi di Langerak, avendo giocato anche meno nella scorsa stagione. Su Immobile: è andato via in prestito ma c'è l'obbligo di riscatto per cui è praticamente un giocatore del Siviglia. Il centravanti italiano ed il Borussia Dortmund non si sono lasciati benissimo, complice anche un'intervista alla testata spagnola El Pais in cui non usa parole dolci per descrivere la sua passata stagione,
Immobile non è stato rimpiazzato, semplicemente perché il Borussia Dortmund ha già due prime punte in Aubameyang, che ormai si è stabilizzato in questo ruolo ed Adrian Ramos, riserva di lusso e giocatore che gode di buona considerazione. In più, Tuchel potrebbe giocare con un finto centravanti in alcune partite nelle quali sarà necessario avere un attacco ancora più mobile e tecnico. Reus e Hofmann hanno già giocato in questo ruolo nel precampionato e potrebbero essere riproposti quando opportuno in partite ufficiali.
Aspettative: ritrovare un posto in Champions, almeno i quarti di finale di Europa League, finale di DFB Pokal.
Hans-Joakim Watzke, nella presentazione di inizio anno, non ha lasciato intendere quali siano gli obiettivi prefissati dalla società per la stagione 2015/2016. Giusto non renderli noti, dopo un anno difficile chiuso con un settimo posto in campionato ed un'uscita agli ottavi di Champions League, meglio tenere le proprie aspettative medio basse. Dire "l'Europa League è una competizione semplice, il BVB deve vincerla" è sbagliato: per quanto non sia la Champions, stiamo parlando comunque di una competizione molto valida ed abbiamo visto che figura ha fatto il Wolfsburg, squadra superiore a noi in tutto l'anno scorso. Detto questo il BVB ha le carte per alzare il trofeo e bisogna comunque andare molto avanti per non perdere terreno nel Ranking UEFA, che sarà utile qualora dovessimo rientrare in Champions League l'anno prossimo, cosa che ci auguriamo ma che non sarà affatto semplice visto l'aumento di qualità di almeno tre squadre rispetto ad un paio di anni fa, dove il BVB era legittimamente la seconda forza della Bundesliga. Qualora si dovessero raggiungere questi due obiettivi, la stagione del BVB sarà oltremodo positiva; la DFB Pokal è la ciliegina che ultimamente vogliamo sulla nostra torta, avendola sempre affrontata con grande impegno (tre finali nelle ultime quattro edizioni).
Sarà una stagione diversa rispetto al passato recente: c'è grande curiosità e c'è grande eccitazione nel vedere il lavoro di Tuchel messo in pratica, sperando che possa riprendere quanto fatto da Jurgen Klopp nei suoi migliori anni.
Sarà una stagione chiave per la società giallonera, non di transizione bensì di ricostruzione. Per essere più precisi, provare a ricostruire quel valore che sia in Germania, sia in Europa ci teneva ormai da un po' di tempo tra le migliori. Per far questo è necessario tornare nelle prime tre in campionato e fare bella figura in Europa League, arrivando fino in fondo. Riuscirà a fare questo Thomas Tuchel, un allenatore che non ha mai allenato una squadra con queste aspettative? La risposta non la conosciamo, ma siamo convinti che il suo modo di lavorare sia valido per quei livelli.
Arrivi: Gonzalo Castro, Roman Burki, Julian Weigl, Moritz Leitner, Jonas Hofmann (ultimi due per fine prestito).
Partenze: Mitchell Langerak, Milos Jojic, Sebastian Kehl (ritiro), Ciro Immobile (prestito).
La squadra, per aver vissuto un anno difficile ed aver cambiato tecnico, ha effettuato meno avvicendamenti in rosa di quanto ci aspettavamo. Questa è una nota positiva, perché i problemi del BVB erano di natura tattica ed ambientale, non di talento considerando che molti giocatori erano e sono reduci da una recente finale di Champions League. Ci saranno altri movimenti ma si presume che siano solo in uscita: Tuchel ha fatto sapere di volere una rosa meno ampia di quella attuale e tre candidati a partire sono Oliver Kirch, Moritz Leitner e Kevin Grosskreutz, per il quale non sono arrivate parole dolci da parte del nuovo tecnico in seguito ad un'intervista del giocatore su un quotidiano tedesco. Questi tre giocatori non sono stati convocati per le liste UEFA delle partite contro il Wolfsberg e contro l'Odd (sfida da disputare ancora ma lista già comunicata). Hanno valore tecnico per riscuotere più o meno interesse e c'è possibilità che tutti e tre partano entro il 1° settembre a meno di dietrofront da parte della guida tecnica/dirigenza.
Per il resto, in porta il BVB ha già capito di essersi migliorato con l'acquisto di Roman Burki, ragazzo decisivo nella doppia sfida contro il Wolfsberg e che dovrebbe essere verosimilmente il titolare in campionato. L'altro Roman, Weidenfeller, calato un po' di tono nella scorsa stagione, giocherà le partite di Coppa, come confermato anche da Tuchel. In mezzo al campo invece sono stati presi due giocatori differenti ma allo stesso modo importanti: Gonzalo Castro offre esperienza e versatilità tecnica, essendo capace di giocare in mediana e dietro le punte, sia all'esterno che più accentrato, giocatore chiave affinché venga proposto il 4-1-4-1. Julian Weigl invece è alla prima esperienza con una squadra di Bundesliga e può giocare solo nel ruolo di centrocampista centrale, ma ha un buon piede e doti difensive tali da renderlo un perfetto sostituto di Nuri Sahin. Il ragazzo ha veramente sorpreso in estate per essere sceso subito con l'atteggiamento giusto, mostrando competenza palla al piede ed una tranquillità che gli permette di poter guidare bene il gioco. Non possiamo parlare ancora di un acquisto azzeccato perché il campionato sarà tutta un'altra cosa ma, come detto già nel nostro post legato al precampionato di Tuchel, Weigl rischia di essere uno dei giocatori più importanti nella campagna che sta per iniziare visto che, chiaramente, Sahin non ha il fisico per reggere tante partite da titolare e ad oggi è ancora fermo ai box per un infortunio. Infine, Jonas Hofmann darà un'altra opzione fra i trequartisti: non ha giocato molto a Mainz, ma sembra cresciuto e può valere definitivamente il Borussia Dortmund, E' giovane e talentuoso, sarà utile in questa stagione,
Capitolo cessioni: c'è poco da dire, Langerak è stato ceduto per dargli l'opportunità di giocare da titolare, cosa che non sarebbe successa da noi con l'acquisto di Burki. Kehl si è ritirato mentre Jojic va a Colonia per gli stessi motivi di Langerak, avendo giocato anche meno nella scorsa stagione. Su Immobile: è andato via in prestito ma c'è l'obbligo di riscatto per cui è praticamente un giocatore del Siviglia. Il centravanti italiano ed il Borussia Dortmund non si sono lasciati benissimo, complice anche un'intervista alla testata spagnola El Pais in cui non usa parole dolci per descrivere la sua passata stagione,
Immobile non è stato rimpiazzato, semplicemente perché il Borussia Dortmund ha già due prime punte in Aubameyang, che ormai si è stabilizzato in questo ruolo ed Adrian Ramos, riserva di lusso e giocatore che gode di buona considerazione. In più, Tuchel potrebbe giocare con un finto centravanti in alcune partite nelle quali sarà necessario avere un attacco ancora più mobile e tecnico. Reus e Hofmann hanno già giocato in questo ruolo nel precampionato e potrebbero essere riproposti quando opportuno in partite ufficiali.
Aspettative: ritrovare un posto in Champions, almeno i quarti di finale di Europa League, finale di DFB Pokal.
Hans-Joakim Watzke, nella presentazione di inizio anno, non ha lasciato intendere quali siano gli obiettivi prefissati dalla società per la stagione 2015/2016. Giusto non renderli noti, dopo un anno difficile chiuso con un settimo posto in campionato ed un'uscita agli ottavi di Champions League, meglio tenere le proprie aspettative medio basse. Dire "l'Europa League è una competizione semplice, il BVB deve vincerla" è sbagliato: per quanto non sia la Champions, stiamo parlando comunque di una competizione molto valida ed abbiamo visto che figura ha fatto il Wolfsburg, squadra superiore a noi in tutto l'anno scorso. Detto questo il BVB ha le carte per alzare il trofeo e bisogna comunque andare molto avanti per non perdere terreno nel Ranking UEFA, che sarà utile qualora dovessimo rientrare in Champions League l'anno prossimo, cosa che ci auguriamo ma che non sarà affatto semplice visto l'aumento di qualità di almeno tre squadre rispetto ad un paio di anni fa, dove il BVB era legittimamente la seconda forza della Bundesliga. Qualora si dovessero raggiungere questi due obiettivi, la stagione del BVB sarà oltremodo positiva; la DFB Pokal è la ciliegina che ultimamente vogliamo sulla nostra torta, avendola sempre affrontata con grande impegno (tre finali nelle ultime quattro edizioni).
Sarà una stagione diversa rispetto al passato recente: c'è grande curiosità e c'è grande eccitazione nel vedere il lavoro di Tuchel messo in pratica, sperando che possa riprendere quanto fatto da Jurgen Klopp nei suoi migliori anni.
giovedì 13 agosto 2015
Bundesliga 2015/2016: preview, parte 4
Quarta parte nonché ultima relativa al resto del campionato della nostra preview stagionale. Si chiude col botto, con tre squadre che hanno vinto almeno un campionato negli ultimi cinquantasette anni e lo Schalke 04.
Schalke 04
Arrivi: Johannes Geis, Franco Di Santo, Junior Caicara, Sascha Riether, Felipe Santana (fine prestito).
Partenze: Jefferson Farfan, Marcel Sobottka, Christian Fuchs, Tranquillo Barnetta, Timon Wellenreuther (prestito), Jan Kirchhoff (fine prestito).
Aspettative: una delle aspettative dovrebbe essere abbassare le aspettative. Detto questo, top 3 in campionato, quarti di finale di EL o meglio e finale di DFB Pokal.
Iniziamo subito con gli acerrimi nemici, lo Schalke 04. Che ha cambiato di nuovo allenatore, passando da Jens Keller a Roberto Di Matteo ad Andre Breitenreiter, 41enne che l'anno scorso non è riuscito a salvare il Paderborn in quello che comunque era un obiettivo complesso da raggiungere vista la qualità della rosa. Quest'anno Breitenreiter ha una squadra di ben altro calibro per le mani, giovane e di talento, da far fruttare. La rosa è stata anche svecchiata con gli addii di Farfan e Barnetta ed al loro posto sono arrivati Johannes Geis (differente da Barnetta, ma serviva un uomo in regia) e Franco Di Santo, per il quale non si è ancora capito se affiancherà Huntelaar in attacco oppure sarà una riserva di lusso,
Lo Schalke in questa estate è anche la squadra delle visite mediche fallite, visto che nell'opera di sfoltimento della rosa rientravano anche le cessioni di Boateng, Sam e Santana ma i tre affari, praticamente già decisi rispettivamente con Sporting Club, Eintracht Francoforte e Colonia, sono saltati all'atto delle visite mediche con i nuovi club, che i tre giocatori non hanno superato. Dunque una grana in più per Horst Heldt, colui che l'anno scorso disse "se il Bayern dovesse avere problemi in campionato, solo noi abbiamo le possibilità per approfittarne" e poi lo Schalke ha chiuso sesto dietro anche all'Augsburg. Situazioni tipiche da Schalke verrebbe da dire, ma alla fine della fiera ciò che conta è il campo ed una rosa di talento, con un allenatore giovane e motivato, può sicuramente fare bene per cui attenzione ai knappen, come sempre.
Stoccarda
Arrivi: Mitchell Langerak, Przemyslaw Tyton, Jan Kliment, Philip Heise, Lukas Rupp, Emiliano Insua.
Partenze: Sven Ulreich, Gotoku Sakai, Sercan Sararer, Mohamed Abdellaoue, Karim Haggui, Konstantin Rausch, Moritz Leitner, Oriol Romeu (ultimi due per fine prestito).
Aspettative: la salvezza prima di tutto, nel tentativo di risalire di nuovo di qualche posizione.
Anni duri per lo Stoccarda, squadra con un certo blasone capace di raggiungere finali europee e con una bacheca nazionale di tutto rispetto. L'anno scorso stavano davvero rischiando di retrocedere, restando all'ultimo posto in classifica per diverse giornate. Poi il crollo del Paderborn unito ad una quadratura trovata fin troppo tardi ha aiutato gli Svevi a conquistare punti importanti ed a restare nel massimo campionato tedesco.
Per questa stagione si è deciso di puntare su un allenatore nuovo, che abbia un minimo di esperienza con l'ambiente: Alex Zorniger è colui che è stato chiamato a guidare lo Stoccarda in una tranquilla stagione. Dopo aver fatto da vice proprio allo Stoccarda ed aver allenato nella vicina Grossaspach, fu chiamato dal RB Lipsia, che aveva intenzione di salire in Bundesliga nella scorsa stagione. Le cose non sono andate proprio così e Zorniger è stato esonerato nello scorso febbraio, dunque è carico per rilanciarsi in una panchina di Bundesliga. La squadra non ha subito grosse modifiche, la più importante è quella nel ruolo di portiere con Ulreich andato via e sostituito da Langerak e Tyton, con il polacco che sembra in pole position per il ruolo da titolare. Per il resto, si spera nella crescita dei giovani come Kostic, Gruezo ed il nuovo acquisto Kliment, magari pronti a sbocciare sotto l'ala protettiva del leader Didavi, il quale porta sempre con se il grosso punto interrogativo legato alla sua condizione fisica. Se il n° 10 dovesse star bene per gran parte della stagione, i biancorossi possono salvarsi tranquillamente.
Werder Brema
Arrivi: Anthony Ujah, Aron Johansson, Ulisses Garcia, Felix Wiedwald, Ludovic Obraniak (fine prestito).
Partenze: Davie Selke, Franco Di Santo, Sebastian Prodl, Luca Caldirola (prestito), Koen Casteels (fine prestito).
Aspettative: salvezza, magari il più tranquilla possibile.
Veniamo al Werder Brema, squadra che l'anno scorso sembrava spacciata salvo poi venir affidata nelle mani di Viktor Skripnik che ha rivoltato la squadra come un calzino portandola non lontana da una qualificazione in Europa League. Un buonissimo girone di ritorno, che però non toglie i punti interrogativi sull'allenatore ucraino, il quale dovrà essere testato sulle 34 giornate più la coppa nazionale.
La squadra è cambiata nettamente in un ruolo, l'attacco. Andati via Selke e Di Santo, sono arrivati Ujah e Johansson. Ok dal punto di vista numerico, ma c'è un problema: né il nigeriano, né lo statunitense hanno la stessa mobilità dei due attaccanti appena andati via e la compatibilità fra due centravanti puri è tutta da testare. Possibile che si alternino nel ruolo da titolare con una seconda punta o dei trequartisti a supportarli, sicuramente sembra improbabile che Ujah e Johansson possano avere successo insieme. Ed è un problema serio, perché il Werder conta molto sulla vena realizzativa dei propri attaccanti vista la difesa non proprio impenetrabile: qualora i due nuovi arrivati non dovessero riuscire a fare clic, la squadra rischia di fare molta fatica.
Wolfsburg
Arrivi: Max Kruse, Francisco Rodriguez, Koen Casteels (fine prestito).
Partenze: Patrick Ochs.
Aspettative: top 3 in campionato, raggiungimento della fase ad eliminazione diretta in Champions League, finale di DFB Pokal.
Buonissimo mercato del Wolfsburg, che non ha fatto nessuna cessione di rilievo migliorando invece nel settore in cui erano meno profondi, ovvero l'attacco togliendo per altro uno come Max Kruse ad una concorrente al secondo posto, il Gladbach. E buonissimo inizio anche di stagione, visto che hanno vestito i panni del BVB e superando il Bayern Monaco nella Superpokal. Una estate iniziata sotto buoni auspici che vuole essere un punto di inizio verso il consolidamento come big tedesca, andando ad affacciarsi nel calcio europeo che conta dopo la bruttissima eliminazione nella scorsa Europa League ad opera del Napoli.
Da qui al 1° settembre c'è solo un dubbio che non lascia tranquilli i tifosi biancoverdi: Kevin DeBruyne resterà con la squadra o andrà via? A questo punto è molto probabile che non venga ceduto e poi il Wolfsburg non ne avrebbe nemmeno il motivo per farlo, ha solidità economica ed ambizione sportiva. Per cui Hecking potrà contare di nuovo sul talento belga che ha fatto rinascere Bas Dost e Lord Bendtner. Attorno a lui vengono attesi ad una conferma Caligiuri e Vieirinha, mentre Max Arnold potrebbe crescere ulteriormente dando ancora più talento e solidità al centrocampo. Una squadra forte, diventata ancora più forte a tal punto che verrebbe da chiedersi: può attaccare il Bayern? La risposta per adesso è no, ma sicuramente la squadra della Volkswagen si sta muovendo nella giusta direzione.
Schalke 04
Arrivi: Johannes Geis, Franco Di Santo, Junior Caicara, Sascha Riether, Felipe Santana (fine prestito).
Partenze: Jefferson Farfan, Marcel Sobottka, Christian Fuchs, Tranquillo Barnetta, Timon Wellenreuther (prestito), Jan Kirchhoff (fine prestito).
Aspettative: una delle aspettative dovrebbe essere abbassare le aspettative. Detto questo, top 3 in campionato, quarti di finale di EL o meglio e finale di DFB Pokal.
Iniziamo subito con gli acerrimi nemici, lo Schalke 04. Che ha cambiato di nuovo allenatore, passando da Jens Keller a Roberto Di Matteo ad Andre Breitenreiter, 41enne che l'anno scorso non è riuscito a salvare il Paderborn in quello che comunque era un obiettivo complesso da raggiungere vista la qualità della rosa. Quest'anno Breitenreiter ha una squadra di ben altro calibro per le mani, giovane e di talento, da far fruttare. La rosa è stata anche svecchiata con gli addii di Farfan e Barnetta ed al loro posto sono arrivati Johannes Geis (differente da Barnetta, ma serviva un uomo in regia) e Franco Di Santo, per il quale non si è ancora capito se affiancherà Huntelaar in attacco oppure sarà una riserva di lusso,
Lo Schalke in questa estate è anche la squadra delle visite mediche fallite, visto che nell'opera di sfoltimento della rosa rientravano anche le cessioni di Boateng, Sam e Santana ma i tre affari, praticamente già decisi rispettivamente con Sporting Club, Eintracht Francoforte e Colonia, sono saltati all'atto delle visite mediche con i nuovi club, che i tre giocatori non hanno superato. Dunque una grana in più per Horst Heldt, colui che l'anno scorso disse "se il Bayern dovesse avere problemi in campionato, solo noi abbiamo le possibilità per approfittarne" e poi lo Schalke ha chiuso sesto dietro anche all'Augsburg. Situazioni tipiche da Schalke verrebbe da dire, ma alla fine della fiera ciò che conta è il campo ed una rosa di talento, con un allenatore giovane e motivato, può sicuramente fare bene per cui attenzione ai knappen, come sempre.
Stoccarda
Arrivi: Mitchell Langerak, Przemyslaw Tyton, Jan Kliment, Philip Heise, Lukas Rupp, Emiliano Insua.
Partenze: Sven Ulreich, Gotoku Sakai, Sercan Sararer, Mohamed Abdellaoue, Karim Haggui, Konstantin Rausch, Moritz Leitner, Oriol Romeu (ultimi due per fine prestito).
Aspettative: la salvezza prima di tutto, nel tentativo di risalire di nuovo di qualche posizione.
Anni duri per lo Stoccarda, squadra con un certo blasone capace di raggiungere finali europee e con una bacheca nazionale di tutto rispetto. L'anno scorso stavano davvero rischiando di retrocedere, restando all'ultimo posto in classifica per diverse giornate. Poi il crollo del Paderborn unito ad una quadratura trovata fin troppo tardi ha aiutato gli Svevi a conquistare punti importanti ed a restare nel massimo campionato tedesco.
Per questa stagione si è deciso di puntare su un allenatore nuovo, che abbia un minimo di esperienza con l'ambiente: Alex Zorniger è colui che è stato chiamato a guidare lo Stoccarda in una tranquilla stagione. Dopo aver fatto da vice proprio allo Stoccarda ed aver allenato nella vicina Grossaspach, fu chiamato dal RB Lipsia, che aveva intenzione di salire in Bundesliga nella scorsa stagione. Le cose non sono andate proprio così e Zorniger è stato esonerato nello scorso febbraio, dunque è carico per rilanciarsi in una panchina di Bundesliga. La squadra non ha subito grosse modifiche, la più importante è quella nel ruolo di portiere con Ulreich andato via e sostituito da Langerak e Tyton, con il polacco che sembra in pole position per il ruolo da titolare. Per il resto, si spera nella crescita dei giovani come Kostic, Gruezo ed il nuovo acquisto Kliment, magari pronti a sbocciare sotto l'ala protettiva del leader Didavi, il quale porta sempre con se il grosso punto interrogativo legato alla sua condizione fisica. Se il n° 10 dovesse star bene per gran parte della stagione, i biancorossi possono salvarsi tranquillamente.
Werder Brema
Arrivi: Anthony Ujah, Aron Johansson, Ulisses Garcia, Felix Wiedwald, Ludovic Obraniak (fine prestito).
Partenze: Davie Selke, Franco Di Santo, Sebastian Prodl, Luca Caldirola (prestito), Koen Casteels (fine prestito).
Aspettative: salvezza, magari il più tranquilla possibile.
Veniamo al Werder Brema, squadra che l'anno scorso sembrava spacciata salvo poi venir affidata nelle mani di Viktor Skripnik che ha rivoltato la squadra come un calzino portandola non lontana da una qualificazione in Europa League. Un buonissimo girone di ritorno, che però non toglie i punti interrogativi sull'allenatore ucraino, il quale dovrà essere testato sulle 34 giornate più la coppa nazionale.
La squadra è cambiata nettamente in un ruolo, l'attacco. Andati via Selke e Di Santo, sono arrivati Ujah e Johansson. Ok dal punto di vista numerico, ma c'è un problema: né il nigeriano, né lo statunitense hanno la stessa mobilità dei due attaccanti appena andati via e la compatibilità fra due centravanti puri è tutta da testare. Possibile che si alternino nel ruolo da titolare con una seconda punta o dei trequartisti a supportarli, sicuramente sembra improbabile che Ujah e Johansson possano avere successo insieme. Ed è un problema serio, perché il Werder conta molto sulla vena realizzativa dei propri attaccanti vista la difesa non proprio impenetrabile: qualora i due nuovi arrivati non dovessero riuscire a fare clic, la squadra rischia di fare molta fatica.
Wolfsburg
Arrivi: Max Kruse, Francisco Rodriguez, Koen Casteels (fine prestito).
Partenze: Patrick Ochs.
Aspettative: top 3 in campionato, raggiungimento della fase ad eliminazione diretta in Champions League, finale di DFB Pokal.
Buonissimo mercato del Wolfsburg, che non ha fatto nessuna cessione di rilievo migliorando invece nel settore in cui erano meno profondi, ovvero l'attacco togliendo per altro uno come Max Kruse ad una concorrente al secondo posto, il Gladbach. E buonissimo inizio anche di stagione, visto che hanno vestito i panni del BVB e superando il Bayern Monaco nella Superpokal. Una estate iniziata sotto buoni auspici che vuole essere un punto di inizio verso il consolidamento come big tedesca, andando ad affacciarsi nel calcio europeo che conta dopo la bruttissima eliminazione nella scorsa Europa League ad opera del Napoli.
Da qui al 1° settembre c'è solo un dubbio che non lascia tranquilli i tifosi biancoverdi: Kevin DeBruyne resterà con la squadra o andrà via? A questo punto è molto probabile che non venga ceduto e poi il Wolfsburg non ne avrebbe nemmeno il motivo per farlo, ha solidità economica ed ambizione sportiva. Per cui Hecking potrà contare di nuovo sul talento belga che ha fatto rinascere Bas Dost e Lord Bendtner. Attorno a lui vengono attesi ad una conferma Caligiuri e Vieirinha, mentre Max Arnold potrebbe crescere ulteriormente dando ancora più talento e solidità al centrocampo. Una squadra forte, diventata ancora più forte a tal punto che verrebbe da chiedersi: può attaccare il Bayern? La risposta per adesso è no, ma sicuramente la squadra della Volkswagen si sta muovendo nella giusta direzione.
martedì 11 agosto 2015
Bundesliga 2015/2016: preview, parte 2
Seconda parte della nostra preview stagionale. Oggi abbiamo in programma due rivali regionali e degli anni '70, la newcomer di questa stagione e una squadra ancora alla ricerca della sua identità.
Borussia Moenchengladbach
Arrivi: Josip Drmic, Nico Elvedi, Lars Stindl, Tobias Sippel, Andreas Christensen (prestito).
Partenze: Max Kruse, Filip Daems, Thorben Marx (ritiro), Cristoph Kramer (fine prestito).
Aspettative: confermarsi nelle prime 3 in Bundesliga, superare la fase a gironi in Champions League, raggiungere la finale di DFB Pokal.
La seconda parte della nostra presentazione si apre con il Borussia Moenchengladbach, che torna in Champions League dopo tre anni con la possibilità di disputare direttamente i gironi, cosa che migliorerà sicuramente il suo status internazionale negli anni a venire. Il terzo posto dello scorso anno, miglior piazzamento in Bundesliga dai gloriosi anni '70, ha portato ad una serie di riconferme, prima fra tutti quella di Lucien Favre, ormai personalità paragonabile al sindaco di Moenchengladbach. Il problema dei Fohlen è l'aver rinforzato un paio di rivali con le partenze di Max Kruse, sostituito da Josip Drmic e quella già prevista di Cristoph Kramer, tornato al Bayer e che per ora non è stato ancora sostituito degnamente.
Un'altra situazione con cui Favre dovrà fare i conti è la sua storia europea: non ha mai fato veramente bene in Europa Legaue nel recente passato, sebbene nella scorsa stagione abbia trovato il Siviglia ai sedicesimi. C'è bisogno di cambiare marcia in questa stagione con una solida fase a gironi in Champions, magari sperando anche in un sorteggio benevolo. La riconferma del reparto difensivo è fondamentale, non sarà così scontata vista l'età media abbastanza alta. In più, hanno bisogno che Drmic esploda definitivamente: a quel punto, con giocatori come Herrmann ed il neo acquisto Lars Stindl dietro, c'è potenziale per una ottima produzione offensiva.
Colonia
Arrivi: Anthony Modeste, Milos Jojic, Leonardo Bittencourt, Frederik Sorensen, Dominique Heintz, Philipp Hosiner (prestito).
Partenze: Kevin Wimmer, Anthony Ujah, Daniel Halfar, Miso Brecko, Adam Matuschyk, Patrick Helmes (ritiro), Deyverson (fine prestito).
Aspettative: entrare nelle prime dieci squadre, con una qualificazione in Europa League come obiettivo massimo.
L'anno scorso il Colonia non è stato proprio il punto di riferimento per chi ama il calcio con tanti gol. Nove 0-0, per chi se lo chiedesse nessuna squadra ha mai fatto più pareggi a reti bianche in una singola stagione del campionato tedesco. Squadra con grande organizzazione difensiva ma una scarsa dedizione all'attacco, anche per mancanza di protagonisti validi. Le cose potrebbero cambiare quest'anno: l'acquisto di Modeste è un upgrade netto nella posizione di centravanti, pur non essendo il francese un fenomeno, mentre in difesa la cessione di Kevin Wimmer al Tottenham rischia di essere pericolosa, perché l'austriaco sembrava il leader della difesa e potrebbero non riuscire a rimpiazzarlo a dovere, sebbene Dominique Heintz abbia il talento (ma non la tenuta fisica) per comandare una difesa di Bundesliga.
Dunque un Colonia che genera curiosità sulle sue possibilità di fare meglio nella stagione entrante. L'idea è che molti dei giovani possano entrare nel loro prime, facciamo i nomi di Kevin Vogt e Jonas Hector, ma è anche vero che una prestazione difensiva come quella dell'anno scorso è difficile da ripetere per una squadra di medio livello tedesco. Non dico che siano da boom o bust, ma così come possono provare realmente a qualificarsi per l'Europa League sono capaci anche di scendere molto in classifica ed avvicinarsi alle sabbie mobili degli ultimi tre posti finali. Sono una squadra da seguire con attenzione nel corso dell'anno.
Darmstadt
Arrivi: Mario Vrancic, Peter Niemeyer, Konstantin Rausch, Junior Diaz, Sandro Wagner, Luca Caldirola (prestito).
Partenze: Hanno Behrens, Timon Frohlich, Leon Balogun, Romain Bregerie, Ronny Konig, Maurice Exslager (fine prestito).
Aspettative: provare a non fare la fine del Paderborn, e non sarà affatto semplice.
Bisogna raccontare la storia recente di questo club, che non ha grande tradizione ad alti livelli (due sole partecipazioni in Bundesliga prima di quest'anno). Al termine della stagione 2012/2013 chiudono al terz'ultimo posto in 3. Liga, venendo quindi retrocessi. Anzi no: il Kickers Offenbach fallisce e vengono ripescati. L'anno dopo finiscono al terzo posto e dopo uno dei più clamorosi Relegationspiel di sempre viene promosso in 2. Liga. Al primo anno, secondo posto e promozione in Bundesliga. Come sfruttare nel migliore dei modi la seconda possibilità data dal destino.
La squadra dell'Assia ha fatto un grosso restyling alla rosa che aveva appena ottenuto la promozione, acquistando elementi con esperienza o giovani con poco playing time altrove a basso costo per provare ad affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi. In questo senso le acquisizioni di Mario Vrancic, Sandro Wagner e Junior Diaz potranno essere d'aiuto. Per non parlare del neo sposo Luca Caldirola che dovrebbe disputare una stagione da titolare in cui potrà crescere sul campo. Detto questo, non sarà semplice per i gigli biancoazzurri raggiungere la salvezza perché il livello della rosa resta basso, ma il Darmstadt nel passato recente ci ha sorpreso più di una volta, chissà che non superi di nuovo le aspettative di tutti.
Eintracht Francoforte
Arrivi: Luc Castaignos, Lukas Hradecky, David Abraham, Stefan Reinartz, Heinz Lindner, Vaclav Kadlec (fine prestito).
Partenze: Kevin Trapp, Nelson Haedo Valdez, Alexander Madlung, Lucas Piazon (fine prestito).
Aspettative: provare a raggiungere l'unica sedia europea che non sembra già occupata, magari provando ad avanzare in coppa nazionale.
Veniamo all'Eintracht Francoforte, squadra giovane, soprattutto davanti dove tra Seferovic, Castaignos e Stendera i rossoneri potranno sfoggiare un trio offensivo che non raggiunge i 70 anni messi insieme e con potenziale per dar fastidio a tutte le difese, anche le migliori. Ovviamente, da attacco giovane, come per il resto della squadra nel suo complesso, sarà soggetta ad una certa discontinuità nel corso della stagione e sarà costretta ad aggrapparsi ai suoi elementi di esperienza, come Alex Meier, capocannoniere uscente. In più, la discontinuità fatta persona in panchina ovvero quell'Armin Veh che ritorna a Francoforte in cerca di redenzione, dopo che Thomas Schaaf la scorsa stagione non è riuscito a redimersi alla guida di questa squadra.
Sembra essere una squadra dal talento simile a quella dello scorso anno, forse con più equilibrio, quindi comunque capace di raggiungere le prime 8/10 posizioni. Che possano lottare per l'Europa non è detto, ci vorrà indubbiamente anche un po' di fortuna. Servirà fortuna anche nel ruolo di portiere, dove hanno perso Trapp, andato al PSG ed al posto suo hanno preso due ragazzi di livello inferiore, forse molto inferiore, che però entrando in competizione potranno spingere per migliorarsi a vicenda. Ad ogni modo, saranno sicuramente divertenti da vedere sul campo da gioco ed il potenziale non gli mancherà.
Borussia Moenchengladbach
Arrivi: Josip Drmic, Nico Elvedi, Lars Stindl, Tobias Sippel, Andreas Christensen (prestito).
Partenze: Max Kruse, Filip Daems, Thorben Marx (ritiro), Cristoph Kramer (fine prestito).
Aspettative: confermarsi nelle prime 3 in Bundesliga, superare la fase a gironi in Champions League, raggiungere la finale di DFB Pokal.
La seconda parte della nostra presentazione si apre con il Borussia Moenchengladbach, che torna in Champions League dopo tre anni con la possibilità di disputare direttamente i gironi, cosa che migliorerà sicuramente il suo status internazionale negli anni a venire. Il terzo posto dello scorso anno, miglior piazzamento in Bundesliga dai gloriosi anni '70, ha portato ad una serie di riconferme, prima fra tutti quella di Lucien Favre, ormai personalità paragonabile al sindaco di Moenchengladbach. Il problema dei Fohlen è l'aver rinforzato un paio di rivali con le partenze di Max Kruse, sostituito da Josip Drmic e quella già prevista di Cristoph Kramer, tornato al Bayer e che per ora non è stato ancora sostituito degnamente.
Un'altra situazione con cui Favre dovrà fare i conti è la sua storia europea: non ha mai fato veramente bene in Europa Legaue nel recente passato, sebbene nella scorsa stagione abbia trovato il Siviglia ai sedicesimi. C'è bisogno di cambiare marcia in questa stagione con una solida fase a gironi in Champions, magari sperando anche in un sorteggio benevolo. La riconferma del reparto difensivo è fondamentale, non sarà così scontata vista l'età media abbastanza alta. In più, hanno bisogno che Drmic esploda definitivamente: a quel punto, con giocatori come Herrmann ed il neo acquisto Lars Stindl dietro, c'è potenziale per una ottima produzione offensiva.
Colonia
Arrivi: Anthony Modeste, Milos Jojic, Leonardo Bittencourt, Frederik Sorensen, Dominique Heintz, Philipp Hosiner (prestito).
Partenze: Kevin Wimmer, Anthony Ujah, Daniel Halfar, Miso Brecko, Adam Matuschyk, Patrick Helmes (ritiro), Deyverson (fine prestito).
Aspettative: entrare nelle prime dieci squadre, con una qualificazione in Europa League come obiettivo massimo.
L'anno scorso il Colonia non è stato proprio il punto di riferimento per chi ama il calcio con tanti gol. Nove 0-0, per chi se lo chiedesse nessuna squadra ha mai fatto più pareggi a reti bianche in una singola stagione del campionato tedesco. Squadra con grande organizzazione difensiva ma una scarsa dedizione all'attacco, anche per mancanza di protagonisti validi. Le cose potrebbero cambiare quest'anno: l'acquisto di Modeste è un upgrade netto nella posizione di centravanti, pur non essendo il francese un fenomeno, mentre in difesa la cessione di Kevin Wimmer al Tottenham rischia di essere pericolosa, perché l'austriaco sembrava il leader della difesa e potrebbero non riuscire a rimpiazzarlo a dovere, sebbene Dominique Heintz abbia il talento (ma non la tenuta fisica) per comandare una difesa di Bundesliga.
Dunque un Colonia che genera curiosità sulle sue possibilità di fare meglio nella stagione entrante. L'idea è che molti dei giovani possano entrare nel loro prime, facciamo i nomi di Kevin Vogt e Jonas Hector, ma è anche vero che una prestazione difensiva come quella dell'anno scorso è difficile da ripetere per una squadra di medio livello tedesco. Non dico che siano da boom o bust, ma così come possono provare realmente a qualificarsi per l'Europa League sono capaci anche di scendere molto in classifica ed avvicinarsi alle sabbie mobili degli ultimi tre posti finali. Sono una squadra da seguire con attenzione nel corso dell'anno.
Darmstadt
Partenze: Hanno Behrens, Timon Frohlich, Leon Balogun, Romain Bregerie, Ronny Konig, Maurice Exslager (fine prestito).
Aspettative: provare a non fare la fine del Paderborn, e non sarà affatto semplice.
Bisogna raccontare la storia recente di questo club, che non ha grande tradizione ad alti livelli (due sole partecipazioni in Bundesliga prima di quest'anno). Al termine della stagione 2012/2013 chiudono al terz'ultimo posto in 3. Liga, venendo quindi retrocessi. Anzi no: il Kickers Offenbach fallisce e vengono ripescati. L'anno dopo finiscono al terzo posto e dopo uno dei più clamorosi Relegationspiel di sempre viene promosso in 2. Liga. Al primo anno, secondo posto e promozione in Bundesliga. Come sfruttare nel migliore dei modi la seconda possibilità data dal destino.
La squadra dell'Assia ha fatto un grosso restyling alla rosa che aveva appena ottenuto la promozione, acquistando elementi con esperienza o giovani con poco playing time altrove a basso costo per provare ad affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi. In questo senso le acquisizioni di Mario Vrancic, Sandro Wagner e Junior Diaz potranno essere d'aiuto. Per non parlare del neo sposo Luca Caldirola che dovrebbe disputare una stagione da titolare in cui potrà crescere sul campo. Detto questo, non sarà semplice per i gigli biancoazzurri raggiungere la salvezza perché il livello della rosa resta basso, ma il Darmstadt nel passato recente ci ha sorpreso più di una volta, chissà che non superi di nuovo le aspettative di tutti.
Eintracht Francoforte
Arrivi: Luc Castaignos, Lukas Hradecky, David Abraham, Stefan Reinartz, Heinz Lindner, Vaclav Kadlec (fine prestito).
Partenze: Kevin Trapp, Nelson Haedo Valdez, Alexander Madlung, Lucas Piazon (fine prestito).
Aspettative: provare a raggiungere l'unica sedia europea che non sembra già occupata, magari provando ad avanzare in coppa nazionale.
Veniamo all'Eintracht Francoforte, squadra giovane, soprattutto davanti dove tra Seferovic, Castaignos e Stendera i rossoneri potranno sfoggiare un trio offensivo che non raggiunge i 70 anni messi insieme e con potenziale per dar fastidio a tutte le difese, anche le migliori. Ovviamente, da attacco giovane, come per il resto della squadra nel suo complesso, sarà soggetta ad una certa discontinuità nel corso della stagione e sarà costretta ad aggrapparsi ai suoi elementi di esperienza, come Alex Meier, capocannoniere uscente. In più, la discontinuità fatta persona in panchina ovvero quell'Armin Veh che ritorna a Francoforte in cerca di redenzione, dopo che Thomas Schaaf la scorsa stagione non è riuscito a redimersi alla guida di questa squadra.
Sembra essere una squadra dal talento simile a quella dello scorso anno, forse con più equilibrio, quindi comunque capace di raggiungere le prime 8/10 posizioni. Che possano lottare per l'Europa non è detto, ci vorrà indubbiamente anche un po' di fortuna. Servirà fortuna anche nel ruolo di portiere, dove hanno perso Trapp, andato al PSG ed al posto suo hanno preso due ragazzi di livello inferiore, forse molto inferiore, che però entrando in competizione potranno spingere per migliorarsi a vicenda. Ad ogni modo, saranno sicuramente divertenti da vedere sul campo da gioco ed il potenziale non gli mancherà.
Iscriviti a:
Post (Atom)